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Il Germanico: l'ambito culturale delle lingue germaniche
La definizione di "germanico" si riferisce all'ambito culturale in cui vengono utilizzate le lingue germaniche. Lo studio delle fasi più antiche di queste lingue, i primi documenti distribuiti lungo il corso di un millennio, mostra che le lingue presenti in essi appaiono molto più simili rispetto alle fasi moderne. Questo risultato è stato raggiunto dai linguisti dell'Ottocento che utilizzarono il metodo storico-comparativo per ricostruire la storia delle lingue comparando le fasi documentate.
Le lingue germaniche includono l'inglese, il tedesco, l'olandese, il frisone, il danese, il svedese, il norvegese e l'islandese. A differenza delle lingue romanze, non è possibile individuare un gruppo di appartenenza specifico per il germanico. Dal punto di vista grammaticale e lessicale, le lingue di questo periodo (II secolo) presentano elementi affini che indicano un mondo linguistico unitario.
Le fonti storiche sulle popolazioni del Nord Europa le suddividono in due gruppi: i Celti dell'Ovest e gli Sciti.
Est.• → De bello Gallico
Germani come popolo unito per la prima volta nel di Cesare: quello scritto era condizionato dai suoi interessi politico-militari: 1/5 si deduce dal fatto che pone il Reno come frontiera etnica e politica tra Galli e Romani → frutto di un luogo comune di considerare i fiumi come frontiere naturali.
Cesare: non si interessa di parlare dei costumi dei Germani.
Pilino: conobbe direttamente la Germania.
Tacito: parla di queste popolazioni come unità etnica e politica.
“Germania” trattatello dedicato all’nonnina popolazione: descrive queste popolazioni a partire dal I sec. presupponendo radici ben più antiche. Descrive i germani più vicini al Reno e fa supposizioni riguardo la loro distribuzione geografica nelle terre più lontane, ma man mano che si allontana dal fiume la descrizione si fa più frammentaria.
Per classificare l'appartenenza delle tribù al popolo germanico
Allude a:
- Criterio genealogico;
- Posizione geografica, costumi e soprattutto lingua.
Criteri messi in discussione per via dei movimentati confini del Reno e del Danubio.
Tacito, per antitesi, parla dei Germani criticando le caratteristiche negative dei romani, enfatizzando la sua considerazione positiva del popolo barbaro, spirito fiero ed indipendente.
Ma incertezza delle fonti, generalizzazioni riguardanti i popoli barbari.
Disgregazione dell'Impero le notizie sul mondo germanico si perdono così come il concetto di unità di questo.
Fonti archeologiche:
o fine dell'800 Kossinna compie alla degli studi sui dati archeologici raccolti dalle zone identificate da Cesare e Tacito come sede dei Germani:
➬ si trova conferma di unità etnica e anche dei confini dei loro territori e del carattere "indigeno" di essi, ricercandone le origini nella più remota preistoria.
ecollocandoli nella penisola dello Jutland (Germania e Danimarca).Individua nel germanesimo (durato fino all'età del ferro) una fusione con i creatori della cultura megalitica e i portatori di una nuova cultura, uniti fino all'età del ferro per poi espandersi a SO e SE.->arbitraria o dubbi commistione del dato archeologico con
Questo quadro porta a quello storico e linguistico, per questo al giorno d'oggi per individuare un'unità culturale nel territorio germanico si fa riferimento alle culture dei primi secoli. 2/5
Si scopre che i reperti a destra e sinistra del Reno si corrispondono (ceramiche, monete, ecc.), per poi scomparire a partire dal I sec. nella regione a destra del fiume.-> Germania settentrionale, Danimarca, coste della Scandinavia e Polonia tre gruppi grazie agli usi funerari:
1) Germani dell'Elba;
Queste aree ben distinte hanno nel loro insieme una
2) Przeworsk; individualità dal punto di vista archeologico,
quindi culturale.
3) Germani occidentali.
o l'inizio dell'era volgare
La situazione accertata per nasce dalla coesione dei
a partire dal I sec d.C.
popoli settentrionali
2.2.3. L'onomastica germanica negli autori classici
• Agli inizi dell'era volgare: presente una molteplicità di dialetti.
I primi linguaggi germanici sono difficili da interpretare e valutare a causa di:
fonti indirette ricavate da testi latini e greci;
scarsità di queste fonti.
• Gli autori classici documentano – attraverso l'onomastica - solo alcuni nomi di animali→alces glaesum(es. alci→ ), oggetti (ambra ), di persona e di popolo (Segismundus eLongobardi). molti sono
Tutti questi nomi corrispondono con moduli fonetici e lessicali germanici,germanizzati da altre linguestati (come quella celtica), ed altri possono essere giunti adautori classici da fonti non germaniche.
• L'unico metodo può essere quello di ricercare in questi nomi
determinate caratteristiche fonologiche come la rotazione consonantica evoluzione nel modo di Lango-articolare le consonanti (es. Longobardi ).
Possiamo affermare che proprio durante il I a.C. e il I d.C. si cominciò ad avere unacerta omogeneità linguistica germanica.
2.2.4. La scrittura runica Prime testimonianze delle lingue germaniche testi scritti in alfabeto runico risalentialIII sec., ci sono anche documentazioni più antiche raccolte da iscrizioni su oggetti. invasioni barbariche in EuropaCon le anche ci sarà una diffusione di oggetti chepresentano caratteri runici, si perderà a contatto col mondo latino. Nel mondo anglosassone l'uso della scrittura runica durerà più a lungo.
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