vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CONTENUTI DEL VACUOLO
Il succo vacuolare presenta una varietà di contenuti possibili. Gli inclusi
vacuolari si distinguono in due categorie sulla base del loro stato fisico:
- Contenuti liquidi: sostanze inorganiche e organiche solubili in acqua;
Ioni inorganici: il succo vacuolare accumula una grande varietà di
o ioni inorganici, regolandone il rilascio nel citoplasma (funzione
omeostatica) tramite trasportatori specifici del tonoplasto: K , Ca ,
+ 2+
SO , NO -, PO , ecc.
42- 43-
3
Casi particolari:
H+, funzione di regolazione del pH;
Ca2+, ruolo di segnalazione nella cellula;
Na+ e Cl-, nelle piante capaci di resistere alla salinità
(alofite);
Ioni di metalli pesanti, nelle piante che sopravvivono in suoli
contaminati (metallofite)
Acidi organici: si tratta spesso di metaboliti prodotti in eccesso, ad
o esempio dal metabolismo respiratorio: funzione omeostatica. Acido
citrico (agrumi), acido ossalico (rabarbaro), acido tartarico (uva),
acido malico (mela), acido succinico (digitale). Il contenuto in acidi
può assumere anche un valore aggiunto, come succede nei frutti: il
frutto acerbo (con semi immaturi) è acido e quindi inappetibile agli
animali.
3
BOTANICA Amminoacidi e ammidi: arginina, istidina, asparagina, glutammina.
o Riserve di azoto e funzione omeostatica.
Proteine: comprendono proteine enzmatiche (idrolasi) coinvolte
o nella funzione litica.
Carboidrati:
o Monosaccaridi: glucosio (uva), fruttosio (pera)
Disaccaridi: saccarosio (barbabietola, canna da zucchero)
Polisaccaridi: polimeri del fruttosio, polimeri del mannosio,
mucillagini, polisaccaridi complessi particolarmente idrofili.
Funzione di riserva, funzione osmotica.
N.B. l’amido è un incluso del plastidio. Il vacuolo non contiene mai
amido.
Metaboliti secondari: sostanze prodotte dal metabolismo, ma
o apparentemente non coinvolte nei processi vitali per la pianta
stessa, ovvero l’assimilazione dei nutrienti, la respirazione, il
trasporto e il differenziamento. Sono composti molto eterogenei
che vengono interpretati come il linguaggio con cui la pianta si
mette in relazione con la componente biotica del suo ambiente:
alcaloidi, composti ciclici basici contenenti azoto. Hanno
sapore amaro e generano negli animali sensazioni sgradevoli
(valore farmacologico): funzione di difesa, ma anche riserva
di azoto.
composti fenolici, composti contenenti almeno un gruppo
fenolico e loro derivati. Flavonoidi sostanze pigmentate
presenti in fiori, frutta e foglie. Hanno funzione vessillare ma
anche di difesa. Tannini polifenoli solubili nel vacuolo.
All’aria si ossidano assumendo colore bruno. Sono presenti
nei frutti acerbi, sono usati nella concia delle pelli e hanno
una funzione di difesa contro i microorganismi e deterrente
per gli erbivori. Sostanze fenoliche nelle spezie cannella –
cinnamaldeide, chiodi di garofano – eugenolo, zenzero –
gingerolo, noce moscata – safrolo e miristicina, vaniglia –
vanillina. Alcuni composti fenolici trovano impiego come
coloranti.
terpenoidi, derivano dalla condensazione di unità isopreniche
a 5 atomi di carbonio. Si distinguono sulla base del numero di
unità isopreniche che li formano. Ai composti terpenoidi
appartengono sia i metaboliti primari che secondari. Oli
essenziali perlopiù monoterpeni come limonene, pinene,
mentolo. Hanno funzione vessillare, di difesa nei confronti
degli animali, di inibizione della crescita nei confronti di altre
piante. Sono comuni in piante della flora mediterranea.
Terpenoidi di interesse farmaceutico e biologico artemisia,
taxolo, esteri del forbolo, azadiractina. Politerpeni lunghe
molecole derivate dalla condensazione di unità terpeniche, si
trovano nel latice di varie specie.
glicosidi, prodotti di condensazione: aglicone + porzione
gliconica. Ha funzione detossificante (il legame con lo
zucchero aumenta la solubilità dell’aglicone, potenzialmente
4