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2. VARIANZA TRA I GRUPPI
Al numeratore→ La devianza tra i gruppi
(�����), che è uguale alla sommatoria degli
scarti tra la media di ciascun campione
coinvolto nell’esperimento e la media totale
elevati al quadrato, il tutto moltiplicato per Come già anticipato, la decisione statistica
la numerosità del campione (se uguale per circa l’accettazione o meno dell’ipotesi nulla
tutti i gruppi) si basa sul confronto fra il valore della
����� = �ˑ∑(�� −����) statistica calcolata ( � ) e il valore
�� = ����� �� ������� �������� �������� critico ( � ), identificato sulla distribuzione
����′����������� teorica di probabilità F di Fisher.
�� = ����� �������� �� ����� � ���� �������� Nel nostro esempio, con α = 0.05 e con
����′����������� ����� = 2 e ������� = 27, il valore critico di
Al denominatore→ Il numero di gradi di F è uguale a 3.35. Poiché il valore del test
libertà tra i gruppi (�����), che corrisponde calcolato (� = 11.31) è maggiore del valore
al numero di gruppi presenti critico ( �
critico = 3.35), si può
nell’esperimento (k) meno 1: ����� =�−1. respingerel’ipotesi nulla (secondo cui i tre
gruppi provengono da popolazioni con la
stessa media) e concludere, con un certo
grado di certezza, che la variabile
3. VARIANZA ENTRO I GRUPPI indipendente (“caffeina”) influisce
Al numeratore → La devianza entro i gruppi significativamente sul voto finale d’esame.
(�������), che si ottiene calcolando
separatamente la somma degli scarti al LA VERIFICA DELLE IPOTESI
quadrato di ciascun gruppo, per poi NELL’ANALISI DELLA VARIANZA
sommarli: FATTORIALE
������� = ��1 +��2 +��3 +⋯+���
L’analisi della varianza fattoriale offre il Gruppo 5: Femmine – Basso dosaggio
vantaggio di poter studiare la relazione tra Gruppo 6: Femmine – Alto dosaggio
variabili indipendenti qualitative
due o più due o più livelli
(nominali o ordinali) con che Possiamo notare dalla tabella che il Fattore
definiscono i diversi campioni e una 1 (caffeina) classifica i dati per colonna,
variabile dipendente quantitativa (discreta mentre il Fattore 2 (sesso) classifica i dati
o continua) che viene misurata. per riga.
Per illustrarne praticamente la logica, Ai margini della tabella sono riportati i valori
immaginiamo ora che il nostro ricercatore medi per colonna (quindi relativi al Fattore 1
sia interessato a valutare l’effetto del caffeina: media placebo X̄ Pl, media basso
(Fattore 1 livelli:
dosaggio di caffeina con tre dosaggio X̄ Bd e media alto dosaggio X̄ Ad)
“assente”, “basso”, “alto”) e del sesso e per riga (quindi relativi al Fattore 2 sesso:
(Fattore 2 due livelli:
con “maschi”, media maschi X̄ M e media femmine X̄ F).
“femmine”) sul punteggio all’esame finale
di una certa materia. Nell’analisi della varianza fattoriale, il
Nel nostro caso, ad esempio, il ricercatore metodo della scomposizione della varianza
potrebbe valutare se: viene eseguito sulla base di questo modello:
(a) i diversi dosaggi di caffeina hanno un
effetto diverso sul punteggio all’esame
finale; (b) maschi e femmine differiscono tra
loro nei punteggi riportati all’esame test;
(c) i diversi dosaggi di caffeina hanno un
effetto differente sui punteggi riportati al
test finale nei maschi e nelle femmine.
Nel nostro esempio specifico, possiamo
varianza a
anche parlare di analisi della
due vie, perché consideriamo due fattori
disegno 3x2
(caffeina e sesso), oppure di
perché il primo fattore ha tre livelli e il
secondo ne ha due. varianza
Anche in questo caso, infatti, la
totale varianza tra i
viene scomposta in
gruppi varianza entro i gruppi
e .
varianza tra i
Nel disegno fattoriale, però, la
gruppi viene ulteriormente scomposta in tre
diverse fonti di variabilità: la variabilità
dovuta al primo Fattore 1 (nel nostro
esempio la “caffeina”), la variabilità dovuta
al Fattore 2 (nel nostro esempio il “sesso”) e
la variabilità dovuta all’azione congiunta dei Sulla base di questo modello, si può,
due fattori (nel nostro esempio l’interazione dunque, procedere alla scomposizione delle
“caffeina” x “sesso”) consentendo di varianze e al calcolo delle singole fonti di
verificare tre ipotesi: una riguardante il variabilità.
primo fattore, una riguardante il secondo
fattore e una riguardante l’azione congiunta 1. Varianza totale.
del Fattore 1 e del Fattore 2. Gli effetti del 2
Fattore 1 e del Fattore 2 sono chiamati varianza totale
Per calcolare la (� ), è
effetti principali, mentre l’effetto la
necessario calcolare ���
congiunto fra i due fattori è chiamata devianza totale ( )
����� al numeratore e i
interazione. gradi di libertà totali ( )
����� al
Come possiamo osservare nella tabella denominatore, seguendo la stessa
riportata di seguito, nei disegni fattoriali procedura illustrata nel paragrafo
ogni gruppo di partecipanti rappresenta una precedente.
combinazione specifica di livelli delle
variabili indipendenti. 2. Varianza entro i gruppi.
