Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Vie nervose e sensibilità Pag. 1 Vie nervose e sensibilità Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Vie nervose e sensibilità Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Vie nervose e sensibilità Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Vie nervose e sensibilità Pag. 16
1 su 16
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Percezione e sensazione

I. sensazione: informazione sensitiva che arriva al SNC (sensazione dettabottom-up).

II. percezione: presa di coscienza di una sensazione (azione detta top-down).

nocicettori: sono delle terminazioni nervose libere (perché devono essere in grado di raccogliere molti tipi di stimoli) relativamente non specializzate, classificate in base alle proprietà degli assoni ad essi associati. Se viene danneggiata la capsula, per esempio in seguito ad una bruciatura, la terminazione nervosa diventa più eccitabile. Si differenziano in fibre Aδ e C a bassa velocità di conduzione, in base al diametro, determinato dalla quantità di mielina presente. Le fibre Aδ sono fibre poco mielinizzate che ricevono stimoli meccano-termici di intensità pericolosa (dolore pungente, che di solito ha una durata piuttosto breve), mentre le fibre C hanno recettori amielinici polimodali che ricevono stimoli di dolore urente, di solito abbastanza prolungato (stimoli termici,

meccanici e chimici).
N.B. non tutte le fibre sono uguali, possono essere mielinizzate o amieliniche e quindi occupare più o meno spazio. La mielina aumenta la velocità di conduzione, perché il segnale salta tra un nodo di Ranvier ad un altro (trasmissione saltatoria), ma occupa anche più spazio e per questo motivo non si trova su ogni fibra.
I nocicettori presentano quindi fibre amieliniche o poco mielinizzate per una questione di spazio, oltre al fatto che le informazioni di dolore non sono una priorità rispetto alle informazioni che evitano di farsi male. Essi sono quindi tra le fibre più lente presenti nel corpo umano.
I nocicettori hanno un basso numero di recettori viscerali, per questo motivo quando si ha un dolore a livello viscerale non si capisce bene dove è localizzato (1/10 di quelli somatici), ampi campi recettoriali, e vie afferenti in comune con strutture somatiche, ragione per cui quando per esempio si ha male al cuore il dolore.viene percepito anche a livello del braccio. La maggior parte di queste vie viene impiegata per la propriocezione. Le vie sensoriali o somatosensitive possono essere classificate in base al numero di sinapsi che si verificano lungo il percorso dalla periferia alla corteccia cerebrale: I. Vie a 2 neuroni (1 sinapsi) che terminano al cervelletto. Queste vie forniscono informazioni principalmente sulla posizione del corpo nello spazio. II. Vie a 3 neuroni (2 sinapsi) che terminano a livello telencefalico (corteccia cerebrale). Gli impulsi viaggiano attraverso un pool di tre neuroni (I, II e III ordine) e diversi interneuroni fino alla corteccia somatosensitiva: I. Neurone di I ordine (protoneurone): raccoglie la sensazione dalla periferia e la trasmette al sistema nervoso centrale (SNC). Il corpo cellulare di questo neurone si trova nel ganglio delle radici dorsali o nel ganglio afferente somatico dei nervi cranici, come il ganglio del V nervo cranico. II. Neurone di II ordine (deutoneurone): il corpo cellulare di questo neurone si trova nel midollo spinale o nel tronco encefalico e si

proietta al talamo.

III. neurone di III ordine: il soma è collocato nel talamo e si proietta alla circonvoluzione post-centrale (area sensitiva somatica a livello del telencefalo) mediante i tratti talamocorticali, che viaggiano attraverso la capsula interna (parte delle fibre di proiezione).

Le componenti periferiche e centrali sono continue, unite al corpo cellulare attraverso un singolo processo; sono neuroni pseudounipolari (soma decentrato rispetto all'asso e quindi l'informazione può transitare senza essere elaborata a livello del soma). La conduzione del segnale attraverso la membrana del corpo cellulare non è un passaggio obbligatorio, non abbiamo bisogno che si raggiunga un potenziale di membrana anche a livello del soma, perché la depolarizzazione che parte a livello della terminazione nervosa viaggia in autonomia fino al telencefalo.

tipi di vie sensitive:

I. via spino-bulbo-talamica (o via del cordone posteriore o sistema del lemnisco (nastro appiattito)

mediale o via di Goll (fascio gracile) & Burdach (fasciocuneato));

II. via spino-talamica (o sistema antero-laterale);

III. via spino-cerebellare (con variante ventrale e dorsale).

I. via del cordone posteriore: i neuroni di I ordine trasportano informazioni dai recettori periferici, ai gangli delle radici dorsali e tramite le radici dorsali entrano nel corno posteriore del midollo spinale e raggiungono la sostanza bianca del cordone posteriore. Gli assoni che entrano inferiormente a T6 formano il fascicolo gracile (informazioni arti inferiori), mentre gli assoni che entrano da T6 in su formano il fascicolo cuneato (informazioni arti superiori).

