Approccio semplice
Non devo passare per uno step in vitro. Ho lo scaffold, metto i
fattori, impianto.
× i fattori di crescita sono molecole molto costose
× c è il rischio di indurre una crescita incontrollata di tess e di
generare una massa tumorale. Questa è una questione dibattuta
su cui non c è unanimità.
× La forma della rete vascolare non è prevedibile, dipende dal
soggetto, non riesco a programmare la distribuzione della
rete vascolare all interno dello scaffold, quindi non è
riproducibile e può non essere omogenea.
2) Bioreattore:
Stimolo lo scaffold con alcune forze, es un flusso, dopo averci
messo delle cell endoteliali, mi aspetto che ci sia alla fine una
direzionalità nella crescita dei vasi. Poi impianto. Devo mettere cell
autologhe, qunidi devo prelevarle, farle espandere, ecc qunidi ci vuole
tempo e devo sterilizzare tutti i passaggi. Infatti questo approccio non è
molto usato.
3) Sistemi microfluidici (soft litography):
Sono modelli 3d in vitro di reti microvascolari con un pattern
specifico. Sono reti di canali che vengono perfuse da sospensioni di
cell endoteliali, queste colonizzano le pareti dei canali e formano l
endotelio, che mima quello naturale.
Es.
Stampo in silicone. Controstampo in gelatina per due volte, con canali
semicircolari, con gelatina parzialmente reticolata con
transglutaminasi. Si uniscono le due metà, completando la
reticolazione. Così si forma una struttura a canali circolari e di raggio
decrescente (centinaia di micron). Le due barre laterali rosse servono
per sovrapporre correttamente i due emistampi, che hanno due fori e
vengono inseriti nelle barre perché siano allineati. Soft litography.
Se ho la gelatina reticolata con l mTg posso avere modelli più complessi,
perché sulla parete dei vasi metto le cell endoteliali, dentro la
gelatina posso mettere le cell che voglio studiare mentre reticola
perché l mTg non è tossico.
Es.
All interno dello scaffold (in rosa) è stato creato un microcanale dove
sono state seminate le cell endoteliali. Nella matrice di idrogelo di
collagene sono state seminate cell tumorali, perché sono in grado di
richiamare cell endoteliali e di promuovere la formazione di nuovi
vasi per rilascio di fattori pro-angiogenici, il tumore è una massa di
tessuto con una rete vascolare all interno molto random che si genera
grazie alla crescita veloce di queste cell. Qunidi questo modello
voleva capire se queste cell tumorali all interno del collagene
stimolassero la crescita di vasi anche all interno della matrice di
collagene.
4) 3d-printing (fresh printing):
Vengono realizzato un network di canali all interno dello scaffold,
costituiti da un materiale sacrificale, che dopo la stabilizzazione
dello scaffold verrò rimosso selettivamente, lasciando delle cavità. I
canali verranno perfusi da una sospensione di cell endoteliali che
formeranno i vasi.
Posso progettare la configurazione della rete vascolare
gerarchia nel calibro dei vasi, es si parte da una geometria con
diam grande e si fanno ramificazioni di diam +piccolo
Si possono usare 3 tecniche:
- elettrospinning coassialevasi piccoli
- 3d printing grandi
vasi
- Stereolitografiavasi piccoli
Il mat sacrificale deve poter essere disciolto e eliminato senza
alterare lo scaffold. Es se ho il PLA che è idrofobico necessiterebbe di
un solvente inorganico quindi no. Es di mat sacrificali:
- Il pluronic, eliminato con acqua
- Il PVA, si elimina con acqua
- Zuccheri, zucchero vetrificato tipo caramello, es agarosio
- La gelatina, la elimino alzando la T
- Alginato, con soluzione chelante di ca++
- Pnipaam, andando sotto i 32°
Es. Strutture in zucchero vetrificato
Es. rete vascolare 3d.
In quelli di prima avevo delle reti 2d, allora posso pensare di
sovrapporne tante ma non si parlerebbero non avrebbero
connessione.
Es. alginato stampato in 2d e reticolato con CaCl2, all interno di
gelatina reticolata. Eliminato per immersione in soluzione
chelante di Ca++.
Questo scaffold con questo canale può essere collegato a un arteria
presente nel tess in cui impianto lo scaffold. Qui è stata introdotta un
arteria di ratto, è stata incollata con colla di fibrina.
Es. Qui struttura in agarosio, stampata con bioprinting (cell endoteliali).