Nel nostro esempio (disegno 3x2) abbiamo, 2
quindi, sei gruppi indipendenti: varianza entro i gruppi
Per calcolare la (�
Gruppo 1: Maschi – Placebo ), è �����
Gruppo 2: Maschi – Basso dosaggio la devianza entro i
necessario calcolare
Gruppo 3: Maschi – Alto dosaggio gruppi ( ) gradi di
������� al numeratore e i
Gruppo 4: Femmine – Placebo
libertà entro i gruppi ( )
������� al Al denominatore→ Il numero di gradi di
libertà tra le righe (�����h�), che
denominatore, seguendo la stessa corrisponde
procedura illustrata nel paragrafo al numero di righe (r) meno 1:
precedente.
2. Varianza tra i gruppi.
Come abbiamo detto, nei disegni fattoriali Unendo le due parti, la formula completa
varianza tra i gruppi
la deve essere della varianza tra i gruppi (�2righe) diventa:
varianza tra le
ulteriormente scomposta in
colonne varianza tra le righe
(Fattore 1),
varianza dell’interazione
(Fattore 2) e
(Fattore 1 x Fattore 2). 2 Per la varianza dell’interazione (�2),
Per la varianza tra le colonne (� dobbiamo calcolare:
�������), dobbiamo calcolare: Al numeratore→ La devianza
La devianza tra le colonne
Al numeratore→ dell’interazione (���������), che è uguale
( ),
��������� che è uguale alla sommatoria alla devianza tra i gruppi (calcolata secondo
degli scarti tra la media di ciascuna colonna la procedura illustrata nel paragrafo
e la media totale elevati al quadrato, il tutto precedente) meno la devianza tra le
moltiplicato per il numero di righe: colonne e la devianza tra le righe:
∑( )
�� = � ˑ � − �
������� � ���
�� = ����� �� �������� ������� ��������
����′����������� Al denominatore → Il numero di gradi di
�� = ����� �������� �� ����� � ���� �������� libertà dell’interazione (���������), che
����′����������� corrisponde ai gradi di libertà tra le colonne
� = ������ �� ���h� �������� ���� (���������) moltiplicato per i gradi di
′����������� libertà tra le righe (�����h�):
gradi di
Al denominatore →Il numero di
libertà tra le colonne ( ),
��������� che Unendo le due parti, la formula completa
c)
corrisponde al numero di colonne ( meno della varianza tra i gruppi (�2 �������)
1: diventa:
�� = � − 1
�������
Unendo le due parti, la formula completa
della varianza tra le colonne (�2 ������� )
diventa: Una volta calcolate le varianze scomposte
per ognuna delle fonti di variabilità, la
valutazione statistica delle ipotesi viene
Per la varianza tra le righe dobbiamo condotta separatamente per ciascun fattore
calcolare: e per l’interazione. Il ricercatore, dunque,
Al numeratore→ La devianza tra le righe procede alla formulazione, a livello di
(�����h�), che è uguale alla sommatoria popolazioni, delle ipotesi nulle
degli separatamente per ciascun fattore:
scarti tra la media di ciascuna riga e la
media totale elevati al quadrato, il tutto
:
moltiplicato per il numero di colonne La significatività di �2, così come per tutte
le altre misure di dimensione dell’effetto, è
automaticamente data dalla significatività
della statistica test (in questo caso il test F);
non è quindi necessario condurre un test di
significatività specifico per Eta quadrato.
Anche qui, la decisione statistica circa La principale debolezza di Eta quadrato è
l’accettazione o meno di ciascuna ipotesi che tende ad aumentare di valore per ogni
nulla si basa sul confronto fra ciascun valore variabile aggiuntiva nel modello. Questo
della statistica calcolata e il corrispondente perché aggiungendo ulteriori variabili
valore critico identificato sulla distribuzione indipendenti aumenta la proporzione di
teorica di probabilità F di Fisher in varianza della variabile dipendente
funzione del livello di significatività spiegata. Per sapere il contributo
prescelto (ad es. α = 0.05) e dei rispettivi differenziale di ciascuna variabile
gradi di libertà. indipendente e dell'interazione alla varianza
spiegata nella variabile dipendente si può
Per ognuna delle verifiche, se il valore del usare Eta quadrato parziale (�2). Questo
test calcolato (�����) è maggiore del valore indice rappresenta la �
critico corrispondente (�), si può rifiutare varianza spiegata da ciascun effetto, dopo
l’ipotesi nulla concludendo che l’effetto (del aver “parzializzato” (cioè controllato) la
fattore o dell’interazione) è significativo. varianza spiegata dagli altri effetti. Esprime,
quindi, il contributo unico di ogni fattore
4. DIMENSIONE D