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GLUCOSIO
Lattosio non ha funzione energetica;
Fruttosio l‛ATP non entra mai in gioco.
Glucosio citoplasmatico,
È un processo interamente che
avviene sia in condizioni di aerobiosi che anaerobiosi
(=> non necessita mitocondri ed è molto attivo nei GR).
Si divide in 2 fasi
Ossidativa
1.
Shunt dei pentoso Non ossidativa
2.
fosfati
Glicolisi
anaerobiosi NADPH
aerobiosi NADH Sintesi di acidi grassi Trigliceridi
e trigliceridi
Sintesi di colesterolo
Colesterolo
Via (o shunt) dei pentosi fosfato - sintesi di acidi grassi
- processo citoplasmatico - sintesi di colesterolo
- riduzione di GSH
- avviene in condizioni sia di - sintesi di
neurotrasmettitori
aerobiosi sia di anaerobiosi - sintesi di NO
- si divide in due fasi: - ……………
- fase ossidativa
- fase non ossidativa (o di
interconversione degli
zuccheri)
- è accoppiata alla
formazione di 2 NADPH e
un pentoso 5-fosfato
Ribosio Ribulosio,
o che possono
essere interconvertiti uno nell'altro.
E‛ particolarmente attiva nel
- fegato
- tessuto adiposo
- ghiandole mammarie
- ghiandole surrenali
- gonadi
- eritrociti In questi tessuti è infatti molto attiva e richiesta la sintesi di ac.grassi e/o colesterolo
Il NAPH serve anche oer mantenere il glutatione allo stato red => in queste cellule (ma anche in tutti gli altri tipi
- cristallino cellulari, non solo qui!) è particolarmente importante combattere lo stress ossidativo => lo shunt è molto attivo.
- cornea In cellule che si squamano mlt velocemente (epiteli) è molto attiva la fase ox, e i pentosi satanno itilizzati ler la
formazione di nucleotidi, necessari per la sintesi di ac.nucleici (sintesi proteine).
Fase ossidativa della via dei pentoso fosfati
Glucosio
esochinasi 6-fosfato
(glucoshinasi 6-Fosfogluconato
nel fegato) 1.
Glucosio Ossidazione del
1 3.
glucosio-6-fosfato Decarbossilazione
Glucosio 6-fosfato ossidativa dell‛acido
deidrogenasi 6-fosfogluconico
3
6-Fosfogluconato
deidrogenasi
6-Fosfoglucono-
2. δ-lattone
Formazione dell‛acido
6-fosfogluconico 2 D-Ribulosio-5-
Gluconolattonasi fosfato
Fosfopentoso isomerasi D-Ribosio-
6-Fosfogluconato 5-fosfato
Molte cellule hanno la possibilità di utilizzare il glucosio attraverso vie alternative alla glicolisi. La più importante tra queste è
la via del pentoso fosfato, le cui reazioni si svolgono nella parte solubile del citoplasma cellulare soprattutto in tessuti come
fegato, cervello, ghiandola surrenale e ghiandola mammaria in allattamento.
Attraverso questa via si realizza l’ossidazione completa a CO2 di uno degli atomi di carbonio del glucosio 6-fosfato con
formazione di due molecole di NADPH + H+ e una molecola di uno zucchero a cinque atomi di carbonio.
L’importanza di questa via è da ricercarsi:
NADPH+H+
A. nella produzione di in organi o tessuti come il fegato, il tessuto adiposo, la ghiandola mammaria in attività
e quella surrenale, dove sono attive le vie anaboliche in cui tale coenzima ridotto è richiesto, per esempio la biosintesi
degli acidi grassi e del colesterolo;
zuccheri
B. nella produzione di a cinque atomi di carbonio (pentosi) necessari per la biosintesi di nucleosidi e nucleotidi.
La via del pentoso fosfato può essere suddivisa in due fasi:
OSSIDATIVA
1. la prima fase, ed essenzialmente irreversibile, comprende le prime tre reazioni che trasformano il glucosio 6-
fosfato (G6P) in ribulosio 5-fosfato con liberazione di una molecola di CO2 e produzione di due molecole di NADPH + H+.
