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BBS
tramite i (Bullettin board systems). Questi erano sistemi telematici per lo scambio di file, messaggi e
immagini. Tommaso Tozzi, Hacker Art BBS.
Alla fine degli anni ’80 viene fondata da un’artista italiano, la Egli aveva
creato una banca dati che risiedeva nel suo computer e, attraverso questo sistema telematico di
comunicazioni, tutti potevano accedervi (esempio di opera d’arte interattiva) banca dati accessibile a
tutti quanti i partecipanti.
La natura della Net Art è dunque immateriale (esempio: la banca stessa di dati non è concreta)
smaterializzazione. Tuttavia, dato che per accedervi serve una apparecchiatura (computer), sarebbe più
virtualizzazione. delocalizzazione
corretto parlare di Un'altra caratteristica della Net Art è la dell’opera
d’arte (il luogo dell’opera d’arte è diverso in base a dove le sue informazioni risiedono). La Net Art ha anche
ubiquità
la caratteristica della poiché può manifestarsi su molteplici computer contemporaneamente
(tante persone possono contemporaneamente usufruire dell’opera).
NON
La Net Art è l’Art on the net, ovvero non consiste nella digitalizzazione di opere già esistenti. Internet
semmai costituisce il luogo di fruizione/mezzo di produzione.
Web Project performatività,
I lavori di Net Art possono essere chiamati anche e hanno tali caratteristiche:
processualità (è estremamente importante il processo che ha portato il compimento dell’opera) e
decostruzione del medium. net.art
Net Art si può scrivere anche (nome originale stabilito dagli artisti stessi).
Esempi di opere di Net Art
Nel 1994 il sito newyorkese “adaweb” commissionò dei progetti artistici pensati per la rete anche
• Holzer Please changes beliefs.
ad artisti già affermati. Tra questi ci fu Jenny che realizzò Prima della
truism
Net Art, egli realizzava i cosiddetti (modi di dire, slogan e aforismi proiettati, ad esempio, su
edifici). Con la Net Art trasferì questi truism su una pagina di un sito web in modo tale che
potessero essere letti, modificati e integrati dagli utenti.
The file room Muntadas.
di Antoni Essa è sia un’installazione fisica, sia un progetto online. In
• particolare è un archivio aperto (database) che l’utente può consultare e integrare e in cui sono
presenti tutti i casi di censura della storia.
King’s Cross Phone in Bunting.
di Heath Presso la stazione londinese King’s Crosse vi erano 36
• Bunting
cabine telefoniche delle quali aveva diffuso i numeri invitando le persone a chiamare
contemporaneamente a un certo orario di un certo giorno così che venisse realizzata l’opera.
Se all’inizio della comparsa della Net Art gli artisti vivevano con entusiasmo l’approccio alla rete, nella
approccio critico verso il web
seconda metà degli anni ’90 iniziò a emergere un nacque una sorta di
scettiscismo nei confronti della democrazia del web.
www.jodi.org sito creato da alcuni artisti in cui generarono un rovesciamento della schermata della
pagina con il codice sottostante.
Jodi.org, Bunting Olia Lialina scuola europea della Net art
Il duo artistico di insieme a e fanno parte della
che mirava all’ironia e alla dissacrazione del web. Il nome da loro scelto per definire le loro opere è net.art
(che richiama il modo generale di denominare i file).
My boyfriend comeback from the war.
Olia Lialina realizzò Digital Hijack,
www.hijack.org lavoro di net.art chiamato realizzato dal collettivo svizzero “Etoy”, che
performatività. primo rapimento
possiamo inquadrare dal punto di vista della Questo lavoro consiste nel
virtuale siti trappola parole chiave,
degli utenti. Vennero programmati dei che, legati da determinate
apparivano in alto nella ricerca sul web.
Life_sharing (condivisione della vita) è un lavoro di net.art che verte sulla libera circolazione delle risorse in
rete. Da notare che “life” è un anagramma di “file” condivisione dei file. Per alcuni è una sorta di
applicazione radicale del concetto di open source.
Hacktivism sabotaggio, plagio contro
è un’etichetta che denota alcune opere di net.art che trattano di e
informazione. Hacktivism è un neologismo Hacktivism = activism + hacking.
L’hacker è colui che, essendo molto competente in materia, intacca i software. Non ha un’accezione
Stallman
negativa o positiva. stesso si definiva un Hacker data la sua oggettiva conoscenza dei software.
Documenta Kassel,
Nel 1997 la net.art è stata messa al ovvero una rassegna molto importante di arte
contemporanea.
Dal 2000 in poi la net.art ebbe tantissimo successo poiché la critica, il pubblico e le istituzioni
incominciarono ad interessarsi. Oltre a questo, le opere si diversificarono sempre di più.
Software Art
Parallelamente nasce la che consiste nella programmazione di fine artistico (la
programmazione iniziò ad essere considerata arte).
Scenografia virtuale.
È un ulteriore esempio di unione tra arte e tecnologia. La figura dello scenografo è accompagnata da
Art director computer graphic
un’equipe di lavoro costituita da un (coordina il lavoro creativo), (creazione
di immagini e video tramite computer. Tali immagini possono essere tratte anche dalla realtà e questa
illustratore, Concept Artist
caratteristica la differenzia dalla computer Art), (colui che si focalizza sulla parte
story-board Artist
concettuale), (colui che scrive la successione delle varie scene).
