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PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE:
La scoperta delle proprietà ondulatorie delle particelle dotate di massa portò a chiedersi
o se fosse possibile stabilire con precisione la localizzazione di queste particelle. La
risposta è no: perché un’onda si estende in tutto lo spazio circostante il che vieta di
definirne la posizione.
Infatti, il fisico tedesco Heisenberg, con il suo principio di indeterminazione disse che:
o
“E’ impossibile conoscere con esattezza contemporaneamente la posizione e la quantità di
moto di una particella”.
L’errore con cui vengono stabilite è pari a:
∆q
∆ x e∆q h
sono variabili ∆ x· ∆(mv)≥ 4 π
coniugate Incertezze
≠ 0
Non è possibile quindi stabilire la posizione dell’elettrone intorno al nucleo ma
o probabilità”
solo la “ che si trovi in una determinata porzione di spazio.
Esempi:
a) Se lancio una palla di massa m = 1 Kg ad una velocità v = 1 m/s:
DATI
m = 1 kg
v = 1 m/s ∆( m·v)
10 -10
Un errore % di 1/10 = 10 Kg · m/s
−34
10 −24
≅ ≅
∆ x 10
Incertezza sulla posizione: m
−10
10
A livello macroscopico ho un’incertezza molto bassa sulla posizione della palla che ho tirato,
quindi vale ancora la fisica classica e sono in grado senza problemi di calcolare quantità di
moto e posizione. -31
b) Se prendo un elettrone che ha una velocità v = 1 m/s e m = 9,11 · 10 Kg
DATI -31
m = 9,11 · 10 Kg
v = 1 m/s ∆( m·v) -40
Un errore % sulla quantità di moto: = 10 Kg · m/s
−34
10 6
≅ ≅
∆ x 10
Incertezza sulla posizione: m
−40
10
A livello microscopico ho un’incertezza molto alta sulla posizione dell’elettrone, quindi la fisica
classica non vale più ed entra in gioco la fisica quantistica, non sono quindi in grado di stabilire
contemporaneamente la quantità di moto e la posizione dell’elettrone. Quindi non so dove sia
6
l’elettrone, può essere qui o a 1000000 m (10 ) di distanza.
EQUAZIONE DI SCHRODINGER (1926) descrive il moto ondulatorio di un
E’ l’espressione matematica (differenziale) che
o elettrone nel campo di potenziale in cui esso si muove.
E: energia totale dell’elettrone
H: operatore matematico
“Hamiltoniano”
ψ: funzione d’onda
E: energia totale dell’elettrone
V: energia potenziale (per l’atomo di idrogeno
2
e
∝− )
V r
Tale equazione ha soluzioni esatte solo per l’atomo di idrogeno e per gli atomi
o monoelettronici (cioè quelli che contengono un solo elettrone)
Risolvendo l’equazione di Schrodinger si ottengono tutti i valori delle energie possibili,
o cioè tutti gli stati energetici permessi all’elettrone.
Ad ogni orbitale (quindi ad ogni valore di energia) sono associate una o più funzioni
o d’onda ψ (“psi”), soluzioni dell’equazione di Schrodinger.
In ogni funzione ψ compaiono alcune costanti numeriche, dette NUMERI QUANTICI: n, l,
o m
l.
Ogni orbitale dipende da tre parametri chiamati:
o n = numero quantico principale
l = numero quantico secondario
m numero quantico magnetico
l =
CHE COS’E’ QUINDI UN ORBITALE ? (orbitale ≠
o dall’orbita che intendeva Bohr)
E’ una porzione di spazio intorno al nucleo (delimitata
da una superficie di contorno individuata da valori
2
costanti di ψ chiamata densità di carico o di
probabilità
probabilità) ove esiste un’alta “ ” (almeno
del 90%) di trovare l’elettrone.
Gli orbitali con lo stesso valore di energia, che ospitano
o quindi elettroni di pari energia, si dicono isoenergetici,
(n l
o degeneri e sono uguali).
Si parla di densità elettronica (nube elettronica) quando ho una probabilità più o meno
o elevata di trovare l’elettrone in una porzione di spazio. Si dirà che:
Le regioni dove è elevata la probabilità di trovare l’elettrone sono regioni ad alta
densità elettronica.
Le regioni dove è bassa la probabilità di trovare l’elettrone sono regioni a bassa
densità elettronica.
I numeri quantici sono 4 e ognuno di loro ha diverse caratteristiche:
NOME SIMBOL SIGNICATO FISICO VALORI POSSIBILI
O
Numero n Indica l’ENERGIA DELL’ORBITALE: n = 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7.
Dipende cioè da “n” il valore di (può arrivare fino al valore
quantico energia di ogni orbitale e quindi di 7 con i livelli energetici)
Principa ogni elettrone.
le (se n = 1 l’elettrone si trova nello
stato fondamentale)
Numero l Indica la FORMA DELL’ORBITALE Assume i valori: l = 0, 1, 2…
fino a n-1
quantico (es: se n = 2, l = 0, 1)
Second
ario −l
Numero m Indica l’ORIENTAZIONE Assume i valori: ml
≤
l DELL’ORBITALE NELLO SPAZIO. ≤l
quantico (es: se l = 2, m = -2, -1, 0, 1,
Magneti l
2.
co In totale i valori sono 2l + 1,
in questo caso 5)
Numero m Indica il SENSO DI ROTAZIONE +1/2 oppure -1/2
s DELL’ELETTRONE INTORNO AL
quantico PROPRIO ASSE
di spin n, l
I numeri quantici ed m si riferiscono al movimento dell’elettrone intorno al nucleo.
o l
Il numero quantico m (numero quantico di spin) si riferisce invece al movimento di
o s
rotazione dell’elettrone su se stesso. (ne parlo più avanti)
NOMENCLATURA DEGLI ORBITALI strato (guscio)
Gli orbitali di un atomo aventi lo stesso “n” appartengono allo stesso o
o livello energetico . sottolivello sottostrato:
Gli orbitali con lo stesso l appartengono allo stesso o
o Gli orbitali con l = 0 si chiamano orbitali s
Gli orbitali con l = 1 si chiamano orbitali p
Gli orbitali con l = 2 si chiamano orbitali d
Gli orbitali con l = 3 si chiamano orbitali f
sono espresse come
Le funzioni d’onda Ψ oppure con simboli del tipo: 1s, 2s,
o n, l, m
2p…. 1 s
n l
s, p, d, f : indicano i valori
1: indica il valore del del numero quantico
numero quantico principale “l”
“n” secondario .
