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TRASCRIZIONE
CODICE GENETICO
Nel passaggio da mRNA a proteine si ha un cambio di linguaggio, che viene
tradotto attraverso il codice genetico: le base azotate vengono raggruppate tre
a tre e identificano uno specifico amminoacido. Il messaggio da polinucleotidico
si trasforma quindi in un messaggio polipeptidico. I nucleotidi del DNA
necessari per specificare ciascun amminoacido sono tre, quindi abbiamo 64
parole. Gli amminoacidi sono 20 dunque ci sono più triplette che codificano per
un amminoacido e 3 non codificano per nessun amminoacido e sono i segnali
di stop per la traduzione. Quindi ci sono:
- 61 codoni senso;
- 3 codoni non senso (quelli di stop).
Il codice genetico:
- va letto senza punteggiature,
- non è sovrapposto (ogni nucleotide è parte di una sola tripletta),
- è universale, (esiste un solo codice in quasi tutti gli organismi),
- non è ambiguo (ogni codone specifica per un solo amminoacido),
- è degenerato (più triplette codificano per uno stesso amminoacido).
TRASCRIZIONE
La RNA polimerasi che funziona da elicasi, si unisce a delle particolari sequenze
(promotore) che indicano quali dei due filamenti deve essere trascritto e il
punto da cui iniziare la trascrizione. Si ha la formazione di un filamento, che si
forma su un filamento di DNA parentale. Nei procarioti c’è solo una RNA
polimerasi, negli eucarioti invece si hanno tre RNA polimerasi:
- RNA polimerasi I risiede nel nucleolo e sintetizza gli rRNA 18S, 5,8S e
28S;
- RNA polimerasi II risiede nel nucleoplasma e sintetizza l’mRNA;
- RNA polimerasi III risiede nel nucleoplasma e sintetizza il tRNA e l’rRNA.
L’allungamento avviene con l’aiuto di proteine che disassemblano e
riassemblano i nucleosomi. Il filamento di RNA viene allungato in direzione
5’3’. Alcune RNA polimerasi hanno un’attività esonucleasica che permette di
correggere eventuali errori.
Nei procarioti, l’allungamento termina quando l’RNA polimerasi copia un
particolare sequenza, segnale di terminazione. Due meccanismi:
- Hairpin loop (struttura a forcina) vicino all’estremità 3’ corta sequenza GC
seguita da molti UA;
- Rho-dipendente: enzima ATP dipendente che legge sequenze di
terminazione, svolge e dissocia l’RNA dal DNA.
Negli eucarioti, la terminazione ha segnali diversi per le diverse RNA
polimerasi:
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CITOLOGIA E ISTOLOGIA 23 ottobre
- Nella RNA polimerasi I: il segnale di è rappresentato da 18 nucleotidi sulla
catena di RNA nascente;
- Nella RNA polimerasi II: i trascritti vengono tagliati 10-35 nucleotidi a
valle di una sequenza AAUAAA;
- Nella RNA polimerasi III: una corta sequenza di U.
MATURAZIONE mRNA
Tutti gli RNA vengono prodotti e sono inizialmente immaturi. Gli mRNA
procariotici sono sintetizzati pronti per la traduzione e spesso durante la sintesi
già legati a ribosomi. Gli mRNA eucariotici sono prodotti nel nucleo e sono
molto lunghi. Negli eucarioti gli mRNA contengono sequenze presenti nel
trascritto primario che sono appaiono nell’mRNA maturo, sono gli introni.
Il pre-mRNA degli eucarioti sintetizzato rimane 10’ nel nucleo dove subisce la
rimozione di sequenze nucleotidiche e l’aggiunta di:
- Un cappuccio metilato all’estremità 5’: favorisce il trasporto fuori dal
nucleo, la protegge dalle nucleasi e ruolo importante nel posizionamento
dell’mRNA sul ribosoma;
- Una coda poliA all’estremità 3’: protegge dalle nucleasi influenzando la
stabilità dell’mRNA, più è lungo il poliA maggiore è la vita media
dell’mRNA nel citoplasma, ne aiuta il riconoscimento da parte dei
ribosomi.
Nella maggior parte dei casi questo apparente spreco permette lo splicing
(taglia e cuci) alternativo dove un medesimo gene può codificare per diversi
polipeptidi (30.000 geni 100.000 polipeptidi).
MATURAZIONE tRNA
TRNA elemento di congiunzione tra l’mRNA e le proteine. Vi è un tRNA per ogni
amminoacido. L’appaiamento delle basi tra sequenze complementari causa il
ripiegamento della molecola (struttura a forcina).
