Introduzione al welfare state
• Il welfare state è l’insieme delle politiche
pubbliche volte a garantire protezione
sociale, equità e benessere ai cittadini.
Rappresenta uno dei pilastri delle società
moderne e un oggetto centrale dell’analisi
sociologica contemporanea.
Origini storiche del welfare
• Le origini del welfare si collocano tra
Ottocento e Novecento, con le prime
forme di assicurazione sociale (Germania
di Bismarck) e con l’estensione
progressiva dei diritti sociali nel secondo
dopoguerra, in particolare nei Paesi
europei.
Modelli di welfare state
• I modelli di welfare si distinguono per il
grado di universalismo, il ruolo dello Stato,
della famiglia e del mercato. Esping-
Andersen ha classificato i sistemi in tre
principali tipologie: liberale,
socialdemocratico, conservatore.
Il welfare liberale
• Il modello liberale (es. Stati Uniti, Regno
Unito) privilegia il mercato, offre
prestazioni limitate e selettive, incentiva la
responsabilità individuale e prevede una
forte presenza di attori privati.
Il welfare socialdemocratico
• Il modello socialdemocratico (es. Svezia,
Norvegia) si basa su principi
universalistici, alti livelli di tassazione e
prestazioni generose e accessibili a tutti, al
fine di ridurre le disuguaglianze sociali.
Il welfare conservatore-
corporativo
• Il modello conservatore-corporativo (es.
Germania, Francia) lega le prestazioni al
lavoro e allo status occupazionale,
riproduce ruoli familiari tradizionali e una
forte segmentazione del sistema di
protezione.
Il welfare mediterraneo
• Il modello mediterraneo (es. Italia, Spagna,
Grecia) si caratterizza per un ruolo
centrale della famiglia nella protezione
sociale, bassa spesa pubblica e una forte
dualizzazione tra inclusi ed esclusi dal
sistema.
Funzioni del welfare state
• Il welfare assolve a diverse funzioni:
redistribuzione delle risorse, riduzione
della povertà, stabilizzazione economica,
promozione della coesione sociale,
riconoscimento della cittadinanza e dei
diritti.
Welfare e cittadinanza
sociale
• La cittadinanza sociale si afferma con T.H.
Marshall come diritto ad accedere a
istruzione, salute, sicurezza economica.
Essa è complementare alla cittadinanza
civile e politica, ed è realizzata dal welfare
state.
Trasformazioni economiche
e crisi del welfare
• A partire dagli anni ’70, il welfare è entrato
in crisi per effetto di trasformazioni
economiche (globalizzazione,
disoccupazione), demografiche
(invecchiamento) e ideologiche (critica allo
statalismo).
Neoliberismo e riforme
strutturali
• Il neoliberismo ha promosso riforme
orientate alla riduzione della spesa
pubblica, all’individualizzazione del rischio
e alla responsabilizzazione dell’individuo,
trasformando profondamente il welfare
tradizionale.
Welfare to work e
attivazione
• Il modello del welfare to work punta
sull’attivazione dei beneficiari,
condizionando le prestazioni alla
partecipazione a programmi formativi o di
lavoro. Esso mira a ridurre la dipendenza
assistenziale.
Privatizzazione e terzo
settore
• La privatizzazione dei servizi sociali ha
visto una crescente presenza di soggetti
del mercato e del terzo settore nella
fornitura di prestazioni. Questo ha
sollevato interrogativi sulla qualità e
l’accessibilità.
Welfare locale e governance
multilivello
• Il welfare locale si sviluppa in un contesto
di decentramento e governance
multilivello, dove Comuni, Regioni e enti
del terzo settore cooperano nella
progettazione e gestione delle politiche
sociali.
Disuguaglianze e accesso ai
servizi
• Nonostante l’universalismo formale,
l’accesso ai servizi è diseguale: differenze
territoriali, barriere burocratiche e
stigmatizzazione dei beneficiari ostacolano
l’effettiva equità e inclusione.
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Sistemi di Welfare
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Welfare State
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Riassunto esame Politiche sociali, prof. Fantozzi , libro consigliato Il welfare in Italia, Ascoli U.
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Welfare State, Geografia politica e economica