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Pithoy alle principali raccolte europee di allora, le mandò una Londra, uno a Parigi, uno a Roma, se lo

volete andare a vedere sta al museo Pigorini, e uno lo aveva mandato ad Atene, col risultato che

l'intelligenza europea aveva preso coscienza del fatto che nella città di Creta esistevano questi vasi

relitti di una civiltà molto antica, siamo praticamente negli anni in cui Schliemann comincia la sua

avventura a Troia scoprendo Micene, Tirinto, Orchomenos ecc. e sapete che lo stesso sul Schliemann

nel 1886 aveva deciso di acquistare in proprio il sito di Cnosso e di effettuare gli scavi... l'operazione

non era andata termine soltanto perché Schliemann da accorto mercante qual era diventato dopo le sue

umili origini voleva comprarla collina a pezzi cioè ma mano che procedeva con le l'avanzamento degli

scavi, i proprietari, diciamo, di origine turca perché allora Creta stava sotto l'egemonia turca volevo

invece vendere in blocco; in poche parole il pensiero di Schliemann era abbastanza semplice cioè se

Omero ha detto il vero che era Troia, per Micene, per Agamennone ecc. perché non del averlo detto per

Nomedeo e per quelli che partecipano alla spedizione con tante navi ecc. Nomedeo figlio di Cnosso,

figlio di Zeus, quindi una genealogia di questo tipo... non so se per fortuna o per disgrazia Schliemann

non poté concludere l'affare, andò via e per lunghi anni ci fu una contesa a colpi di giochi sporchi fra i

vari archeologi delle diverse nazionalità che andavano a Creta, Federico Halberr, i francesi, gli inglesi

ecc. i francesi furono lì lì per concludere l'accordo dell'acquisto di Cnosso poi però non riuscirono,

l'inglese Evans riuscì ad impegnare, occupare il terreno e non appena collinetta fu liberata dal regime

turco nel 1898 e si diede per il '99 una sorta di legge sulla critica sull'antichità, cominciò nel febbraio

del 1900 gli scavi di questo palazzo. Vedendo il palazzo in dettaglio e partendo dalle Kulures vediamo

che anche in questo caso come Festosse il marciapiede il rilievo va a mettere in comunicazione da un

lato gli ingressi del palazzo e dall'altra una zona con le gradinate e la stessa cosa succede a Festosse,la

differenza sta in questo che a Festosse la gradinate a il marciapiede mette in comunicazione gradinata e

l'ingresso principale laddove a Cnosso invece si tratta di ingresso laterale , perché l'ingresso principale

del palazzo di Cnosso sta a sud; quindi si entra in questo palazzo anche da ovest... quelle piccole basi

all'interno del palazzo sono state interpretate ingiustamente come altari il che ribadisce ancora volta

l'idea che le aree occidentali fossero legate a culti, ci sono poi locali secondari per esempio il 3

identificato con un semplice vestibolo di ingresso, il 4 il 5 diciamo come la guardiola dove i funzionari

erano addetti al controllo dell'ingresso del palazzo, Evans si spinge fino a dire che in determinate

condizioni dovevano attendere ospiti veramente importanti, lo stesso forse Levi, vedete poiché

attraverso l'ingresso, mediante il corridoio 6 che gira ad angolo retto si arrivava nella zona del 21 e del

22 e poi all'ingresso nobile, all'ingresso principale con il grande propileo, una differenza importante

non Festosse, se l'andate a vedere, del periodo del primo palazzo è che l'ingresso di Festosse porta

direttamente al cortile centrale mentre quello di Cnosso no... l'ingresso in blu più importante di

Festosse è quello che ha una colonna al centro che viene chiamato il propileo secondo e che è appunto

la zona dove arriva il marciapiede a rilievo, attraverso questo propileo secondo nel primo palazzo si

arrivava direttamente dentro, di fianco del cortile centrale, mentre invece a Cnosso si va in un settore

ad ovest, l'articolazione di questi ambienti ha fatto presupporre ad alcuno che potesse trattarsi del

famoso labirinto della tradizione, soprattutto per Cnosso che è il palazzo più grosso di Creta, questo

corridoio numero 6 che è chiamato il corridoio delle processioni era decorato con degli di affreschi che

enunciavano appunto scene di processioni, in queste processioni e erano rappresentate delle moltitudini

di persone, sono stati contati diverse centinaia di personaggi, devo dirvi che in alcune di queste scene le

figure sono quasi tutte femminili il che ha portato a interrogarsi sulla figura, sul peso della donna nella

gestione della sfera religiosa prima, e dello stesso potere politico dopo, sono quelli che fanno la

cosiddetta archeologia dei sessi, che cercano di limitare le sfere di potere dei due sessi, in questo

corridoio 6 si poteva arrivare anche attraverso la scalinata 8 da sud, il cunicolo sette e poi il corridoio

13, vedete che poi attraverso il corridoio 13, quello 18 si entrava direttamente nel cortile centrale,

quindi c'è ancora una volta rispetto a Festosse questa piccola anomalia, cioè esiste un accesso diretto

fra l'esterno e il cortile centrale ma non è quello più monumentale, il grande propileo con gli scaloni

che abbiamo visto invece al n. 22 e al n. 23, naturalmente anche questo corridoio decorato con

affreschi, dentro questo piccolo ambiente n. 18 furono trovati parecchi sigilli, un gruppo di sigilli forse

caduto dall'alto con delle impronte anche abbastanza importanti, nel n. 19 invece fu trovato un deposito

di fave egiziane, nel n. 20 è stata identificata una bottega di intagliatori di sigilli, quindi vedete abbiamo

bottega all'interno del palazzo, Evans pensava che si trattasse di una bottega del momento della

rioccupazione, non dimentichiamo mai che Cnosso è stata occupata intorno al 1450 e che il palazzo

dopo la distruzione è stato riattivato e quindi lo strato superiore che abbiamo si riferisce al momento

dei micenei, privati e Evans pensava che questo laboratorio fosse del periodo di rioccupazione, chi ha

studiato le impronte di sigillo ha detto che le impronte sono da fare risalire ad un momento anteriore e

che quindi non è stata l'ipotesi di Evans... se andate a visitare il palazzo oggi sul lato sud del muro del

cortile centrale trovate un bellissimo grande paio di doppie corna di calcare sistemate li sopra, che

secondo Evans dovevano stare sulla parte alta dell'architrave che chiudeva questo cortile centrale,

stiamo parlando di qualcosa che sta fra il 10 e il 12 a sud del cortile centrale, invece il Platoon che ha

rivisto poi tutto il palazzo negli anni 60 pensava che queste doppie corna dovessero stare collocate fra il

corridoio 6 con l'apostrofo e il 21 in corrispondenza di quella piccola porta che vedete, secondo lui

stava lì... questo per ribadire che la simbologia religiosa all'interno del palazzo aveva il suo peso, i

locali 21.22 erano probabilmente un po' più larghi prima del rifacimento di età micenea e da questo

propileo si accedeva al cosiddetto piano nobile, del quale avete la pianta a parte e del quale ci sarà

sufficiente dire soltanto alcune cose... per quanto riguarda questa zona di cui parlavamo prima, di

questo corridoio per il vano 24 dobbiamo dire che sopra questo vano 24 c'era un edificio di pianta

rettangolare che Evans chiamò tempio greco, purtroppo è tutto demolito quindi non si può più

controllare nulla, in effetti noi abbiamo il ricordo di questa zona di quattro pareti argentee della cerchia

di Egina e di alcuni frammenti di ceramica Attica, quasi sono i suoi elementi per datare all'età greca

questo edificio. Vedrete invece nel caso di Festosse che un edificio greco molto più importante e

articolato si sistema sud del palazzo, questo per dirvi che non è improbabile che in età molto posteriore

si possa fare una sorta di riconsacrazione dei luoghi andando a piazzare un edificio di culto in

prossimità del palazzo, a Cnosso se ha ragione Evans questa operazione avviene addirittura sopra il

palazzo stesso; un gruppo di tavolette Lineare B stavano nel vanno 25, dicendo tavolette Lineare B

stiamo introducendo l'altro dato importante cioè l'esistenza di una documentazione amministrativa che

è importante per i palazzi; un altro gruppo di tavolette stavano al n. 26 sole le tavolette dei carri

importanti perché ritenute elementi datanti... vi annuncio che a proposito della distruzione del palazzo

miceneo esiste tuttora una questione infinita per cui ci sono due proposte cronologiche, una che lo

colloca fra il 1400 \ 1370-60, e un'altra che lo colloca più di 100 cinquant'anni dopo, quindi queste

tavolette micenea per chi accetta la prime protesi lo collocano fra il 1400 \ 1370 per chi accetta la

seconda ipotesi lo collocano intorno al 1200, vi devo dire comunque che sulla base della revisione dei

dati di Evans pare che non tutte le tavolette si riferissero allo stesso periodo e allo stesso strato di

distruzione, quindi indipendentemente dalla loro data non sembrano essere state cotte dallo stesso

incendio, il gruppo di tavolette sicuramente più antico è proprio quello del carro che è uno dei simboli

per eccellenza del potere reale della società micenea, soltanto chi aveva dire che rapporti con il Wanax

nella cultura micenea poteva avere a disposizione questi carri, quindi queste tavolette secondo Driessen

lo studioso belga che ha rivisto tutto vanno collocate fra il tardo minoico secondo e il tardo minoico III

a uno cioè appunto fra la fine del XV secolo e i primi decenni del XIV secolo. Per quel che riguarda

questo piano nobile, devo dirvi che in questo piano nobile il nostro Evans distingueva almeno altri due

piani per cui in totale sul lato ovest del palazzo di Cnosso avremmo avuto tre piani uno sull'altro, sul

lato est addirittura in questo caso c'è la scala, una grande scala che ciò conferma, avremmo avuto

addirittura quattro piani, quindi pensate che tipo di costruzione monumentale quattro piani sul lato le

tre sull'altro, per il semplice fatto che il terreno sul lato est era più basso... i magazzini sono

contrassegnati con i numeri romani da 1 a 18 con tre magazzini un po' anomali a sud = 18 + 3, questi

tre magazzini che originariamente comunicavano con il 9 ad un certo punto andarono in disuso perché

fu costruito un muro spesso con delle richiuse per cui non vennero più usati, all'interno di questi

magazzini, vedremo oggi, c'erano le cosiddette casselle, dei contenitori sotto il livello del pavimento

che servivano per mettere altri vasi, oppure delle oggetti di particolare pregio perché poi venivano

coperte con delle lastre, cioè sono dei ripostigli sotto il livello del palazzo, del pavimento... Ghramm

negli anni 50 fece un conto della possibilità di capienza di quest'area occidentale dei magazzini e disse

che ci potevano andare fino a 420 Pithoy con una capienza media di 586 litri...le granaglie potevano

andare anche magazzini corrispondenti che si trovavano al piano nobile... la suddivisione rimanente pi&ugrav

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Publisher
A.A. 2015-2016
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/01 Preistoria e protostoria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher joeshiro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Preistoria e protostoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof La rosa Vincenzo.