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IL FENOMENO DELL’IMPERIALISMO

DEF Cosa si intende per imperialismo? L’imperialismo indica le tendenze

espansionistiche, quindi di espansionismo economico e politiche, che mettono in atto i

paesi a capitalismo industriale, soprattutto nella seconda metà dell800 e prima parte

dell900. Il vocabolo imperialismo è molto più calzante del vocabolo colonialismo per

descrivere questo fenomeno perché l’imperialismo è un fenomeno messo in atto dai

paesi industrializzati, o sulla strada dell’industrializzazione.

Origini Da dove viene la parola imperialismo? Viene dall’assetto imperiale che la

Gran Bretagna dà ai suoi possedimenti e dal fatto che la regina vittoria nel 1876 viene

nominata imperatrice delle Indie.

Motivazioni Quali sono le spiegazioni di questo fenomeno? Ci sono due filoni

interpretativi:

- Un primo filone trova la spiegazione nei interessi economici che si formano

quando il capitalismo raggiunge una determinata fase di sviluppo industriale, e

quindi di capacità produttiva, tale per cui gli Stati hanno necessità di esportare

beni, tecnologie e capitali. I mercati nazionali non gli bastano più, vi è bisogno

di altri paesi che costituiscano un mercato sicuro di sbocco per i beni realizzati,

di paesi fornitori di materie e vi è bisogno anche di acquisire nuovi territori per

effettuare gli investimenti.

- La seconda spiegazione è più ideologica, e fa riferimento non tanto agli aspetti

economici ma a un certo modo di pesare, a certe ideologie, a certi aspetti

politici e sociali. Il concetto di nazione nasce col romanticismo e percorre

attraversa e segna tutta la storia dell’800; è un concetto molto importante per

paesi divisi come l’Italia, che aspireranno a raggiungere l’unificazione proprio

sulla base di volersi fare nazione. Una nazione è data da un territorio dove vive

una popolazione che condivide un passato, una storia, delle tradizioni, e quindi

dei valori, delle tradizioni, delle usanze culturali e molto spesso religiose. E

l’imperialismo può essere visto come una degenerazione del concetto di

nazione, ovvero come nazionalismo.

DEF di nazionalismo: Ideologia o prassi ispirata all'esaltazione del concetto di

nazione, che si risolve nell'autoritaria affermazione di valori che trascendono le

esigenze della realtà politica e sociale dei paesi stranieri

Queste due spiegazioni sono anche le spiegazioni delle ragioni della Prima guerra

mondiale, in cui si fronteggiarono due blocchi imperialistici contrapposti, le potenze

dell’intesa da una parte e della triplice alleanza. E vincerà il blocco che saprà

effettuare una migliore e più efficiente mobilitazione del proprio apparato industriale

è lo scontro tra due blocchi imperialistici e quindi tra paesi industrializzati, e quindi

richiederà una mobilitazione bellica come nessuna guerra precedente aveva mai

richiesto.

Principali studi sull’imperialismo Vediamo i principali filoni di pensiero:

la prima teoria che nasce è la teoria di tipo economico. Questa interpretazione

 viene avviata da un inglese Hobson, il quale pubblico nel 1802 un volume

intitolato “imperialismo”. Hobson è un liberal-radicale ma avrà poi molta

influenza sui marxisti. Hobson dice che i crescenti investimenti all’estero sono

all’origine della contesa per il dominio di nuovi territori da parte dei grandi paesi

industrializzati, hanno bisogno di conquistare nuovi mercati per fare crescenti

investimenti (questo ce lo dice un liberale).

Tra i marxisti invece troviamo Hilferding, il quale nel 1910 scrive “il capitale

 finanziario”, considera che ormai il capitalismo vede una enorme

concentrazione di interessi industriali promossi e controllati dal capitale

bancario. Questo intreccio di capitale bancario e capitale industriale origina il

capitale finanziario.

1917 anno della Rivoluzione russa e Lenin scrive “l’imperialismo, fase suprema

 del capitalismo”. Vuol dire che in questa ultima fase del capitalismo in cui

diventa aggressivo verso gli altri paesi, dopo questo il capitalismo non ha altre

sponde e non ha sfoci. Per Lenin l’imperialismo è l’ultima fase dell’espansione

del capitalismo, dopo non resta che una rivoluzione socialista per abbattere

questo sistema capitalistico.

Un’altra opera è di Joseph Schumpeter che scrive “sociologia dell’imperialismo”.

Dalla lettura delle fonti è venuto fuori che la matrice economica è meno importante di

quanto si pensasse nel fenomeno dell’imperialismo e che il motore dello stesso è la

matrice culturale, il nazionalismo. Per esempio, dagli archivi del Foreign Office è

venuto fuori che la gran parte degli investimenti effettuati all’estero riguardava paesi

industriali, e non paesi del terzo mondo; quindi, l’Inghilterra investiva principalmente

non nei paesi che conquistava ma in altri paesi europei. Questo fa venire meno la

spiegazione di tipo economico sulla conquista dei mercati. Quindi l’impeto imperialista

sarebbe frutto dell’ondata nazionalista degli Stati industrializzati.

LA BELLE EPOQUE 1896 – 1913

È il periodo che precede la Prima guerra mondiale.