INTERCONVERSIONI»,
2. La seconda fase, detta «delle comprende una serie di reazioni reversibili e procede attraverso
l’isomerizzazione di una parte del ribulosio 5-fosfato in ribosio 5-fosfato (utilizzabile per la sintesi di nucleosidi e
l’epimerizzazione
nucleotidi) e del rimanente in xilulosio 5-fosfato. La successiva reazione di due molecole di xilulosio 5-
fosfato e una di ribosio 5-fosfato attraverso il trasporto di frammenti a due e a tre atomi di carbonio da una molecola
all’altra porta alla formazione dei prodotti finali della via: due molecole di fruttosio 6-fosfato (F6P) e una di gliceraldeide 3-
fosfato (GAP), che possono essere utilizzate nella via glicolitica. Questa seconda fase riveste importanza anche come via
attraverso cui i pentosi alimentari vengono trasformati in glucosio e attraverso questo utilizzati nelle varie vie metaboliche.
È come se, attraverso questa via, ogni sei molecole di glucosio, una venisse completamente ossidata ed eliminata sotto
forma di CO2; per questa ragione la via viene indicata anche come via dell’ossidazione diretta del glucosio.
Nei globuli rossi la via del pentoso fosfato è l’unica fonte del NADPH + necessario per mantenere in forma ridotta lo ione
ferroso dell’emoglobina che, a causa della presenza dell’ossigeno, tende a ossidarsi spontaneamente a Fe3+, trasformando
l’emoglobina in metemoglobina, inattiva in quanto incapace di legare l’ossigeno. La presenza del NADPH + impedisce anche
l’ossidazione dei doppi legami presenti nei lipidi insaturi della membrana cellulare, che causerebbe una maggiore
suscettibilità di questa alla lisi (stress ossidativo). favismo,
Il deficit congenito di glucosio 6-fosfato deidrogenasi (G6PDH), noto anche come causato da un’alterazione
genetica legata al sesso, determina una sofferenza degli eritrociti che rende queste cellule molto più suscettibili alla lisi in
presenza di particolari farmaci (per esempio la primachina, un antimalarico) o di certi alimenti, come le fave.
FASE OSSIDATIVA glucosio-6P-deidrogenasi NADPH:
1. Il glu-6-P viene ox ad ad opera della => produzione di il G6P si ox formando
lattone
un (estere interno) e il NADP+ si red.
lattonasi 6fosfo-gluconato, irreversibile,
2. Il lattone ad opera della viene trasformato a dare reazione
unidirezionale. La vel con cui procede questa rezione rende anche la precedente irreversibile!
reazione irreversibile,
3. Decarbossilazione ossidativa = accompagnata alla formazione dell'altra molecola di
ribulosio-5-P.
NADPH. si forma il primo zucchero pentoso =
FASE NON OSSIDATIVA
Il ribulosio-5-P può: ribosio-5-P;
isomerizzato =>
A. essere trasformato e convertito nel suo ISOMERO
xilulosio-5-P.
epimerizzato
B. essere => trasformato nel suo EPIMERO
NB: Sono REAZIONI ALL'EQUILIBRIO, che dipendono in base alla richiesta metabolica della cellula.
configurazione D.
Tutti questi pentosi sono in reversibili transchetolasi / transaldolasi
Le reazioni di interconversione sono tutte e catalizzate da enzimi =
Transchetolasi pirofosfato).
• richiedono un coenzima di origine vitaminica (=tiamina
Transaldolasi
• non richiedono la tiamina pirofosfato come coenzima!
NB: questa via consente anche il riciclo dei pentosi eventualmente presenti nella dieta: vengono assorbiti, vanno al
circolo portale e quindi arrivano al fegato e possono entrare nella via di interconversione ed essere convertiti in
esoso o in gliceraldeide 3P per consertire la loro utilizzazione nella via glicolitica / intraprendere i destini metabolici
del Glu all'interno dell'epatocita.
