Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Tecnica urbanistica Pag. 1 Tecnica urbanistica Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica urbanistica Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica urbanistica Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

RICERCA DOCUMENTAZIONE ONLINE

Punti di forza: ricerca informazioni in modo generale e dettagliato; approfondimenti.

Debolezze: difficoltà di ricercare gli elaborati; non immediata.

I siti usati sono Roma capitale (PRG) e Regione Lazio (PTPR-TAV A, B, C, D)

RICERCA INTERATTIVA WEBGIS ONLINE

Punti di forza: Ricerca informazioni nel dettaglio; ricerca veloce e immediata.

Debolezze: Saper utilizzare l'interfaccia dei portali.

WebGis è un sistema informativo geografico pubblicato online. La parola è formata da WEB+GIS. Il Gis è l'acronimo di Geographic Information System, ovvero Sistema Informativo Geografico. Si tratta di un sistema informativo geografico computerizzato che processa le informazioni derivate dai processi geografici.

2. Quali sono gli strumenti urbanistici che vengono consultati prima dell'elaborazione di uno strumento di pianificazione locale?

Il Piano Regolatore Generale (PRG) e Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR). Sono

Necessari per regolare l'utilizzo del territorio e organizzare lo sviluppo delle attività umane garantendo una corretta interazione tra attività umane e territorio. PRG obbligatorio per ogni comune.

3. Cosa contiene la legenda del PRG di Roma del 2008?

Il Piano Regolatore Generale (PRG) è lo strumento che delinea le strategie di sviluppo del territorio comunale, ne definisce gli assetti, regolamenta gli strumenti e i processi di gestione e gli interventi di trasformazione urbanistica e edilizia. L'attuazione del Piano Regolatore Generale avviene tramite piani o strumenti urbanistici esecutivi, che costituiscono la modalità operativa attraverso cui si realizzano le trasformazioni previste dal PRG. È composto da tre sistemi (insediativo; ambientale; servizi, infrastrutture e impianti) e cinque elaborati (prescrittivi; gestionali; descrittivi; indicativi e per la comunicazione). Nel PRG del 2008 ci sono solo le varianti con la base cartografica schiarita.

Quindi si prendono quelle del 2003 e poi si controlla se nella propria area sono state apportate modifiche successive. Il Piano organizza il territorio comunale come sistema di città contigue articolate per tessuti (Città storica, consolidata, da ristrutturare, della trasformazione). Ad ogni tessuto corrispondono specifiche indicazioni e prescrizioni che illustrano le regole per la trasformazione. All'interno della Città Storica sono individuati i diversi tipi di tessuto (medievale, rinascimentale, ottocentesco, ecc.), gli edifici e i complessi speciali e i diversi tipi di spazi aperti. La Città Consolidata è costituita da tutte le parti di città compiuta e riconoscibile formate a seguito delle previsioni del PR del 1931 e del PRG del 1962. La città consolidata è articolata in tessuti e verde privato. La Città da Ristrutturare si compone di: Piani di zona incompiuti; Interventi abusivi legalizzati (zone F1 PRG '62);

Nuovi interventi abusivi da recuperare; Insediamenti produttivi illegali; Sistema di aree vuote inutilizzate e Presenza di attività improprie. Nella Città della Trasformazione si individuano insediamenti di nuova edificazione che servono a soddisfare la domanda residenziale, non residenziale e di servizi a livello locale, urbano e metropolitano.

4. Cosa contiene la legenda del PTPR Regione Lazio?

Il Piano territoriale paesaggistico regionale (PTPR) è un piano paesaggistico che sottopone a specifica normativa d'uso l'intero territorio della regione in questione, con finalità di salvaguardia dei valori del paesaggio.

Si differenzia in:

  • Tavola A: Sistema e Ambiti di paesaggio (carattere prescrittivo);
  • Tavola B:
    • Beni paesaggistici (carattere prescrittivo);
    • Aree boschive tutelate dalla legge;
    • Protezione dei fiumi e dei corsi d'acqua.
  • Tavola C: Beni del Patrimonio Naturale e Culturale (natura descrittiva, propositiva e di indirizzo);
Tavola D: Recepimento delle proposte comunali di modifica dei PTP accolte, parzialmente accolte e prescrizioni
(natura descrittiva).

VINCOLI PAESAGGISTICI LA TAVOLA B DEL PTPR→L'art. 3 comma 1 delle NTA del PTPR elenca gli atti e gli elaborati che lo costituiscono; le Tavola B - Beni Paesaggistici,numerate da 1-42, contengono la descrizione dei beni paesaggistici di cui all'art. 134 comma 1 lettera a), b) e c) delCodice, tramite la loro individuazione cartografica con un identificativo regionale (id_rl) e definiscono le parti del territorioin cui le Norme del PTPR hanno NATURA PRESCRITTIVA

Le Tavole B non individuano le aree tutelate per legge di cui al comma 1, lettera h), dell'articolo 142 del Codice: "le areeinteressate dalle università agrarie e le zone gravate da usi civici"; in tali aree, ancorché non cartografate, le norme delPTPR hanno natura prescrittiva. In alcuni casi, solo di rado, dove si aveva la disponibilità del

Dato si è provveduto all'inserimento. Esempi: Individuazione degli immobili e delle aree di notevole interesse pubblico; Ricognizione delle aree tutelate per legge (es. protezione di fiumi, torrenti, corsi d'acqua); Individuazione del patrimonio identitario regionale (es. aree agricole della campagna romana e delle bonifiche agrarie).

