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CARATTERISTICHE ED ASPETTI BIOCHIMICI DEL DIABETE DI TIPO 2
Controllo trascrizionale del metabolismo glucidico
iperglicemia ipertriacilglicerolemia
Il soggetto affetto da questo tipo di diabete è caratterizzato da e (↑ livelli di glu e TG).
Inizialmente le cellule del pancreas sono in grado di secernere insulina, che però per i motivi visti, non permette al
t.adiposo t.muscolare
e al di assorbire glucosio: in questi 2 tessuti infatti l'insulina promuove l'aumento del nº di recettori
di membrana e, non potendovi interagire per un qualche motivo, non può promuovere l'utilizzo di glucosio.
fegato
Anche nel diminuisce la capacità di captare glucosio esogeno dato che l'insulina aumenta l'attività della
glucochinasi => se non interagisce con il proprio recettore la glucochinasi non viene attivata e il glucosio non può entrare
nell'epatocita.
glucosio alimentare resta in circolo perchè non viene utilizzato dai tessuti periferici.
=> il (proveniente dall'intestino)
In aggiunta, i livelli glicemici sono elevati non solo per il glucosio esogeno non utilizzato, ma anche perchè in queste
gluconeogenesi
condizioni viene stimolato il processo di epatico: quando l'insulina non può interagire con i propri recettoi
nel muscolo viene attivata la degradazione delle proteine, generando aa che vengono rilasciati in circolo e capatati dal
il glucosio in circolo in un paziente diabetico deriva sia dal
fegato che li utilizza soprattutto per fare glucosio =>
glucosio alimentare che da quello sintetizzato da precursori non glicidici derivanti dal metabolismo degli aa.
Analogo destino possono avere gli aa provenienti dalla dieta: in queste condizioni sono utilizzati a livelloepatico per
sintetizzare glucosio => l'IPERGLICEMIA TENDE AD AUMENTARE sia per uno scarso utilizzo del glucosio alimentare, sia
per un utilizzo di proteine alimentari e muscolari che innescano il processo di gluconeogenesi.
L'aumento di TG nel sangue non è sottoforma di TG liberi, ma aumentano quelli associati ai chilomicroni e alle VLDL
lipoprotein lipasi,
(origine esogena ed endgena): l'insulina attiva infatti normalmente la ma se non interagisce con i recettori
TG contenuti nelle lipoproteine
l'enzima risulta poco espresso e quindi poco presente sulle pareti vasali => la quantità di
aumentata.
risulta aumenta il consumo di ac.grassi:
In questo contesto un'incapacità di utilizzazione del glu aumenta la mobilizzazione degli
ac.grassi dal t.adiposo, questi arrivano al fegato ed alimentano la sua richiesta E, lasciando liberi i precursori che derivano
dagli aa per fare glucosio.
NB: La disponibilità di ac.grassi per ricavare E epatica nel caso del diabete di tipo 2 raramente porta ad un'overproduzione
di corpi chetonici –> un'ampia disponibilità di ac.grassi all'interno dell'epatocita porta di solito una parte degli AcetilCoA
(che derivano da loro metabolismo) a prendere la via della chetogenesi oer produrre corpi chetonici; in queste condizioni
però la quantità di corpi chetonici che si formano è adeguata per le richieste del fegato e quondi non sono immessi in
circolo. Diabete mellito di tipo 1
totale mancanza di insulina aggressione
• È caratterizzato da una dovuta ad una
autoimmune delle cellule β del pancreas in seguito sia ad uno stimolo ambientale
caratterizzato da una
sia ad un determinante genetico.
totale mancanza di insulina
La scomparsa delle cellule β è graduale nel tempo ma i sintomi compaiono
dovuta ad una
all’improvviso quando l’80-90% delle cellule sono state distrutte (distruzione
completa si ha nella media intorno ai 7-8 anni):
aggressione autoimmune delle cellule del pancreas
β
‣ POLIURIA (orinazione frequente)
in seguito sia ad uno stimolo ambientale
‣ POLIDIPSIA (sete eccessiva)
sia ad un determinante genetico
‣ POLIFAGIA (fame eccessiva) >126 mg/100 ml
C'è anche in questo caso un livello ematico di glucosio a digiuno +
chetoacidosi (overproduzione di corpi chetonici).