I neuroni di I ordine si portano ai nuclei omonimi del bulbo (nucleo gracile e cuneato), dove contraggono sinapsi con i neuroni di II ordine. Quest’ultimi, dopo aver lasciato i nuclei, decussano (sempre a livello del bulbo) e ruotano di 90° (trasporto crociato) in senso dorso-ventrale, dando origine alle fibre arcuate e formando il lemnisco

mediale attraverso e cui giungeranno al nucleo ventrale posteriore del talamo e poi al telencefalo. Questo significa che se a livello del bulbo e del midollo spinale medialmente viene rappresentata la parte inferiore del corpo e lateralmente la parte superiore, a livello del mesencefalo, nella porzione mediale viene rappresentata la parte superiore del corpo, mentre nella porzione laterale la parte inferiore. Le fibre sensitive dei nervi cranici misti (V, VII, IX e X), afferenti al nucleo sensitivo del trigemino, trasportano la sensibilità tattile dal territorio del volto, e vengono trasportate al talamo dal lemnisco trigeminale, che si unisce al lemnisco mediale nel suo lungo percorso (lemnisco trigeminale si trova dorsalmente al lemnisco mediale). Nel talamo avviene una seconda sinapsi con il neurone di III ordine che si proietta al telencefalo. In questo modo le informazioni dal lemnisco mediale e dal lemnisco trigeminale arrivano al nucleo ventrale posterolaterale (VPL), il quale si

proietta al giropostcentrale, cioè alle aree somatosensitive. A questo punto avremo medialmente la rappresentazione dell'arto inferiore e lateralmente la rappresentazione dell'arto superiore. La via del cordone posteriore trasporta informazioni di sensibilità somatica epicritica (finemente discriminata e cosciente) e di sensibilità propriocettiva cosciente, che serve per la stereognosia, cioè la capacità di riconoscere grandezza, forma, peso e tessitura di un oggetto tenuto in mano, e per la cinestesi, cioè il senso di movimento e posizione per le varie parti del corpo (una parte dell'informazione andrà al cervelletto perché deve coordinare il movimento, l'altra è un aspetto cosciente del fatto che il corpo occupi una determinata posizione nello spazio). II. via spino talamica: possiede due componenti: anteriore e laterale. La componente anteriore trasporta informazioni protopatiche, emotive e non

discriminate, mentre la componente laterale quelle termiche e dolorifiche. I neuroni di I ordine trasportano informazioni dai recettori periferici ai gangli delle radici dorsali, e successivamente alle corna posteriori del midollo spinale (sostanza grigia, dove ci sono i sono di neuroni), dove contraggono sinapsi con i neuroni di II ordine. Quest'ultimi decussano (sempre a livello del midollo spinale) 2-3 metameri al di sopra del punto d'ingresso, prima di ascendere come fasci spinotalamici anteriore e laterale. Questi fasci attraversano il bulbo e raggiungono il talamo dove contraggono sinapsi con i neuroni di III ordine (connessioni talamo-corticali), i cui assoni costituiscono le fibre di proiezione dirette alla corteccia sensitiva primaria (telencefalo).

Nello specifico, il fascio spinotalamico laterale arriva al nucleo ventrale posteriore del talamo (VPL) e successivamente alla corteccia somatosensitiva, e trasporta informazioni termiche e nocicettive (dolorifiche), dando quindi

Informazioni discriminatorie su dove proviamo dolore, le risposte sono di tipo autonomico. Il fascio spinotalamico anteriore e il fasciospino-reticolare arrivano alla linea mediana dei nuclei del talamo, precisamente al nucleo ventrale postero-mediale (VPM), e successivamente raggiungono molti punti della corteccia, ma anche la corteccia cingolata anteriore e la corteccia dell'insula, che fanno parte del sistema limbico e danno una connotazione emotiva del dolore. Oltre a questo, trasportano informazioni protopatiche (o non discriminate) come la sensibilità superficiale tattile e pressoria (e.g. prurito, solletico). La corteccia somatosensitiva primaria possiede più proiezioni discendenti che ascendenti, perché modulano il flusso ascendente delle informazioni sensoriali a livello del talamo e del tronco encefalico.

Percezione del dolore - Alzheimer: la percezione del dolore è importante per capire alcune patologie, quale per esempio l'Alzheimer, la tipologia

didemenza più abbondante tra la popolazione anziana. Nell'Alzheimer succede che il sistema laterale, quello degli stimoli dolorifici, funziona correttamente, mentre il sistema anteriore è spesso danneggiato perché la corteccia cingolata può essere stata intaccata dalla patologia. Questo significa che i pazienti provano effettivamente dolore, ma non hanno la connotazione emotiva, non capiscono di cosa si tratta. Questo distacco tra le due modalità di percezione del dolore crea appunto ansia. Sostanzialmente succede che, non avendo l'aspetto emozionale legato al dolore, i pazienti affetti da varie forme di demenza utilizzano meno analgesici e hanno quindi del dolore non curato, non presentano espressioni facciali tipiche del dolore e non hanno una risposta autonomica al dolore (es. aumento pressione e frequenza cardiaca). Dal punto di vista dell'operatore sanitario non basta osservare le espressioni facciali per capire se il paziente prova dolore.dolore.lesione - sindrome di Brown-Sequard: una lesione ad un emimidollo porta alla sindrome di Brown-Sequard. Essa causa una perdita della sensibilità epicritica e propriocettiva della parte omolaterale al danno (un'anestesia dell'area cutanea omolaterale nel segmento della lesione), dovuta ad un danno del cordone posteriore, non ancora decussato, e alla perdita della nocicezione e delle sensazioni termiche controlaterali al di sotto della lesione (dovuta ad un danno ai tratti spino-talamici che sono già decussati sotto la lesione). modulazione periferica del dolore. È possibile avere una modulazione periferica del dolore massaggiando la parte dolorante o tramite la terapia TENS (stimolazione nervosa elettrica transcutanea), in modo da avere interazioni locali tra afferenze meccanocettive e circuiti di nocicezione a livello del cornetto spinale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
16 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sngrvtt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Castagneti Lara.