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ANTRANILATO
producono alte concentrazioni (auxina).
ACIDO 3-INDOLACETICO
Questo che cosa significa?
Che la biosintesi non parte dal triptofano.
Perchè?
Perchè nella bisogna partire dal , il quale attraverso una
BIOSINTESI DEL TRIPTOFANO CORISMATO
serie di biosintesi, dà l’ INDOL-3-GLICEROL
.
FOSFATO
Grazie al si ha la
TRIPTOFANO SINTASI
formazione dell’ , e
INDOLO
successivamente di .
TRIPTOFANO
Nel ORP abbiamo mutato il gene della
triptofano sintasi, e quindi non possiamo
avere la formazione dell’indolo che porta
poi alla biosintesi del triptofano.
Quindi sappiamo che la biosintesi
dell’acido 3-idolacetico, che non dipende
dal triptofano, dipende dal precursore
della biosintesi del triptofano, che è il
, che grazie all’ ,
CORISMATO ANTRANILATO
porta alla biosintesi dell’ INDOL-3-
.
GLICEROL FOSFATO
L’indol-3-glicerol fosfato può prendere sia
la via IAN, e dare , che la via IPA, e dare , ed
INDOL-3-ACETONITRILE INDOL-3-ACIDO PIRUVICO
entrambe portano alla formazione di (auxina).
ACIDO 3-INDOLACETICO
Quindi non è dipendente dal triptofano, ma è dipendente dalla via di biosintesi del triptofano.
Ricapitolando.
Via triptofano-dipendente. A seconda degli intermedi, possiamo avere diverse vie, la via TAM che
è quella della triptammina, la via IAM, la via IPA, e la via IAN, che è utilizzata da 3 famiglie su 21
analizzate, ma dipende dall’intermedio, però tutte partono dal triptofano.
Dipende quindi anche dall’enzima espresso per avere un intermedio rispetto ad un altro, ma
danno tutte acido 3-indolacetico.
Quindi sappiamo che per la biosintesi di acido 3-indolacetico bisogna partire dal triptofano.
Però ci sono alcuni mutanti che portano alla biosintesi di tantissima auxina, ma la loro sintesi non
parte dal triptofano, e quindi è una via triptofano-indipendente.
Questa via triptofano-indipendente è detta così perchè, questi mutanti di mais, hanno il gene della
triptofano sintasi mutato, quindi che non porta alla biosintesi dell’indolo e poi del triptofano.
Però questo mais porta ad alti livelli di acido 3-indolacetico, e quando sono andati a fare il SAGGIO
(elaisa), che è uno dei saggi che viene utilizzato per vedere il livello di auxina, e si è visto che
ELISA
questi mutanti di mais hanno altissime concentrazioni di auxina.
Sappiamo però, che in questi mutanti di mais non ci può essere una via triptofano-dipendente,
perchè il gene della triptofano è mutato, e non possiamo avere una biosintesi che parte dal
triptofano.
E’ stato marcato, così, antranilato, che è un composto importantissimo per la formazione
dell’auxina, e si è visto che l’antranilato porta ad un’alta concentrazione di acido 3-indolacetico,
ma non porta alla biosintesi di triptofano.
L’ è un precursore nella via della sintesi di triptofano.
ANTRANILATO
I mutanti ORP hanno triptofano sintasi mutato, e quindi non porta alla biosintesi di triptofano.
Se a questi mutanti ORP diamo antranilato, questi mutanti portano alla biosintesi di acido 3-
indolacetico, di auxina.
Questo perchè se vediamo bene la via di biosintesi del triptofano, che parte dal corismato, poi dà
l’antranilato, e via via alla biosintesi di triptofano.
Se dò antranilato ai mutanti ORP, la loro biosintesi arriva fino ad un certo punto, e poi si blocca, in
quanto il gene della triptofano sintasi è mutato, e non da triptofano.
Ma si arriva alla formazione di un intermedio, in questa via triptofano-indipendente, che è l’
, il quale attraverso una serie di reazioni, può entrare nella via IAN o
INDOL-3-GLICEROL FOSFATO
nella via IPA, e dare acido 3-idolacetico, senza passare dal triptofano.
Per questo è una via indipendente dal triptofano, ma ha bisogno degli intermedi della via di
biosintesi del triptofano, e quindi non parte dall’amminoacido, ma parte da alcuni composti che
vengono sintetizzati lungo la sua via di biosintesi. .
DEGRADAZIONE (OSSIDAZIONE) DELL’ ACIDO 3-INDOLACETICO
Una volta che l’ ha svolto tutte le sue funzioni, può subire una , sia grazie a
AUXINA DEGRADAZIONE
delle , che sono capaci di degradare in l’acido 3-indolacetico, ma si è visto che
PEROSSIDASI VITRO
in piante transgeniche, con livelli alterati di perossidasi, ci sono normali livelli di acido 3-
idolacetico, e quindi le perossidasi hanno un ruolo importante nell’ossidazione dell’auxina.
Ma ci possono essere altre vie, oltre alle perossidasi, che degradano l’auxina, e che può essere una
via di attraverso una , e poi l’ ossidazione, oppure può essere una via
OSSIDAZIONE CONIUGAZIONE
, che porta all’ , e quindi viene degradata
NON DECARBOSSILANTE ACIDO OSSINDOL-3-ACETICO
l’auxina.
Quindi l’auxina può essere degradata, o per:
1. VIA OSSIDATIVA
2. VIA DI OSSIDAZIONE SENZA DECARBOSSILAZIONE
, perchè si è visto che in piante transgeniche il livello di acido 3-indolacetico era
3. PEROSSIDASI
molto alto, e quindi le perossidasi hanno un ruolo importante nella degradazione.
