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CAPSULE DI GELATNA MOLLI

Le capsule di gelatina molli servono, quasi sempre, a racchiudere dei liquidi.

Una forma di somministrazione solida che però contiene farmaci liquidi ha i

seguenti vantaggi:

1.Accuratezza di dosaggio da capsula a capsula

2.Migliore biodisponibilità del farmaco

3.Costi minori

A differenza delle capsule rigide quelle molli contengono oltre alla gelatina e ad

altri eccipienti, quantità notevoli di plastificanti.Glicerina e sorbitolo 0,4-

0,6g/1g di gelatina secca, mentre il rapporto acqua: gelatina è di 1:1.

Poiché le capsule di gelatina molle vengono quasi sempre riempite con liquidi,

oppure con sostanze a consistenza pastosa, le polveri appena pesate vengono

addizionate con opportuni eccipienti liquidi, che sono normalmente olii

vegetali oppure minerali, oppure ancora eccipienti liquidi miscibili con l’acqua

come il polietilenglicole(PEG). Ne risulta una pasta che viene omogeneizzata

con apparecchi di vario tipo.

La miscela viene poi setacciata e messa sottovuoto in modo che la pasta

risultante non contenga bolle d'aria che potrebbero procurare inconvenienti

nell'esattezza del dosaggio.

L'omogeneizzazione di una miscela in fase è ovviamente molto più facile a

realizzarsi rispetto ad una miscela in fase solida. Per evitare la sedimentazione

dei componenti più pesanti, sarà sufficiente addensare o aumentare la

viscosità dell'eccipiente liquido.

Fabbricazione delle capsule di gelatina molli - Procedimento

Scherer

Da due serbatoi di gelatina mantenuti ad una temperatura opportuna, viene

deposta una pellicola su due tamburi rotanti posti simmetricamente. Le due

pellicole, mantenute in tensione da due cilindri lubrificati, scorrono su due

matrici cilindriche contrapposte sulle quali sono incise scanalature (alveoli) a

forma di mezza capsula

A questo punto, gli ugelli collegati ad una pompa volumetrica iniettano

simultaneamente le dosi di farmaco in ciascuna capsula nel momento che le

due pellicole di gelatina si toccano.

Il preparato spinge così la gelatina dentro gli alveoli; la capsula viene quindi

saldata e poi tagliata Le capsule sono infine sgrassate ed essiccate in corrente

d'aria calda. LE COMPRESSE

“Le compresse sono preparazioni solide ottenute compattando, mediante

apposite macchine, volumi eguali di particelle e contenenti ciascuna dosi

singole di una o più sostanze attive. Sono destinate alla somministrazione

orale. Alcune vengono inghiottite intere, alcune dopo essere state masticate,

altre sono disciolte o disperse in acqua prima della somministrazione e altre

ancora, sono tenute in bocca, dove viene liberato il p.a

E’ una delle forme farmaceutiche più rappresentate per le varie caratteristiche

favorevoli. produttori:

Favorevoli per i

Stabilità superiore a quella delle preparazioni liquide

 Possibilità di produzione su larga scala

 Versatilità di impiego utilizzando fondamentalmente le stesse

 apparecchiature.

pazienti:

Favorevoli per i

Accurato ed uniforme dosaggio

 Semplicità di assunzione e facilità di trasporto

 Velocità di rilascio del p.a. controllabile secondo le esigenze

 farmacologiche

CLASSIFICAZIONE:

compresse non rivestite

 compresse rivestite

 compresse effervescenti

 compresse solubili

 compresse dispersibili

 compresse oro dispersibili

 compresse a rilascio modificato

 compresse gastro-resistenti

 compresse da utilizzare nella cavità buccale

Principali requisiti delle compresse

Le compresse devono rispondere ai seguenti requisiti:

Sufficiente resistenza meccanica

 Disgregarsi rapidamente, dopo l’assunzione

Inoltre quelle di uno stesso lotto devono avere:

Uguale peso, diametro ed aspetto

 Uguale contenuto in p.a.

La polvere compressa deve pertanto avere:

Buona fluidità

 Buona comprimibilità

 Scarsa adesione alle pareti dei punzoni e della matrice

 Buona disgregabilità

ECCIPIENTI PER COMPRESSE

Gli eccipienti sono fisiologicamente inerti ma possono influire, positivamente o

negativamente sulla biodisponibilità del p.a.

diluenti: aumentano la massa della compressa permettendo il

 raggiungimento di un volume adeguato per poter lavorare, per es.

lattosio, cellulosa microcristallina, glucosio, destrosio, saccarosio, amido

e derivati, carbonato di calcio, fosfato bicalcico e carbonato di magnesio.

Leganti: sono utilizzati per aggregare i granuli. Inoltre, si impiegano

 solventi che, evaporando, esercitano un'azione adesiva (acqua o alcol)

ossia soluzioni sciroppose o sostanze collose. Usati: gomma arabica e

gomma adragante, pectine, PVP, metilcellulosa, sodio carbossimetil

cellulosa, gelatina ,amido, sodio alginato, ecc.);

disaggreganti : diminuiscono il tempo di disaggregazione delle

 compresse. Si impiegano derivati dell'amido, alginati, silice, cellulosa

micro cristallina, miscele effervescenti, Sali molto solubili.

Dettagli
A.A. 2023-2024
6 pagine
SSD Scienze chimiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelica.traietta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica e legislazione farmaceutica 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Vassallo Antonio.