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BIOSENSORI CATALITICI
Sfruttano la caratteristica degli enzimi di catalizzare in modo specifico determinate reazioni
La superficie del trasduttore è in contatto con uno strato enzimatico trattenuto da
una membrana, ed il tutto viene immerso nella soluzione da analizzare.
Il substrato diffonde attraverso la membrana e reagisce con l’enzima.
La membrana, che è incapsulata nell’enzima, è impermeabile all’enzima stesso,
ma permeabile al substrato.
S si diffonde attraverso la membrana contenente E. la reazione S_E passa dalla
membrana e arriva al trasduttore.
BIOSENSORE CATALITICO POTENZIOMETRICO La componente essenziale di tali sensori consiste in un
elettrodo per il pH modificato. la misura potenziometrica è
basata sulla determinazione del potenziale fra l’elettrodo di
riferimento (esempio AgAgCl) e l'elettrodo di misura
andremo a considerare gli effetti del trasporto di S e P (legge
di Fick) e della velocità della reazione enzimatica (cinetica di
Michaelis e Menten→ + è concentrato il substrato, + è
veloce la reazione catalizzata).
BIOSENSORE CATALITICO AMPEROMETRICO
La componente essenziale di tali sensori consiste in un elettrodo per la misura
della pressione parziale di un gas modificato (elettrodo per ossigeno, elettrodo di
Clark).
la misura amperometrica è basata sulla misura della corrente che scorre in un
elettrodo di Pt polarizzato negativamente rispetto ad un elettrodo di riferimento.
Se la tensione di polarizzazione è opportunamente dimensionata, la corrente è
limitata dalla diffusione e la corrente è proporzionale alla pressione parziale
del gas
BIOSENSORI AD AFFINITA’
sfruttano la capacità di una molecola di legarsi in modo specifico all’elemento da riconoscere.
IMMUNOSENSORI
Gli immunosensori sono un tipo particolare di biosensori basati sulla capacità tipica degli anticorpi di riconoscere e
legare a sé antigeni.
Gli anticorpi (Ac) reagiscono in maniera reversibile con gli antigeni (Ag) e l’affinità fra i due è determinata dalla
costante di dissociazione Kd.
➔ Immunosensori DIRETTI: 2 passaggi
Il recettore (ovvero l’anticorpo) viene immobilizzato su un supporto
che viene posto in contatto con la soluzione contenente l’analita da
misurare
L’anticorpo reagisce con gli antigeni in soluzione (si creano i siti di legame).
Maggiore la concentrazione di Ag più alto sarà il numero di Ac legati.
➔ Immunosensori INDIRETTI: competitivo o sandwich
COMPETITIVO: L’antigene marcato compete con il campione da
analizzare nell’occupazione dei siti degli anticorpi.
SANDWICH: , viene introdotto un secondo anticorpo marcato che si
lega con l'antigene già attaccato all'anticorpo sulla
superficie
IMMUNOSENSORE TIRF (Total Internal Reflection Flueresence)
Sfrutta il principio della Riflessione interna totale
Si genera tra due mezzi trasparenti aventi indice di rifrazione diverso E ALL’INTERFACCIA TRA UN MEZZO Più DENSO E
UNO MENO DENSO.
Caso 1) Rifrazione e Riflessione:
Angolo incisione < Angolo Critico θc
Caso 2) Riflessione Interna Totale
Angolo incisione > Angolo Critico
La luce incidente non passa nel secondo mezzo
L’intensità del campo evanescente decade esponenzialmente con la distanza (z) dall’interfaccia stessa.
All’aumentare di [Ag] diminuisce l’intensità del segnale luminoso associato
IMMUNOSENSORE SPR (Surface Plasmon Resonance)
Esiste un angolo di incidenza (θ0) per cui si instaura la risonanza dei plasmoni superficiali che corrisponde ad una
drastica caduta di intensità della luce riflessa
Lo svantaggio principale di questa tecnica è che la sensibilità dipende dal peso molecolare dell’antigene, e quindi
basse concentrazioni di molecole molto piccole non sono facilmente rivelabili
IMMUNOSENSORE A QUARZO RISONANTE
Si basa sul fenomeno di piezoelettricità.
Il cristallo di quarzo viene inserito in un circuito oscillante e la frequenza di risonanza del sistema rispetto ad un
quarzo di riferimento viene rivelata con un frequenzimetro
La variazione della massa è proporzionale alla variazione della frequenza di oscillazione.
Dalla misurazione della f si deduce la presenza/assenza dell’Ag sull’Ac
IMMUNOSENSORI GRAVIMETRICI MEMS
Ac immobilizzati su superficie del MEMS
Quando Ag si lega ad Ac si ha un aumento della massa du MEMS
Cambiamento proporzionale alla f di oscillazione
BIOSENSORE PER CTNI
Biosensori con tempi di risposta inferiori al minuto
Utilizzo della tecnica FRET (Fluorescent Resonance Energy Transfer)
- due molecole fluorescenti: donatore (D) e accettore (A) con spettri di emissione parzialmente sovrapposti
- D viene eccitata da una luce incidente a lunghezza d’onda λ1 e riemette un segnale luminoso a lunghezza
d’onda λD. Se D e A sono vicine, distanza tipica di FRET 10-100A, si ha un passaggio di energia da D ad A che
emette a sua volta ad una lunghezza d’onda λA.
Al formarsi del legame Ag-Ac la distanza tra A e D diminuisce e avviene il FRET. All’aumentare della concentrazione
dell’antigene avremo maggior trasferimento energetico (FRET)
BIOSENSORE PER CRP
PULSOSSIMETRIA OTTICA E FOTOPLETISMOGRAFIA (PPG)
TEORIA ONDULATORIA
la luce visibile è una forma di energia radiante che si propaga nello spazio per mezzo
di onde elettromagnetiche
TEORIA CORPUSCOLARE
Particelle esse sono capaci di emettere o assorbire l’energia radiante in modo discontinuo e proporzionale alla loro
frequenza di oscillazione.
