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VANTAGGI DEL GRADIENTE DI DENSITÀ:

  1. Eliminazione del plasma seminale e dei suoi componenti patologici;
  2. Azione di filtro sulla componente cellulare non nemaspermica; è indicata in condizioni caratterizzate da elevata presenza di componente cellulare non nemaspermica.
  3. Se ci sono frammenti cellulari, quando si utilizza il gradiente di densità. La possibilità di ottenere frammenti nel prodotto finale è bassa.

SVANTAGGI DEL GRADIENTE DI DENSITÀ:

  1. Notevole traumatismo nelle fasi di concentrazione;
  2. Recupero di una quota di spermatozoi buona dal punto di vista quantitativo ma scarsa per motilità e forme tipiche.

Un'altra tecnica di selezione degli spermatozoi è il Cell Sorting (MACS), la quale permette di separare gli spermatozoi che hanno avviato un processo apoptotico, o che già lo hanno portato a termine, da spermatozoi che sono, invece, vitali. In questo modo si escludono quegli spermatozoi che non sono.

utilizzabili per la fecondazione. Questa tecnica di selezione si basa sullapresenza o assenza di particolari recettori e molecole di membrana che si presentanosolo nel caso in cui la cellula avvia un programma apoptotico. Per l'esecuzione diquesta tecnica si usano delle micro-sfere magnetiche, che portano sulla loro superficeanticorpi specifici capaci di riconoscere i residui di fostatidilserina. L'anticorpo chericonosce la fosfatidilserina è l'annessina V. La fosfatidilserina è un acido grasso dimembrana che normalmente è rivolta sul lato intracitoplasmatico, mentre quando lacellula va incontro al processo di apoptosi, la sua localizzazione viene invertita e vieneesposta sulla membrana. Una volta miscelate le biglie ricoperte di annessina V con glispermatozoi, si versa il tutto in una colonna di ferro e la si sottopone a un forte campomagnetico. Gli spermatozoi che si sono legati alla biglia rimangono intrappolati nellacolonna, quelli che non si

Sono intrappolati alla biglia fuoriescono dalla colonna eraccolti in un aprovetta. L'APOPTOSI è un processo che può essere attivato attraverso varie vie, tra cui la via intrinseca o mitocondriale o la via estrinseca o recettoriale. La via intrinseca o mitocondriale parte dal mitocondrio. A livello della parete del mitocondrio esiste una proteina canale normalmente chiusa chiamata poro di transizione della permeabilità mitocondriale. Nello specifico, il poro di transizione mitocondriale è composto da una proteina localizzata sulla membrana mitocondriale esterna, VDAC (canale degli anioni voltaggio dipendente); e da una proteina che si presenta sulla membrana interna del mitocondrio chiamata ANT (adenina nucleotide traslocasi). Questo poro, qualora fosse aperto, metterebbe in comunicazione la matrice mitocondriale con il citoplasma. Questo fenomeno è estremamente distruttivo per la cellula; tuttavia non accade perché questo meccanismo

È finemente regolato. In questo meccanismo, quindi, venne osservato che non si apre il poro di transizione, ma si apre solo la sua parte esterna, ovvero la proteina canale VDAC. L'apertura di VDAC permette la fuoriuscita di due molecole che stimolano l'apoptosi, il citocromo C e DIABLO. Il citocromo-C, giunto nel citoplasma, incontra una molecola chiamata APAF-1, alla quale si lega inducendone un cambiamento confromazionale, in seguito al quale, APAF-1 espone un dominio chiamato CARD, attraverso il quale verranno attivate la caspasi iniziatrice 9. Queste, normalmente, sono sotto il controllo della proteina IAP, che verrà però antagonizzata dall'effetto di DIABLO. La caspasi 9, quindi, lega il citocromo-C, già legato ad APAF-1. Sette unità, costituite ciascuna da un citocromo-C, una caspasi 9 e APAF-1, si uniscono tra loro. Questo complesso prende il nome di aptosoma. Questo attiva le caspasi effettrici, prima fra tutte la caspasi 3.

caspasi effettrici attiveranno proteasi (che taglieranno le proteine citoplasmatiche),le DNasi (che tagliano il DNA). le caspasi effettrici, inoltre, attivano degli enzimi dettifilippasi, che inducono lo spostamento della fosfatidilserina dall'interno dellamembrana verso l'esterno. I macrofagi fagocitano, quindi tutte quelle cellule chehanno elevate quantità di fosfatidilserina esposte all'esterno. Il processo di fagocitosidelle cellule apoptotiche è molto complesso e richiede sia il rilascio di segnali findme o trovami sia la presenza sulla superficie delle cellule di un numero notevole disegnali eat me o mangiami sia la soppressione dei segnali don't eat me o nonmangiarmi. I segnali find me vengono riconosciuti dal fagocita che giunge inprossimità dei corpi apoptotici, ai quali aderisce grazie alla presenza di fosfatidilserinasulla membrana di questi corpi.Se l'uomo non è in grado di rilasciare l'eiaculato è

Per esempio, si può procedere con un'agoaspirazione testicolare. Questa tecnica viene eseguita bilateralmente, utilizzando un sottile ago butterfly precedentemente raccordato a una siringa sterile da 50 ml. L'ago viene inserito a livello dell'epididimo (la tecnica è indicata con la sigla PESA che sta per Percutaneous epididymal sperm aspiration). In questo caso è frequente la contaminazione del fluido epididimale da parte delle cellule del sangue.

