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Il vero protagonista: Auditorio, destinatario, segmentazione, target group
Al momento di pianificare e costruire una campagna pubblicitaria, il passo fondamentale è quello di studiare quale sarà il pubblico da porre come obiettivo del messaggio. Ci sono molteplici destinatari, i quali sono suddivisi principalmente in 2 macrosezioni:
- Target group - non bisogna confondere quello che risponde all'obiettivo di marketing con quello che risponde all'obiettivo di comunicazione; solitamente il target di comunicazione è più ampio rispetto a quello di marketing
- Target totale - indica l'insieme globale degli individui che si prevede di raggiungere con la comunicazione
- Focus target - indica il sottogruppo più interessante all'interno del target totale
In comunicazione, è opportuno concentrarsi sul focus target. Se si centra questo obiettivo, ci sarà poi un effetto alone anche sul target totale. Ci sono
diverse tipologie di target group, ovvero i consumatori del prodotto:
- consumatori attuali
- consumatori potenziali
- responsabili degli acquisti
- i decisori
- i prescrittori
- i consiglieri
- i rivenditori
- Lazarsfeldgli opinion leader —> evidenziò il ruolo dei mass media, che riesce a generare un usso dicomunicazione a due stadi, il primo è da comunicatore a opinion leader e il secondo da opinion leader adestinatario, il quale a sua volta può trasformarsi in opinion leader agendo con il “passa parola”.
Concetto molto simile a questo è il trend setter, cioè una persona in vista che con il propriocomportamento lancia le tendenze che verranno seguite dai consumatori.
Avendo deciso qual è la tipologia di target group entra in scena il concetto di segmentazione.
La segmentazione: ricominciamo da Aristotele, anzi da Antisteneff fi fi fi fi fi flAristotele fornì una casistica di tipologie dei diversi pubblici, distinguendoli e
Studiate sono quelle psicogra che e ibride. La psicogra aLa psicogra a può considerarsi come l’applicazione delle scienze sociali e degli studi sul comportamento alle ricerche demogra che; essa cerca di descrivere le caratteristiche di personalità degli individui che possono in uire sul loro atteggiamento nei confronti degli eventi e sui loro comportamenti.
Ai suoi inizi fu intesa come strumento per i pubblicitari, solo successivamente anche per gli uomini di marketing.
Esistono diversi istituiti che propongono banche dati di tipo psicogra co, in Italia c’è l’istituto Eurisko; si tratta di una banca dati derivante da una ricerca e ettuata con cadenza semestrale su un campione di 5000 individui rappresentativo della popolazione italiana al di sopra dei 14 anni.
Si tratta di un tipo di ricerca “single source”, signi ca che tutte le informazioni vengono raccolte presso gli stessi soggetti. Eurisko ha anche provveduto a fare elaborazioni di base.
fondamentali per l'utilizzo di Sinottica a scopo di progettazione del target group:
- gli stili di Eurisko —> per "stile" si intende modalità di essere e di agire acquisita dall'individuo che matura un proprio sistema di valori, atteggiamenti e caratteri distintivi della sua personalità. Nelle ricerche psicografiche questo termine indica l'insieme degli individui che condividono uno stesso stile simile per tutti. L'istituto Eurisko ha proposto una serie di stili "settoriali" che segmentano il campione solo a certi particolari della vita (utile quando si vuol segmentare velocemente il pubblico secondo criteri esatti ma generici). Un approfondimento più sofisticato richiede la descrizione di un target group e per effettuare questo tipo più analitico di segmentazione è utile la "mappa".
- la grande mappa e le mappe settoriali —> il termine mappa sta generalmente ad indicare
L'essere umano ha sicuramente cercato di persuadere i propri simili da quando è stato in possesso di una qualsiasi primitiva forma di linguaggio, ma di retorica si può parlare solo quando essa nasce con l'aspetto e la struttura di una tecnica conscia dei propri mezzi e dei propri fini.
La retorica è nata in ambito giudiziario e orientò sin dalle origini la tecnica ad argomentare partendo non dal vero ma dal verosimile (ci sono state polemiche contro questa impostazione di Platone, Socrate e Corace il quale affermava che ciò che appare più verosimile è invece inverosimile, ossia chi è più sospettabile di aver commesso un reato abbia corso il rischio di commetterlo veramente).
Gorgia era convinto che per poter persuadere il pubblico fosse necessario anche incantarlo con una prosa bella come la poesia: a lui si deve l'introduzione dell'altro versante
della tecnica retorica; non più solo gli argomenti ma anche le figure. Il dissidio in tutta la storia della cultura occidentale viene provvisoriamente risolto dall'elaborazione che all'età del IV secolo a.c darà alla retorica e alla sua tecnica Aristotele. Aristotele propone un suo riscatto in quanto strumento utile, perché solo un discorso ben costruito può far trionfare la giustizia che verrebbe oppressa se sostenuta da un discorso debole. De nito così anche perché esercita la parola. Aristotele stabilisce per primo il dominio della retorica che non è quello della verità bensì quello delle opinioni e del verosimile, giungendo a dare un suo specifico ruolo alla retorica di cui sistematizzerà la tecnica secondo regole valide ancora oggi. La cultura medievale continuò sulla strada segnata da Cicerone anche se varie voci si levarono contro la retorica come arte dell'inganno oratorio, essa venne
pienamente accettata anche dal pensiero cristiano come arma utile alla predicazione che si differenzia rispetto alla retorica classica. Perelman accenna alla pubblicità e alla sua appartenenza al dominio retorico anche se venne preceduto da Toulmin, dalle teorie di secondo cui un argomento funziona partendo da dei dati che interpretati secondo una determinata qualificazione modale portano a una conclusione, se sono sostenuti da un elemento di garanzia e a patto che non agisca un elemento di restrizione contraria, e il tutto si fonda su una base accettata. Il punto centrale di questo modello sta nell'accettazione della validità persuasiva di argomentazioni esclusivamente probabilistiche (è questo il modo in cui funziona l'argomentazione nel campo pubblicitario). Dopo i trattati di Perelman e Toulmin si è assistito a un orire di studi e di saggi intorno alla retorica, molti dei quali hanno preso in esame i rapporti che laLa pubblicità ha una lunga storia di connessione con questa disciplina, anche se in Francia è stata formalizzata solo nel 1968 con la legge Sapin.