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QUALE GRAMMATICA INSEGNARE
Grammatica > sistema linguistico (o competenza)- insieme di regole di un sistema linguistico possedute dai parlanti di quella lingua e che si manifestano nel loro comportamento linguistico.
Grammatica > descrizione del sistema (le varie proposte descrittive, scientifiche, pedagogiche), G1, G2, G3, Gn.
Grammatiche di riferimento e grammatiche- grammatiche di riferimento (scopo di descrivere una lingua) > seleziona varietà di lingua come esemplare e ne descrive le regole- la linguistica ha elaborato diversi modelli grammaticali teorici per spiegare e descrivere il proprio oggetto di ricerca (la Grammatica)- per chi si occupa di educazione linguistica, si pone il problema di scegliere tra le varie proposte descrittive quelle che rispondono meglio alle proprie esigenze didattiche.
Critiche alle grammatiche tradizionaliDieci tesi > pessimistiche sulla capacità delle grammatiche didattiche di fornire un adeguato strumento descrittivo- strumentazione
concettuale > mancanza di strumenti teorici e descrittivi adeguati- descrizione grammaticale tradizionale:- da un lato idealizza una varietà di lingua isolandola dal sistema delle varietà, senza tener conto del mutamento linguistico- dall'altro isola il fenomeno grammaticale dal sistema linguistico più ampio, senza tener conto dei collegamenti tra parole, frasi, loro realizzazioni ecc- senza una descrizione del sistema linguistico nella sua complessità, l'insegnamento della grammatica risultava una pratica sconsigliabile e nociva Strumenti di riferimento per la descrizione grammaticale Grammatica (Serianni 1988) - non pensata per l'insegnamento - approfondisce e sistematizza le conoscenze dell'italiano > fornisce un insegnamento grammaticale ragionato e di qualità più elevata - segue il filone delle grammatiche tradizionali - terminologia adottata > grammatica scolastica dell'analisi grammaticale, logica edelperiodo; l'ordine di esposizione degli argomenti procede dalla parte al tutto, ovvero dalla fonetica al periodo- ampio spazio è dato alla morfologia (più che alla sintassi)30 - grammatica descrittiva- intento dell'autore di fornire una norma linguistica > fine di ciascun capitolo
prospetto dei dubbi grammaticali comuni, con rimando ai paragrafi con soluzione
varie grammatiche scientifiche di alto livello:
- La Nuova Grammatica Italiana (Salvi e Vanelli 2004)
- La Nuova Grammatica della Lingua Italiana (Trifone e Dardano 2000)
- grammatica eclettica, utile sia a docenti che studenti stranieri con buon livello di italiano
- spazio alla grammatica tradizionale, alla semantica, a un excursus di storia dell'italiano, alla situazione sociolinguistica italiana, oltre a un capitolo dedicato al testo, alla metrica, alla poesia e alla retorica
- Lingua italiana. Una grammatica ragionevole (Lo Duca e Solarino 2004)
- Grammatica italiana di base (Trifone e Palermo)
- opere attente anche alla variazione di sistema:
- Storia della lingua italiana (Trifone e Serianni 1993-94)
- Introduzione all'italiano contemporaneo (Sobrero 1993)
- con taglio più teorico:
- Grande grammatica italiana di consultazione (Renzi, Salvi, Cardinaletti 1988-95)
- non pensata per l'insegnamento
- permette di approfondire e sistematizzare le conoscenze dell'italiano, in modo da poter offrire di riflesso un insegnamento grammaticale ragionato e di qualità più elevata
- problemi teorici rimangono sullo sfondo
- sintassi centrale, mentre scarsa attenzione a morfologia e fonetica
- terzo volume > questioni di carattere pragmatico (deissi, interiezioni, segnali discorsivi ecc)
- esposizione degli argomenti > andamento discendente, dal tutto (la frase) alle parti
- Grammatica linguistica di riferimento
- Grammatica pedagogica (o didattica)
Totalità: Scelta
Astrattezza: Concretezza
Brevità: Dettagli
Riconoscono l'esistenza di
varietà della Suggeriscono implicitamente che di una lingua esista solo una grammatica. Nessuna attenzione per la psicologia di apprendimento. Categorie per la psicologia di apprendimento: - Comprensibilità (ciò che crea difficoltà) - Funzionalità (ciò che è utile) - Operatività (ciò che si può spiegare tramite regole) Italiano standard e neo-standard: Varietà di italiano in funzione degli assi diafasico, diastratico, diamesico, ecc. - italiano standard: lingua disciplinata delle grammatiche, sovraregionale, colta e formale, di fatto parlata solo da ristretti gruppi professionali - italiano neo-standard: nato da un processo di ristandardizzazione della varietà substandard, dell'italiano colto ma medio-norma più vicina al parlato (dilalia) Tratti tipici neo-standard: Fonologia: 1. Neutralizzazione tra [e] e [o] chiuse e [ɛ][ɔ] aperte 2. Caduta della [d] eufonica (ed, od) Morfologia e sintassi: 3. [Inserire qui i tratti tipici della morfologia e sintassi del neo-standard]Sostituzione della serie dei pronomi personali egli/ella/essi/esse con la serie lui/lei/loro. Ristrutturazione del sistema dei clitici: gli al posto di loro. Uso delle forme aferetiche 'sto/'sta per questo/questa. Eliminazione di codesto dal sistema dei dimostrativi. Riduzione dell'uso del congiuntivo. Che polivalente- (2) grammatiche per stranieri > diverse scelte normative per questo tratto e molte mantengono le forme ad e ed con tutte le vocali- consiglio per gli insegnanti > flessibilità e non considerare l'eliminazione di derrore (anche scritto)- (4) necessario sancire la novità, come in Serianni- non accade nelle grammatiche per stranieri insegnare l'italiano neo-standard?