Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 1 Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche dell'osservazione del comportamento infantile Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

OSSERVAZIONE ECOLOGICA (BARKER, WRIGHT, BROFENBRENNER)

Studia il comportamento dei soggetti all'interno di un contesto, secondo questo approccio un comportamento può essere spiegato solo se collegato all'ambiente in cui è inserito. È fondamentale la relazione dell'individuo con l'ambiente e l'interdipendenza tra il soggetto, il suo comportamento e l'ambiente (questi tre aspetti sono collegati).

L'osservazione deve essere effettuata nei luoghi di vita quotidiani. Utilizza due unità di analisi:

  • Behavior episode definito come un'unità di azioni e situazioni (es. l'osservatore si concentra nell'osservare tutta una serie di azioni specifiche accomunate da uno stesso fine, per esempio tutte le azioni che un bambino esegue per andare a scuola).
  • Behavior setting si presta attenzione alle caratteristiche dell'ambiente specifico in cui tutti gli individui normalmente svolgono le stesse azioni.
secome ambiente identifico il parco, l'approccio ecologico si aspetta che tutti i bambini osservati in quell'ambiente giochino perché è quello specifico ambiente che porta i bambini a giocare, indipendentemente da ogni singolo bambino)
Segue 3 principi:
1. Lo schema comportamentale è indipendentemente dal soggetto specifico
2. Lo schema comportamentale dipende dall'ambiente
3. L'ambiente esiste indipendentemente dallo schema comportamentale
Questi dati vengono raccolti attraverso una metodologia chiamata specimen record, la registrazione di campioni comportamentali
Questo consiste in una descrizione narrativa dei comportamenti osservati, in forma estesa attraverso l'utilizzo di frasi, la registrazione avviene con modalità carta e matita dove viene riportato quello che si sta osservando il quel momento
Secondo l'approccio ecologico ci sono tutta una serie di raccomandazioni da seguire:
- Linguaggio quotidiano, non tecnico
- Preferireuna narrazione al positivo, evitare le negazioni il più possibile (descrivo quello che il soggetto fa, non quello che non fa)- Riportare non solo le informazioni su quello che stanno facendo i soggetti ma anche elementi descrittivi del contesto (elementi fisici dell'ambiente e descrizione della situazione)- Osservare per una durata di 30 minuti suddivisi in sotto unitàL'obiettivo principale che guida l'osservazione è individuare l'influenza del contesto sui comportamenti Punti di forza: 1. Riuscire a cogliere i comportamenti nel loro contesto naturale e nel loro naturale divenire; 2. Ci fornisce tutta una serie di indicazioni su come condurre queste osservazioni; 3. Descrizione dettagliata del contesto; 4. Intera sequenza temporale (antecedenti e conseguenti); 5. Linguaggio semplice, descrittivo e non valutativo Limiti: 1. Complessità in raccolta dati e analisi, non è una raccolta rapida OSSERVAZIONE ETOLOGICA (LORENZ, BOWLBY) Non nasce per

Lo studio del comportamento umano, ma inizialmente anche quello del comportamento animale, è stato successivamente applicato allo studio della primissima infanzia e dell'infanzia.

Si osserva la storia naturale, l'evoluzione, del comportamento e come questo sia utile ai soggetti per adattarsi. Vengono descritti in modo dettagliatissimo i moduli comportamentali, le piccolissime unità di comportamento, che i soggetti mettono in atto.

Ci sono quattro aspetti principali:

  • Concentrarsi sugli aspetti semplici del comportamento, riportare i piccoli dettagli del cambiamento, microunità, dati grezzi, senza interpretare (es. calcio bambino alza la gamba, lancia il piede ecc..)
  • Il punto di partenza è la storia naturale del soggetto
  • Essere diffidenti verso delle categorie predeterminate di comportamento, le suddivido in micro categorie
  • Prospettiva evoluzionistica, quel comportamento perché è utile a quel soggetto in quella situazione?

Gli osservatori etologici si...

pongono 4 domande su quello che stanno osservando:
  1. Causa immediata
  2. Sviluppo come ha appreso questo comportamento? Da dove è partito?
  3. Valore adattivo che funzione ha questo comportamento per far sì che il soggetto si adatti alla situazione in cui è
  4. Qual è la storia evolutiva della specie a quale grado di sviluppo è il soggetto?
L'approccio etologico utilizza lo strumento dell'etogramma, cioè una lista esaustiva (preparata a priori) di un repertorio comportamentale che potrebbe verificarsi, una lista di tutti i comportamenti che un soggetto mette in atto in una certa situazione. L'osservatore registra se quel comportamento che è nella lista si verifica o meno. I comportamenti possono essere fisici oppure con finalità più sociali rivolte ad entrare in relazione con gli altri. All'osservatore è necessario uno studio preliminare in cui l'osservatore si immerge nella situazione, vede cosasuccede e può poi in seguito stilare questa lista di comportamenti che sono raggruppati all'interno dell'etogramma in modo gerarchico, secondo gruppi di comportamenti che al loro interno contengono delle sottoclassi (es. gioco che può contenere gioco solitario, gioco condiviso ecc...), queste a loro volta possono essere caratterizzate da comportamenti singoli. Le caratteristiche principali di queste osservazioni sono: - Distacco: descrizione analizzando i dati grezzi quasi come se l'osservatore non appartenesse alla stessa specie dei soggetti che osserva. - Spregiudicatezza: osservare tutti i comportamenti messi in atto, anche quelli che apparentemente non sono collegati all'azione generale. - Completezza: osservazioni molto precise. - Grado di dettaglio: osservazioni dettagliate che riguardano il repertorio comportamentale. Questo approccio si concentra sui comportamenti spontanei quindi predilige le osservazioni condotte in ambiente naturale, si concentra.

