vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La forma dei TEATRI GRECI e ROMANI
La forma dei TEATRI GRECI risponde alla teoria aristotelica del suono: il teatro classico è stato concepito come teatri dalla pianta semicircolare. Ad esempio, il teatro di Epidauro (IV secolo a.C.) o il teatro di Taormina (III-II secolo d.C.).
I TEATRI ROMANI ereditano la loro forma architettonica da quello greco, e aggiungono un elemento che era poco sviluppato, ovvero quello delle SCENA: è un vero e proprio edificio con forme più complesse con scene architettoniche (ad esempio ordini di due colonne nel Teatro di Merida) che creano un fondale architettonico di grande impatto visivo, ma hanno anche un impatto acustico. La parete che si trova dietro agli attori, quindi di fronte al pubblico, è fatta di materiali riflettenti (marmo, pietra) che contengono il suono all'interno della cavea senza creare rischiosi effetti della concentrazione del suono. Questo perché gli elementi architettonici della scena riflettono il suono in molteplici direzioni.
Il suono viene trattenuto all'interno della cavea ma riflesso in maniera differenziata, diffondendo uniformemente all'interno dello spazio.
Un elemento che Vitruvio descrive come parte integrante del teatro è la presenza di VASI ACUSTICI: elementi in terracotta o in metallo (bronzo) che venivano inseriti all'interno dei gradoni della cavea per migliorare il comportamento acustico dei teatri. Secondo Vitruvio, riflettevano e prolungavano il suono all'interno della cavea. Il problema è che questi elementi invece assorbono il suono dissipandolo e riducono le onde sonore di specifiche frequenze.
Tutte le onde che viaggiano nell'aria si muovono attraverso una frequenza specifica (responsabile dell'altezza del suono: più alta è la frequenza più acuto è il suono) e in base alla loro frequenza creano un certo effetto. Ogni frequenza ha delle lunghezze d'onda che sono compatibili con le dimensioni di ciascuno di
Questi vasi. Ad esempio, nella pratica acustica moderna, se si vuole migliorare il comportamento acustico di un ambiente che magari ha un'eccessiva quantità di onde sonore acute, si tendono a costruire dei fori sulle superfici che sono proporzionali alla lunghezza d'onda dell'onda sonora che si vuole annullare. Questo perché il suono, colpendo un determinato tipo di cavità nel muro, viene dissipato all'interno della cavità stessa.
Vitruvio propone quest'idea dei vasi come elementi di miglioramento dell'acustica e di incremento della forza del suono (cosa che i vasi non possono dare). Tuttavia, vasi annegati all'interno delle murature sono stati trovati in diverse chiese medievali.
ODEO CORNARO, Padova. Fa parte di un complesso di edifici che erano adiacenti all'edificio Alvise Cornaro: un nobile padovano che aveva nella sua corte una serie di artisti, musicisti e letterati che si applicavano alle varie arti tra cui
la musica. Nel cortile del suo palazzetto aveva fatto costruire due edifici: una loggia destinata alle rappresentazioni teatrali e un odeo (luogo per l'ascolto) composto da una stanza ottagonale al centro del padiglione e collegata tutt'intorno ad ambienti più piccoli. SERLIO scrive di questo edificio: parla dell'odeo in relazione alla sua funzione musicale. Ci sono quattro nicchie con catino che stanno alternate nei quattro lati in diagonale dell'odeo (mentre gli altri quattro lati sono occupati dalle porte che portano ad altri ambienti). Le nicchie hanno pianta semicircolare e secondo Serlio sono stati voluti perché sono elementi fondamentali per l'acustica dell'ambiente (riescono a riflettere bene il suono). Secondo altre descrizioni la musica veniva suonata all'interno della sala ottagonale, mentre gli ospiti si intrattenevano ascoltando la musica in quest'ambiente o standone negli altri ambienti circostanti. In questo luogoL'ascolto della musica era perfetto e il suono si diffondeva in maniera uniforme anche negli ambienti adiacenti.
VILLA ROTONDA, Palladio, Vicenza. C'è una la sala principale circolare al centro che collega i quattro ingressi della villa e che a sua volta è collegato alle stanze adiacenti. La sala circolare è coperta da una cupola in mattoni che è ornata con stucchi originali.
VILLA PISANI, Lonigo. Ha al centro una stanza circolare con nicchie lungo le pareti in diagonale, le quali sono aperte con porte o finestre. Sopra è coperta con una cupola. Tutti gli elementi architettonici che sporgono dalla superficie sono tali per cui il suono si infrange contro le superfici e si diffonde in maniera più uniforme possibile all'interno dell'ambiente.
Le nicchie sono elementi che richiamano l'ideale di perfezione rinascimentale (elementi circolari) e rispondono anche a quell'ideale acustico secondo cui le onde sonore hanno forma sferica.
E se questa forma sferica non viene contrastata all'interno dell'ambiente questo risulta avere una buona acustica. La buona acustica di questi luoghi è dovuta al fatto che ci sono superfici molto movimentate, le quali danno luogo a riflessioni del suono molto varie, che fanno sì che il suono si muova all'interno dell'ambiente creando riflessioni con direzioni cangianti: cosicché il suono si diffonde in maniera uniforme senza creare concentrazioni del suono (effetti di eco o di eccessivo riverbero). Quando le superfici hanno molte asperità e sporgenze le onde sonore si dissipano molto facilmente, si abbassa il tempo di riverbero e evitano concentrazioni delle onde sonore in poche direzioni e invece le diffondono su tutto l'ambiente.
VITRUVIO, nel "De Architectura", scrive: "Inoltre i muri [della curia] all'interno debbono essere cinti attorno con cornici intermedie di opera intestina o stucco a metà altezza. E
Se queste non ci saranno colà la voce degli oratori elevandosi verso l'alto non potrà essere compresa dagli ascoltatori. Quando però i muri saranno cinti internamente da cornici, la voce che sale dal basso, trattenuta prima che sollevata nell'aria si disperda, sarà colta dalle orecchie."
Esplicita la funzione che hanno certi elementi architettonici nell'ambito di ambienti pubblici molto importanti, come la curia, cioè la basilica: luogo pubblico con funzione mista di tribunale e luogo d'incontro, era una piazza coperta. Alcune delle basiliche antiche, come ad esempio la Basilica Ulpia nel foro di Traiano, erano edifici molto grandi divisi in navate e sostenuti da colonne, che formavano un ambiente centrale molto alto (coperto da travi a vista o un soffitto in legno piano ornato con cassettoni) e lungo le pareti c'erano grosse cornici che sporgevano dal muro e che circondavano l'ambiente in tutta la sua superficie.
La chiesa deve avere due tipi di acustiche: una adatta al canto e unaadatta alla predicazione. L’acustica adatta al canto (sacro) può avere un riverbero maggiore e più lungo nella volta; mentre dove si predica(navata, dove la gente si affolla) non deve esserci una volta, serve un soffitto in legno piano con i cassettoni perché dissipano meglio ancora le onde sonore e abbassano il tempo di riverbero. Infatti, la è concepita così: la parte più bassacostituisce il coro e il presbiterio (dove si canta) è più verso il centro e
CHIESA DI SAN FRANCESCO
sono coperti da una volta in muratura rendendo un riverbero più prolungato. La parte più alta invece è coperta da un soffitto piano, ma nel 700 il soffitto è stato sostituito da una volta incannucciata: realizzata da canne intonacate. Fino a prima c'era un soffitto ligneo piatto che distingueva la funzione della navata come luogo di predicazione. CHIESA DEGLI IN