La scomparsa delle cellule è graduale nel tempo
La causa scatenate della scomparsa delle cellule pancreatiche può essere quindi uno
β
stimolo ambientale (virus) oppure di tipo genetico (anche se più rara).
ma i sintomi compaiono all‛improvviso
quando l‛80-90% delle cellule sono state distrutte
CARATTERISTICHE ED ASPETTI BIOCHIMICI DEL DIABETE DI TIPO 1
iperglicemia,ipertriacilglicerolemia chetoacidosi
Il soggetto ha e
POLIURIA (orinazione frequente)
L'iperglicemia si verifica in maniera analoga a quanto avvine nel diabete di tipo2, ma
POLIDIPSIA (sete eccessiva)
con la differenza che là l'insulina era presenta ma non poteva interagire con il recettore
POLIFAGIA (fame eccessiva)
per promuovere tutte le vie metaboliche di utilizzazione del glucosio, in questo caso
mancanza di
invece l'incapacità di attivare queste vie metaboliche è dovuta alla
insulina (a questi pazienti infatti basta somministrare insulina per ripristinare la
livello ematico di glucosio a digiuno >126 mg/100 ml
situazione, cosa che non si può fare nel diabete di tipo2); diminuiscono anche in
+
questo caso le vie metaboliche di utilizzazione del glucosio a livello muscolare, epatico
e del t.adiposo ed aumenta la quota di glucosio derivante dalla gluconeogenesi perchè
chetoacidosi
anche in questo caso le proteine di origine muscolare e alimentare possono dirigere il
loro scheletro carbonioso verso la sintesi di glucosio: il glu di origine alimentare c'è,
ma visto che i tessuti non riescono ad usarlo, l'organismo lo sintetizza di per sè.
glicata,
Aumenta poi l'amoglobina utilizzata come marker diagnostico e la quantità di
sobvitolo che si può accumulare a livello del cristallino e può essere causa della
catarrata tipica dei pazienti diabetici.
Cambiamenti metabolici nel diabete di tipo I
Iperglicemia: [Glc]ematico a digiuno (>126 mg/100 ml), HbA1c, sorbitolo
Chetoacidosi: corpi chetonici ematici pH sangue iperventilazione
Diuresi osmotica: [Glc]urinario, corpi chetonici urinari pH urinario
Ipertriacilglicerolemia: chilomicroni, VLDL L‛iperglicemia deriva da:
- captazione del Glc dai tessuti
muscolari e adiposo ( GLUT4)
- glicogenosintesi muscolare
- biosintesi di acidi grassi e di TG nel
fegato e nel tessuto adiposo
- glicogenosintesi epatica ( GK)
- gluconeogenesi epatica ( PEP-CK)
Rene lipasi ormono-
sensibile
La chetoacidosi deriva da:
- mobilizzazione di acidi grassi dal tessuto
adiposo ( lipasi ormono sensibile)
acidi grassi
- β-ossidazione
- chetogenesi epatica
La ipertriacilglicerolemia deriva da:
- captazione di acidi grassi dal muscolo e tessuto adiposo ( LPL)
VLDL e chilomicroni
mobilizzazione di acidi grassi da tessuto adiposo
- chetoacidosi
Nel diabete di tipo 1 si ha anche che dipende dal fatto che, diminuendo l'utilizzo di glucosio da parte
Confronto tra diabete mellito di tipo 1 e digiuno
delle cellule per mancanza di insulina, aumenta la mobilizzazione dei grassi che, arrivati al fegato, soddisfano le
sue richieste E, ma sono poi largamente utilizzati per formare corpi chetonici (chetogenesi largamente attivata) che,
prodotti in eccesso rispetto alle esigenze dell'organismo, si accumulano sia nel sangue che nelle urine; qui
aumenta quindi il glucosio (dovuto all'iperglicemia) e la quantità di corpi chetonici => aumenta la quantità di acqua
- Livello ematico di insulina
escreta per effetto osmotico del glucosio e diminuisce il pH urinario per effetto dei corpi chetonici (sono composti
nel diabete di tipo 1 l‛insulina è praticamente assente dal circolo,
acidi). mentre nel digiuno è presente a livelli molto bassi
TG plasmatici,
Aumentano anche i anche in questo caso associati a chilomicroni e VLDL dato che la carenza di
LPL.
