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DEL MODULO DI PACKAGINGII parte
• Definire l’Idoneità alimentare e l’idoneità tecnologica diun materiale di packaging mettendo in evidenza i principiche stanno alla base e le responsabilità lungo la filieraalimentare
Secondo il principio dell’idoneità materiale i materiali destinati alcontatto diretto e indiretto con gli alimenti devono esseresufficientemente inerti da non cedere sostanze in quantità tale dapresentare un rischio per la salute del consumatore, alterare lacomposizione dell’alimento e modificarne le caratteristiche sensoriali.Le responsabilità sono del produttore delle materie prime e delproduttore.
L’idoneità tecnologica indica la capacità di un materiale o di uncontenitore di garantire la protezione e la conservazione, di fornireun’immagine gradevole o accattivante al mio prodotto e di resisterealle normali condizioni di trasporto esposizione e utilizzo.
La responsabilità è del consumatore finale
Presentare e discutere i principi fondamentali, comuni alle norme nazionali ed europee, in tema di idoneità alimentare di un oggetto destinato al contatto con gli alimenti
Spiegare i 4 principi fondamentali alla base dell'idoneità alimentare o adeguatezza legale dei materiali di packaging
I 4 principi fondamentali sono:
- Conformità di costituzione: i materiali destinati al contatto diretto o indiretto con gli alimenti devono essere costituiti da ingredienti presenti in liste uniche o positive (tabelle in cui vengono riportate varie informazioni sull'ingrediente ad esempio il CAS number, il numero di riferimento, la denominazione e le limitazioni nell'utilizzo) emanate dall'ente di riferimento, in Europa Dgsanco.
- Inerzia: significa andare a verificare il quantitativo di sostanze che il mio materiale cede indipendentemente dalla natura e dalla tossicità delle sostanze. Viene
calcolato il limite di migrazione globale che rappresenta il limite massimo di sostanze non volatili che possono essere cedute dal materiale ai simulanti alimentari (sostanze che simulano la capacità estrattiva degli alimenti). Il risultato è espresso in 2mg/dm e per i materiali plastici è di 10. Per i prodotti per bambini viene espresso in mg/kg ed è di 60.
food- Purezza
Verificare effettivamente quali sostanze sono migrate dall'imballaggio all'alimento. Si calcola il limite di migrazione specifica che tiene conto dei livelli di tossicità stipulati dall'EFSA. Il risultato viene espresso in mg/kg food
- Inerzia sensoriale
Verificare che il mio materiale non ceda sostanze che siano in grado di alterare significativamente le caratteristiche sensoriali dell'alimento. In questo caso non vengono utilizzati alimenti e non simulanti che verranno assaggiati da panelisti esperti, oppure vengono fatti dei test gascromatografici o vengono utilizzati
dei nasi elettronici.
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Distinguere e descrivere il fenomeno di migrazione positiva e di migrazione negativa, mettendo anche in evidenza gli effetti potenziali di ciascuno di questi fenomeni
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Descrivere le modalità con le quali può avvenire il fenomeno di migrazione dall'imballaggio all'alimento
Possiamo avere il fenomeno di migrazione positiva in cui le sostanze migrano dall'imballaggio all'alimento, queste sostanze possono essere tossiche e influenzare la composizione e l'aspetto sensoriale dell'alimento, se questo fenomeno non è controllato si può avere un'alterazione dell'alimento e può essere un rischio per la salute del consumatore. La migrazione negativa è il fenomeno opposto ovvero la migrazione di sostanze dall'alimento all'imballaggio (ad esempio aromi e vitamine liposolubili) la conseguenza è che durante la conservazione il prodotto perde delle note aromatiche.
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L'assunzione che è alla base della definizione del limite di migrazione (regola del cubo) è che un adulto di 60kg mangi al giorno 1 kg di alimento contenuto in un contenitore cubico a 6 facce, ognuna di superficie 1dm. Ogni faccia è caratterizzata da un limite di migrazione globale di 10mg/dm che finiranno sul kg di prodotto. Per passare dall'espressione in mg/dm a mg/kg basta moltiplicare il primo per 6.
Proporre e discutere comparativamente le due modalità di espressione del limite di migrazione globale per le materie plastiche e di come sia possibile convertire una nell'altra.
Il limite di migrazione globale può essere espresso in mg/dm o in mg/kg. Per passare da un'espressione all'altra basta moltiplicare il primo per 6.
