Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 25
Tutte le dimostrazioni di Analisi 1  Pag. 1 Tutte le dimostrazioni di Analisi 1  Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tutte le dimostrazioni di Analisi 1  Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tutte le dimostrazioni di Analisi 1  Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tutte le dimostrazioni di Analisi 1  Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tutte le dimostrazioni di Analisi 1  Pag. 21
1 su 25
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Dimostrazioni di Analisi I

(e spiegano bene)

  1. Teorema sui numeri complessi

Dato W ≠ 0 complesso ed n ∈ ℕ le soluzioni di zn = W sono esattamente (distinte) e sono individuate dalla formula:

z = |w|1/n · e

ω = arg di W + 2πk/n con k = 0, 1, 2, ... n - 1

Metodo Assolutivo

zn = W con W soggetto ≠ 0 (altrimenti banale)

Siano v ∈ ℝ e z ∈ ℝ, r > 0 Tali che W = r e [r = |w| ed θ = arg(w)]

z1 = r1/n e

... zn = r1/n en

θk = λ/n + 2πk/n; k = 1, ..., n

1a Verifica

z1, ... zn sono soluzioni:

Prendo zk = r1/n ek e verifico zkn = W

zkn = (r1/n ek)n = (r1/n)n · (ek)n = r e · n

= re = W

n · θk = λ + 2π · k · l

= λ + 2kπ

2a Verifica

Sono n soluzioni distinte, vale a dire

se k ≠ t allora zk ≠ zh

(Per Assurdo)

Supponiamo di avere k, h diverse ⊂ {1, ..., n}

e supponiamo per assurdo che:

zh = zk

r1/n eh = r1/n ek

2 numeri complessi sono uguali se e solo se

eh = ek

θn = θk

hanno lo stesso modulo

hanno argomenti uguali a meno di 2kπ né Z

sono lo stesso angolo a meno di 2πné Z

∃ m ∈ ℤ tale che Θ = k + 2πm

hk = h - kn - k

hk = hk - m⁄k = h - m ∈ ℤ

h,k ∈ {1,...,n}

h-kn ( ∈ (n-3)n , n+1n ) ⊂ ( -1 , 1 )

m ∈ ℤ (n ≥ 5 )

=> m = 0

3-VERIFICA

Non ci sono altre Z fattori di Zⁿ∙W che non coincidono con una delle RADICI Z₁, ..., Zₙ

Si può dimostrare in 2 MODI

① Sia ζ = ρe ed impongo ζⁿ = W∙e

{ ρZ eiΘₙ = r e }

pⁿ = r e Θₙ = 2l + 2πm m ∈ ℤ

Θ = 2n

(n)m n,πn,2

Θ = 2n + 2π (n-3n)

= 2n + 2π + πn

② Introduco i polinomi di variabile complessa e coefficienti complessi.

P(z): ℂ → ℂ è una funzione della forma:

(✣) P(z) = aₙzⁿ + aₙ₋₁ zⁿ⁻¹ + ... a₁z + a₀

∃ n ∈ ℕ ed esistono (n+1) numeri complessi a₀,...,aₙ ∈ ℂ tali che vale (✣)

Teorema limite di a

Sia f: A → ℝ p.t. ∃ Aε di A tale che limx→x₀ f(x) = +∞ o -∞

Allora anche f ha limite per x → x₀

Teorema

Sia f: (a,b) → ℝ (anche en b: +∞ o a: -∞)

Allora preso x₀ ∈ (a,b) si ha che

∃ limx→x₀⁺ f(x) ⇔ ∃ limx→x₀⁻ f(x) = sup f(x) (a,x₀) = inf f(x) (x₀,b)

Oss.: se x₀ ∈ (a,b) ed f: (a,b) → ℝ crescente

Allora limx→x₀⁺ f(x) = l+ limx→x₀⁻ f(x) = l-

è finito o vale l- ≤ f(x) ≤ l+

Perché l± è finito?

l+ = inf f(x) (x₀,b) ⇒ f(x) > f(x)

l- = sup f(x) (a,x₀) ≤ f(x)

a = 0 b = +∞ se f: [n₀,+∞) ∩ ℕ → ℝ crescente

Allora ∃ limn→∞ f(n) = sup f(n), n ∈ ℕ

In questo caso il limite potrebbe essere +∞

11. Teorema di Cesàro

an ≥ 0 ed ∃ limn→∞ an = l ∈ [0, ∞]

Allora:

∃ limn→∞ √n an = √l

12. Teorema di permanenza del segno

Vale per limiti di funzioni (le successioni sono particolare funzioni)

Sia f: A → ℝ e x0 p.t. di Acc (A), supponiamo ∃ limx→x₀ f(x) = l ∈ ℝ

  1. Se f(x) > 0 ∀ x ∈ A allora l ≥ 0
  2. Se l > 0 (anche ≥ 0+) allora ∃ U (intorno di x0) ⊆ A o ∃ 0 < l' < l tale che f(x) > l' ∀ x ∈ U (x0) \{x0}

La dimostrazione è una congettura della nozione di limite.

Se ho limite (non basso) allora devo scegliere l ₀ < l

⇒ ∀ V intorno di l ∃ V intorno di x0 tale che f(x) ∈ V ∀ x ∈ U \ {x0}

Se l > 0 allora posso prendere

|-0 0 l' |-0 L > 0

f(x) ∈ V f(x) > l' punto qualsiasi.

L’insieme V = (l', l^∞) è un intorno di l

Enunciato forte

∀ L' < l < L'' posso trovare U (x∈) tale che

∀ f(x) > l' ∀ x ∈ U(x∈) \ {x₀} e (L'', L'') ∀ x ∈ U(x∈) \ {x0}

16 Teorema di Heine Borel

Caratterizzazione di compatti di R

Sia C ⊂ R assegnato. Si ha

C è compatto ↔ C è chiuso limitato

17 Teorema di Weierstrass

Sia f: K → R

  • f continua in K ⊂ R
  • K compatto

Allora

∃ xM, xm ∈ K tali che

  • f(xM) = maxK f
  • f(xm) = minK f

DimoSTraZioNe

Dato B &neq; ∅ ⊂ R ⇒ ∃ sempre xm ∈ B tale che limn → ∞ xn = sup B

Come si vede?

Se sup B = +∞

Fisso M = 1, 2, ... per definizione ∀ M ∃ x ∈ B: x > M

  • per M = 1 diciamo x ∈ B > 1 ⇒ x1
  • per M = 2 diciamo x ∈ B > 2 ⇒ x2

Costruisco Xn ∈ B

con Xn > n ⇒ limn xn = ∈ = sup B

Se sup B = l ∈ R

per definizione preso l’ < l ⇒ x = xI ∈ B tale che

l > xI > l’

Scelgo Vn

l’ = l – &frac1;n

Chiamo Xn = XI; l’ = l – &frac1;n

xm ∈ B e lim l – &frac1;n < Xn <= l

Teorema

Se f: A → IR è crescente (x1 ≤ x2 ⇒ f(x1) ≤ f(x2)) ed f derivabile in x0 allora si ha

f'(x0) ≥ 0

Dimostrazione

f(x) - f(x0) è ≤ 0 se x ≤ x0 ≥ 0 se x > x0

x - x0 è ≤ 0 se x ≤ x0 ≥ 0 se x > x0

In particolare

(f(x) - f(x0))/(x - x0) ≤ 0 se x < x0 ≥ 0 se x > 0

Il segno è mantenuto nel lim per x → x0

f'(x0) ≥ 0

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
25 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zanricca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Gelli Maria Stella.