MATURAZIONE rRNA
Il nucleolo è la sede della formazione e maturazione dei ribosomi. I geni che
codificano per gli rRNA 18S, 5,8S e 28S sono l’uno di seguito all’altro all’interno
di una singola unità di trascrizione (sicurezza di produrne uguale quantità) e
ciascun gruppo è ripetuto migliaia di volte (ridondanza genica). L’rRNA 5S è
prodotto altrove nel genoma e trascritto dalla RNA polimerasi III. La
maturazione del pre-rRNA è accompagnata dall’assemblaggio dell’RNA con le
proteine a formare le subunità ribosomiali.
SINTESI PROTEICA
Partecipano alla sintesi proteica:
- I ribosomi: che effettuano la sintesi polipeptidica;
- I tRNA: che allineano gli amminoacidi nell’ordine corretto lungo l’mRNA;
- Le amminoacil-tRNA sintetasi: che legano gli amminoacidi alle
corrispondenti molecole di tRNA;
- L’mRNA: che codifica le informazioni per la sequenza amminoacidica dei
polipeptidi da sintetizzare;
- Fattori proteici: che facilitano i diversi passaggi del processo.
Il ribosoma lega la sequenza nucleotidica vicino all’estremità 5’ dell’mRNA
posizionando la molecola per la traduzione del codone iniziale. La sequenza dei
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CITOLOGIA E ISTOLOGIA 23 ottobre
codoni sull’mRNA determina la sequenza degli amminoacidi nella catena
polipeptidica. Il ruolo di intermediari tra amminoacidi e mRNA è svolto dalle
molecole di tRNA. Hanno quattro siti di legame di cui due hanno elevata
specificità: una che lega uno specifico amminoacido ed una che riconosce uno
o più codoni attraverso un anticodone. Quando un amminoacido si è legato il
tRNA viene definito carico e l’amminoacido è definito attivato. Il numero dei
tRNA è di gran lunga inferiore ai 61 codoni perché alcuni tRNA richiedono un
appaiamento accurato solo per le prime due posizioni del codone e tollerano un
appaiamento scorretto (oscillante) in terza posizione. L’appaiamento meno
rigido della terza base codone-anticodone permette un vacillamento che
consente appaiamenti inattesi. Così una singola molecola di tRNA può
riconoscere più di un codone ma i differenti codoni riconosciuti da un
determinato tRNA codificano sempre per lo stesso amminoacido per cui il
vacillamento non causa l’inserimento di amminoacidi sbagliati. Le amminoacil-
tRNA sintetasi legano gli amminoacidi ai corrispondenti tRNA e catalizzano il
legame tra il gruppo carbossilico dell’aminoacido e il 3’-OH del tRNA.
L’amminoacido viene attivato per la successiva formazione del legame
peptidico. Sono 20, uno per ogni amminoacido. Le amminoacil-tRNA sintetasi
riconoscono il corretto tRNA attraverso il riconoscimento delle differenti
sequenze di basi in almeno due regioni del tRNA. L’amminoacil-tRNA sintetasi
controlla il prodotto finale e rilascia l’amminoacil-tRNA che carico
dell’amminoacido giusto è libero di legarsi al ribosoma.
TRADUZIONE
La traduzione è un processo a tappe sequenziali in cui la sintesi dei polipeptidi
procede dall’estremità N-terminale a quella C-terminale. L’mRNA viene tradotto
nella direzione 5’3’. La traduzione consiste in 3 fasi:
- Inizio: l’mRNA si posiziona correttamente tra le due subunità del
ribosoma. In questa fase intervengono numerosi fattori proteici detti eIF
(fattori di inzio eucariotici) che aiutano nel posizionare correttamente il
ribosoma sul filamento di mRNA. Diviso in tre sottofasi:
Legame degli IF alla subunità ribosomiale 30S;
o Legame del tRNA iniziatore e dell’mRNA alla subunità ribosomiale
o 30S;
Legame della subunità ribosomiale 50S.
o
- Allungamento: gli amminoacidi vengono portati dai tRNA e quindi uniti da
legami peptidici, portando all’allungamento della catena polipeptidica.
Tre sottofasi:
Legame dell’amminoacil-tRNA;
o Formazione del legame peptidico;
o Traslocazione.
o
I fattori di allungamento non riconoscono i singoli anticodoni. Quale
meccanismo assicura che solo il corretto amminoacil-tRNA sia trattenuto
sul ribosoma? L’errore di appaiamento determina un legame transitorio,
una deformazione strutturale riconosciuta dal ribosoma. Il polipeptide
esce dal ribosoma attraverso un tunnel di uscita della subunità maggiore.
- Terminazione: si ha l’incontro con il codone di terminazione che porta alla
terminazione dell’allungamento della proteina e al distacco e
dissociazione del ribosoma. L’idrolisi del GTP è accompagnata dal rilascio
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