Sui movimenti fisici si raccomanda il fatto di condurre delle osservazioni sistematiche programmate a priori in cui viene riportato non solo il comportamento ma anche la sua durata e la frequenza. L'obiettivo principale che guida l'osservazione è valutare che funzione ha quel comportamento che osservo per l'adattamento del soggetto.

Punti di forza:

  1. Efficace nello studio della prima infanzia e del comportamento sociale infantile;
  2. Indaga fenomeni nel contesto e nel tempo (antecedente, insieme dei comportamenti e conseguenze);
  3. Originalità dei fenomeni considerati, ci si concentra su aspetti nuovi che prima non erano stati presi in considerazione.

Limiti:

  1. Rigore metodologico (oggettività);
  2. Frammentazione in micro categorie che diventa di difficile applicazione in ambito umano;
  3. Osservazione cieca, senza porsi un'ipotesi da voler verificare o falsificare.

DIFFERENZE TRA QUESTI DUE APPROCCI

SERVAZIONE PIAGETIANA – QUASI SPERIMENTALE

(PIAGET) Parte dalle osservazioni condotte da Piaget sui suoi figli; faceva quasi degli esperimenti, aveva delle ipotesi di partenza, sottoponeva ai suoi figli dei giochi e modificava via via certi elementi per verificare se le sue ipotesi erano vere oppure no e da lì ripartiva modificando via via qualche elemento.

Viene definito un metodo quasi sperimentale perché lui modifica via via alcuni stimoli ai suoi figli per registrarne le reazioni a questi cambiamenti (manipolazione delle variabili) ma allo stesso tempo non c'è un controllo assoluto perché non può decidere quali bambini osservare.

Registrava man mano i cambiamenti che avvenivano nel comportamento, questo cambiamento era per lui l'indice di una nuova acquisizione e quindi un progresso nello sviluppo del soggetto.

Questi semi esperimenti di Piaget erano guidati da delle ipotesi di partenza, sapeva fin dall'inizio che cosa voleva andare a verificare.

Metodo - Ambiente di vita quotidiana

Osservando da una parte un'attività spontanea ma dall'altra creare delle situazioni critiche per stimolare la comparsa di un determinato comportamento.

Introdurre volta per volta delle variazioni ai materiali e agli stimoli proposti per verificare il consolidamento di abilità.

Era sufficiente osservare una volta un determinato comportamento per dimostrare che un certo stadio di sviluppo era stato acquisito (non c'è una contro prova).

Le osservazioni sono longitudinali (protratte nel tempo) e sistematiche. Piaget presta attenzione alla storia psicologica della persona.

Determina differenze tra bambini nello sviluppo, esperienze e stimoli che hanno avuto possono determinare un certo grado di sviluppo.

È necessario osservare giorno per giorno i cambiamenti.

Anticipa il disegno microgenetico (studi condotti in brevi periodi di tempo concentrati sul cambiamento). Piaget si aspettava di osservare alcuni comportamenti e partiva da certe idee sullo sviluppo.

dei bambini, tuttavia una critica che viene fatta alla sua osservazione è che non sia pienamente sistematica in quanto faceva questi semi esperimenti variando di volta in volta gli stimoli ma per lui era sufficiente un cambiamento una sola volta per attestare un certo grado di sviluppo; non analizza la frequenza di quel comportamento. Le osservazioni di Piaget sono simili al diario (descrizione narrativa giorno per giorno) e la sua descrizione dettagliata assomiglia a quella etologica (micro unità). L'obiettivo principale che guida l'osservazione è quello di rilevare il grado di sviluppo. Punti di forza: 1. Originalità del metodo, continuità, sistematicità e accuratezza; 2. Salvaguardia della spontaneità, l'ambiente è familiare e gli stimoli erano legati agli interessi dei figli; 3. Possiede rigore guidato da ipotesi; 4. Approccio qualitativo più che quantitativo. Limiti: 1. Forza delle ipotesi, manca la contro prova nelle.osservazioni e molto spesso Piaget si fa guidare dalle sue ipotesi e le verifica anche se non sorrette pienamente dai dati. Le intuizioni di Piaget sono successivamente state confermate da studi scientifici e sistematici. OSSERVAZIONE PSICOANALITICA (KENNEDY, BOWLBY, FREUD) Parte dalla psicoanalisi che veniva svolta sui pazienti adulti, era possibile ricostruire il passato mediante il racconto. Con i bambini ci si rende conto che non era possibile ricostruire mediante questo tipo di narrazione e quindi ad un certo punto la psicoanalisi ha iniziato ad osservare direttamente i bambini sia nelle situazioni di gioco che in quelle di relazione con la figura di riferimento. La psicoanalisi sui bambini veniva svolta attraverso la psicoanalisi sui genitori. I due aspetti fondamentali di questa osservazione sono dis
Dettagli
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alexia_squarcina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e tecniche di osservazione del comportamento infantile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Berchiatti Martina.