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Denominazioni scolastiche
Scuola dell'Infanzia (non obbligatoria) - Scuola Materna
Scuola Elementare - Scuola Primaria
Scuola Media - Scuola Secondaria di I grado
Scuola dell'infanzia non appartiene al primo ciclo.
Dal 2004 con la riforma Moratti sono state cambiate le denominazioni dei vari gradi di scuola (come in tabella) per la programmazione dell'azione educativa, che esplicita le finalità della scuola e le idee pedagogiche di fondo che ispirano le scansioni principali per la formazione. Il riferimento normativo principale è costituito dalle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, allegato al DM 16 novembre 2012, n. 254.
Il nome della scuola viene dato dal Comune, che deve avere una delibera da parte della scuola stessa, anche se poi in realtà può decidere se seguirla o meno; in più c'è il codice meccanografico che identifica in maniera univoca.
ogni edificio scolastico. Sono nati quando c'era ancora la denominazione precedente. I codici meccanografici IC Istituto Comprensivo, AA asilo, EE elementare, MM media rappresenta l'autoanalisi da parte di un RAV = Rapporto di AutoValutazione -> strumento che istituto, relativamente ai suoi punti di forza e di criticità e permette di stabilire connessioni tra gli siti di apprendimento ed i processi organizzativi-didattici; inoltre, consente di individuare le priorità e definire gli obiettivi di miglioramento. Prima dell'autonomia, il trasferimento di un'insegnante non avveniva nell'Istituto stesso, ma si faceva domanda per una scuola ben precisa. Nomenclatura e sigle: - IC: Istituto Comprensivo - GRADO DI SCUOLA: Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado - DS: Dirigente Scolastico - DSGA: Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi - ATA: Amministrativo Tecnico Ausiliario; si tratta del personale non docente delle scuole -> DSGA eAssistenti Amministrativi che lavorano in segreteria;
Tecnici di laboratorio che coadiuvano i docenti;
Gli Ausiliari sono i collaboratori scolastici (bidelli).
Norme ordinamentali (ordinamenti): può avere diversi significati: può indicare l'insieme delle leggi. Il termine ordinamento di uno Stato, ma può anche indicare l'insieme di norme che regolamenta un determinato settore della vita del Paese (es. Ordinamento Scolastico, Ordinamento degli Enti Locali).
L'attuale organizzazione delle annualità scolastiche nel sistema è quella designata dalla Legge Promozione dell'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti le pari opportunità per raggiungere un livello di cultura e competenze adeguato. È assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione; l'attuazione di tale diritto si realizza nel sistema di istruzione, secondo livelli essenziali di
Prestazione definiti su base nazionale. All'emanazione di questa legge, sono seguiti dei decreti legislativi: i DPR n. 81 e n. 89. Le norme ordinamentali vengono messe poi in delle tabelle, che spiegano la storia di quella scuola, le sue finalità, il suo funzionamento, i suoi orari, chi si può iscrivere ad essa e la seguente formazione delle classi.
COM'È ORDINATA LA SCUOLA PRIMARIA??
STORIA
Casati '59 Legge è la prima legge che parla di scuola obbligatoria e che diede la facoltà, ai comuni, di istituire scuole -> alcuni comuni avevano la possibilità, altri meno: si sviluppano in modo non conforme.
Nel periodo fascista esce un regio che, nel 1928, definisce le impostazioni della scuola, secondo la riforma del 1923 di Gentile; nel 1955 sono stati formulati i Programmi Ermini, dal nome del Ministro, rimasti in vigore per 30 anni. Programmi per una scuola più adatta ad ottenere dei
risultati: si inizia a parlare di organico di Istituto, nascono i moduli organizzativi (es. ogni due classi, c'erano tre docenti), in più aumenta il tempo trascorso a scuola, da 24 a 26 ore settimanali.
IDENTITÀ
- Si passa dai Programmi alle Indicazioni Nazionali, che parlano di discipline e come esse dovrebbero essere svolte dalla scuola media, viene considerato un percorso unitario.
DURATA
Ha la durata di cinque anni.
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Sono previste 24 o 27 ore, oppure il tempo pieno.
ACCESSO
Vengono accolti i bambini che compiono 6 anni entro il 31 dicembre, e anche quelli che li compiono entro il 30 aprile dell'anno successivo.
FORMAZIONE DELLE CLASSI
Minimo di 15 alunni e massimo di 27, in alcune aree il minimo può scendere a 10, oppure si possono formare le pluriclassi, nelle quali sono presenti alunni di diverse età; queste classi hanno un minimo di 8 alunni e un massimo di 18.
ARAN = Agenzia per la Rappresentazione Negoziale delle
utilizzare il tagper formattare il testo in paragrafi:
Pubbliche AmministrazioneCCNL = Contratto Nazionale di Lavoro
Attività funzionali per l'insegnamento = ogni impegno inerente alla funzione docente previste dagli ordinamenti scolastici, non possono essere pianificati perché variano in base alla numerosità delle classi seguite, ma anche dal numero di classi.
