Le biomolecole sono sistemi micro, quindi seguono regole diverse dei
sistemi macro. Sono nel range dei nm.
Le macchine molecolari trasformano energia idrolizzabile in
lavoro meccanico utile, e hanno un rendimento elevato sull 80% vs
20-30% nel mondo macro.
Hanno un comportamento stocastico, random. Sono sistemi che lavorano
fuori dall equilibrio, il calore viene rilasciato continuamento nell ambiente
es per idrolisi atp. Le forze in gioco osno dell ordine dei pN. L energia
termica è di qualche kbT. Quindi le biomolecole sono sempre soggette
alle fluttuazioni termiche e da qui deriva il loro comportamento
stocastico.
La conformazione delle biomolecole è collegata alla loro funzione
biologica. Le fluttuazioni termiche hanno una funzione centrale per l
attività biologica perché influenzano la forma.
Perché vogliamo registrare eventi prodotti da singole molecole? Gli
esperimenti di bulk registrano il comportamento medio delle
molecole dell insieme. Come immobilizzo e sollecito una singola
molecola?
Un metodo è l AFM: registro le forze, in un range elevato da 50 pN a 10
nN, che sono troppo grandi per i range naturali di pN. Quindi devo
usare trappole ottiche e magnetiche. La trappola ottica ha un range di
forze di 0.1-100 pN, si utilizzano dei fasci laser collimati sulla
particella, che genera un campo di forze di richiamo verso il
centro, si stima la forza. La trappola magnetica funziona in modo
simile ma utilizza un campo magnetico con un magnete verso un
centro, e si riescono a misurare forze ancora +basse quindi 1 fN-1pN. Il
FRET è una tecnica di microscopia, che non misura forze ma gli stati in
cui si trovano le molecole, es tempo di permanenza della molecola
in un certo stato/conformazione.
FRET (Fluorescence Resonance Energy Transfer). La molecola è
ingegnerizzata in modo che due fluorofori si leghino a due specifici
domini. Basata sull utilizzo di un laser per indurre il passaggio di
energia da un atomo donatore a un accettore. A seconda che
questo passaggio avvenga o meno e che quindi emetta l accettore o il
donatore, si capisce se la molecola è aperta o chiusa quindi il
cambiamento di conformazione. I donatori/accettori hanno la loro
lunghezza d onda di eccitazione e di emissione, che è +bassa di
quella di eccitazione. Se la molecola è aperta il donatore eccitato
emette e lo vedo. Se il donatore e l accettore sono vicini, quindi quando
la molecola è chiusa, allora il donatore passa energia all accettore
e fa emettere l accettore. A seconda della lunghezza d onda emessa
capisco se sta emettendo donatore o accettore e per quanto tempo e
quindi in che conformazione si trova la molecola. La probabilità che
emetta il donatore o l accettore ha una distribuzione a campana con
valor medio centrale pari alla lunghezza d onda di emissione dei due, con
una certa distanza tra i due picchi.
Deltax è la risoluzione spaziale, deltaF è la risoluz della forza. Se
aumento la risoluzione in forza diminuisce quella spaziale. Perché
il loro prodotto è costante e circa pari a 1 kbT. La rigidezza della
sonda (k) è pari al rapporto tra la risoluz di F e la risoluz spaziale.
Trappola ottica o pinza ottica.
Per immobilizzare nello sbazio particelle micro o nano metriche.
Grazie a un fascio di luce laser focalizzato, genera uno spot luminoso
sulla particella applicando una forza. Viene bloccata nel centro
della trappola.
La forza generata dalla trappola è proporzionale allo spostamento
rispetto al centro, come una molla, che richiama verso il centro la
particella in modo elastico. Se una forza esterna porta la particella
fuori dal centro il laser tende a riportarla al centro applicando una forza
opposta. È un dinamometro in grado di misurare forze dell ordine del
pN (0.1-100pN).
Il laser viene focalizzato tramite un obiettivo come nel microscopio.
Lo spot è limitato e molto intenso. Laser + obiettivo + ottiche +
sistema di misura a valle.
Premessa. Keplero nel ‘600 osservò che le comete disponevano la
loro coda dalla parte opposta rispetto al sole, qunidi il sole
esercitava una forza sulla cometa, una pressione radiante sulla
materia celeste. Propose di navigare dalla Terra alla Luna a cavallo della
luce.
I fotoni, anche se non hanno massa, possiedono una quantità di moto
infatti. Quando un atomo assorbe o emette un fotone, la sua quantità di
moto cambia in accordo con la legge di newton. Quando una
microparticella è colpita dalla luce, allora devia la direzione di un
facsio di luce per riflessione o rifrazione e sulla particella agisce
una forza, data dalla variazione della quantità di moto della luce
incidente.
La pressione radiante è stata studiata per usarla per alleggerire il peso
dei raggi e quindi il carburante necessario. La prima trappola ottica è
stata costruita nel 1970 negli USA da Arthur Ashkin, una trappola di
levitazione ovvero ha usato la luce per vincere la forza di gravità.
Il flusso della quantità di moto è dp/dt, la sua variazione segue quella
formula.
W rimane cost perché S è un vettore, che rimane cost in modulo ma
viene deviato per rifrazione qunidi cambia solo direzione di un certo
angolo tetha.
Usando un facsio parallelo avrei una F verso il basso e le componenti
laterali che si annullano, mentre con un facsio collimato genero una
forza verso l alto di propulsione, vs peso e riflessione.
