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L’approccio psicoanalitico ci fornisce un’informazione molto importante: ci
suggerisce che la persona può mettere in atto un comportamento senza
essere totalmente consapevole del perché gli sia venuto da mettere in
atto proprio quel preciso comportamento
La psicoanalisi ci aiuta a riflettere su tutto ciò che sono le motivazioni
inconsce che, di fatto, guidano il nostro agire.
Rispetto allo sviluppo, questo approccio teorico ci racconta diverse cose:
Teoria psicosessuale di Freud, ascoltando i suoi pazienti si
convinse che i loro problemi erano il risultato delle prime esperienze
di vita.
L’individuo passa attraverso 5 fasi di sviluppo, nelle quali il piacere
è legato a una parte del corpo piuttosto che altre:
Fase orale: il piacere del neonato si concentra nella bocca
Fase anale: il piacere del bambino si concentra nell’ano
Fase fallica: il piacere del bambino si concentra nell’area
genitale
Fase di latenza: il bambino reprime i suoi interessi sessuali e
sviluppa abilità sociali ed intellettuali
Fase genitale: un periodo di risveglio sessuale la fonte del
piacere sessuale diventa qualcuno al di fuori della famiglia
La personalità adulta è determinata dal modo in cui risolviamo i
conflitti tra queste prime fonti di piacere e le esigenze imposte
dalla realtà-
La personalità ha 3 strutture: ID (es) consiste di istinti che
rappresentano la riserva individuale di energia psichica; EGO (io)
ha a che fare con le esigenze della realtà; SUPEREGO (super
Io) il lato morale della personalità
Teoria psicosociale di Erikson, dove Erikson enfatizza
l’importanza tanto delle prime quanto delle esperienze successive.
Erikson enfatizza il cambiamento nell’arco della vita attraverso 8 fasi
di sviluppo, ciascuna delle quali mette l’individuo di fronte ad una
crisi che deve essere risolta.
Contributi
Le prime esperienze giocano un ruolo importante nello sviluppo
Le relazioni familiari sono un elemento centrale nello sviluppo
L’approccio evolutivo fornisce un modello per comprendere la
personalità
Devono essere considerati anche gli aspetti inconsci della
mente
I cambiamenti avvengono tanto nell’età adulta quanto nell’infanzia
Critiche
Molti concetti sono difficili da testare scientificamente.
La maggior parte dei dati utilizzati a sostegno delle teorie
psicanalitiche non sono accurati
È data troppa importanza agli aspetti sessuali dello sviluppo
(specialmente nella teoria di Freud)
Il lato inconscio della mente ricopre un ruolo troppo preponderante
nell’influenzare lo sviluppo
Presentano un’immagine troppo negativa dell’uomo
Teorie cognitive
In foto Piaget e Vygotskij
Mentre le teorie psicanalitiche sottolineano l’importanza dei pensieri
inconsci del bambino, le teorie cognitive si concentrano sui loro pensieri
consci.
Le teorie cognitiva ci hanno consentito di spostare l’attenzione dal
comportamento al funzionamento psichico, consapevole.
Alcuni esempi:
La teoria di Piaget sullo sviluppo cognitivo: afferma che i bambini
costruiscono attivamente la loro conoscenza del mondo e
attraversano 4 fasi di sviluppo cognitivo.
I processi alla base sono 2: organizzazione ed adattamento.
Secondo Piaget, la cognizione del bambino è
qualitativamente differente in ogni stadio confrontato con
quello che lo segue e che lo precede.
Piaget inoltre ha una posizione di dominio-generale: per lui i
cambiamenti evolutivi riguardano ad ogni stadio la struttura
cognitiva nel suo complesso e i diversi domini dell’attività
cognitiva tradurrebbero i progressi causati dallo sviluppo in
modalità simili.
La teoria cognitiva socioculturale di Vygotskij: le interazioni sociali
dei bambini con adulti e coetanei più abili sono indispensabili per il
progresso nello sviluppo cognitivo.
È convinto che lo sviluppo della memoria, dell’attenzione e del
ragionamento richieda che il bambino impari ad utilizzare
strumenti e convenzioni della società in cui vive (es. linguaggio,
sistemi matematici e strategia mnemoniche in alcune culture
può voler dire imparare a contare con l’aiuto di un computer, in
altre imparare a contare con l’aiuto delle dita
Inoltre, secondo Vygotskij l’interazione sociale dei bambini
con adulti o pari più competenti è indispensabile al loro
sviluppo cognitivo. (Es. bambino abile con la lettura che aiuta
regolarmente un bambino ad imparare a leggere)
La teoria dell’elaborazione delle informazioni: gli individui
sviluppano una crescente abilità nell’elaborazione delle informazioni,
che consente loro di acquisire conosce e capacità sempre più
complesse.
Contributi
Si offre un’immagine positiva dello sviluppo, mettendo in
evidenza il pensiero consapevole
Enfasi sulla costruzione attiva della conoscenza da parte
dell’individuo
Si sottolinea l’importanza di esaminare i cambiamenti
evolutivi nel pensiero dei bambini
La teoria dell’elaborazione delle informazioni offre una descrizione
dettagliata dei processi cognitivi.
