Il processo comunicativo di Roman Jakobson
Roman Jakobson ha inquadrato il processo comunicativo e individuato sei fattori imprescindibili, denominati con i termini classici di emittente, canale, codice, messaggio, referente, destinatario. A questi, si associano considerazioni sulla forma linguistica che assume il messaggio: a seconda che questo risenta fortemente delle posizioni ed emozioni dell'emittente (in tal caso prevale l'espressività o soggettività) o dell'attenzione alla concretezza dell'informazione (prevale la "referenzialità"), o all'originalità della forma linguistica (prevale la "poeticità").
La scoperta del testo: caratteristiche generali
I parametri che ci permettono di inquadrare i testi e ci guidano nel valutarne e interpretarne il contenuto sono:
- La coesione: data da tutte le forme di collegamento significativo;
- La coerenza: data dalla congruenza, sul piano concettuale, di tutte le singole informazioni presenti nel testo;
- L'intenzionalità: data da una precisa intenzione da parte del produttore del messaggio di voler comunicare ad altri un certo contenuto;
- L'accettabilità: data dall'atteggiamento del ricevente di volersi impegnare nell'interpretazione di un dato messaggio;
- L'informatività: data dall'apporto di informazione che ogni segmento del testo fornisce;
- La situazionalità: data dal valore pieno che ha il messaggio se è calato nella situazione specifica in cui deve essere interpretato;
- L'intertestualità: data dal collegamento, previsto dall'emittente e reperito dal ricevente, fra il contenuto di un messaggio e quello di altri messaggi;
- L'unità del tema: che deriva in buona misura dalla convergenza delle varie informazioni, verso un evidente "tema di fondo";
- La completezza: che può riguardare sia lo sviluppo sufficiente di tutte le informazioni preannunciate dall'emittente, sia la pura materialità del testo.
Le prime due qualità, coesione e coerenza, si possono considerare quasi la sintesi di tutte le altre.
Tipi di testo
Il testo è un atto comunicativo dove sono protagonisti sia l'emittente sia il ricevente, ognuno dei quali ne gestisce il significato secondo la propria competenza linguistica, in relazione alla propria esperienza del mondo e in direzione dei propri scopi. Il modello tipologico, infatti, si fonda sul grado di "vincolo" interpretativo stabilito dall'emittente e fatto proprio dal ricevente (il quale entra in scena per "comprendere" il significato del testo, nel senso di appropriarsene e volgerlo comunque ai propri obiettivi).
Il modello tipologico porta a considerare come campo di gioco primario la "superficie del testo" formata dalle parole scritte e di condurre su di esso un lavoro di interpretazione del linguaggio. Si tratta di misurare l'aderenza o la distanza dei valori (lessicali-semantici e sintattici) della lingua dell'opera in esame rispetto ai caratteri della langue coeva e dei suoi contesti d'uso; aspetti che riconducono l'ideazione-impostazione e la ricezione-comprensione del testo nell'ambito dei fatti culturali, radicati nell'esperienza della vita e nell'educazione all'uso della lingua.
La somma di questi fattori produce alcuni caratteri fondamentali riscontrabili nei testi stessi e definibili come rigidità ed elasticità interpretativa: questi due parametri, posti ai due poli di un asse di riferimento, non solo permettono di individuare due aree estreme in cui si raggruppano generi testuali nettamente caratterizzati nell'uno o nell'altro senso, ma portano a individuare anche un'area intermedia che accoglie una grande quantità di generi testuali in continua crescita numerica.
Esperienza concreta
In particolare, in base al grado di vincolo interpretativo possiamo delineare tre grandi categorie testuali che definiamo tipi, e alle quali attribuiamo le qualifiche, rispettivamente, di rigidità, semi-rigidità, elasticità. Ciascuno di essi, in base all’uso che ne fa il fruitore, si classificano in classi, e poi ancora in generi testuali in base alle forme concrete assunte dai testi in una determinata cultura.
Categoria dei testi rigidi
- I testi normativi (codici, leggi e decreti, regolamenti), che richiedono di essere redatti in un linguaggio di estrema precisione. Il disattendere tali prescrizioni comporta sanzioni;
- Testi che descrivono "scientificamente" le caratteristiche di oggetti, corpi, fenomeni, come è nel caso tipico dei "trattati";
- Testi che illustrano le operazioni da compiere per l'uso di apparecchi o sostanze (come i medicinali) o per l'esecuzione di attività fisiche;
- Formulazioni matematiche, che sembrano esulare dal nostro campo per il fatto che non sono elementi di lingua storico-naturale ma sono realizzate in gran parte mediante simboli numerici e grafici: ma alla loro base troviamo concetti (del tipo "uguale", "maggiore", "diviso" ecc.) precedentemente elaborati in lingua.
Per tutte e quattro le categorie considerate ci siamo riferiti a testi scritti, ma queste caratteristiche si riscontrano anche qualora questi testi vengano pronunciati a voce.