Oppure gli spermatozoi possono essere recuperati da una piccolissima porzione di epididimo che viene asportata chirurgicamente (la tecnica è indicata con la sigla MESA che sta per Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration). Dal momento che questa tecnica prevede il recupero diretto degli spermatozoi dall'epididimo, essa minimizza la contaminazione del fluido.

epididimale da parte di cellule di sangue. Un’altra tecnica che permette di prelevare gli spermatozoi è la tecnica TESA (Testicular Sperm Aspiration), simile alla tecnica PESA, ma in questo caso gli spermatozoi vengono aspirati dai tubuli seminiferi. Infine, si potrebbe pensare a una biopsia testicolare, che prevede il prelievo del parenchima testicolare, dal quale si possono estrarre gli spermatozoi. La tecnica è indicata con la sigla TESE (Testicular Sperm Estraction) e può essere eseguita nel testicolo controlaterale se si ottiene un numero insufficiente di spermatozoi durante il primo tentativo. ART DI PRIMO LIVELLO: INSEMINAZIONE INTRAUTERINA (IUI) L’inseminazione intrauterina (IUI) è una tecnica di procreazione medicalmente assistita di I livello ampiamente utilizzata perché rispettosa delle fisiologiche tappe dei processi di fecondazione dell’ovocita e per i numerosi vantaggi che offre, e cioè la semplicità di esecuzione, ilbasso costo per le minime attrezzature necessarie e la scarsa invasività con conseguente riduzione del disagio psicologico. Tale metodica permette di deporre il liquido seminale, opportunamente preparato, più vicino agli ovociti, riducendo così la distanza tra i gameti e bypassando l'acidità vaginale e l'eventuale ostilità del mucocervicale. La stimolazione del ciclo ovarico che viene eseguita per mettere in pratica questa tecnica potrebbe causare sindrome da iper-stimolazione ovarica, gravidanza multipla, insorgenza di cisti ovariche. Inoltre con questa tecnica si può incorrere nel rischio di sviluppare delle infezioni a livello delle tube o nel rischio di aborto o gravidanza ectopica. Condizioni essenziali all'esecuzione di tale procedura sono l'età della donna e il riscontro di un'adeguata riserva ovarica, la presenza di pervietà tubarica almeno monolaterale (cioè facile accessione almeno a una tube).di Falloppio), l'assenza di patologie uterine e un numero adeguato di spermatozoi mobili e morfologicamente normali. Prima di procedere con l'inseminazione intrauterina, è necessario rimuovere il plasma seminale per evitare contrazioni uterine indotte dalle prostaglandine e per evitare infezioni pelviche. Si può procedere alla rimozione del plasma seminale con la tecnica dello swim-up o con la separazione in gradiente di densità. Una volta preparata la soluzione di spermatozoi, si procede inserendo 0.2-0.5ml di questa soluzione a livello del fondo uterino con un catetere di piccole dimensioni, di solito senza guida per immagini. In considerazione dei risultati riportati in diversi studi, si ritiene che un numero totale di spermatozoi mobili inseminati, pari ad almeno 1 o 2 milioni, e una percentuale di forme normali superiore al 4%, siano valori soddisfacenti per avviare l'inseminazione intrauterina. Una riduzione significativa delle probabilità di.

Gravidanza in seguito a inseminazione intrauterina si hanno quando il numero totale di spermatozoi mobili (NTSM) sia minore a un milione. L'IUI viene eseguita nel momento di massima fertilità della donna, dopo 24-36 ore dalla somministrazione di farmaci induttori dell'ovulazione. Uno tra i farmaci più frequentemente impiegati a tale scopo è la gonadotropina corionica umana (hCG), che imita il fisiologico picco pre-ovulatorio dell'LH.

In casi di motilità ridotta degli spermatozoi, l'inseminazione viene effettuata con un volume maggiore di soluzione contenente gli spermatozoi. Si parla, in questo caso, di FSP (Perfusione Spermatica delle Tube di Falloppio) o GIFT (Gamete IntaFalloppian Transfer). In questo caso, quindi, il volume dell'inseminato è pari a 4ml, in modo che questo grande volume possa riempire, non solo la cavità uterina e le tube di Falloppio, ma anche in parte la cavità peritoneale. Uno degli svantaggi

Uno dei rischi più significativi di questa tecnica è l'elevato rischio (70%-80%) di gravidanza ectopica e aborto spontaneo.

ART DI SECONDO LIVELLO: FECONDAZIONE IN VITRO CONTRASFERIMENTO DELL'EMBRIONE (FIVET)

Le tecniche di riproduzione assistita di II livello sono metodiche che si avvalgono della fecondazione extracorporea con successivo trasferimento dell'embrione nella cavità uterina. Un esempio di questa tecnica è quella chiamata FIVET, la quale sigla sta proprio per "fecondazione in vitro con trasferimento dell'embrione nella cavità uterina". Solitamente si ricorre alla FIVET quando si ha mancata gravidanza dopo tre tentativi con le tecniche di I livello; oppure nei casi di abortività ripetuta; o nei casi di endometriosi; in caso di patologie tubariche; di infertilità maschile lieve; e nel caso di infertilità idiopatica (cioè di cui non se ne conoscono le cause).

Prima dell'esecuzione di questa tecnica

Si può procedere con una stimolazione ormonale della crescita fol.
Dettagli
A.A. 2019-2020
19 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/18 Genetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nazario.angeloro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biotecnologie della riproduzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Carnevali Oliana.