Critiche
Scetticismo circa l’universalità e la “purezza” degli stadi Piagetiani
Le teorie cognitive non riservano sufficiente attenzione alle
variazioni individuali nello sviluppo cognitivo
La teoria dell’elaborazione delle informazioni non fornisce una
descrizione adeguata dei cambiamenti evolutivi all’interno dei
processi cognitivi
I teorici della psicanalisi obiettano che le teorie cognitive non
danno sufficientemente credito al pensiero inconscio
Teorie comportamentiste e socio-cognitive.
In foto Albert Bandura
Le teorie comportamentiste, nonostante l’ordine di presentazione,
emergono prima delle cognitiviste (inizio ‘900)
Il comportamentismo e la teoria socio-cognitiva ci ricordano quanto siano
rilevanti le caratteristiche ambientali.
Secondo i comportamentisti, lo sviluppo consiste in comportamenti
osservabili che vengono appresi attraverso l’esperienza in un ambiente
specifico.
Rispetto a continuità e discontinuità, le teorie comportamentiste e
socio-cognitive enfatizzano la continuità nello sviluppo e ritengono che lo
sviluppo non avvenga per mezzo di stadi.
Condizionamento classico di Pavlov: si apprende per
associazione.
Il cane di Pavlov partendo dal fatto che i cani istintivamente
producono saliva quando assaggiano cibo, rilevò che i cani
cominciavano a salivare in presenza di vari stimoli visivi o
sonori (es. campanello mentre si dava da mangiare al cane
suono del campanello sufficiente a far salivare il cane)
Condizionamento operante di Skinner: si apprende attraverso le
conseguenze del comportamento.
Un comportamento seguito da una gratificazione ha più
probabilità di ripetersi di un comportamento seguito da una
punizione (Es. è più probabile che un bambino ripeta un
comportamento se riceve in risposta un sorriso, piuttosto che
uno sguardo corrucciato)
Un bambino impara ad essere timido in seguito alle sue
esperienze con l’ambiente esterno.
Aspetto chiave dello sviluppo è il comportamento, non i
pensieri o i sentimenti
Teoria socio-cognitiva Bandura e Michel: sostiene che
comportamento, ambiente e cognizione sono fattori importanti nello
sviluppo. (modeling- imitazione)
Apprendimento osservativo un tipo
di apprendimento che si verifica attraverso l’osservazione di ciò
che fanno gli altri. (Es. figlio che osserva padre aggressivo ed
ostile)
I teorici socio-cognitivi ritengono che le persone acquisiscano
una vasta gamma di comportamenti, pensieri ed emozioni
attraverso l’osservazione di comportamenti altrui e che queste
osservazioni rappresentano una grande parte dello sviluppo
infantile.
Contributi
Enfasi sull’importanza della ricerca scientifica
Focus sulle determinanti ambientali del comportamento
Spiegazione dell’apprendimento per osservazione (Bandura)
Enfasi sui fattori cognitivi della persona (teoria socio-cognitiva)
Critiche
Poca considerazione dei processi cognitivi
Troppa enfasi sulle determinazioni ambientali
Inadeguata attenzione ai cambiamenti evolutivi
Inadeguata considerazione della spontaneità e della creatività
umana
Teoria etologica
In foto Bowlby
L’etologia sostiene che il comportamento è fortemente influenzato dalla
biologia e dall’evoluzione ed è caratterizzato da periodi critici o sensibili.
Questi sono specifici periodi di tempo durante i quali, in accordo con gli
etologi, la presenza o l’assenza di certe esperienze hanno un’influenza a
lungo termine sugli individui.
L’approccio etologico di Konrad Lorenz e degli zoologi europei
spinse gli psicologi dello sviluppo americani a riconoscere le basi
biologiche del comportamento.
Lo zoologo Lorenz, lavorando principalmente con oche selvatiche,
studiò uno schema comportamentale che si credeva programmato
dai geni degli uccelli.
Egli separò le uova deposte da un’oca in 2 gruppi. Restituì il
primo gruppo all’oca in modo che le covasse, mentre mise il
secondo in un’incubatrice. Le ochette del primo gruppo
cominciarono a seguire la madre non appena si schiusero le
uova, mentre quelle del secondo cominciarono a seguire
ovunque Lorenz, che l’avevano visto per primo appena
fuoriuscite dal guscio, come fosse la loro madre.
Mise poi entrambi i gruppi sotto la stessa scatola, e sollevata la
scatola ciascun gruppo di ochette si dirigeva verso la propria
“mamma” (mamma oca o mamma Lorenz)
imprinting
Questo processo si chiama : rapido ed innato
processo di apprendimento limitato a un breve periodo critico
che produce attaccamento verso il primo oggetto in movimento
visto.
La teoria dell’attaccamento di Bowlby, la quale sostiene che
l’attaccamento alla persona che si prende cura di noi nel primo anno
di vita ha lunghe conseguenze lungo tutto l’arco della nostra vita.
Riprenderemo questa teoria quando parleremo di sviluppo
emotivo e sociale.
Se questo attaccamento è positivo e sicuro, l’individuo
disporrà di solidi basi grazie alle quali potrà svilupparsi in un
individuo competente che stabilisce relazioni positive ed
emotivamente maturo.
Se l’attaccamento è insicuro, il bambino, crescendo, avrà più