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CITOLOGIA E ISTOLOGIA 27 novembre
supporto strutturale, che si dispongono in fasci orientati parallelamente
alla superficie del nucleo e si irradiano nei prolungamenti cellulari.
L’assone prende origine da un prolungamento conico del pericario, dove
si addensa fasci di microtubuli che decorrono poi parallelamente all’asse
maggiore della fibra. All’interno dell’assone si verifica un continuo flusso
verso i terminali (trasporto anterogrado) e verso il corpo cellulare
(trasporto retrogrado). Tale flusso di molecole è importante per il
trasporto retrogrado di fattori neurotrofici, che però viene anche sfruttato
da tossine e virus per giungere al corpo cellulare.
Tipo di Velocità Strutture in Composizione
movimento (mm/giorno) movimento
Trasporto
veloce
Anterogrado vescicole proteine delle
200-400 golgiane (via vescicole sinaptiche,
secretoria) Kinesina, enzimi del
metabolismo dei
neurotrasmettitori,
ricambio dei
costituenti di
membrana
/// /// /// ///
Retrogrado materiali destinati
(direzione 200-400 endosomi, all’eliminazione od al
cellulipeta) lisosomi (via riutilizzo, fattori
endocitica) assunti per
endocitosi, virus
neurofilamenti, componenti
Trasporto lento 0,3-8 proteine dei microtubuli e
anterogrado microtubuli, microfilamenti,
proteine dei dineina
microfilamenti
I dendriti possono essere considerati espansioni del precario, con il quale
presentano analogie di struttura. I neurotuboli sono numerosi, mentre i
neurofilamenti non sono così abbondanti. Dendriti e assoni con le loro
ramificazioni costituiscono il neuropilo. Gli assoni si corredano di un
involucro, il neurilemma che è formato da particolari cellule satelliti delle
fibre nervose, denominate oligodendrociti (nel sistema nervoso centrale)
e cellule di Schwann (nel sistema nervoso periferico). Le caratteristiche
del dispositivo neurilemmale consentono di distinguere le fibre nervose
mieliniche, intorno alle quali si costituisce una spessa guaina
neurilemmale, dalle fibre nervose amieliniche, che nel sistema nervoso
periferico sono accolte in docce sulla membrana delle cellule di Schwann
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e nel sistema nervoso centrale sono invece libere nel neuropilo. Le fibre
mieliniche sono formate da un assone circondato da una cellula di
Schwann o da un oligodendrocita che vi si avvolge ripetutamente intorno.
Un assone è comunque avvolto da più cellule di Schwann o
oligodendrociti: tra i tratti successivi di mielina si trovano delle
interruzioni, chiamate nodi: il tratto di assone avvolto da una singola
cellula prende il nome di segmento internodale. La guaina mielinica
dell’oligodendrocita è costituita da un avvolgimento spiraliforme del
plasmalemma della cellula di Schwann che si dispone in numero variabile
di strati intorno all’assone. Il plasmalemma presenta la tipica struttura
trilaminare delle membrane unitarie. Nelle fibre mieliniche la guaina si
interrompe periodicamente in corrispondenza dei nodi di Ranvier che
sono particolarmente evidenti nel sistema nervoso periferico. In
corrispondenza dei nodi di Ravien vi è un’alta densità dei canali del sodio.
La velocità della conduzione delle fibre mieliniche dipende dalla distanza
internodale, dallo spessore della mielina e dal diametro delle fibre
nervose. Le fibre nervose amieliniche si trovano in rapporto con le cellule
di Schwann.
L’impulso nervoso è un segnale elettrico che si origina nella zona
d’innesco sotto forma di depolarizzazione di membrana. Il potenziale di
riposo è il potenziale di membrana di una cellula “indisturbata”. La
membrana è selettivamente permeabile gli ioni la attraversano solo
attraverso specifici canali, con proprietà peculiari che intervengono in
momenti diversi. Per evitare che la cellula scoppi un soluto poco
diffusibile (sodio) deve essere presente all’esterno della cellula per
bilanciare l’osmolarità. Inoltre, gli ioni sodio che entrano sono allontanati
dalla pompa Na+/K+ che per ogni ATP espelle 3 ioni sodio, per ogni due
ioni potassio che immette nella cellula la pompa diluisce il citosol e
bilancia esattamente la diffusione passiva consentendo al potenziale di
rimanere costante.
