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 INIZIA CON UNA CONGIUNZIONE

Gran parte dei poemi epici fanno un tributo al più grande poema epico di tutti i tempi, Omero.

Generalmente questi autori. Il verbo ‘cantare’ è quasi sempre presente negli incipit dell’epica.

Quando Virgilio compone l’Eneide si ricorda dell’Iliade e dell’Odissea.

L’Eneide di Virgilio

Arma virumque *1 cano *2, Troiae qui primus ab oris

Si rifà all’Iliade e all’Odissea.

Non esiste in italiano una parola che traduca ‘virum’ (è parafrastico).

Jhon Dryden traduce l’Eneide.

 VERSIONE STANDARD

Narro le armi e gli uomini, che furono espulsi ed esiliati, costretti dalla sorte e dall’odio possente e

inarrestabile di Giunone ad abbandonare le sponde di Troia.

 VERSIONE PER BAMBINI

Racconto la storia di alcune battaglie e uomini, che, cacciati e mandati via, sono stati obbligati a

lasciare Troia per la grossa e forte rabbia di Giunone.

 VERSIONE PER ADOLESCENTI

Racconto la guerra e gli uomini, che furono destinati ad abbandonare le sponde di Troia a causa

dell’odio incessante e imponente di Giunone.

13/10

Modalità di espressione che si riflettono nell’uso della sintassi:

Qual è il modo neutro di costruire la frase in italiano? PREDICATO VERBALE (predicato

composto solo dal verbo) e PREDICATO NOMINALE (predicato composto da voce verbale e parte

5

nominale, verbo copulativo); soggetto e complemento oggetto che entra direttamente in rapporto

con il soggetto senza la mediazione di determinazioni spazio/temporali/modali.

Se decido di specificare quali sono gli altri elementi utilizzo i complementi indiretti. Molte volte i

complementi indiretti possono precedere il soggetto.

Ordine normale dei componenti della frase S + V + O + eventuali complementi indiretti.

 superlativo sintetico (es. bellissimo)

 superlativo non analitico, dove l’avverbio è diverso da molto/tanto (es. decisamente carino,

alquanto stupido)

DISLOCAZIONE spostamento di un elemento sintattico o all’inizio della frase (a sinistra) o

dopo (a destra). Sono forme espressive. Le usiamo quando vogliamo sottolineare un elemento del

discorso. È come se il complemento oggetto fosse raddoppiato.

PRINCIPIO DI ECONOMIA dire il maggior numero di cose con il numero minimo di parole

RIDONDANZA usare più parole che la comunicazione semantica mi richiederebbe, per

esprimere determinati significati donando enfasi

ANACOLUTO il cambio repentino di soggetto. Le forme anacolutiche sono usate

principalmente nella scrittura creativa.

ANTONOMASIA chiamare una cosa astratta con il nome di una persona concreta/prodotto (es.

ho fatto da cicerone oppure passami uno scottex)

Queste forme nella lingua parlata sono usate molto comunemente.

Una discesa nel Maelstrom

Le vie di Dio nella Natura e nella Provvidenza non sono come le nostre vie; né i modelli che noi

fuggiamo sono in alcuna parte proporzionati alla vastità, alla sapienza, alla imperscrutabilità delle

Sue Opere le quali hanno in sé una profondità maggiore che quella del pozzo di Democrito.

Giuseppe Glanvill.

Eravamo arrivati in cima alla rupe più alta, e per alcuni minuti il vecchio sembrò che non avesse

fiato di parlare; alla fine disse:

— Non è ancora molto tempo, che in questa strada avrei potuto esservi di guida bene da quanto il

mio figliuolo minore; ma circa tre anni or sono mi accadde un caso tale, come mai è accaduto a

nessuno nel mondo, od almeno tale che nessuno sarebbe rimasto vivo per raccontarlo: le sei ore di

spavento mortale che vi patii, mi hanno spezzato il corpo e l’anima.

 Cercare cos’è Maelstrom e capire se la grafia è giusta

 Rivedere la traduzione di Giuseppe Granvill

 Se è un uso ottocentesco della lingua, è possibile mantenere le maiuscole o meno, a seconda

della scelta della redazione

 Ci sono alcune parole che in inglese sono maiuscole e in italiano sono maiuscole: es. quando

si tratta di popolazioni che appartengono alla storia, molto spesso si usano ancora le lettere

maiuscole – gli Assiri. La tendenza generale è scrivere sempre in minuscolo, se non per i

popoli estremamente esotici 6

 Il punto di vista deve essere sempre quello dell’autore; nel momento in cui si decide di

occuparsi di un testo l’editor si deve smaterializzare

 Quando ci sono delle maiuscole che sono una personale espressione dell’autore (es. l’autore

è credente e una Provvidenza e Natura in maiuscolo) è bene conservarle così

 Traduttore e revisore devono sempre sapere di cosa di parla (es. pozzo di Democrito)

20/10 

ERRORE DA CALCO traduzione di officer: non vuol dire ufficiale ma agente di polizia o

ufficiale della marina. Official invece vuol dire autorità, ufficiale di alto rango.

EDITORE in inglese è publisher, colui che pubblica libri.

EDITOR di un giornale vuol dire direttore di un giornale, o caporedattore. Un tempo si

distingueva fra le figure del redattore.

Il redattore si occupava materialmente della produzione del libro. Ne curava l’aspetto finale. Il

redattori non entravano nel merito del testo, invece il caporedattore poteva interloquire con l’autore.

L’agente è il mediatore fra l’autore e la casa editrice (procuratore). 