Effetto della rifrazione su particella in polistirene. Lente dell obiettivo.
I due raggi simmetrici vengono deviati due volte, due rifrazioni
(prima dal vuoto alla sfera e poi dalla sfera al vuoto). Si ottiene
una forza verso l alto, verso il centro, che è il fuoco ovvero dove si
incontrano i raggi simmetrici collimati dall obiettivo.
Contro la forza di rifrazione (che va verso l alto = forza di
propulsione), c è la forza peso e la forza di riflessione (che vanno
verso il basso = forza di scattering) che genera una forza di
scattering ovvero verso il basso nella stessa direzione della luce.
Devo vincere forza peso e forza di riflessione. Per amplificare l
effetto della rifrazione, posso agire in diversi modi:
1. aumentare l apertura numerica, ovvero inclino di + i raggi, c è
però un limite fisico, al max si raggiunge 1.4 come apertura numerica
(in olio). E potrei avere poi problemi in detection.
2. aumentare la potenza W, però posso riscaldare e questo non va
bene per le biomolecole, che possono denaturare e modificarsi.
3. Dual beam laser, ovvero due laser proiettati da lati opposti,
collimati con due obiettivi allineati, quindi con due fuochi e due
spot, per elidere le componenti di riflessione. Non ho scattering
grazie al bilanciamento di forze. Ma non è facile avere un setup del
genere, perché devo avere i laser perfettamente allineati e qunidi poi
devo correggere le misure e due lenti una sopra e una sotto qunidi
non un microscopio commerciale. Posso però usare potenze minori
perché ne ho due, quindi trappole +efficienti.
Tutto questo per intrappolare in direzione z ovvero la direzione del
laser. In direzione trasversale? Devo investire la particella con un
fascio luminoso che non sia uniforme ma gaussiano, ovvero con
intensità maggiore al centro e minore ai lati. Sono comunque raggi
simmetrici. Se la particella è spostata verso destra da qualche forza,
allora il raggio C è + intenso rispetto a R per la gaussiana. Si genera una
forza verso il basso, perché quei raggi non sono collimati, ma la
componente in x è maggiore verso sinistra grazie al raggio + intenso.
Con la sovrapposizone degli effetti, sia gaussiana che
collimazione del fascio, devo ottenere una forza sia verso l alto
che verso sinistra/destra. Si crea quindi un campo di forze verso il
centro della trappola. Qualunque forza la porti via dal centro, la
trappola la riporterà nel centro.
Devo misurare lo spostamento della particella. Nel microscopio c è
un obiettivo che collima il raggio e dall altro un condensatore che
accoglie i raggi in uscita e li porta verso un detector ovvero un
fotodiodo a quattro quadranti che misura ddp che correlano con la
posizione.
La miosina sta camminando sull actina tirando la particella. Se aumento
l apertura numerica inclino di + i raggi, sul condensatore i raggi
sono proiettati totalmente e non riesco a vedere lo spostamento
quindi non posso fare detection. Qunidi devo tenere una apertura
numerica limitata.
Hardware. Un laser, attraverso delle ottiche e uno specchio dicroico,
viene deviato verso l obiettivo, che collima verso la particella, raccolti
dal condensatore e poi camera. Obiettivo a immersione a olio per
aumentare l apertura numerica. Detectore di posizione. Lampada
per illuminare.
Qui due laser separati, uno per il trapping e uno per la detection,
disaccoppio.
Calibrazione della trappola. Come faccio a conoscere la rigidezza
della trappola e il fattore di conversione tra ciò che misuro e il
segnale in output?
1. metodo delle forze di trascinamento viscoso. La forza di
trascinamento viscoso è la forza applicata da un fluido di viscosità
eta e velocità v sulla particella sferica di raggio r. Ma io non
conosco la velocità quindi dovrei prima applicare la trappola e misurare
la forza e poi togliere la trappola e misurare la v con cui la pallina si
muove nel flusso di liquido, e confronto la F misurata con la trappola
e la F calcolata con la formula partendo dalla misura di v. Ma è un
metodo impreciso.
2. Allora si intrappola la sferetta, senza avere flusso nella camera. Si
mette in oscillazione la camera con frequenza e ampiezza nota. Il
liquido quindi si mette in movimento con parametri noti. La posizione
della camera la stabilisco io, la velocità è data dalla derivata, la
forza è funzione della velocità. Il fotodiodo misura il segnale d uscita,
che è sempre un coseno ma con un coefficiente A. Si misura il segnale d
uscita a diverse frequenze e plotto i punti e determino A, fitting dei
dati lineare. D è un fattore di calibrazione, non include la rigidezza
della trappola. Metodo preciso di trascinamento delle forze viscose.
3. Metodo dei moti browniani. La sferetta intrappolata è soggetta a
forze casuali dovute alle fluttuazioni termiche, ovvero i moti
browniani. Però sarà sempre richiamata al centro della trappola. Per
definire la rigidezza della trappola e quindi ricavare F come rigidezza *
spostamento. Si parte dall equazione del moto della particella, dato
dal termine inerziale il termine viscoso e il termine elastico e la forza
browniana.
Se F(t) è dato dai moti browniani allora ha media nulla e ha spettro
di potenza costante.
Si fa la trasformata di fourier dell equazione di moto da cui si
ricava la frequen
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