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PRECISIONE ALTIMETRICA
La precisione altimetrica in seguito alla compensazione di un blocco a modelli
indipendenti può essere espressa dalla seguente relazione:
La precisione in quota dipende in primo luogo dal numero di modelli tra due
serie di punti d’appoggio altimetrici (disposti perpendicolarmente all’asse delle
strisciate).
Per aumentare ulteriormente la precisione è buona norma introdurre punti di
appoggio altimetrico a intervalli di i/2 modelli.
La configurazione migliore della rete di appoggio in quota è quella illustrata in
figura.
Questo grafico mostra la relazione tra la precisione in quota dei punti agli
spigoli dei modelli e il numero i di modelli compresi fra due linee di punti di
appoggio. Si nota la media degli s.q.m. dell’intero blocco e il valore massimo di
s.q.m. nella posizione più sfavorevole. In formule:
Facendo il paragone con le considerazioni svolte nei riguardi della precisione
planimetrica, si nota che la precisione altimetrica è sensibilmente meno
favorevole. Se si vuole contenere al massimo il decadimento di precisione è
necessario disporre linee di punti di appoggio altimetrico ogni tre modelli.
Tale accorgimento provoca un eccessivo costo per cui, come vedremo
analizzando alcuni capitolati, si usano file di punti altimetrici ogni quattro
modelli.
PRECISIONE PLANO-ALTIMETRICA DI STRISCIATE SINGOLE
La precisione dei punti ricavati per triangolazione a modelli indipendenti in una
strisciata, dipende principalmente dal numero dei modelli compresi fra punti di
appoggio successivi. Il grafico rappresenta l’andamento degli
s.q.m. medi e massimi sia in planimetria che
in quota.
La riduzione di precisione causata
dall’aumento del numero di modelli
intermedi ai pnti di appoggio è sensibilmente
inferiore all’aumento di precisione derivante
dalla maggior scala dei fotogrammi.
TRIANGOLAZIONE FOTOGRAMMETRICA A STELLE PROIETTIVE
Nel metodo di compensazione a stelle proiettive (bundle adjustment), di una
strisciata o di un blocco di fotogrammi con ricoprimenti minimi del 60%
(longitudinale) e 20% (trasversale) si calcolano direttamente le relazioni tra
coordinate immagine e coordinate oggetto, senza introdurre le coordinate
modelli quale passaggio intermedio.
Con questo metodo l’entità elementare del blocco è costituita dal fotogramma.
I punti immagine e il centro di presa di ciascun fotogramma definiscono una
stella di raggi nello spazio. I parametri di orientamento esterno di tutte le stelle
del blocco, ossia tutti i fotogrammi, vengono calcolati simultaneamente. I dati
di partenza sono le coordinate immagine dei punti di legame (punti presenti in
più di un fotogramma) e le coordinate immagine e oggetto dei punti di
appoggio.
PRINCIPIO DELLA COMPENSAZIONE
Le stelle proiettive vengono traslate e ruotate in modo che i raggi si
intersechino al meglio in corrispondenza dei punti di legame e passino il più
possibile per i punti di appoggio.
EQUAZIONI ALLE MISURE
Le equazioni risolutrici sono rappresentate dalle equazioni di collinearità, le
quali devono quindi essere linearizzate come abbiamo già visto all’inizio del
corso.
Ogni punto immagine dà origine a due equazioni.
Ogni fotogramma metrico introduce 6 incognite. Ogni fotogramma non metrico
ne introduce 9.
Ogni punto di legame introduce 3 incognite aggiuntive.
La necessità di linearizzare le equazioni di collinearità richiede la conoscenza di
valori approssimati di tutte le incognite del sistema.
A questo scopo si può operare in due modi differenti: