METODI DI ALLENAMENTO IPERTROFIA
A prescindere dall’organizzazione della seduta, split routine o total body, sono 4 i metodi
di allenamento migliori per allenare l’’ipertrofia:
- RIPETIZIONI FORZATE Una volta raggiunto lo sfinimento, si eseguono ulteriori
ripetizioni grazie ad uno spotter. L’obiettivo è quello di aumentare le stress
metabolico e meccanico. Gli spotter
aiuteranno maggiormente nelle contrazioni
concentriche (dove si esprime meno forza). In
tale modo aumentano entrambe gli stress ma
principalmente quello meccanico; vi è un
maggior accumulo di lattato che porta ad una maggior risposta del GH post
allenamento.
- SERIE NEGATIVE Heavy Negativies, conosciuto come metodo 120-80%. Poiché durante
la contrazione eccentrica vengono reclutate con maggiore velocità le fibre veloci (motivo
per cui si danneggiano maggiormente) si effettua il 120% del massimale poi lo spotter
toglie il 40% del carico e si riparte con l’80%; lo stress meccanico è elevato. Questa
tecnica prevede una ipertrofia selettiva per le fibre veloci,
comportando un maggiore aumento di forza. I culturisti effettuano
ripetizioni negative anche con carichi sub-massimali.
-DROP SETS Prevede una serie a sfinimento
immediatamente succeduta da altra serie a sfinimento ma
con carico ridotto. Ad esempio 10 rep squat con il 70%,
diminuiamo il carico ed eseguiamo le ripetizioni a sfinimento. Aumenta lo stress metabolico.
- SUPERSERIE Prevede due esercizi in rapida successione agonisti-antagonisti
(bicipite-tricipite) senza recupero. La contrazione dell’agonista ha un effetto di
potenziamento sulla contrazione dell’antagonista. Si ha cosi una grande densità di
allenamento che porta ad un aumento dello stress metabolico.
- SUPERSLOW Riduzione volontaria della velocità di contrazione con carichi inferiori
all’80% di 1RM. Il tempo decorre 5-15 secondi per la fase eccentrica e concentrica
rispettivamente. È diffuso nel body building. Aumenta lo stress metabolico e si lavora in
una condizione ischemica, ovvero che le contrazioni lente impediscono il flusso del sangue:
quando il carico è superiore ad una certa entità il sangue non riesce a raggiungere
il muscolo. La condizione ischemica porta ad un reclutamento maggiore delle fibre
veloci ma l’aspetto negativo è la riduzione dell’intensità (controproducente). Sicuramente
non sarà effettuata con soggetti neofiti mentre con i soggetti esperti da utilizzare
saltuariamente.
- ISOMETRIA Può essere utilizzata per stimolare la crescita muscolare, però le
contrazioni non devono essere di 5-6 secondi ma protratte più a lungo nel tempo. In tal
caso l’esercizio è più efficacie se svolto con le fibre muscolari allungate.
PERIODIZZAZIONE DELL’ALLENAMENTO
La periodizzazione dell’allenamento consiste in una sistematica variazione dei parametri
di volume, intensità, frequenza e densità dell’allenamento (Rhea et al. 2002). Inoltre la
variazione dei carichi deve essere sistematica (non casuale) e programmata (organizzata).
Quando si è cominciato a parlare di periodizzazione vi era al centro sempre L’ATLETA e
garantire il picco di determinate capacità prestative nei vari periodi dell’anno.
ORIGINI
- Le origini della periodizzazione sono riconducibili all’antica Grecia in cui si hanno
informazioni di “allenamenti” con sollevamento pesi, addirittura atleti che riuscivano a
sollevare un carico da 140 kg con un braccio. Le leggende, miti e storie tramandate sono
moltissime e quello giunto ai giorni nostri ci porta a pensare che nell’epoca antica fossero già
conosciuti due principi fondamentali della forza ovvero l’incremento del carico e
poche ripetizioni con alto carico. TETRAS è la prima periodizzazione, micro ciclo
comprendente 4 giorni di allenamento organizzato (carico moderato-elevato-recupero-
recupero). Il carico maggiore era nel secondo giorno.
- Le informazioni vere e proprie iniziano a giungere agli inizi dell’800 in URSS e da qui vi è
un incremento esponenziale sulle scritture inerenti agli allenamenti.
Matveev (modello tradizionale)
MATVEEV negli anni 50 ha pubblicato il libro sull’allenamento in cui viene introdotta una
nuova terminologia: Microciclo, Mesociclo e Macrociclo. Divide inoltre il periodo di
allenamento in una fase preparatoria, competitiva e di transizione. I termini di micro-
meso e macro ciclo NON sono coniati con originalità da Matleveev ma riprende tali parole
dall’economia. L’organizzazione del macrociclo (1 anno di allenamento) è l’obiettivo
principale della periodizzazione dell’allenamento che è pertanto una pianificazione a
medio termine: infatti esisteva una più ampia organizzazione di allenamento ed era quella
quadriennale del ciclo Olimpico. Invece il mesociclo rappresentava le 2/8 settimane di
allenamento, tipicamente 1 mese. Il microciclo invece consisteva in una settimana di
training.
INFLUENZE PER MATVEEV
Matveev era direttore di istituto superiore di cultura fisica e il suo modello con il tempo
diverrà quello “Tradizionale”. Le sue influenze derivavano da Yakovlev che iniziò
introdurre test biochimici agli atleti sportivi e da quel punto l’attività sportiva non venne
più considerata arte e bello come lo era un tempo per gli antichi greci o romani. Altra fonte di
ispirazione fu Pavlov, scienziato famoso per
l’esperimento condotto sul cane e gli aspetti cefalici
pre prandiali: questo principio definito
“condizionamento” divenne emblema della comunità
sovietica, infatti stabilendo una correlazione tra stimolo
ambientale e comportamento portò a relazionare la
società russa e il nuovo uomo sovietico. Il
CONDIZIONAMENTO quindi divenne fondamentale anche
per l’allenamento e Matveev compì i suoi studi in tale
direzione proprio creando una periodizzazione tradizionale che portava ad un processo
fisico e psicologico di crescita e migliorativo.
