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GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI:
- producono una saliva più liquida, sierosa, ma anche secreti misti siero-mucosi.
- ptialina: enzima contenuto nella salvia del maiale che permette l’inizio della digestione degli amidi in
cavità orale.
- il cavallo produce circa 40 litri di saliva al giorno, mentre il bovino da 110 a 180 litri.
- la secrezione di saliva viene stimolata da fibre parasimpatiche.
- le ghiandole salivari maggiori sono:
ghiandola parotide;
ghiandola mandibolare;
ghiandole sottolinguali, che sono:
- ghiandola sottolinguale monostomatica;
- ghiandola sottolinguale polistomatica.
GHIANDOLA PAROTIDE:
- è collocata ventralmente (sotto) al padiglione auricolare, nella fossa retromandibolare;
- è una ghiandola sierosa, tubulo-acinosa composta;
- secerne un secreto alcalino che svolge un’ importante funzione tampone;
- dotto parotideo o dotto di Stenone: dotto escretore della ghiandola parotide che decorre in
corrispondenza del margine craniale della ghiandola. Il dotto sbocca in maniera specie-specifica nel
vestibolo della bocca su una piccola papilla collocata tra il terzo ed il quinto molare superiore.
GHIANDOLA MANDIBOLARE:
- collocata in corrispondenza dell’angolo mandibolare;
- produce un secreto misto, spesso anche solo mucoso o solo sieroso;
- dotto escretore (dotto mandibolare): decorre sotto la mucosa del pavimento della bocca nello spazio
intermandibolare, oltrepassa il frenulo, per sboccare insieme al dotto sottolinguale maggiore della
ghiandola sottolinguale sulla carnucola sottolinguale.
GHIANDOLE SOTTOLINGUALI:
- se ne sviluppano due su ogni lato (ad eccezione del cavallo dove se ne sviluppa solo una);
- secernono un secreto salivare misto, prevalentemente mucoso;
- si dividono in:
ghiandola sottolinguale maggiore o monostomatica;
ghiandola sottolinguale minore o polistomatica.
- la ghiandola sottolinguale maggiore è assente nel cavallo;
- dotto sottolinguale principale: sbocca insieme al dotto escretore della ghiandola mandibolare sulla
caruncola sottolinguale nella porzione prefrenulare del pavimento della cavità orale.
DENTI
- eterodonzia: variabilità nella forma dei denti nell’animale stesso;
- i denti degli animali domestici si dividono in:
decidui o da latte;
permanenti.
per la presenza di due tipi di dentatura nel corso della vita gli animali domestici sono difiodonti.
Struttura dei denti
- ogni dente è composto da:
corona;
colletto;
radice.
- la corona corrisponde alla porzione esposta del dente.
- sormonta il colletto del dente confine con la radice, rivestito dalla gengiva.
- radice del dente porzione prossimale del dente, ancorata negli alveoli dentari.
- superfici di contatto tra denti contigui:
quelle rivolte aboralmente sono indicate come quelle distali;
quelle in direzione rostale come mesiali.
- faccia occlusale: è la superficie masticatoria del dente.
- cavità dentaria (cavità pulpare): avvolta dalle pareti mineralizzate del dente e contenente la polpa
dentaria.
- canale radicolare: assottigliamento della radice che termina con il foro apicale del dente. Attraverso
questo canale passano nervi e vasi sanguigni.
- il dente è formato da 3 componenti mineralizzate:
smalto; prodotto dagli adamantoblasti. Sostanza acellulare di colore bianco e incapace di
rigenerarsi.
dentina; prodotta dagli odontoblasti. È di colore bianco-giallastro ed è più dura del tessuto
osseo.
cemento. prodotto dai cementoblasti, riveste la radice del dente. È meno duro dello smalto e
presenta somiglianze con il tessuto osseo
- peridonzio: assieme al cemento è responsabile dell’ancoraggio del dente nell’alveolo dentale e forma un
reticolo mineralizzato di fibre collagene.
- i denti si distinguono in:
denti conici semplici; sono i denti canini di tutti i mammiferi domestici e i denti incisivi dei
ruminanti.
denti cuspidati; sono i premolari ed i molari dei carnivori e del maiale.
denti a smalto ripiegato. sono i molari del cavallo e dei ruminanti.
FARINGE
- nella faringe si incrociano la via respiratoria e quella alimentare.
- confina dorsalmente con la base del cranio, ventralmente con la laringe, lateralmente con i muscoli
pterigoidei, il ramo mandibolare e l’apparato sospensore dell’osso ioide.
- viene suddivisa dal palato molle in:
porzione dorsale; porzione nasale della faringe (rinofaringe o porzione respiratoria della
faringe), che è tappezzata da mucosa respiratoria.
porzione ventrale. porzione digerente della faringe, che si divide in:
- orofaringe; distretto rostale della faringe
- laringofaringe; collocata al di sopra della laringe, comprende il
recesso priforme che facilita il passaggio dei cibi liquidi
- esofagofaringe. collocata cadualmente alla laringofaringe e si
continua nell’esofago
Costituzione parete della cavità faringea
- formata da muscoli che operano il restringimento o il raccorciamento della faringe durante la
deglutizione.