. Quindi la forma dell’orbitale.
Quindi il valore dell’energia
dell’orbitale/dell’elettrone.
m è omesso
l
NUMERO QUANTICO SIMBOLO NUMERO E NUMERO NUMERO ENERGI
ORBITAL TIPO DI TOTALE DI MASSIMO A
E ORBITALI ORBITALI DI
POSSIBILI PER POSSIBILI ELETTRO
CIASCUN PER NI PER
n” CIASCUN CIASCUN
VALORE DI “ VALORE DI VALORE
(cioè per “n” DI “n”
ogni livello N° orbitali N°
n l m energetico)
l = elettroni
−l
l = 0, 1, 2… ml
≤ n =
2
fino a n-1 ≥l (fino a n = 2n 2
4)
0 s
1 E
1 2
0 1s 1
(stato
fondamentale)
2 E
0 2s
0 s 2
1 p
2 E
-1 2p 2
z 4 8
2 E
0 2p
1 p 2
x
1 p
2 E
1 2p 2
y
0 s
3 E
0 3s 3
3 E
-1 3p
1 p 3
z
1 p
3 E
0 3p 3
x
3 E
1 3p
1 p 3
9 18
y
3 d
2 d
3 E
-2 3
2
z
3 d
3 E
-1
2 d 3
xz
3 d
2 d
3 E
0 3
yz
3 d
3 E
1
2 d 3
xy
2 d
3 E
2 3
N.B S: compare dal primo livello energetico
o p: compare dal secondo livello energetico
o d: compare dal terzo livello energetico
o f: compare dal quarto livello energetico
o LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI ORBITALI
(rappresentazione valida solo per gli atomi monoelettronici)
GLI ORBITALI DI TIPO“S” (l = 0)
m = 0
l
L’orbitale 1s è quello di minima energia, cioè il più stabile.
o Ogni orbitale di tipo “s” (1s, 2s, 3s…) manifesta una SIMMETRIA SFERICA (della densità
o elettronica.)
Gli orbitali 1s, 2s, 3s hanno tutti la stessa forma (sferica) ma hanno dimensioni diverse.
o L’immagine mette in evidenza la densità elettronica e come varia con r la funzione di
o 2
probabilità ψ .
La figura indica che, allontanandosi
o dal nucleo, la probabilità di rinvenire
l’elettrone nello spazio intorno ad
esso decresce. 2
La funzione di probabilità ψ per
o l’orbitale 1s in funzione della
distanza dal nucleo (r) si approssima
allo zero rapidamente. 2
La funzione di probabilità ψ per gli
o orbitali 2s e 3s in funzione dalla
distanza dal nucleo (r) si annulla per
poi tornare positiva e infine si
approssima allo zero per valori
superiori di r. 2
Le regioni alle quali corrisponde un valore nullo di ψ si dicono nodi. Il numero dei nodi
o aumenta all’aumentare del valore del numero quantico principale “n”.
GLI ORBITALI DI TIPO“P” (l = 1)
m = -1, 0, 1
l
SONO 3
Ogni orbitale di tipo “p” (2p, 3p, 4p…) manifesta una SIMMETRIA BILOBATA (della densità
o elettronica.)
Gli orbitali 2p, 3p, 4p hanno tutti la stessa forma (bilobata) ma hanno dimensioni diverse.
o Gli orbitali p SONO 3 (ci sono TRE orbitali 2p, TRE orbitali 3p e così via).
o Gli orbitali “p” di un certo numero quantico (es. n = 2) hanno la stessa dimensione e
o forma ma sono orientati in maniera diversa (l’orientamento degli orbitali è indicato dal
pedice):
2p = l’orbitale 2p si orienta lungo l’asse z a cui corrisponde il numero quantico
z m = -1
magnetico l
2p = l’orbita 2p si orienta lungo l’asse x a cui corrisponde il numero
x m = 0
quantico magnetico l
2p = l’orbitale 2p si orienta lungo l’asse y a cui corrisponde il numero quantico
y m = 1
magnetico l GLI ORBITALI DI TIPO“D” (l = 2)
m = -2, -1, 0, 1, 2
l SONO 5
Ogni orbitale di tipo “d” (3d, 4d…) manifesta una
o SIMMETRIA TETRALOBATA (della densità
elettronica.)
Gli orbitali di tipo “d” (3d, 4d...) hanno tutti la
o stessa forma ma hanno dimensioni diverse.
Gli orbitali “d” SONO 5 (ci sono CINQUE orbitali 3d,
o CINQUE orbitali 4d e così via).
4 orbitali “d” possiedono la stessa dimensione e
o forma ma sono orientati in maniera diversa
(l’orientamento degli orbitali è indicato dal pedice)
d
mentre il 5°, contrassegnato con , ha forma
2
z
differente. m , a seconda delle varie
I cinque orbitali “d” corrispondono ai vari valori di
o l<