UNIONE SOVIETICA
Lo sport in unione sovietica ricopriva un ruolo fondamentale sin dal regime Staliniano.
Lo sport per organizzare il tempo libero delle masse era utilizzato ed incentivato per
occupare il tempo della popolazione stessa al fine di lasciarne meno per proteste o
eventuali ribellioni. Inoltre lo sport aveva la finalità di migliorare il livello di vita degli operai
ma anche per creare una prontezza militare. Ogni anno in Unione Sovietica veniva eseguito
un grande evento di massa in cui partecipavano tutti i soggetti al fine di selezionare nuovi
talenti sportivi (Spartakiadi). Nel 1968 parteciparono 44 milioni di persone e parliamo quindi
di 1/6 della popolazione. La guerra fredda è stata combattuta sui campi di gara, le medaglie
erano le armi della propaganda: vincere medaglie alle Olimpiadi significava essere uno
Stato maggiormente efficiente da qualsiasi punto di vista. L’obiettivo della periodizzazione
dell’allenamento era vincere Olimpiadi e Mondiali.
PRINCIPI DI MATVEEV
- SPECIALIZZAZIONE E INDIVIDUALIZZAZIONE dell’allenamento
- UNITA’ TRA CARICO GENERALE E SPECIALE ed è un aspetto molto caratterizzante del
modello di periodizzazione di Matveev. Quando eseguiamo un allenamento speciale ovvero
prendere il gesto di gara e renderlo tale (più carico nel lancio del peso), bisogna sempre
inserire anche la parte di sollevamento pesi tra cui panca, squat e così via.
- CONTINUITA’
- CARICO INCREMENTALE per continuare a stimolare al meglio l’organismo e adattamenti.
- ANDAMENTO ONDULATORIO DEI CARICHI significa che già in tale modello era presente
l’alternanza tra carico e recupero per consentire il corretto rapporto tra i due.
- CICLICITA’ DEL PROCESSO DI ALLENAMENTO
Per quanto riguarda il secondo punto dei principi, ovvero l’unità tra carico generale e speciale,
implica un volume totale molto alto di allenamento. L’atleta è così sottoposto ad un
volume troppo elevato e le alternative sono sopravvivere a tale tipologia oppure infortuni
ricorrenti. Quindi era per tale ragione e motivo che venivano effettuate grandi selezioni di
massa proprio perché NON tutti erano in grado di sopportare tale principio di Matveev.
MODELLO TRADIZIONALE
Il carico ondulatorio prevedeva un alternanza di carico e
scarico e il tipico meso ciclo
prevedeva un calo di volume in
favore dell’intensità (in ciascun
meso ciclo). L’intensità
dell’allenamento invece
prevedeva un andamento completamente opposto al volume. C’è un’alternanza quindi tra le
settimane del mesociclo.
ESEMPIO: ORGANIZZAZIONE MESOCICLO 5 SETTIMANE deve essere presente un graduale
passaggio da un obiettivo all’altro in quando è necessario condizionare l’atleta.
- La prima settimana come vediamo prevede la seduta di ipertrofia in cui si effettueranno
sedute ad alto volume come ad esempio 8 serie da 10 ripetizioni.
- La seconda settimana invece viene ridotto il numero delle ripetizioni in ogni serie,
riduco il carico e si va gradualmente da ipertrofia alla forza massima (ad esempio 6
ripetizioni).
- La terza settimana di allenamento si concentra sulla forza massima e quindi si lavorerà
con 3 ripetizioni ad alto carico.
- La quarta settimana invece si lavora sulla potenza con ripetizioni da 5/6 con carico
sub massimale e massimo intento esplosivo.
- L’ultima settimana recupero e test.
In questo ciclo sono presenti diversi obiettivi ed è la caratteristica principale del
modello di prestazione tradizionale di Matveev.
Focus: GRAFICO atleta durante la sua stagione e vediamo proprio l’andamento
ondulatorio. I picchi di maggiore depressione corrispondono ad importanti eventi
(gare). Per colpa del principio di unità di Matveev anche nelle fasi competitive doveva essere
presente un po’ di carico generale, facendo appunto in modo che
il volume complessivo risultasse elevato. Dopo la gara e la
prestazione su cui si puntava, l’atleta si dedica ad una fase di
transizione in cui vengono svolte attività di recupero passivo
oppure riposo, vacanze e così via (2/3 settimane).
FATTORI NEGATIVI
Il problema centrale era che tramite i principi della programmazione di Matveev era possibile
solo gestire due picchi di prestazione all’anno. Il volume era sempre troppo elevato
e lo stimolo specifico spesso non era troppo finalizzato alla prestazione. Inoltre
potevano presentarsi delle sovrapposizioni tra i vari contenuti che non consentivano il fatto di
raggiungere grandi risultati prestativi.
Yuri Verkhosansky (periodizzazione a blocchi)
Nel 1970 cambia il mondo dello sport ovvero le competizioni divengono più numerosi e gli
atleti iniziano a guadagna
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Teoria python
-
Teoria e metodologia dell'allenamento
-
Teoria e metodologia dell'allenamento - 1 esonero
-
Domande aperte e risposte - Teoria e metodologia dell'allenamento e qualità degli impianti sportivi