Periodo di espansione economica, di progressi scientifici, tecnologici e culturali senza

precedenti, sono i periodi in cui le esposizioni universali nelle capitali europei

celebrano questi successi; quindi, la società industriale celebra sé stessa in queste

esposizioni universali. Alla fine dell’800 nasce il cinema, quindi un nuovo modo di

comunicare, nascono nuove branche della fisica e della chimica.

Caratteristiche Questo boom economico in parte può essere spiegato come

l’opposto delle cause che hanno causato la grande depressione:

C’è un nuovo grappolo di innovazioni

 La scoperta di nuovi filoni aurei, quindi non si ha più la strozzatura nei mezzi di

 pagamento

C’è un rilancio della produzione agricola

L’industrializzazione diventa in questo periodo un fenomeno più maturo e diffuso,

tanto è vero che l’industrializzazione colpisce anche paesi periferici come Russia e

Italia.

Il fatto che ci fossero livelli diversi di sviluppo oltre che diverse dotazioni di fattori,

stimola il commercio internazionale, il quale in questo periodo cresce più rapidamente

del reddito mondiale. Sempre in questo periodo si ha un grande movimento dei fattori,

non solo del fattore capitale ma anche del fattore lavoro, sono gli anni delle migrazioni

di massa. Quindi migrazioni della popolazione lavorativa e investimenti di capitali. (in

Italia sono tra oi 4 e 5 milioni di persone che se ne vanno). Poi vengono firmati una

serie di trattati che aboliscono le barriere doganali ricostituite durante la grande

depressione.

I tassi di crescita sono differenti da paese a paese, i paesi emergenti crescono a tassi

più alti dell’Inghilterra.

In questo periodo gli Stati Uniti assurgono a prima potenza industriale e economica del

mondo, hanno un reddito assoluto e pro-capite maggiore di quello di qualunque altro

paese.

In Germania, alla vigilia della guerra ha conquistato il posto di principale potenza di

Europa e nel giro di due generazioni ha spazzato l’Inghilterra, non solo a livello

quantitativo ma anche nella capacità di innovare e posizionarsi sulla frontiera

tecnologica. L’Inghilterra addirittura diventa importatore di prodotti siderurgici quando

scoppia la guerra.

L’Inghilterra celebrava i propri fasi e continuava la sua crescita, dato che la sua crisi

era più relativa che assoluta. Londra si conferma la prima piazza commerciale e

finanziaria del mondo.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE 1914 – 1918

Alla vigilia della Prima guerra mondiale l’immagine che l’Europa dà di sé stessa è di

prosperità economica, pieno sviluppo industriale, di progresso, alti livelli di benessere

per i ceti dirigenti, diffuso senso di sicurezza, libera circolazione degli uomini, merci,

capitali e idee. Il sistema liberale e il sistema capitalistico trasmettevano il messaggio

di essere arrivati all’apice del successo e di aver assicurato all’Europa il dominio sul

mondo e di essere una macchina economica con gli ingranaggi ben oleati che correva

verso il futuro.

In realtà l’equilibrio era più fragile di quello che sembrasse. C’erano state delle

avvisaglie: c’erano state delle crisi nell’impero ottomano, con le crisi marocchine e con

l’ingresso dell’Italia in Libia, e in più l’Austria si era allargata nei Balcani annettendo la

Bosnia e Erzegovina nel 1908, inoltre c’era il fenomeno dell’imperialismo e quindi il

bisogno di armarsi per andare a conquistare nuovi territori. Quindi c’erano, nei vari

posti, una serie di fenomeni di reazione e di opinione nazionalistica: nei Balcani perché

erano Stati invasi dall’Austria. E tutte queste tensioni creavano un quadro

internazionale un po’ precario. Inoltre, in Russia scoppierà la rivoluzione Bolscevica,

che è massimamente simbolica di un capitalismo che può crollare in un paese. Nel

1917 finisce in Russia il sistema imperiale, liberale e capitalistico (sistema che va per

la prima volta in crisi, il capitalismo va in crisi in Russia prima ancora della crisi del

1929).

L’Europa era scissa in due blocchi: triplice intesa (Inghilterra, Francia e Russia) e

triplice alleanza (dal 1882 Austria Ungheria, Germania e Italia)

Situazione geopolitica situazione in Europa negli ultimi anni prima della guerra

La

era la seguente:

- Rivalità tra Russia e Austria nei Balcani l'Austria voleva estendere il suo

territorio e la sua sfera di influenza nei territori Balcani ma per la Russia i

Balcani erano Stati chiave, Stati satellite, di cultura slava e religione greco-

ortodossa, Stati chiave per la Russia per assicurarle l’acceso al mar

Mediterraneo; lo stato più importante per la Russia nel sud dei Balcani è

sicuramente la Serbia.

- Poi c’era lo storico risentimento tra Francia e Germania che veniva dalla guerra

franco prussiana 1870, vinta dalla Prussia la Francia voleva riconquistare le

due province Alsazia e Lorena perse a favore della Germania dopo la sconfitta

nella guerra del 1870/71. Questi territori erano molto importanti per i ricchi

giacimenti di ferro e per le industrie siderurgiche, meccaniche, alimentari e

tessili. Mirava a un'alleanza con la Russia per poter accerchiare la Germania in

caso di guerra.

- Poi le aggressioni della Bosnia e Erzegovina da parte della Austria che fa

innervosire i serbi.

- La Germania che era stata per anni sotto il gov

Dettagli
A.A. 2022-2023
85 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara_Bertolli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Manetti Daniela.