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DI
LINED
La quotatura è l’insieme delle quote necessarie a definire in maniera univoca le dimensioni ed il REC
posizionamento degli elementi di un oggetto. LE mm)
(IN
QUOTA
LINEA MISURA
DI
La rappresentazione delle quote comprende un aspetto sintattico (come le rappresento graficamente) ed un
aspetto semantico (che relazione esiste tra le quote e le dimensioni reali degli elementi).
Le Frecce Terminali possono essere posizionate all’interno delle linee di riferimento oppure, se manca
spazio, all’esterno, sul prolungamento della linea di misura.
Le Linee di Misura:
- non devono, quando possibile, intersecare altre linee del disegno;
- devono essere tracciate, quando possibile, all’esterno della figura;
- devono essere perpendicolari alle linee di riferimento e parallele alla dimensione alla quale si &
riferiscono;
- deve essere evitata l’intersezione tra le linee di misura e le linee di riferimento.
Le Linee di Riferimento:
- non devono, per quanto possibile, intersecare linee di misura o altre linee nel disegno;
- è possibile utilizzare come linee di riferimento gli assi, linee di contorno o il loro prolungamento.
I VALORI DELLE QUOTE NON SI SCALANO!
S
Quotatura di Componente:
- le quote devono essere disposte sulle viste o sulle sezioni che rappresentano il più chiaramente
possibile l’elemento da quotare;
- si devono quotare le dimensioni e le posizioni degli elementi che compongono l’oggetto;
- ciascun elemento non deve essere quotato più di una volta nel disegno.
La quotatura deve essere eseguita in modo che tutte le dimensioni dell’oggetto siano deducibili dal disegno
in maniera completa ed univocamente interpretabili:
- non devono mancare quote;
- non devono essere indicate più quote di quante necessarie per la definizione completa dell’oggetto.
La Conicità C (grandezza adimensionale) è il rapporto tra la differenza dei diametri di due sezioni di un cono
e la distanza tra le sezioni stesse, espresso dalla seguente relazione: - g
Quotatura di Assieme:
- si indicano le quote di ingombro e di montaggio;
- gli oggetti e gli elementi normati possono non essere quotati, ma individuati mediante designazione
unificata.
Quando costruisco un componente, l’errore è intrinseco deve però essere limitato tramite le tolleranze
Per effetto delle tolleranze, lo stesso pezzo, quotato in modi diversi, ha elementi geometrici con precisioni
diverse.
La quotatura dello stesso pezzo può essere eseguita in maniera diversa in funzione della finalità del disegno:
quota funzionale essenziale alla funzione del pezzo
quota non funzionale necessaria a definire completamente il pezzo
quota ausiliaria deducibile dalle altre quote a
Quotatura in Serie:
- ogni quota viene determinata rispetto alla quota contigua
- accumulo degli errori
- non vengono stabiliti elementi di riferimento
- l’importanza è data dalla distanza tra due elementi contigui &
Quotatura in Parallelo:
- più quote aventi uguale direzione hanno un’unica origine di riferimento
- permette di stabilire tolleranze indipendenti
- evita l’accumulo di errori
Quotatura Combinata quando è necessario ricorrere a più elementi di riferimento
5) TOLLERANZE DIMENSIONALI
È detta Tolleranza Dimensionale la differenza tra due dimensioni limite entro cui si ammette che la
dimensione effettiva sia compresa.
La tolleranza dimensionale è caratterizzata dalla sua ampiezza e dalla sua posizione.
Quotatura e Tolleranze:
- ad ogni quota è associata una tolleranza
- se si definiscono dei percorsi chiusi di quote si crea un’incongruenza sul valore delle tolleranze
- le tolleranze si accumulano sulle dimensioni non quotate
- se si vuole indicare una quota senza considerare le tolleranze ad essa associate occorre indicarla
come quota ausiliaria
Tramite il Calibro Lineare è possibile misurare:
- le dimensioni esterne di un oggetto posto tra le ganasce A;
- le dimensioni interne per mezzo delle ganasce B;
- la distanza tra due livelli di un oggetto.
Esistono poi i Calibri PASSA – NON PASSA (per il controllo degli alberi) con dimensioni max e min fisse.
Principio di Indipendenza (ISO 8015):
una tolleranza lineare limita unicamente le dimensioni locali reali (misurate tra due punti) di un
elemento, ma non gli scostamenti di forma
una tolleranza angolare, indicata in unità di misura angolare, limita unicamente l’orientamento
generale delle linee o degli elementi lineari delle superfici, ma non gli scostamenti di forma
La distribuzione delle dimensioni effettive dei pezzi prodotti si addensa attorno al valore medio.
Condizioni di Accoppiamento:
- le tolleranze sono sempre associate alle dimensioni dei pezzi isolati
- gli intervalli di tolleranza possono dare luogo ad accoppiamenti con gioco o con interferenza
Per esigenze funzionali, le tolleranze devono essere scelte in maniera tale da prevedere le condizioni di
accoppiamento.