Ci sono delle attività di consiglio che possono avere una durata fino a 40 ore, quali: il Collegio Docenti, Attività dei consigli di classe (riunione docenti scuola media), di interclasse e intersezione (di plesso). L'interclasse, per la scuola primaria, è un consiglio composto o da soli docenti o dai docenti + i rappresentanti dei genitori; stessa cosa per l'intersezione, solo che riguarda la scuola dell'Infanzia. Spesso il collegio docenti smista il lavoro in commissioni: si decide ad esempio chi si occupa della continuità nel passaggio Primaria-Infanzia, Scuola Secondaria I grado-II grado; si può
Dividere il collegio in dipartimenti, in base alla materia di insegnamento -> il collegio docenti è unitario (anche se si può suddividere), ed è il collegio che prende la maggior parte delle decisioni/le più importanti.
Svolgimento scrutini/esami: per gli scrutini i docenti si riuniscono per dare le valutazioni (si è precedentemente deciso se dividere l’anno scolastico in trimestre-pentamestre, quadrimestri, trimestri); non c’è un tempo preciso in cui questa azione viene svolta.
SISTEMA EDUCATIVO NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
L’Infanzia non appartiene al Primo ciclo, formato invece da scuola primaria e da quella secondaria di I grado. E’ presente l’obbligo decennale scolastico,
Comprensivi che va dalla scuola primaria, fino al biennio della scuola secondaria di Infanzia secondo grado.
Primaria
Istituti Sec I Grado
Ciclo Licei
Secondo Ist. Tecnici Nazione
Regione
Ist. Profess. Provincia
L’amministrazione scolastica
è composta da uffici a vari livelli, con varie competenze di amministrazione delle direttive provenienti dal Ministero (rispetto delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni, attuazione ordinamentali, organici, attuazione piani di nazionali…).
Diverse sigle ufficiali a seconda dell’organizzazione stabilita:
- Ministero dell’Istruzione (MI)
- Ufficio Scolastico Regionale (USR)
- Ufficio di ambito territoriale (UAT)
Istituti scolastici Capitolo 4
La funzione docente
L'insegnante assunto a tempo indeterminato, vincitore di concorso, come l'insegnante assunto a tempo determinato, il supplente, diventano, per il tempo previsto dal loro contratto, titolari della funzione docente per come delineata nelle norme vigenti; ciò comporta doveri da svolgere e poteri da esercitare mediante decisioni discrezionali di loro competenza.
Gli insegnanti devono attenersi ad una serie di doveri di particolare complessità: formazione
inservizio, aggiornamento individuale, preparazione delle lezioni, partecipazione attiva alle riunioni degli Organi dell'utenza. Collegiali, comportamento nei confronti dell'insegnante è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale, che utilizza il suo livello di competenza tecnica per giungere a conclusioni ragionevoli circa il percorso attivato. La finalità è la soddisfazione degli interessi della comunità, interessi delineati nelle norme vigenti. In definitiva, l'insegnante ha dei poteri che esercita per un interesse pubblico, che è l'erogazione del servizio di educazione, formazione e istruzione; ha poi dei doveri, fra i quali anche quello di contribuire a sviluppare la qualità di questo servizio, perché sia perseguito il successo formativo degli alunni. Usualmente si usa dire che un dato Istituto ha il suo organico; questo termine non è casuale e si un'analoga: coloro che lavorano stabilmente
nell'organizzazione un 'corpobasa su fanno parte diunico' (corpo docente), nel senso che ognuno ha una sua funzione entro un insieme coordinato evitale, che è efficace ed efficiente quanto più funzionano i singoli organi e le loro relazioni. In altre parte dell'Amministrazione e l'Amministrazione stessa. parole esiste un vincolo fra chi entra a farCiò comporta che le azioni poste in essere dal singolo docente è come fossero poste in essere dall'Amministrazione stessa. È una concezione sistemica che vale anche per le altre Amministrazioni, dove il termine organico indica le persone che vi lavorano stabilmente. Ci sono norme che riguardano la modalità di svolgimento del lavoro, contenute nel C.C.N.L. (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro); queste norme nazionali di riferimento riguardano modalità di svolgimento del lavoro (relazioni sindacali, ferie, assenze e permessi, impegni professionali collegati all'insegnamento.trattamento economico). Il Collegio Docenti va anche a stabilire il Piano di formazione degli insegnanti:
- Formazione iniziale: quella che stiamo facendo noi, quella acquisita con il corso di laurea specifico, a cui possiamo aggiungere la preparazione individuale per partecipare al concorso per l'immissione in ruolo;
- Formazione in servizio: quella che va curata nella vita lavorativa, la formazione che un docente neo-assunto deve seguire nel suo primo anno di lavoro, anno che costituisce il suo periodo di formazione e prova.
La formazione non può essere frutto di adesione volontaria, devono farlo -> viene istituito un piano (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) e coordinato con una formazione annuale inserita nel PTOF il Piano di Miglioramento, che è parte del PTOF ed è l'esito di una valutazione interna dell'istituto (autovalutazione). 500 euro, da utilizzare per l'acqu