Categoria dei testi semirigidi
Alla situazione e categoria del tipo B, o dei testi semirigidi, appartengono testi che mirano da parte dell'emittente a ottenere dal ricevente una interpretazione più o meno, ma mai totalmente, aderente alla propria. Sono testi in cui l'emittente prevede dei riceventi certamente interessati ai contenuti proposti, capaci di seguire a sufficienza l'esposizione della materia e in buona misura anche disposti a modificare le proprie conoscenze precedenti, ma anche tendenti a dare un significato alquanto diverso alle proprie asserzioni. Introducono informazioni preliminari, espongono ragionamenti e prospettano ipotesi. In quest'area si colloca una grande varietà di generi e sottogeneri testuali, che vanno dal manuale di studio al saggio critico. Nell'oralità, in quest'area si collocano le trattazioni dialogiche o anche le esposizioni monologiche ma precisamente rivolte a un uditore previsto.
Categoria dei testi elastici
Alla situazione e categoria testuale del tipo C, o dei testi elastici, appartengono testi che trattano materia derivante dall'esperienza esistenziale del singolo emittente e da questi esposta con la più accentuata soggettività. L'emittente, anche se talvolta indirizza il testo a un determinato ricevente, non prevede di rivolgersi a un pubblico legato a specifici interessi e lascia al lettore la libertà di trovare molteplici collegamenti e richiami tra le parole attraverso i significati, secondo la propria sensibilità. Ci stiamo riferendo, evidentemente, ai testi tipicamente letterari.
Mappa dei tipi testuali
| Tipi | Classi | Generi |
|---|---|---|
| Testi rigidi (molto vincolanti) | Testi normativi | Codici, leggi, decreti, regolamenti e altri testi assimilabili (atti amministrativi, giudiziari, notarili, contratti ecc.); |
| Testi scientifici | Descrizioni e definizioni scientifiche formalizzate, che consente il trattamento quantitativo dei dati e l'impiego di formule; | |
| Testi tecnico-operativi | Istruzioni per l'uso (di apparecchi, strumenti, sostanze ecc.) o per eseguire operazioni (movimenti, giochi, e simili); relazioni tecniche. | |
| Testi semirigidi (mediamente vincolanti) | Testi espositivi | Voci di enciclopedie, saggi critici, relazioni, lettere d'affari, memorie forensi e d'altro genere (discorsi politici, conferenze, lezioni ecc., messi per iscritto); |
| Testi informativi | Manuali di studio, opere divulgative e di informazione corrente; articoli per giornali e periodici; corrispondenza di prevista pubblicazione; | |
| Testi elastici (poco vincolanti) | Testi d'arte ("letterari") | Opere con finalità d'arte o che assumono forme artistiche per altri fini: letteratura in prosa e in poesia; motti e proverbi; scritture sacre, testi liturgici e di preghiera; la maggior parte dei testi pubblicitari. |
Rigidità, semi-rigidità, elasticità d’interpretazione
Il confronto
I due testi analizzati si pongono ai due estremi della linea che va dall'estrema rigidità all'estrema elasticità di interpretazione. Risultano evidenti nel primo il carattere di forte vincolo interpretativo e nel secondo la libertà per il lettore di trovare molteplici collegamenti e richiami tra le parole, attraverso i significati, secondo la propria sensibilità.
Un esempio di testo semirigido
I testi semirigidi sono i più soggetti ad ampliamenti e innovazioni in relazione al moltiplicarsi delle modalità di produzione e circolazione dei testi scritti e alla crescita della massa dei loro fruitori. Si riscontra un alternarsi di aspetti di rigidità e di elasticità.
I tratti di rigidità e di elasticità
Individuazione ed elenco dei tratti
Nella concreta analisi dei testi, basata sul criterio del vincolo interpretativo, sono ordinabili in due serie distinte diversi fenomeni, specialmente di sintassi: tratti di rigidità (R) e tratti di elasticità (E). I primi risultano in numero molto ridotto rispetto ai secondi, perché l'univocità interpretativa dei passaggi testuali è data fondamentalmente dall'adesione stretta della forma degli enunciati alla forma della "frase di sistema", oltre che dal lessico tecnico e da pochi altri dispositivi che mirano all'uniforme utilizzazione del testo. La seconda serie è invece molto numerosa e, in fondo, aperta: le analisi accurate della varietà di costruzioni e stili che s'incontra nella grande massa di testi che possiamo chiamare "comuni" e in quelli più propriamente letterari possono portare a individuarne sempre di nuovi. In entrambe le serie, i tratti sono numerati e organizzati secondo i vari ambiti della lingua e della testualità: I. Articolazione del testo; II. Sintassi frasale e testuale. Punteggiatura; III. Lessico; IV. Fenomeni ritmici e di suono; V. Fatti grafici.
Tratti di rigidità
Articolazione del testo
R.1 Articolazione macro-testuale scandita con titoli specifici e spesso con numerazione decimale in rapporto alla gerarchia dei temi;
R.2 Ai livelli bassi dell'articolazione, capoversi tendenzialmente brevi, talora numerati, composti di pochi enunciati, ognuno dei quali contiene generalmente una sola informazione;
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Tipi di pubblicità dichiarativa
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Tipi strutturati
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Tipi contrattuali
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Tipi di acciai e loro saldabilità