Gli accoppiamenti sono classificati come:
accoppiamento con gioco la dimensione dell’albero risulta essere sempre minore della
dimensione del foro
accoppiamento con interferenza la dimensione dell’albero risulta essere sempre maggiore della
dimensione del foro
accoppiamento incerto ogni possibile coppia di pezzi può dar luogo ad un accoppiamento con
gioco o con interferenza
6) TOLLERANZE GEOMETRICHE
Vengono definite poiché una tolleranza dimensionale limita unicamente le dimensioni locali reali di un
elemento, ma non gli scostamenti di forma.
Dunque, la Tolleranza Geometrica applicata ad un elemento (punto, linea, superficie o piano di riferimento)
definisce la forma, la dimensione e la posizione della zona di tolleranza all’interno della quale deve essere
contenuto l’elemento considerato.
Tipi di tolleranze geometriche:
Forma Rettilineità, Planarità, Circolarità, Cilindricità
Orientamento Parallelismo, Perpendicolarità, Inclinazione
Posizione Localizzazione, Concentricità, Coassialità, Simmetria
Oscillazione (si applica solo su componenti in rotazione e ne limita l’oscillazione) Circolare, Totale
M
In alcuni casi, la tolleranza geometrica è definita in base ad un riferimento.
Esempi: T
- un asse è perpendicolare rispetto ad una superficie di riferimento
- una superficie è parallela rispetto ad una superficie di riferimento S
L’elemento di riferimento è un elemento esistente nel pezzo che viene utilizzato per fissare la posizione di
un altro elemento.
Le tolleranze geometriche prescritte su elementi in rapporto ad un elemento di riferimento non limitano gli
scostamenti di forma dell’elemento di riferimento.
La forma di un elemento di riferimento deve essere sufficientemente precisa affinchè l’elemento di
riferimento possa essere utilizzato come tale.
Può essere necessario prescrivere delle tolleranze di forma sugli elementi di riferimento.
Principio di Indipendenza (ISO 8015):
- ciascuna prescrizione dimensionale o geometrica specificata su un disegno deve essere rispettata in
sé stessa, salvo non sia specificata una relazione particolare
- ciò implica controlli separati per le tolleranze dimensionali e le tolleranze geometriche
- i disegni in cui si applica il principio di indipendenza devono essere identificati mediante l’iscrizione
da porsi all’interno o nei pressi del riquadro delle iscrizioni
Principio del Massimi Materiale:
- è un principio di applicazione delle tolleranze che richiede che non venga superata la condizione
virtuale dell’elemento con tolleranza e, ove prescritto, che non venga superata la condizione di
forma perfetta al massimo del materiale per l’elemento di riferimento
- questo principio si applica agli assi o piani mediani e si basa sulla mutua relazione tra dimensione e
tolleranza geometrica interessata
- l’applicazione di tale principio deve essere indicata con il simbolo M cerchiato
Se il principio del massimo materiale è applicato all’elemento con tolleranza, consente
un aumento della tolleranza geometrica prescritta quando lo stesso elemento non si
trova nella condizione di massimo materiale, sempre che l’elemento medesimo non
superi la condizione virtuale.
Se il principio del massimo materiale è applicato all’elemento di riferimento, allora
l’asse o il piano mediano di riferimento possono essere fluttuanti rispetto all’elemento
oggetto di tolleranza.
7) RUGOSITA’ DELLE SUPERFICI
Per Rugosità si intende il micro-scostamento della forma delle superfici effettive rispetto alla forma delle
superfici nominali provocato in genere dall’azione degli utensili
Rugosità Media (Ra) media aritmetica dei valori assoluti degli scostamenti del profilo dalla linea media
Ad un minore valore di Ra corrisponde una superficie più “liscia”!
Caratteristiche di Ra
Vantaggi:
- parametro più comunemente usato;
- misurabile anche con strumenti non sofisticati;
- statisticamente stabile e facilmente ripetibile;
- utile per qualsiasi superficie;
- utile quando il processo è sotto controllo (non si prevedono imperfezioni localizzate).
Svantaggi:
- Ra è un indice della finitura superficiale indipendentemente dal tipo di solchi;
- le superfici in figura hanno lo stesso valore di Ra
ma una differente funzionalità meccanica.
Rugosità Quadratica Media (Rq) radice quadrata della media aritmetica dei valori quadrati degli
scostamenti del profilo dalla linea media
Essendo più sensibile di Ra ai picchi ed alle valli, è usato per controllare superfici più precise di quelle
controllate tramite Ra.
La rugosità è importante per mantenere il lubrificante tra le due superfici a contatto.
La superficie di sinistra è migliore se deve essere a contatto con un'altra superficie e se queste strisciano tra
di loro. Per la seconda quindi occorre una maggiore quantità di lubrificante.
Segno grafico:
8) CICLI DI LAVORAZIONE
FORMATURA DALLO STATO LIQUIDO
Fonderia processo produttivo che permette di ottenere degli oggetti metallici tramite la fusione e la
colata di metalli in apposite forme, ovvero degli oggetti cavi che daranno la forma al pezzo.
Colata in forma transitoria, in cui la forma per creare il pezzo viene distrutta al termine del processo.
Colata in forma permanente, in cui la forma per creare il pezzo viene riutilizzata in un elevato numero di
cicli produttivi.
Durante il riscaldamento necessario per raggiungere la temperatura di colata, il metallo si dilata; quando si
raf