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PLACOZOA
3 specie note (Trichoplax adhaerens), è osservabile nei bassi fondali marini principalmente
tropicali. Sono organismi diblastici con poche migliaia di cellule;
- 10-11.000 geni nel genoma;
- 4-5 tipi cellulari 15
Sono privi di organi, hanno digestione extracellulare e vivono in simbiosi con i batteri. Sono animali
che scivolano sul substrato, bentonici, lo strato di cellule ventrali hanno una specializzazione verso
la digestione, la fanno extra-cellulare creano una cavità quando sul substrato trovano cibo per farlo
entrare. Lo strato di cellule addominali invece
Riproduzione asessuata e sessuata (sporadica). Ermafroditi, ma non sono stati osservati processi
riconducibili alla meiosi. Forse è la forma larvale di qualche organismo estinto che ha raggiunto la
capacità di riprodursi (neotenia) 16
→
EUMATOZOI PHYLUM CNIDARIA
Esistono più di 19.500 specie solo acquatiche (principalmente marine) distribuite ovunque a
eccezione dell’Antartide, il nome deriva dagli cnidociti, le cellule che contengono gli organuli
urticanti. Vivono in ambienti marini, ma anche nelle acque dolci, sono per lo più sessili, ma se si
muovono lo fanno lentamente.
→
Bauplan Animali diblastici (foglietti di derivazione ectodermica ed endodermica), spesso alghe
unicellulari simbionti vivono nei tessuti dei cnidari, soprattutto nei coralli, con scheletro calcareo,
limitando così il loro habitat ad acque poco profonde, dove la quantità di luce solare soddisfa le
esigenze fotosintetiche delle alghe. Ciò è importante per la formazione delle barriere coralline.
Hanno simmetria radiale o biradiale intorno ad un asse longitudinale con un’estremità orale e
aborale. Tutti gli cnidari possono essere suddivisi in due forme (dimorfismo): polipo, di solito
sessile o sedentario; e medusa, di solito natante o flottante.
La maggior parte dei polipi hanno corpo tubulare e una bocca circondata da tentacoli posta
all’estremità orale del corpo. La bocca conduce ad un intestino a fondo cieco detto cavità
gastrovascolare. Nelle forme solitarie, l’estremità aborale del polipo è attaccata al substrato,
mentre nelle forme coloniali è il punto di connessione con il resto della colonia.
Le meduse invece hanno il corpo a forma di campana e simmetria tetramera( corpo suddivisibile in
4 parti simmetriche). La bocca si trova all’estremità del manubrio, una struttura cilindrica situata in
posizione centrale sul lato concavo del corpo, e i tentacoli si estendono dal bordo dell’ombrello.
→
Epidermide e movimento La parete del corpo dei cnidari è formata da tre strati:
Gastrodermide: tappezza la cavità gastrovascolare ed è composta da cellule epiteliali ciliate
irregolari. Inoltre vi sono cellule nutritive-muscolare contenenti miofibrille che vanno a formare
uno strato muscolare circolare, e cellule ghiandolari che secernono enzimi digestivi;
Mesoglea: è una sostanza gelatinosa, situata fra epidermide e gastrodermide, che nei polipi è priva
di fibre e di elementi cellulari, mentre nelle meduse contiene fibre elastiche e cellule ameboidi;
Epidermide: è lo strato esterno e contiene: cellule epiteliomuscolari che servono da copertura e
per la contrazione muscolare. Infatti contengono miofibrille la cui contrazione determina
l’accorciarsi del corpo e dei tentacoli; cellule ghiandolari allungate, che sono abbondanti intorno
alla bocca e nel disco pedale( secernono muco o materiale adesivo); cellule interstiziali, ossia
cellule che si differenziano per dare origine agli altri tipi cellulari; cellule sensoriali, sparse intorno
alla bocca e ai tentacoli. Portano un flagello sensibile a stimoli tattili e chimici; cellule nervose
multipolari; e i cnidociti( durante lo sviluppo detti cnidoblasti), ossia cellule abbondanti intorno ai
tentacoli e alla bocca, che contengono le nematocisti. La nematocisti è una capsula composta da
chitina, in cui è contenuto un filamento tubulare avvolto a spirale che presenta uncini e spine.
La capsula è chiusa da un coperchio detto opercolo e le nematocisti possono essere suddivise in:
penetranti (iniettano veleno nella preda); volventi (avvolgono la preda); e agglutinanti( secernono
sostanze adesive e sono coinvolte nella locomozione). Gli cnidociti sono dotati di un cnidociglio, 17
ossia un ciglio modificato che possiede meccanorecettori. Nel momento in cui il cnidociglio è
stimolato a livello tattile, la nematocisti viene scaricata. Il rilascio è dovuto dalla combinazione di
forze tensive generate durante il processo di formazione della nematocisti e dalla pressione
osmotica al suo interno. In caso di stimolazione, la nematocisti cambia la sua permeabilità e
l’acqua entra provocando l’apertura dell’opercolo. A questo punto la tensione e la pressione
provocano l’espulsione violenta del filamento. I cnidari sono dotati di uno scheletro idraulico, ossia
l’acqua presente nella cavità gastrovascolare, sotto ad una certa pressione, permette il
mantenimento della struttura dell’animale. L’acqua è richiamata all’interno di questa cavità dal
battito dei flagelli delle cellule nutritive-muscolari.