- i muscoli costrittori (che contraggono la faringe) si dividono in:
costrittori rostali della faringe; muscolo pterigofaringeo, muscolo palatofaringe
costrittore medio della faringe; muscolo iofaringeo dell’osso ioide
costrittori caudali della faringe. muscolo tireofaringeo, muscolo circofaringeo
- il muscolo dilatatore della faringe è solo uno, il muscolo stilofaringeo caudale.
ESOFAGO
- è il segmento alimentare compreso tra la faringe e lo stomaco.
- penetra nella cavità addominale e sbocca nello stomaco, tramite il cardias.
- viene suddiviso in tre porzioni:
cervicale;
toracica;
addominale.
- in alcuni punti dell’esofago possono verificarsi dei restringimenti. Ad esempio nel bovino si presenta un
restringimento quando risulta ingrossato il linfonodo mediastinico caudale. Anche in corrispondenza dello
iato esofageo del diaframma può presentarsi un punto di restringimento.
Struttura dell’esofago
- dall’interno verso l’esterno la parate esofagea è costituita dai seguenti strati:
tonaca mucosa; presenta epitelio pavimentoso pluristratificato e le leggermente
cheratinizzato.
tonaca sottomucosa; ospita le ghiandole mucose.
tonaca muscolare; comprende uno strato esterno di fibre longitudinali ed uno interno di fibre
circolari che confluiscono l’uno nell’altro grazie a lunghe fibre disposte a spirale. Nei ruminanti e nel
cane la muscolatura esofagea è striata, mentre nel cavallo e nel gatto è liscia. Dalla confluenza di
fibre muscolari si forma lo sfintere del cardias. Il trasporto del cibo lungo l’esofago avviene per
mezzo di onde peristaltiche.
tonaca avventizia. composta da tessuto connettivo lasso e collega la porzione cervicale
dell’esofago con gli organi e i muscoli circostanti. Questo strato connettivo consente la mobilità
dell’esofago nel collo. Nella cavità toracica è rivestita da pleura mediastinica e nella cavità
addominale dal peritoneo.
STOMACO
- si trova tra l’esofago e il duodeno.
- è una dilatazione del canale digerente.
- si diversifica nella varie specie per forma, posizione e distribuzione dei tipi di mucosa.
- gli stomaci si dividono in:
stomaco semplice monoloculare; rivestito da mucosa provvista di ghiandole.
stomaco composto monoloculare e pluriloculare. alcune parti presentano mucosa ghiandolare
mentre altre presentano mucosa priva di ghiandole. Lo stomaco composto monoloculare è tipico
del cavallo e del maiale, mentre quello pluriloculare è tipico dei ruminanti domestici. Lo stomaco
composto pluriloculare comprende i prestomaci che sono caratterizzati da mucosa priva di
ghiandole e da un abomaso rivestito da mucosa ghiandolare.
Stomaco monoloculare
- è una dilatazione sacciforme del canale alimentare.
- delimitato da:
cardias; sfintere muscolare posto all’ingresso dello stomaco. È la continuazione dell’esofago.
Congiunzione esofago-gastrica.
piloro. sfintere muscolare posto all’uscita dello stomaco. Continua nel duodeno. Congiunzione
gastro-duodenale.
- composto da diverse porzioni:
corpo dello stomaco (corpo del ventricolo);
fondo dello stomaco (fondo del ventricolo); nel cavallo sovrasta il cardias e viene definito sacco
cieco del ventricolo.
faccia craniale dello stomaco (faccia parietale); rivolta verso il fegato e il diaframma.
faccia caudale (faccia viscerale). in rapporto con alcuni organi.
- lo stomaco presenta due curvature:
piccola curvatura; suddivisa da un’incisura angolare che forma il ginocchio dello stomaco.
grande curvatura.
- regione del solco gastrico (solco ventricolare) collegamento interno tra cardias e piloro.
- porzione pilorica posta cadualmente al solco ventricolare. Costituita da antro ventricolare e canale
pilorico.
Struttura della parete gastrica
- dall’interno verso l’ esterno è composta dai seguenti strati tissulari:
tonaca mucosa; in base alla distribuzione della mucosa è possibile dividere lo stomaco in 3 zone:
- zona del cardias con ghiandole cardiali; ghiandole tubulari ramificate secernenti muco che
proteggono le cellule dall’autodigestione.
- zona del fondo con ghiandole fundiche; ghiandole tubulari semplici secernenti muco neutro e
i principali componenti del succo gastrico (pepsinogeno e acido cloridrico).
- zona del piloro con ghiandole piloriche. ghiandole tubulari ramificate secernenti muco che
proteggono le cellule dall’autodigestione.
tonaca sottomucosa; formata da tessuto connettivo lasso, separata dalla mucosa per mezzo di
una muscularis mucosae.
tonaca muscolare; composta da 3 strati:
- strato muscolare longitudinale esterno; composto da fibre longitudinali e oblique esterne.
- strato muscolare circolare intermedio. ispessito nella zona dello sfintere cardiale e quello
pilorico.
- strato muscolare profondo interno. composto da fibre oblique interne.
tonaca sierosa; esternamente lo stomaco è rivestito da sierosa peritoneale viscerale.
Stomaco concamerato
- presente nei ruminanti.
- suddiviso in 4 comparti:
rumine o panzone;
reticolo o cuffia;
omaso o millefogli o centopelli;
abomaso o quaglio.
- rumine, reticolo e omaso formano i prestomaci che hanno il compito di sminuzzare e scindere
enzimaticamente il cibo.
- l’abomaso è equiparabile al