FIERA DEL LIBRO, SALONE DEL LIBRO, FESTIVAL LETTERARIO a una fiera del libro,

direttori, editori redazionali, agenti editoriali si incontrano per fare trattative. Il salone del libro non

solo è aperto al pubblico ma è fatto per il pubblico. All’interno di un salone del libro ci sono di

solito manifestazioni che rimandano a un festival letterario.

FESTIVAL LETTERARIO serie di incontri che hanno come argomento la letteratura e che

generalmente non girano intorno al denaro.

Per Jakobson una componente fondamentale del testo è l’ambiguità.

Primi passi per la revisione:

 SIGNIFICATO O CONTESTUALIZZAZIONE DI CIÒ CHE STIAMO TRADUCENDO

 CONSAPEVOLEZZA DELLE RIPETIZIONI/RIME

 NON PROPORRE DUE SOLUZIONI: LA SCELTA FINALE SPETTA A NOI

 VERIFICARE L’ATTENDIBILITÀ DELLA FONTE DELLA NOSTRA RICERCARE

 ESSERE FEDELI AL PERIODO NEL QUALE IL TESTO È STATO SCRITTO (STILE)

23/10 

CONGIUNTIVITE il modo congiuntivo nell’uso della lingua italiana tendere a scomparire. In

italiano il congiuntivo tende ad essere usato di meno soprattutto in proposizioni subordinate

completive. Viene sostituito nei periodi ipotetici generalmente dall’indicativo imperfetto: questo uso

è ampiamente diffuso per la sua praticità a tutti i livelli sociali e culturali. Mentre la sostituzione

dell’indicativo al posto del congiuntivo nelle completive è sentito come quasi agrammaticale (a

parte a Roma ad esempio). Tutte queste forme non sono in realtà scorrette ma sono decisamente

sconsigliabili nell’italiano scritto. Il registro dipende dal contesto. Ci sono contesti che impongono

un determinato registro, e solo uno.

A seguito di ciò si determina un fenomeno di ipercorrettismo: sbagliare per voler essere troppo

corretti (es. non so se avesse ragione). Sostituire il congiuntivo con il condizionale è sbagliato in 7

questo caso, poiché vuol dire un’altra cosa (es. non so se avrebbe ragione). In questo caso è un

interrogativa diretta.

Quando c’è un periodo ipotetico la subordinata non va mai al condizionale ma quando il ‘se’

potrebbe essere sostituito da un ‘sebbene, anche se’ e non esprime un’ipotesi allora ogni volta

valutiamo il valore semantico di una frase. Se io dico ‘non so se avresti ragione’ introduco

un’ipotesi: ‘non so se avresti ragione se tu dicessi la verità’.

FUNZIONI DI UN ATTO COMUNICATIVO

a. Il mittente esprime il proprio giudizio, stato d’animo

b. conatus in latino vuol dire ‘tentativo’. Indica un tentativo di convincimento.

c. Riguarda la possibilità della comunicazione, presa di contatto, presa di comunicazione

d. Instaurare o tenere vivo il contatto

e. Il codice stesso è l’argomento del messaggio

f. Dare evidenza al messaggio e al modo in cui questo è stato costruito

Queste funzioni non si escludono a vicenda, possono coesistere.

LA PUNTEGGIATURA E USI REDAZIONALI

Se una battuta di un discorso diretto non è introdotta da un verbo il punto fermo che chiude la

battuta del dialogo va all’interno delle virgolette, ma se vi è un verbo il punto va fuori. Quando il

punto non è fermo invece rimane all’interno delle virgolette (punto esclamativo ecc.).

Anche nella punteggiatura l’italiano tende ad uniformarsi all’inglese. L’uso della punteggiatura da

parte degli scrittori del mondo anglofono è andato sempre semplificandosi. Si usano generalmente il

trattino, il punto e la virgola. In italiano la tendenza è identica ma siamo ancora indietro sulla via 8

della semplificazione. Fatto sta che, al giorno d’oggi, l’uso della virgola per indicare una pausa

breve o media all’interno di un periodo è sconsigliabile. L’uso della virgola per introdurre il

discorso diretto è scorretto. L’uso del punto e virgola è ancora vivo, fa prendere fiato.

Quando introduciamo un elenco in inglese viene usato il trattino, mentre in italiano vengono usati i

due punti. Einaudi introduce il discorso diretto con il trattino anche in italiano.

Gli incisi possono essere resi in tre modi:

 con le virgole

 con i trattini

 con le parentesi (aggiunta di una data)

I puntini di sospensione sono utili all’interno del discorso diretto.

La virgola prima e dopo la ‘e’ va usata, specialmente se non unisce. Sottolinea, dà enfasi al

concetto, al nome o all’aggettivo che precede o segue la virgola.

Bisogna andare a capo quando l’autore va a capo, quindi non cambiare la disposizione del testo.

27/10

 Per quanto riguarda i testi scritti in un passato che crea problemi, in genere, ci si mette

d’accordo con la casa editrice.

 Se dobbiamo tradurre opere attuali esiste un protocollo di correttezza vastissimo nella

letteratura del nostro tempo.

COS’È LA TRASPARENZA, LA FEDELTÀ AL TESTO ORIGINALE?

Dryden distingue tre modi di tradurre:

 METAFRASI tradurre parola per parola

 PARAFRASI riformulare il testo

 IMITAZIONE il traduttore diventa autore e costruisce il testo in maniera originale

Tutta la letteratura del passato risente degli schemi e degli ideali del passato.

LE RIPETIZIONI uno degli elementi fondamentali dell’armonizzazione di un testo. È la

replica delle stesse parole all’interno di una frase i

Dettagli
A.A. 2023-2024
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelasettembre98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di redazione, generi e testualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Bocchiola Massimo.