Le possono essere trasportate nei vari organi, anche attraverso la coniugazione con vari
AUXINE composti.
Le auxine possono essere coniugate ai:
1. GLUCANI , estremamente
2. GLICOPROTEINE
importante nei semi dei cereali, perchè
quando nei semi dei cereali si attiva la
germinazione, le piante devono crescere,
si deve sviluppare, e se non c’è auxina,
non c’è sviluppo della pianta.
Il è una delle cose più importanti e caratteristiche dell’auxina.
TRASPORTO DELL’ AUXINA Nessun ormone è trasportato come è
trasportata l’auxina, ed è l’unico ormone ad
essere trasportato in una maniera diversa, in
quanto ha una via di trasporto che non ha
nessun altro ormone.
Qual è la via di trasporto dell’ acido 3-
indolacetico?
L’auxina può essere trasportata per via
, come vengono trasportati
FLOEMATICA
tantissimi ormoni per via floematica, ma si è
scoperto che ci sono alcuni tessuti capaci di
trasportare alte concentrazioni di auxina, e non
sono dei tessuti vascolari, che non sono mediati
dal floema.
La caratteristica del trasporto dell’auxina, è che l’auxina viene trasportata in una
POLARMENTE
maniera , dall’alto verso il basso, e non dipende dalla gravità.
UNIDIREZIONALE
Questo trasporto richiede , ed è diretto verso il basso, ma questo però non dipende dalla
ENERGIA
gravità, ed abbiamo che è basipeto (verso la base, ed è un trasporto polare) nei fusti, ed acropeto
(verso l’apice, ed è un trasporto floematico) a livello radicale.
Il trasporto dell’auxina è spiegato dal .
MODELLO CHEMIOSMOTICO
Il dell’ può essere un:
TRASPORTO ACIDO 3-INDOLACETICO 1. TRASPORTO POLARE
, in cui l’auxina si
UNIDIREZIONALE
muove sempre dall’ verso la
APICE
, e non va mai dalla base verso
BASE
l’apice.
Il trasporto è unidirezionale in
cellule che hanno il compito di
trasportare auxina ad alte quantità.
Accanto a questo trasporto
unidirezionale, c’è anche un:
, in cui
2. TRASPORTO FLOEMATICO
quasi tutti gli ormoni vengono
trasportati dal floema.
La del trasporto è
POLARITA’
indipendente dall’orientamento
della pianta rispetto alla gravità, cioè se io metto una pianta con la chioma verso il basso e con le
radici verso l’alto, l’auxina viene sempre trasportata dalla chioma verso le radici, anche se la pianta
è capovolta, e quindi il trasporto dell’auxina è indipendente, non dipende, dalla gravità.
Questi sono dei fusti di bamboo, dove le radici sono verso l’alto, mentre la parte apicale è rivolta
verso il basso.
L’auxina in questo caso del bamboo capovolto, si
muove dal basso verso l’alto, ossia dall’apice verso le
radici, e non al contrario in quanto è unidirezionale
polare.
L’ è un acido debole.
ACIDO 3-INDOLACETICO L’auxina può entrare nella
cellula per DIFFUSIONE
, nella sua forma
PASSIVA
normale indissociata IAAH,
ma se entra nella sua forma
-
non dissociata IAA , entra
nella cellula passivamente.
Siccome è un acido debole,
l’auxina si può dissociare, e
la sua dissociazione dipende
dal pH.
Quindi in alcune circostanze,
se il pH è leggermente
basico, fa dissociare l’acido
3-indoacetico, per cui
- +
abbiamo IAA e H .
Che succede?
Se l’auxina entra nella sua forma non dissociata, IAAH, entra per , quindi per
DIFFUSIONE PASSIVA
gradiente di concentrazione. -
Quando invece prevale la sua forma dissociata, IAA , perchè molto probabilmente cambia il pH
esterno della cellula, l’auxina non riesce ad entrare per diffusione, ma ha bisogno che la sua forma
dissociata sia cotrasportata, e quindi entra attraverso un ,
TRASPORTO ATTIVO SECONDARIO
mediato da alcuni di trasporto secondario dell’auxina, e questo carrier è chiamato
CARRIERS
AUX1\LUX (aux one lax).
Questo cotrasporto dell’auxina, nella sua forma dissociata, è mediata da un trasportatore, il quale
è capace di trasportare l’auxina nella sua forma dissociata, all’interno della cellula.
Quindi l’auxina viene caricata all’interno delle cellule che trasportano l’auxina, sia nella sua forma
dissociata, che nella sua forma indissociata.
INDISSOCIATA → DIFFUSIONE PASSIVA
DISSOCIATA → HA BISOGNO DI UN COTRASPORTO, MEDIATO DA AUX1\LUX
Entra l’auxina all’interno delle cellule per il trasporto, dove all’interno delle cellule il pH è 7
, ed a questo pH prevale la sua forma .
NEUTRO INDISSOCIATA
A questo punto l’auxina deve uscire dalla cellula perchè deve essere trasportata.
Abbiamo detto che il trasporto è unidirezionale verso il basso, perchè nella parte basale delle
cellule deputate al trasporto dell’auxina, ci sono dei dell’auxina, nella sua
CARRIERS DI EFFLUSSO
-
forma dissociata IAA , che hanno il nome di PIN, che sono deputati al trasporto ed alla
PROTEINE
redistribuzione dell’auxina nella pianta.
Quindi entra all’interno della cellula, nella sua forma dissociata o indissociata, dove nella cellula
prevale la forma indissociata, e per far in modo che ci sia questo trasporto, quest’usc