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V ITA E OPERE
Tommaso nacque a Roccasecca nel 1225.
Nel 1243 entrò a Napoli nell’ordine dei domenicani, e da li fu mandato a
Parigi dove divenne scolaro di Alberto.
tornò in Italia. Nel 1265 gli fu affidato l’incarico
Nel 1259 lasciò Parigi e
di ordinare gli studi nell’ordine di Roma.
In questo periodo scrive la summa contra gentiles, commentario alle
sentenze, I e II summa theologiae.
Nel 1272 insegna all’università di Napoli.
Nel gennaio del 1274 parte per recarsi al concilio di Lione. Durante il
viaggio si ammalò e morì il 7 marzo 1274 nel chiostro cistercense di
Fossanova.
R AGIONE E FEDE
Il sistema tomistico ha la sua base nella determinazione rigorosa del
rapporto tra ragione e rivelazione.
Il principio aristotelico che ogni conoscenza inizia dai sensi è utilizzato da
Tommaso per limitare la capacità e le pretese della ragione.
La ragione umana può elevarsi a Dio, ma solo partendo dalle cose
sensibili.
Le creature conducono alla conoscenza di Dio come l’effetto conduce alla
causa. La dimostrazione a posteriori può essere quindi adoperata per la
conoscenza di Dio.
T
EORIA DELLA CONOSCENZA
La teoria della conoscenza tomistica è ricalcata su quella aristotelica.
Acquista il carattere astrattivo; quindi l’astrazione è il processo attraverso
il quale il soggetto conoscente riceve l’oggetto.
Secondo S. Tommaso la materia è duplice. L’intelletto astrae la specie
della cosa naturale della materia sensibile individuale, ma non della
materia sensibile comune. L’universale è l’oggetto proprio e diretto
dell’intelletto.
M ETAFISICA
S. Tommaso ritiene che l’essenza e l’esistenza stanno tra loro nel rapporto
di potenza e atto. L’essenza è in potenza rispetto all’esistenza. L’esistenza
è l’atto dell’essenza; l’unione dell’essenza con l’esistenza richiede
l’intervento creativo di Dio.
Solamente in Dio l’essenza è la stessa esistenza. Non c’è quindi
un’essenza che sia potenza, poiché Dio è atto puro.
La riforma tomistica muta la metafisica aristotelica trasformandola da
considerazione dell’essere necessario in considerazione dell’essere creato.
S. Tommaso distingue l’essere delle creature (separabile dall’essenza e
quindi creato) , dall’essere di Dio (identico con l’essenza e quindi
necessario).
Dio solo è l’essere per essenza, le creature hanno l’essere per
partecipazione.
Se Dio è primo nell’ordine dell’essere, non lo è nell’ordine delle
conoscenze umana poiché cominciano dai sensi. Una dimostrazione
dell’esistenza di Dio è dunque necessaria. S. Tommaso scrive perciò
cinque vie per giungere all’esistenza di Dio:
La prova cosmologica
1. Tutto ciò che si muove è mosso da altro.
Poiché non è possibile procedere all’infinito, deve esistere un primo
motore che non è mosso da nessun’altro
La prova causale
2. Nell’ordine delle cause efficienti non si può risalire all’infinito perciò
deve esserci una causa efficiente prima che è Dio.
La via del rapporto tra possibile e necessario
3. Le cose possibili esistono in virtù delle cose necessarie. Bisogna
quindi risalire a qualcosa che sia necessario di per se e sia la causa
della necessità di ciò che è necessario per altro, e questo è Dio.
La via dei gradi
4. Si riferisce ai gradi di perfezione. Il massimo grado di perfezione è la
causa dei gradi minori. Come il Fuoco è massimamente caldo e da
esso derivano le cose calde, così la causa dell’essere è Dio.
Via del governo delle cose
5. Poiché le cose naturali prive di intelligenza sono dirette a un fine,
devono essere governate da un essere dotato di intelligenza.
T
EOLOGIA
I dogmi fondamentali del cristianesimo, trinità, incarnazione e creazione,
secondo san Tommaso non sono suscettibili di trattamento dimostrativo.
Il concetto di cui San Tommaso si serve per spiegare la trinità è quello
della relazione.
Per ciò che riguarda l’incarnazione, la difficoltà consiste nel poter
intendere la presenza nell’unica persona di Cristo di due nature, divina e
umana
E
TICA
Il governo divino che ordina il mondo verso il suo fine è la provvidenza.
Il disegno provvidenziale stabilisce non solo che le cose accadano, ma
anche il modo in cui accadono. Perciò esso preordina le cause necessarie