insulina porta ad una diminuzione dell'attività della
- Livello ematico di glucosio
Confronto tra diabete mellito di tipo 1 e digiuno
nel diabete di tipo 1 si ha una tipica iperglicemia,
Il diabete mellito di tipo1, sebbene possa presentare condizioni simili aquelle che possono compparire nel digiuno,
mentre nel digiuno la glicemia è normale
si diversifica: anche nel digiuno si ha un aumento della mobilizzazione dei grassi dal t.adipos, anche nel digiuno si
ha una riduzione dell'utilizzo di glucosio da parte dei tessuti periferici e anche nel digiuno aumenta la produzione di
- Chetosi
corpi chetonici, ma sono diversi perchè
Livello ematico di insulina:
• nel diabete di tipo 1 l’insulina è praticamente assente dal circolo, mentre nel digiuno
nel diabete di tipo 1 la mobilizzazione dei trigliceridi dal tessuto
è presente a livelli molto bassi (anche se prevalgono cortisolo e glucagone).
adiposo e quindi la chetogenesi è più intensa che nel digiuno
Livello ematico di glucosio:
• nel diabete di tipo 1 si ha una tipica iperglicemia, mentre nel digiuno la glicemia è
normale (intorno a 4,5-5,5 mM).
- Ipertriacilglicerolemia
Chetosi:
• nel diabete di tipo 1 la mobilizzazione dei trigliceridi dal tessuto adiposo e quindi la chetogenesi è
nettamente più intensa che nel digiuno (anche perchè nel digiuno ci sono sempre bassi livelli di insulina).
nel diabete di tipo 1 i triacilgliceroli della dieta contribuiscono ad
Ipertriacilglicerolemia:
• nel diabete di tipo 1 i triacilgliceroli della dieta contribuiscono ad aumentare la
aumentare la triacilglicerolemia, mentre nel digiuno essi mancano e,
triacilglicerolemia (chilomicroni, che sono di origine alimentare), mentre nel digiuno essi mancano e, in aggiunta,
in aggiunta, aumenta la mobilizzazione dei trigliceridi del tessuto
aumenta la mobilizzazione dei trigliceridi del tessuto adiposo.
adiposo
Assetto metabolico dell‛organismo umano
durante il digiuno
All'esordio di un digiuno (4-5 h da un pasto), le risorse E dell'organismo sono ~ 170mila kcal, che derivano in
maggior quantità dall'ox dei grassi, in parte da quella delle proteine e, in piccolissima parte, dai depositi di
glicogeno presenti a livello epatico e muscolare. Queste kcal forniscono all'uomo una sopravvivenza di ~70 gg,
anche se la completa degradazione delle proteine non garantisce all'uomo di sopravvivere.
Le scorte energetiche in un individuo adulto normale di 70 kg
all‛esordio di un digiuno
FASI DEL DIGIUNO
1. Immediatamente dopo un pasto i livelli ematici di glu diminuiscono nel giro di 5 h ~
glicogenolisi epatica,
2. Fino a ~ il 2° giorno i livelli di glu dipendono dalla fino a 10-12 ore. L'importanza della
gluconeogenesi a partire da aa è limitata => fino a 12 ore si ha glicogen