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Processi di trasporto e leggi di Gibbs-Donnan

ANIONI: Cloro 105 117 4, Bicarbonato 24 27 12, Fosfato 2 2 40, Proteine 14 0 50

POMPA SODIO POTASSIO: Na+, K+, Mg++ + ATP + H2O -> ADP + Pi + H+ energia

L'osmosi è il processo passivo che determina il movimento del solvente tra due soluzioni separate da una membrana semi-permeabile, permeabile al solvente ma non al soluto (il solvente passa dalla soluzione meno concentrata a quella più concentrata fino al raggiungimento dell'equilibrio).

Legge di Gibbs-Donnan: Stabilisce le modalità di ripartizione degli elettroliti e delle proteine quando si trovano in due compartimenti separati da una membrana dializzante (es. plasma-liquido interstiziale):

  1. La concentrazione degli ioni diffusibili è uguale ai due lati della membrana
  2. Da entrambi i lati la somma degli ioni positivi è uguale alla somma degli ioni negativi

PRESSIONE OSMOTICA: La distribuzione dell'acqua nei vari compartimenti corporei (intracellulare, interstiziale e vascolare) è regolata

dalla OSMOLALITA' e dalla PRESSIONE ONCOTICA. Tre sono i fattori principali che regolano questo fenomeno:

  1. La concentrazione relativa degli ioni nei compartimenti;
  2. Il gradiente di concentrazione fra le membrane;
  3. Le dimensioni delle molecole.

La concentrazione pressione osmotica è proporzionale alla osmolarità.

L'unità di misura della concentrazione osmolare è l'Osmole (Osm): corrisponde a 1 mole della sostanza se questa rimane indissociata (il glucosio e l'urea) mentre una mole di NaCl è pari a due Osmoli e una mole di CaCl2 corrisponde a tre Osmoli.

La concentrazione osmolare influenza le proprietà colligative della soluzione [punto di ebollizione e congelamento]

OSMOLARITA': n° di osmoli per unità di volume di soluzione (mmol /L)

OSMOLALITA': n° di osmoli per unità di volume di solvente (mmol/Kg) **non è influenzata dalla temperatura

tiene conto del numero effettivo di

particelle che si formano in soluzione (per es. una mole di NaCl è pari a 1863 milli-osmole) • le sostanze osmoticamente attive nel plasma sono principalmente gli elettroliti • le proteine, a causa dell'elevato peso molecolare, contribuiscono in maniera molto ridotta all'osmolalità totale (pressione colloido-osmotica). Pressione colloido-osmotica La pressione osmotica delle proteine del plasma è di poco più di 1 mOsm/Kg ed è pari a 22 mmHg. Il maggiore apporto (oltre l'80%) alla pressione colloido-osmotica del sangue è dato dall'albumina: - elevata concentrazione - basso peso molecolare Le variazioni delle concentrazioni dell'albumina nel sangue: - modificano sensibilmente la pressione colloido-osmotica - quindi anche gli scambi di acqua tra plasma e spazio interstiziale. • La tecnica più diffusa per la misura dell'Osmolarità si basa sulla misura della diversa temperatura di congelamento della soluzione.soluzione:
  • Nelle soluzioni acquose 1 Osm di qualsiasi soluto in 1 Kg di acqua abbassa il punto di congelamento dell'acqua di 1.86°.
  • L'osmolalità plasmatica è compresa tra 275 - 295 mOsm/Kg di H2O.
  • Contributo approssimativo dei costituenti del plasma al mantenimento dell'osmolalità:
    • Sodio: 135 mOsm/kg
    • Potassio: 3.5 mOsm/kg
    • Calcio ione: 1.5 mOsm/kg
    • Magnesio: 1 mOsm/kg
    • Urea*: 5 mOsm/kg (*liberamente diffusibile attraverso la membrana cellulare e quindi non genera pressione osmotica)
    • Glucosio: 5 mOsm/kg
    • Proteine: 1 mOsm/kg
  • Osmolalità calcolata: Osm(p) = 2 x [Na+]p + +18 6
  • L'osmolalità calcolata è normalmente inferiore di 10-15 mOsm a quella ottenuta con misura diretta. La differenza aumenta nei casi di diabete, di uremia, di intossicazione da sostanze a basso peso molecolare (alcool, farmaci, etc.)
  • IPOFISI POSTERIORE
  • La neuroipofisi è il serbatoio degli ormoni Vasopressina (AVP), detto anche ormone antidiuretico (ADH).

edossitocina (OT)

La regolazione del bilancio idrico avviene con due meccanismi: la sete, stimolo originato dalla regione talamo-ipotalamica, che regola grossolanamente la quantità di liquido ingerito, e l'ormone antidiuretico (ADH), secreto dalla neuroipofisi, che regola la permeabilità del tubulo distale del rene.

La stimolazione dell'ADH è intorno a 280 mOsm/Kg. L'insorgenza della sete si manifesta intorno a 290 mOsm/Kg di acqua (aumento del 2-3%).