- modificazioni del sistema motivate da naturali esigenze di trasformazione esemplificazione- italiano neo-standard non novità > tratti a lungo nascosti a causa del normativismo e purismo- es che polivalente > radici nel latino volgare di Dante e.Petrarca- italiano neo-standard non deve diventare norma > rendere consapevoli gli apprendenti della distinzione
Nucleo comune- insieme di conoscenze basilari che sono sfruttate da tutti i linguaggi e in tutte le funzioni comunicative- devono essere possedute da tutti i tipi di apprendenti- parte ineliminabile di un sillabo
Elementi grammaticali sono più centrali o periferici a seconda della loro:
32 - pervasività > diffusione di una regola o elemento nel sistema- es flessione di genere (nome, aggettivo, pronome, articolo) è più centrale in italiano rispetto a quella di caso (pronome)- vitalità > frequenza e diffusione di una regola o elemento linguistico- variano a seconda del tempo e del luogo- es vitalità del passato remoto ridotta (rispetto alla vitalità del passato prossimo/imperfetto)
nucleo comune > include nozioni necessarie ma non sufficienti- vanno aggiunti settori della lingua, stabiliti tenendo conto delle
Esigenze comunicative degli studenti - argomenti scelti dall'autore in base a ciò che è utile - riflessione sul tipo di studenti e loro interessi - sillabi linguaggi specifici > strutture frequenti nei tipi di testi con cui gli studenti avranno a che fare - es studente interessato a testi di letteratura > conoscere il passato remoto e il passivo, ma non la forma di cortesia ciò che crea difficoltà - ciò che si può descrivere tramite regole - non tutti gli argomenti di morfosintassi sono facilmente descrivibili e quindi insegnabili attraverso un numero limitato di regole - la scelta di servirsi di regole o di basarsi sull'uso e la pratica dipende dalle proprie convinzioni didattiche e dal tipo di studenti allargamento progressivo > verso settori della lingua ritenuti utili per gli studenti che non hanno obiettivi specifici Criteri di progressione progressione argomenti di grammatica > scelta dell'autore - idealmente prima quelli semplici,
frequenti e utili- tre esigenze spesso in contrasto- es flessione di nomi e aggettivi molto diffusa e utile ma nonsemplice > frequenza e utilitàsemplicità / difficoltà > valutare la difficoltà di un settore della grammatica sulla basedegli errori commessi dagli studenti- analisi contrastiva > la somiglianza fra una lingua e l'altra può interferire sia insenso positivo che negativo- autori > quasi sempre eurocentrici, considerano semplice ciò che è tale per unparlante di lingue romanze o germaniche- valutare la difficoltà sulla base dei prerequisiti grammaticali di elaborazionerichiesti- es per apprendere il passati prossimo, è necessario conoscere la nozione ditransitivo/intransitivo, scelta e flessione dell’ ausiliare, formazione e accordodel participio- in base alla quantità di prerequisiti di elaborazione si può prevedere quanto unastruttura sarà difficile > Pienemann
ipotesi di insegnabilità33 - talvolta è difficile applicare questa gradualità- es nell’imparare ad assegnare i sostantivi alla corretta classe flessiva- esigenze comunicative dell’apprendente- es condizionale > forma strutturalmente semplice (non tanti prerequisitimorfologici o sintattici) che però viene solitamente insegnata più tardi- il condizionale non fa parte dei bisogni primari dell’apprendente medio Trattamento delle regole - ogni regola ha degli ambiti di applicazione che ne limitano l’uso - esposizione lineare > presentare in successione la regola, i suoi ambiti, le sottoregole e le eccezioni - argomento viene affrontato in toto in modo da impedire allo studente di commettere errori - esposizione graduata > aggiungere nuove regole a piccole porzioni, evitare che lo studente sia costretto a usare la regola più di quanto egli non sappia (ad esempio in ambiti in cui essa non vale) oppure accettare che egli produca- Ordine degli argomenti nel sillabo
- sillabo > struttura ordinata di un corso di lingua straniera, contenente la selezione e progressione degli argomenti
- sillabo lineare > mira ad esaurire ogni argomento alla sua prima presentazione
- sillabo ciclico o a spirale > ritorna più volte su ogni argomento, ogni volta approfondendo e ampliando le informazioni
- ciclico > ritorno periodico sugli stessi argomenti
- a spirale > ritorno non come semplice ripasso ma sviluppo
- Vantaggi
- procedere rapidamente ad argomenti comunicativamente necessari. Lo studente può interagire attraverso frasi semplici e complesse che soddisfano i suoi bisogni di comunicazione
- presentazione per gradi degli argomenti
- Svantaggi
- studente pro