Virtual set
Viene creato un in cui gli attori parlano e interagiscono senza avere un reale contatto con gli
elementi della scena. Lo scenario completo sarà visto solamente e successivamente dal pubblico.
È possibile avere una scenografia virtuale anche in diretta senza la necessaria post produzione. Ciò è
sistemi 2D e 3D
possibile tramite i che si avvalgono del blu o green screen (il blu o il verde della scena,
Key”,
attraverso la tecnica del “Chroma vengono sostituiti da altro), delle workstation grafiche, sistemi di
modellazione e di animazione, delle librerie per importare modelli e template e altro ancora.
Josef Svobodo (1920-2002) è stato uno scenografo e regista teatrale ceco. Egli utilizzò per la prima volta la
scenografia virtuale si allontanò dalla concezione di scenografia come semplice decorazione. Il materiale
visuale doveva entrare all’interno della narrazione e, doveva pertanto, essere studiato e costruito
appositamente.
Polyécran inventò, nel 1958 circa, un multischermo formato da tanti piccoli schermi. Successivamente si
multivisione 3D.
evolverà nella
Jacques Polieri (1928-2011) è stato uno scenografo francese che, dagli anni ’80, iniziò ad utilizzare il
proiezioni fisse e mobili
digitale. Egli creò sulla scena delle che distrussero l’idea di frontalità.
Sostanzialmente Polieri ci parla di mobilità e virtualità tridimensionale dell’emissione e della ricezione dei
dati visivi e acustici e di ambienti performativi che oscillano tra realtà e immaginazione, scienza e finzione.
(un po' come succede oggi dove sulla scena ci sono attori dotati di sensori che captano i movimenti nello
spazio e creano loro stessi la regia acustica e visiva).
Teatro all’italiana + set virtuale unione di un luogo architettonico reale con un set virtuale.
Informatica + automatica”.
Il termine “informatica” deriva da “Informazione L’informatica è la scienza che studia
l’elaborazione automatica dei dati (le operazioni che vengono compiute sui dati: salvare, aprire, esportare,
copiare, incollare…) tramiti gli elaboratori. Gli elaboratori sono dispositivi che usano la tecnologia
elettronica il cui funzionamento interno è naturalmente digitale (bit).
Storia
Da quando l’uomo esiste ha sempre avuto l’idea di farsi aiutare, ovvero di costruire delle macchine che lo
aiutassero a fare cose (ad esempio a fare i calcoli). La prima macchina costruita per farsi aiutare nel calcolo
fu l’abaco (Babilonesi). Nel 1600 Pascal, filosofo e matematico, inventa un'altra macchina per fare i calcoli,
Pascalina.
ovvero la Anch’essa era un elaboratore meccanico fatta di ruote meccaniche che incastrandosi
fra loro riusciva a svolgere le 4 operazioni base della matematica. Nel 1800 circa viene inventato
Engine
l’Analytical da Babbage (un nobile inglese). Esso era un calcolatore che aveva la peculiarità di essere
programmato tramite un sistema di schede traforate. Se la Pascalina può essere considerata il
predecessore delle moderne calcolatrici, sicuramente il calcolatore di Babbage è il predecessore del
personal computer.
Successivamente l’elettricità e l’elettronica dopo la prima guerra mondiale hanno spinto affinché si
Colossus
creassero macchine ancora più performanti e avanzate. Il fu il primo elaboratore elettronico a
valvole termo ioniche (ovvero il primo componente elettronico avanzato). A partecipare alla sua
Alan Turing.
costruzione ci fu anche A ridosso della prima guerra mondiale si svilupperà anche l’ENIAC
(inventato presso l’università della Pennsylvania nel 1946). Era un’evoluzione del Colossus, difatti era
programmabile.
anni ’60
Gli furono importantissimi poiché i calcolatori divennero parte importante delle imprese (questo
Transistor.
portò a sviluppare un interesse nel renderli sempre più performanti). La valvola si evolverà nel
Texas Intel.
Successivamente nel corso degli anni verranno prodotti i primissimi chip da e Nel 1971 la Intel
realizzò un microprocessore che conteneva in sé tutti i circuiti elettronici necessari per realizzare un piccolo
4004, Federico Faggin
elaboratore. Questo chip era chiamato costruito da (fisico italiano che aveva
precedentemente lavorato alla Olivetti). Dopo il microprocessore 4004 venne inventato l’8086 il quale
permise lo sviluppo dei personal computer degli anni ’80. Gli anni ’80 furono rivoluzionari poiché i
computer entrarono a far parte della vita quotidiana delle persone (divennero alla portata di tutti).
Oggi per informatica si intende “Information and Communication Technology (ICT)”. Essa comprende tutte
le tecnologie che si occupano della trasmissione dei dati.
Bit
L’essere umano per rappresentare l’informazione utilizza delle parole formulate da un alfabeto comune.
binario)
Anche il computer utilizza un suo alfabeto (alfabeto composto semplicemente da 0 e 1 (i cosiddetti
bit).
I bit (b) sono sempre o