Osmolarità Volume plasmatico

Sete ADH

Apporto H2O Eliminazione H2O

Ritenzione di H2O

Osmolarità ADH

SETE ADH (vasopressina)

Ipotalamo Neuroipofisi osmorecettori

La formazione e la secrezione è regolata dai barorecettori nell'atrio destro e nel seno carotideo (var. 2%) e dai barorecettori ipotalamici (var. 10%).

FUNZIONE: Riassorbimento di acqua a livello dei dotti collettori distali

Il sistema barocettoriale - i barocettori sono sensori di stiramento (terminazioni nervose parasimpatiche) - sono localizzati nei

seni carotidei e arco aortico - trasducono le variazioni di diametro dei vasi MECCANISMO DI REGOLAZIONE DELL'ACQUA. 1 Meccanismo esclusivamente renale: - ultrafiltrazione (175 l/die) - riassorbimento tubulare (99%): 80% tubulo contorto prossimale (H2O e Na) - tratto discendente di Henle (H2O) - tratto ascendente di Henle (Na e Cl) - tubulo contorto distale (ADH* H2O) *in mancanza di ADH (diabete insipido) diuresi acquosa massiva a bassa osmolalità (fino a 20mOsm/Kg) MECCANISMO DI REGOLAZIONE DELL'ACQUA. 2 - diminuzione del volume dell'acqua (1-2%) - aumento dell'osmolalità centro della sete** (nervo vago, glosso faringeo, nuclei ipotalamici) 1. stimolazione degli osmorecettori ipotalamici 2. aumentata produzione di ADH 3. aumentato riassorbimento di acqua dal tubulo contorto distale 4. stimolazione dei barorecettori 5. inibizione della secrezione di renina (aldosterone) è localizzato nell'area pre-ottica **il centro della sete e laparteanteroventrale del terzo ventricolo. La sete interviene quando l'osmolarità supera 295 mOsm/Kg e comunque dopo lo stimolo alla secrezione di ADH. Hyperosmolarity Sistema renina-angiotensina Na - K plasma Sistema simpatico Pressione arteriosa renina (app. iuxtaglomerulare) angiotensinogeno angiotensina I angiotensina II vasocostrizione aldosterone Aldosterone è il principale mineral-attivo Riassorbimento attivo di Na+ Escrezione di K+ e H+ DUAL CONTROL OF ALDOSTERONE SECRETION Fall in sodium Increased ECF Volume Plasma Potassium Blood Pressure Increased Aldosterone secretion Increased Tubular Increased Tubular Potassium Secretion Sodium Reabsorption Increased Urinary Fall in Urinary Potassium Secretion Sodium Excretion DIURETICS ACE Inhibitors (Angiotensin Converting Enzyme): Cause loss of salt---> water follows Ormone natriuretico Prodotto dalle miocellule dell'atrio sinistro. In caso di ipervolemia provoca una diminuzione del riassorbimento del Na nel tubulo prossimale enel dotto collettore PRINCIPALI FUNZIONI DEL SODIO e POTASSIO:
  • mantenimento dell'equilibrio osmotico
  • mantenimento dell'acqua e della sua distribuzione
  • mantenimento dell'elettroneutralità
  • concorrono alla regolazione dell'equilibrio acido-base
  • mantengono, insieme al Ca, l'eccitabilità neuromuscolare
  • funzionano da attivatori e cofattori per numerosi enzimi chiave
Sodio (Na+)
  • La sua concentrazione plasmatica si trova intorno a 140 meq/l (135-145).
  • Quando la concentrazione del Na+ sierico oltrepassa i 150 meq/l si ha l'ipernatriemia (deplezione idrica).
  • Le cause sono in genere la disidratazione provocata da vomito e diarrea oppure eccessiva secrezione di aldosterone.
  • I sintomi sono analoghi a quelli della disidratazione.
  • Quando la concentrazione di Na+ sierico scende sotto i 125 meq/l si ha l'iponatriemia.
  • Le cause sono molteplici: le più frequenti sono iperidratazione, vomito incoercibile, diarrea irrefrenabile.
mmol/lEziologia e fisiopatologia– • perdite di acqua libera: diarrea, vomito, sudorazione eccessiva• diabete insipido• ipersecrezione di aldosterone• sindrome di Cushing• iperparatiroidismo• ipernatriuria• iperidratazione ipertonica• iperidratazione isotonica• iperidratazione ipotonicaconcentrazione plasmatica del potassio.
  1. Valori di riferimento: 3.4-5.2 mmol/l
  2. Ipokalemia: deplezione di potassio, ridotta assunzione di potassio
  3. Sintomi: muscolari e nervosi, manifestazioni tetaniche, disturbi digestivi (nausea, vomito), sintomi renali (poliuria)

concentrazione plasmatica del potassio.

2Iperkalemia

  • diversa velocità di redistribuzione/eliminazione
  • ecces
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
63 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia Clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Nassi Antonio.