, l’energia viene ceduta o assorbita sottoforma di granuli indivisibili che egli chiamo quanta ciascuno dei quali ha
un’energia E in elettronvolt (eV) pari a: E = h
Effetto fotoelettrico: fotoni, nei loro urti con gli atomi, trasmettessero agli elettroni periferici un'energia tale da
provocarne l'emissione ed il conseguente effetto fotoelettrico.
TECNOLOGIA NIRS (spettroscopia nel vicino infrarosso)
Un fotone penetra nel tessuto biologico con un percorso zig-zag a causa dello scattering. Il fotone poi viene
assorbito o trasmesso.
EMOGLOBINA
sangue ossigenato e non ossigenata risponde in modo diverso all'onda a causa dell'emoglobina, la quale
sensibile a una particolare range di lunghezze d'onda.
Il legame tra emoglobina e ossigeno dipende direttamente dalla pressione parziale dell’O2 e l’Hb legata all’ O2
prende il nome di Ossiemoglobina.
L’Hb si lega con l’ossigeno molecolare in modo reversibile: a livello polmonare ha un’ alta affinità per l’O2 e bassa
affinità per la CO2, mentre a livello dei tessuti si presenta la situazione inversa, questo permette il rilascio di anidride
carbonica nei polmoni e di ossigeno alle cellule.
LED1: risposta della deossiemoglobina prevale sulla risposta dell’ossiemoglobina, LED 2: ox prevale su deox
i due segnali e ne facciamo la differenza→ calibro e ottengo la quantità di ossigeno presente nel sangue espressa in
percentuale (persona sana 98%).
TECNOLOGIA fNIRS (spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso)
generare i sistemi fNIRS (=functional near infrared spectroscopy) quindi è una fotopletismografia applicata in modo
spaziale, con un certo numero di sorgenti di segnale e con un certo numero di ricevitori.
Quindi sapere come si muove l’ossigeno durante le varie attività cerebrali ci dà informazioni di qual è l’attività
cerebrale che sta funzionando in quel determinato momento.
CATENA DI ACQUISIZIONE
Quindi i sistemi per fare una pletismografia che sia ners o fners, tra i due cambia solo li tipo di analisi che facciamo o
funzionale (attività nel tempo) o strutturale.
EMETTITORE: diodo cje fa passare corrente se viene acceso
RICEVITORE: fa passare corrente solo se riceve luce
Componenti degli emettitori:
- LED
- LASER : potenza emessa doppia rispetto ai led
LASER
I laser (acronimo di Light Application by Simulated Emission of Radiation) è un'emissione di radiazioni stimolata della
luce.
Il laser sfrutta l’EMISSIONE STIMOLATA: atomi in stato eccitato invertiti da radiazione di energia pari a quella di
eccitazione
Affinché l’emissione stimolata emetta luce laser devono esserci queste 3 condizioni:
1. INVERSIONE DI POPOLAZIONE;
Gli atomi sono, di solito, nello stato fondamentale
E’ necessario, quindi, portare gran parte degli atomi in uno stato energetico superiore, lasciando quasi vuoto lo stato
inferiore. La condizione di inversione di popolazione si ha quando: N2> N2
Cioè quando il n° di atomi eccitati nel mezzo attivo è maggiore del n° di atomi nello stato fondamentale.
1. STATO ECCITATO METASTABILE;
lo stato eccitato è metastabile (cioè ha una vita media lunga) allora l’emissione stimolata ha più probabilità di
avvenire che l’emissione spontanea
1. CAVITA’ RISONANTE: Il fotone emesso deve a sua volta stimolare altri fotoni del sistema e deve quindi
essere confinato.
Il processo si può promuovere ponendo il mezzo attivo tra due
specchi, affinché l’onda luminosa, riflettendosi avanti e indietro,
attraversi il mezzo più volte. Lo schema di un sistema laser è abbastanza
semplice: ho un tubo con all'interno il gas, un
anodo e un catodo, e gli specchi a forma ellittica o
parabolica.
ELETTROMIOGRAFIA
Manifestazione delle attivazioni muscolari associate ad una contrazione.
ElettroMioGrafia (EMG): tecnica diagnostica in grado di monitorare le strategie di produzione del movimento, la
generazione di forze, i meccanismi di affaticamento, tramite la registrazione dell’attività elettrica muscolare.
Prelievo può essere effettuato:
- per via invasiva – elettrodi ad ago od a filo che incidono su un limitato numero di fibre;
- per via non-invasiva – elettrodi superficiali che registrano l’attività relativa ad un vasto numero di fibre.
ATTIVAZIONE DELLA FIBRA MUSCOLARE
L’impulso elettrico propagato dal motoneurone α, attivato dal sistema nervoso centrale o da un riflesso, arriva alla
giunzione neuromuscolare e causa l’emissione di acetilcolina.
L’ acetilcolina eccita la fibra muscolare la fibra si depolarizza dalla giunzione e la depolarizzazione si propaga fino ai
tendini.
Il sarcolemma è la membrana semipermeabile che ricopre la fibra muscolare.
Quando la fibra muscolare è a riposo esiste una differenza di potenziale Vm tra interno e esterno pari a -70/-90 mv .
Il potenziale di riposo è mantenuto costante dall’attività della pompa sodio potassio.
Se in un punto della membrana si supera un certo potenziale di soglia (circa -60mv) la depolarizzazione. La
situazione iniziale vie