SISTEMI E AMBITI DI PAESAGGIO LA TAVOLA A DEL PTPR→Le Tavola A del PTPR - Sistemi ed ambiti di paesaggio, numerate da 1-42, contengono l'individuazione territoriale degli ambiti di paesaggio, le fasce di rispetto dei beni paesaggistici, le aree e punti di visuale, gli ambiti di recupero e valorizzazione paesistica, i percorsi panoramici e i Piani attuativi con valenza paesistica. I Sistemi ed ambiti di paesaggio hanno natura prescrittiva. Le Tavole A rappresentano la classificazione tipologica del territorio regionale, ordinato per rilevanza e integrità dei valori paesaggistici, contengono l'individuazione territoriale

si riferisce l'art. 17 delle NTA del PTPR? L'art. 17 delle NTA del PTPR si riferisce all'individuazione dei sistemi di paesaggio. La partecipazione in urbanistica si intende come il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle parti interessate nel processo decisionale riguardante la pianificazione e lo sviluppo urbano. L'art. 17 delle NTA del PTPR stabilisce che l'individuazione dei sistemi di paesaggio si basa sull'analisi conoscitiva delle specifiche caratteristiche storico-culturali, naturalistiche ed estetico-percettive e si riferisce alle tre configurazioni fondamentali: il sistema del paesaggio naturale e seminaturale, il sistema del paesaggio agrario e il sistema del paesaggio insediativo.serve?L'urbanistica partecipata è una modalità di redazione di piani e progetti che assegna un rilevante valore alle proposte che emergono dal basso, espresse da cittadini in forma libera o associata e da portatori di interessi locali. È un approccio che cerca di includere diverse prospettive e voci nel plasmare il futuro delle città e del loro ambiente costruito. Coinvolgendo le persone che vivono, lavorano e utilizzano gli spazi urbani, mira a garantire che le decisioni prese sullo sviluppo urbano riflettano i bisogni, le aspirazioni e le priorità della comunità. L'impegno partecipativo ha, però, delle criticità, tra cui calo di interesse, inoltre la partecipazione accresce la complessità del processo. Allora perché prevedere la partecipazione? Perché valorizza le conoscenze dei cittadini e le loro competenze progettuali, tratta i problemi dei soggetti più deboli e migliora le prestazioni delle

politiche pubbliche.

6. Quali sono gli strumenti che possono essere utilizzati a questo fine?

FACE TO FACE: costruire relazioni, co-progettare attraverso workshop, passeggiate diagnostiche, creative mapping;

DIGITALE: interviste, questionari per costruire mappe dei problemi e delle potenzialità. I questionari sono un insieme strutturato di domande "chiuse" e/o di domande "aperte" alle quali il soggetto è libero di rispondere valutando la propria esperienza;

PARTECIPARE/CO-PROGETTARE: co-progettare alla scala locale per riqualificare lo spazio pubblico, il parco, il giardino della scuola;

7. Quali sono gli obiettivi e come si costruisce un questionario in un processo di pianificazione?

La Carta della Partecipazione ha lo scopo di accrescere la cultura della partecipazione e sviluppare linguaggi e valori comuni. I principi di questa carta sono:

  1. Cooperazione: coinvolge positivamente le attività di singoli, gruppi o istituzioni verso il bene comune;
  2. ...
  • Fiducia: crea relazioni eque e sincere tra i partecipanti promuovendo un clima di fiducia;
  • Informazione: mette a disposizione dei partecipanti, in maniera semplice, trasparente e comprensibile ogni informazione;
  • Inclusione: si basa sull'ascolto attivo e pone attenzione all'inclusione del singolo o in gruppo;
  • Efficacia: le opinioni e i saperi dei cittadini migliorano la qualità delle scelte pubbliche;
  • Interazione costruttiva: non si riduce a una sommatoria di opinioni personali, ma fa uso di metodologie al fine di individuare scelte condivise;
  • Equità: chi progetta, organizza e gestisce un evento si mantiene neutrale rispetto al merito delle questioni e assicura la valorizzazione di tutte le opinioni;
  • Armonia: mette in campo attività e strategie tese a raggiungere un accordo sul processo e sui contenuti;
  • Render conto: rende pubblici i suoi risultati e argomenta pubblicamente le scelte di accoglimento o non accoglimento delle proposte emerse;

Valutazione: devono essere valutati con adeguate metodologie.

Come definirebbe l'approccio proposto da Kevin Lynch?

Kevin Lynch, urbanista e architetto novecentesco, ha contribuito ad una svolta nella teoria dell'urbanistica, che costituisce tuttora un riferimento fondamentale per la lettura degli aspetti percettivi in ambito urbano. La sua opera più famosa è intitolata "L'immagine della città", il quale è un saggio di argomento urbanistico riguardo il ruolo delle "immagini ambientali" nella percezione della città contemporanea. La sua analisi è atta alla scoperta del "ruolo intrinseco della forma", indagando gli oggetti fisici che sono percettibili. Usando come caso di studio tre città statunitensi (Boston, Jersey City, e Los Angeles), Lynch mostrò che le persone percepiscono lo spazio urbano che frequentano o nel quale vivono attraverso elementi e schemi mentali comuni, utilizzando 5 categorie (percorsi, nodi, quartieri, margini e distretti) per descrivere l'immagine mentale della città.

margini, riferimenti, nodi, parti di quartiere). Ognuno degli elementi presentati non può esistere se non in relazione agli altri e che "una certa realtà fisica può

Dettagli
A.A. 2022-2023
13 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martina.zappala di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fratini Fabiola.