Per la tridimensionalità sono stati usati 3 canali, sono stati inglobati nel
mat GelMA/PEGdA poi reticolato con uv, con cell all interno. Agarosio poi
rimosso per aspirazione o in modo manuale.
Es. Struttura 3d in PVA. All interno di gelatina reticolata con mTG. Poi
rimossa con acqua.
5) Matrici naturali decellularizzate
Sulla foglia ci sono dei canali di aspetto gerarchico, quindi imita
bene le condizioni in vivo.
Non impiantiamo la foglia ma la decellularizziamo: si mantiene la
ecm, tolgo le cell, così non ho problemi di risposta immunitaria
quando impianto. Su tess umani o animali. Ma anche su vegetali. Qui
foglia di spinacio. Nel tempo perde colore perché viene tolta la
clorofilla e le cell. Rimane una strutt trasparente fatta di cellulosa
con i canali all interno. Da inglobare poi nello scaffold.
Si sono perfusi i vasi all intenro di questi canali. Si possono
seminare all interno cell endoteliali. In B perfusione con liquido. In C
hanno messo delle microsfere e hanno misurato quante riescono a
perfondere la struttura, che dipende dalla gerarchia di calibro
dei canali, le sferette più grandi passano poco, per misurare la
dimensione dei canali.
Poi ci hanno seminato cell endoteliali, le HUMVEC che sono molto
usate e di linea, hanno colonizzato la parete quindi ok.
Es. matrici decellularizzate
1. Vegetali con sviluppo 3d per avere reti 3d. Decellularizzazione
2. Sono stati analizzati al sem per misurare la dimensione dei
canali.
3. Poi inglobate in scaffold di gelma, poi reticolazione
4. Poi prove di stabilità e meccaniche, perché stiamo inserendo
una struttura all interno di un idrogelo, le prove di stabilità per
capire se la presenza di questa struttura influenza la cinetica di
degradazione o se influenza il processo di reticolazione della
gelatina, propr mecc per capire l influenza sullo scaffold in
gelatina se aumentano o diminuiscono
5. test biologici per vedere la vitalità.
1. Nelle tre strutture ho una distribuzione delle dimensioni diversa. Faccio
un confronto con i canali del corpo umano. I vegetali si trovano in un
range compreso tra 10-30 micron del corpo umano qunidi vanno bene.
Caratterizzazionechimico-fisica. Variazione ponderale %. Sono stati
presi i campioni, sono stati messi in acqua, lo scaffold è stato poi
pesato. All inizio ho una diminuizione di peso, perché quando
reticolo la gelma la reticolazione dipende dal grado di funzionalizzazione
ovvero quanti gruppi MA ho sulla gelatina che possono reagire per
reticolare e la parte di gelatina non reticolata che è liquida a 37°
esce dallo scaffold. Poi ho l aumento di peso dovuto allo swelling. I
canal non ha influenzato neg in modo significativo la reticolaz della
gelma.
Ma se volgio vedere
quanta massa è
presente al netto dell
acqua assorbita, qundi si
calcola il parametro di
frazione solida (gel fraction). Dopo il freeze-drying. Vedo che non
ho una perdita di gelatina, a parte quella iniziale non retic. La cellulosa
non si degrada e non influenza la reticolazione.
Poi prove di perfusione per iniezione di
colorante inerte
Poi prove meccaniche. Misuro rigidezza E. Ho caratt mecc diverse a
seconda della strutt veg inglobata. Quindi posso mimare un tess adiposo
o tumore e quindi mimare diverse patologie/condiz fisiologiche.
Prove di citotossicità. Nella decellularizzazione potrebbero esserci
residui del processo o rilasciati dalla matrice decell stessa. Poi di
citocompatibilità, usando preadipociti.
Studio per vedere se i preadipociti oltre ad aderire si differenziavano
Es. 3d printing, fresh printing
- Direct printing: stampa di strutture all interno di un bagno
sacrificale, come un idrogelo. Perché certe strutture 3d non sono in
grado di reggersi da sole e quindi uso un idrogelo come mat di
supporto che permette all ago di muoversi e stampare sull asse x y
e z formando strutt 3d, con dei mat che non sarebbero stampati 3d
senza l ausilio di questo bagno di supporto. Qunidi poi si elimina il
bagno e si ottiene la strutt 3d
- Indirect printing: si stampa la struttura all inetrno del bagno,
la struttura è il mat sacrificale che lascia i canali vuoti dopo l
eliminazione mentre il bagno è lo scaffold in idrogelo da
gelificare