È importante per confrontare food materiali con superfici e volume diversi, infatti un conto è se i miei 10mg finiscono su 0,5 kg di prodotto un altro e se finiscono su 1kg di prodotto. Nei contenitori più piccoli in cui il rapporto superficie volume è maggiore la migrazione può essere più alta con una minor shelf-life del prodotto. Inoltre esprimere il risultato in mg/kg è importante per food confrontare con i dati di tossicità che in genere vengono espressi per “dose”.
Cosa si intende per principio di inerzia di un materiale? Discutere in modo comparativo i concetti di “migrazione globale” e di “migrazione specifica”.
Un materiale a contatto diretto o indiretto con gli alimenti deve essere sufficientemente inerte da non cedere quantità di sostanze tali da presentare un rischio per la salute del consumatore o da alterare la composizione dell’alimento o le sue caratteristiche sensoriali.
Permigrazione globale significa andare a verificare indifferentemente dalla natura e dalla tossicità le sostanze che vengono cedute dall'imballaggio all'alimento.
Nella migrazione specifica si va effettivamente a verificare quali sostanze sono state cedute dall'imballaggio all'alimento.
Discutere il significato e il contenuto delle cosiddette "liste positive" o "liste uniche".
Le liste positive o liste uniche sono emanate in Europa dalla dgsanco si presentano come tabelle in cui vengono riportate tutte le informazioni (cas number, numero di riferimento, denominazione, limiti di utilizzo) degli ingredienti che possono essere utilizzati per la produzione di imballaggi e contenitori che verranno a contatto diretto o indiretto con l'alimento. Possono esserci anche delle liste negative con riportati gli ingredienti che non possono essere utilizzati.
Discutere il significato dei simulanti alimentari, elencare e spiegare la
funzione di quelli impiegati per le prove di migrazione da materiali plastici. I simulanti sono delle sostanze che simulano la capacità estrattiva degli alimenti. A livello legislativo ne sono riconosciuti 6. Il simulante A che simula il comportamento dell'acqua, il simulante B quello degli alimenti acidi, il simulante C il comportamento degli alimenti che hanno un contenuto alcolico di massimo 20%, il simulante D1 per i prodotti che hanno un quantitativo di alcol superiore al 20% e per i prodotti lattiero-caseari, il simulante D2 per i prodotti che presentano grassi liberi in superficie, e il simulante E (tenax) per gli alimenti secchi. Il limite di migrazione globale viene calcolato mettendo il mio materiale a contatto con i simulanti a temperature e per tempi prefissati.
11) Descrivere i test di migrazione per immersione e quelli "single side". Sono dei test che vengono effettuati per calcolare il limite di migrazione globale. Nel test per immersione si ritaglia una
striscia da 1 dm del filmplastico si divide in 4 striscioline e si mettono su un supporto di acciaioche verrà immerso in un volume noto di simulante per il tempo e allatemperatura prefissati. Se ho invece un materiale sotto forma dicontenitore (es: piatto) il volume di simulante viene utilizzato perriempire il piatto (il rapporto tra superfice e volume deve esserecompreso tra 0,5 e 2). Se io voglio fare il test a solo una faccia del miomateriale posso utilizzare delle celle in cui la faccia da misurare vienemessa verso l'alto e viene iniettato il volume noto di simulante, oppureposso creare delle tasche con il mio materiale e mettere all'interno ilsimulante.
2) Descrivere il concetto di "inerzia sensoriale" ediscutere quali possibili prove sperimentali possonoessere utilizzate per la valutazione di questo concetto.
Per inerzia sensoriali significa andare a vedere se il mio imballaggio cedeall'alimento un quantitativo tale di sostanze da
alterarne le caratteristiche sensoriali. I test non vengono effettuati su simulanti ma su alimenti veri e propri (es. cioccolato bianco), trascorso il tempo di contatto alla temperatura prefissata vi sono dei panelisti esperti che assaggiano il prodotto, oppure possono essere fatti dei test gascromatografici o utilizzare dei nasi elettronici
13) Descrivere le fasi principali per l'ottenimento di alluminio dalla bauxite
L'alluminio è ottenuto dalla bauxite, un'argilla che si presenta rocciosa e dalla colorazione rossa, rosa grigia. I sedimenti sono all'aperto e si trovano in zone tropicali e sub-tropicali. La bauxite contiene circa il 60% di alumina.
La prima fase è la fase chimica, la bauxite viene messa in contatto con un bagnetto