In alcuni esemplari, però, vi è uno scheletro calcareo(corallo). Il sistema muscolare è composto da
uno strato esterno di fibre longitudinali alla base dell’epidermide e da uno strato interno di fibre
circolari alla base della gastrodermide. Nelle meduse la cavità subombrellare è rivestita da muscolo
striato. →
Alimentazione La bocca dei cnidari si apre nella cavità gastrovascolare (celenteron), che
comunica con le cavità dei tentacoli, i quali sono posti attorno alla bocca, dal momento che sono
necessari per catturare le prede. Quindi il celenteron è continuo dalla bocca ai tentacoli. Questa
cavità ha una sola apertura che funziona sia da bocca che da ano.
Nei polipi la bocca è alla sommità di un ipostomio (rialzamento conico con tentacoli), mentre nelle
meduse la bocca è alla sommità del manubrio sospeso nella cavità subombrellare , il quale è
dotato nella sua parte interna di uno stomaco, da cui partono 4 canali radiali che si connettono a
un canale anulare posto intorno al margine ombrellare. Le prede vengono introdotte nella cavità
gastrovascolare, dove avviene il rilascio di enzimi digestivi. La digestione inizia nella cavità
(digestione extracellulare), ma le cellule nutritive fagocitano le particelle alimentari per una
digestione intracellulare. →
Respirazione e Escrezione assente, i cataboliti (principalmente ammoniaca) sono eliminati per
diffusione →
Sistema circolatorio semplice diffusione. I flagelli delle cellule nutritive servono a far circolare
liquidi e cibo nella cavità digerente. Le cellule ameboidi agiscono soprattutto quando la mesoglea è
più spessa →
Sistema nervoso il plesso di cellule nervose si trova alla base dell’epidermide e della
gastrodermide, formando reti nervose interconnesse. Gli impulsi nervosi sono trasmessi mediante
sinapsi fra le diverse cellule nervose . Tuttavia, mentre negli animali superiori la trasmissione è a
senso unico, in quanto le vescicole si trovano solo su un lato della sinapsi, nei cnidari è a doppio
senso. Inoltre nei cnidari vi è la mancanza di materiale di rivestimento sugli assoni(mielina). I nervi
sono raggruppati in anelli nervosi e vi è un sistema neuromuscolare, che comprende cellule
sensoriali, epiteliomuscolari e nervose collegate tra loro.
Vi sono anche organi di senso: statocisti, ossia un’invaginazione in cui vi è uno statolite che,
spostandosi per effetto della gravità, stimola l’epitelio ciliato, permettendo all’organismo di 18
individuare la propria posizione nello spazio e di mantenere l’equilibrio; e delle macule oculari o
ocelli, che permettono la percezione luminosa.
→
Riproduzione e Sviluppo le modalità riproduttive variano a seconda della forma dei cnidari: I
polipi si riproducono asessualmente per gemmazione, scissione o lacerazione del piede. Nella
gemmazione un nodulo di tessuto si forma lateralmente al corpo del polipo e sviluppa inseguito
una bocca funzionale corredata di tentacoli. Una gemma che si stacca dal polipo costituisce un
clone.
Le gemme si possono anche formare per scissione, quando una metà del polipo si stacca dall’altra
metà, o per lacerazione, quando il tessuto strappato dal disco pedale si sviluppa in nuovi polipi.
Quando le gemme restano attaccate al polipo che le ha generate, si forma una colonia e il cibo
ingerito da ogni polipo può essere condiviso con la colonia mediante una cavità gastrovascolare
comune.
Nelle colonie i polipi si specializzano in diverse funzioni: nutrizione (gastrozooidi), difesa
(dattilozooidi), riproduzione (gonozooidi). Per questo motivo le colonie sono dette polimorfe; la
forma medusoide invece è caratterizzata da riproduzione sessuale. Le meduse sono di solito
dioiche( maschi o femmine) ma in alcuni casi possono essere ermafrodite.
La fecondazione avviene nell’acqua, in quanto sia i maschi che le femmine rilasciano i gameti, che
si incontrano dopo essersi allontanati dagli individui che li hanno prodotti. in alcune casi, però, la
fecondazione è interna, ossia i maschi liberano i loro gameti nell’acqua e questi raggiungono e
fecondano le uova femminili quando sono ancora nel corpo materno. Gli zigoti verranno poi
incubati fino al termine del loro sviluppo. Gli zigoti si sviluppano in generale in una larva planula
che può essere natante o strisciante. Questa aderisce al substrato e si sviluppa in polipo. Quindi il
polipo è la fase giovanile dei cnidari, mentre la medusa è la fase adulta. I polipi sono perciò in
grado di generare asessualmente altri polipi e meduse.
→
Classificazione vengono suddivisi in 4 classi:
HYDROZOA: sono marini, coloniali o solitari e hanno un ciclo vitale dotato di una fase polipoide e
una fase medusoide, anche se in alcune specie può mancare una delle due fasi. Gli esemplari più
rappresentativi sono nello stadio medusoide( es: Obelia). Un idroide ha una base, uno stelo e uno
o più polipi terminali. La base con cui la colonia aderisce al substrato da origine ad uno o più steli
detti idrocauli. La parte cellulare vivente di questi steli costituisce un cenosarco tubulare composto
dai 3 strati che circondano il celenteron. L’idrocaule è dotato di un rivestimento protettivo detto
perisarco, che forma una guaina di chitina. All’estremità dei rami della colonia vi sono gastrozooidi,
dattilozooidi e gonozooidi, anche detti gonangi.
Le meduse sono prodotte per gemmazione da questi e quindi nella fase medusoide gli individui si
staccano dalla colonia, diventando degli organismi natanti, che maturano e producono gameti(
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