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1 Le Ultime Lettere di Jacopo Orrtis Pag. 1
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Estratto del documento

STRUTTURA:

L'Ortis non regge come romanzo perché il protagonista è un personaggio

drammatico che muore suicida quasi come fosse il protagonista di una

tragedia teatrale, più che un borghese di un romanzo.

Ortis dà l'esempio: il suicidio non deve essere visto come atto di vigliaccheria

ma come atto eroico di chi si ribella e combatte per la libertà.

L'opera è composta da 67 lettere con numerazione romana che vanno dall'11

Ottobre 1797 alla fine di Marzo 1799. Esse sono inviate all'amico Lorenzo

Alderani che le raccoglie e le pubblica per erigere un monumento alla <<virtù

sconosciuta>> (ovviamente il riferimento è ad Alfieri).

La rappresentazione del dolore, all'interno dell'opera, crea il patetico. La

struttura è circolare, vi è coerenza strutturale in cui la catastrofe segna il

ritorno alla condizione iniziale.

Il nome scelto da Foscolo, JACOPO, è probabilmente un omaggio a Jean

Jacques Rousseau e il cognome, ORTIS, è lo stesso di un giovane morto

suicida a Padova, dove lo stesso Foscolo si era recato per motivi politici e

probabilmente aveva appreso la notizia.

STILE: l'intento dell'autore è quello di creare "un tutto che si direbbe composto

armonicamente di dissonanze", dunque nel testo sono presenti periodi

spezzati da punti e trattini, costruzioni interrogative, climax incalzanti, la prosa

sembra aspra e articolata, sempre in tensione. Lo stile è medio, tipico della

lingua media e corrente. Volontà di Foscolo infatti, era quella non solo di

creare un romanzo attuale storico-sociale ma, soprattutto, di renderlo

accessibile sia ai letterati che agli incolti.

Nella scrittura, troviamo anche il modello della Sacra Scrittura, in quanto

alimenta la forza declamatoria del suo stile e costruisce la vicenda del

romanzo secondo l'archetipo Cristologico (il sacrificio dell'esule ha valore

salvifico).

TRAMA: protagonista del Romanzo è il giovane Jacopo Ortis costretto ad

abbandonare la sua città natale (Venezia) in seguito al trattato di

Campoformio quando la sua patria viene ceduta da Napoleone agli austriaci.

Questo avvenimento viene considerato come un tradimento, dunque egli si

rifugia sui Colli Euganei. Qui, incontra il signor T****, un altro esule, e si

innamora di una delle sue figlie, Teresa, promessa sposa al ricco Odoardo.

Comprendendo di non poter appagare il proprio amore cerca di allontanarsi

dalla giovane, intraprendendo numerosi viaggi:

1. Firenze, dove visita i Sepolcri degli italiani illustri in Santa Croce

2. Milano, dove incontra Parini che gli affida una missione civile e letteraria

3. Ventimiglia, dove medita sulla sciagura della patria e sulla violenza delle

nazioni

4. Ravenna, dove onora la tomba di Dante

5. Vnezia, dove rende l'ultimo saluto alla madre e a Lorenzo.

Disilluso dagli avvenimenti politici e sentimentali decide di morire, torna così a

Venezia consegnando le sue ultime volontà a Lorenzo dopodiché si suicida.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher G.iusi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Granese Alberto.