Potenziale d’azione: Quando uno neurone viene eccitato avviene uno
spostamento del potenziale di riposo verso lo zero elettrico, la membrana
si depolarizza →valore soglia → apertura massiccia dei canali voltaggio-
dipendenti del sodio → ulteriore caduta del potenziale d’azione fino ad
un’inversione del potenziale di riposo. Dopo 1 millisecondo la membrana
diventa impermeabile al sodio ma aumenta la permeabilità al potassio. È
difficile indurre un potenziale d’azione perché il flusso di Ns è
controbilanciato da un maggior flusso di potassio.
I neuroni sono rivestiti per tutto il percorso da cellule della nevroglia e da
rivestimenti prodotti da esse. Nel SNP tutti gli assoni sono avvolti da
cellule specializzate: cellule di Schwann. Nel SNC la mielinizzazione è
simile ma le guaine sono formate da cellule chiamate oligodedrociti. Le
cellule della nevroglia hanno funzione di supporto strutturale e trofico.
- Cellule della nevroglia (di supporto):
Astrociti (più abbondanti): nel citoplasma hanno delle strutture
o fibrillari a loro caratteristiche, proteine specifica (proteina acida
fibrillare della glia). Sono di due tipi:
Protoplasmatici (sostanza grigia del SNC): abbondante
citoplasma, organelli subcellulari, ramificazioni corte che si
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aprono in fini ramificazioni, al termine hanno il pedicello che
appoggia direttamente sui capillari.
Fibrosi (sostanza bianca del SNC): citoplasma scarso,
prolungamenti molto più lunghi e non si dividono in ulteriori
ramificazioni, hanno un piede che appoggia sui capillari.
Mediano gli scambi metabolici tra sangue e neuroni. Nelle zone
periferiche del SNC regolano la composizione dell’ambiente
interstiziale (neurone-neurone) contribuendo alla formazione della
barriera emato-encefalica. Riparano lesioni del SNC, riempiendo gli
spazi lasciati vuoti da assoni degenerati;
Microglia: piccole dimensioni, poco numerose e di origine
o mesenchimale. Presenti nel SNC ad uno stadio tardivo di sviluppo.
Sono dei macrofagi, funzione di difesa;
Ependimali: delimitano il canale del midollo spinale, o i ventricoli
o presenti nel cervello. Pieni di liquor che si muove per portare
nutrimento, ossigeno alle cellule cerebrali e portare via sostanze di
rifiuto. Per questo le cellule sono munite in alcuni tratti di ciglia.
Sono un epitelio semplice cubico. I microvilli aumentano la
possibilità di avere una maggiore superficie di secrezione e di
assorbimento.
SINAPSI
- Sinapsi elettriche: date dalle giunzioni GAP, gli ioni passano agevolmente
attraverso le aperture dalla cellula verso l’altra cellula. Sono poco
frequenti nei mammiferi, avvengono principalmente solo nella retina;
- Sinapsi chimiche: rilascio di una sostanza farmacologicamente attiva
(neurotrasmettitore) dal neurone.
Sinapsi assosomatica;
o Sinapsi assodendritica.
o
GIUNZIONE NEURO-MUSCOLARE
Giunzione neuro-muscolare: le fibre nervose escono dal SNC e si associano a
formare i nervi che sono fasci di fibre nervose, delimitati all’esterno
dall’epinevrio. Dal quale si origina il tessuto connettivo che avvolge i singoli
fascicoli, il perinevrio, e poi l’endonevrio.
Le fibre nervose del SNC sono prive di perinevrio ed endonevrio, la funzione
trofica e di sostegno è svolta dalle cellule della nevroglia.
I gangli sono degli aggregati delimitati di corpi cellulari di neuroni posti fuori dal
SNC. Sono di due tipi:
- Sensitivi: gangli del SN cerebrospinale;
- Autonomi: SN autonomo, corpi cellulari motori coinvolti nella contrazione
della muscolatura liscia, cardiaca e la secrezione delle ghiandole.
Cellule satelliti (piccole, circondano i neuroni) presenti soltanto nei neuroni dei
gangli, con funzione strutturale e metabolica.
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Composto da encefalo, cervello, cervelletto, tronco encefalico, midollo spinale.
Nel cervello e nel cervelletto abbiamo la sostanza grigia all’esterno e la
sostanza bianca all’interno. Nella sostanza grigia si ha l’insieme dei corpi dei
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