Fase non ossidativa della via dei pentoso fosfati
Se questi zuccheri non servono per la sintesi dei nucleotidi, possono essere
ritrasformati ed essere immessi nella via glicolitica per essere ulteriormente
ossidati e produrre ATP con la glicolisi.
3 Ribulosio 5-fosfato
Ribosio 5-fosfato Xilulosio 5-fosfato
Xilulosio 5-fosfato Ribosio 5-fosfato
isomerasi Transchetolasi
(TPP) Sedoeptulosio 7-fosfato
Gliceraldeide 3-fosfato
Transaldolasi Transchetolasi
Eritrosio 4-fosfato
Ribulosio 5-fosfato (TPP)
epimerasi Gliceraldeide 3-fosfato
Fruttosio 6-fosfato Fruttosio 6-fosfato
Xilulosio 5-fosfato
Prima reazione catalizzata dalla transchetolasi
La prima reaz prevede il trasferimento di 2C dal pentoso xilulosio al ribosio => pentoso diventa trioso e ribosio diventa a 7C
transchetolasi
transchetolasi
Xilulosio Ribosio Gliceraldeide Sedoeptulosio
5-fosfato 5-fosfato 3-fosfato 7-fosfato
Trasferimento dell'unità bicarboniosa dello xilulosio sul carbonio aldeidico del ribosio => il chetoso donatore diventa aldoso con 2C in
meno e viceversa l'aldoso accettore diventa chetoso con 2C in più.
La transchetolasi trasferisce i 2C sul C aldeidico del ribosio, che si trasforma nel corrispondente cheto-zucchero con 2 C in più.
NB: il P rimane smpr legato al C terminale!
Reazione catalizzata dalla transaldolasi
Questo enzima trasferisce 2C dallo zucchero a 7C a quello a 3C => gliceraldeide diventa fruttosio e lo zucchero a 7C
ottenuto nella reaz precedente diventa eritrosio X
transaldolasi
Cessione di unità carboniose da un chetoso donatore ad un aldoso accettore. Vengono però trasferiti 3C,
comprensivi di un gruppo cheto, che vengono trasferiti sul gruppo aldeidico dello zucchero accettore, che
quindi diventa chetoso.
La transaldolazione dello shunt prevede la formazione
di eritrosio e fruttosio a partire rispettivsmente da
sedoeptulosio e gliceraldeide. transaldolasi
Sedoeptulosio Gliceraldeide 3- Eritrosio Fruttosio
7-fosfato fosfato 4-fosfato 6-fosfato
Seconda reazione catalizzata dalla transchetolasi
Coinvolge l'eritrosio formatosi nella reazione precedente, che reagisce con lo xilulosio: lo xilulosio
cede 2C all'eritrosio, diventando trioso (gliceraldeide 3P), mentre l'eritrosio diventa fruttosio.
transchetolasi
Xilulosio Eritrosio Gliceraldeide Fruttosio
5-fosfato 4-fosfato 3-fosfato 6-fosfato
• Il gruppo transferito viene temporaneamente legato al C centrale (=
tiamina pirofosfato
centro attivo) del coenzima => si forma un intermedio a. transchetolasi
stabilizzato per risonanza.
• Nelle transaldolazioni, in cui il gruppo trasferito è a 3C, l'intermedio che
si forma è una base di Shiff protonata, che è gia stabile di per sè per
Anello
risonanza tiazolico
=> non richiede Contiene un anello tiazolico in cui l'atomo di C,
un coenzima. centro attivo, nelle reazioni di transchetolazione
Centro attivo stabilizzazione
Centro lega temporaneamente il gruppo bicarbonioso che per risonanza
defe essere trasferito da una molecola all'altra =>
attivo formazione di un intermedio stabile per risonanza. TPP
b. transaldolasi
Tiamina pirofosfato stabilizzazione
(TPP) per risonanza
Base di Schiff
protonata
Regolazione della via dei pentoso fosfati insulina
Fase Fase
non ossidativa ossidativa glicolisi
Glucosio 6-fosfato
Glucosio
6-fosfato
insulina deidrogenasi
transchetolasi 6-Fosfogluconato
transaldolasi
6-Fosfogluconato
deidrogenasi
Ribulosi