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CONFEDERAZIONE DELLA GERMANIA DEL NORD
La rest in vita dal 1866,
data della guerra austro-prussiana, al 1871, data della guerra franco- prussiana (di
cui parleremo pi avanti) e anche data dell’uni cazione politica della Germania e
nascita del secondo Reich .
Fu guidata politicamente dalla Prussia e costitu il modello istituzionale per l'impero
tedesco uni cato.
I legami furono soprattutto doganali e militari.
30. La Germania
Lo Zollverein
Gli Junker
Sebbene, come abbiamo visto nella lezione precedente, vi sia stata
frammentazione politica, possibile approssimare degli elementi comuni per gli
stati situati a oriente e quelli situati a occidente dell’area dell’Europa centrale.
province orientali
Le erano caratterizzate da un’economia basata sulla grande
propriet nobiliare. Junker,
La classe dominante erano gli i grandi proprietari terrieri, che detenevano
assolvevano incarichi amministrativi
anche un enorme potere politico in quanto
ed erano anche capi militari. Tra gli Junker, un ruolo di primo piano fu rivestito da
Bismark, di cui abbiamo gi parlato e di cui parleremo pi approfonditamente in
questa lezione.
Le attivit economiche erano di tipo feudale e si basavano sullo sfruttamento della
servit della gleba, la cui emancipazione si complet solo nel 1848.
Le risorse negli altri Stati che componevano la
A fronte dello strapotere degli Junker,
Confederazione la borghesia non era in grado di esercitare particolari
pressioni.
L’economia si reggeva su piccole propriet terriere, di propriet di borghesi, e i
contadini erano liberi.
Chiarite queste di erenze di ordine politico e sociale, opportuno evidenziare
alte potenzialit , dovute dalla
come l’area considerata potesse godere di
dotazione di grandi quantit di carbone e di ferro.
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Tuttavia, lo sfruttamento di queste importanti risorse era impedito
dall’eccessiva frammentazione politica.
Verso l’integrazione economica
Per poter sfruttare le enormi quantit di carbone e ferro che la Confederazione
germanica deteneva, sarebbe stato opportuno trovare una linea politica comune.
La Prussia fu il paese che pi di ogni altro volle seguire la strada degli accordi per
raggiungere nalit politiche ed economiche unitarie; in particolare voleva che gli
stati della Confederazione regolamentassero i dazi doganali.
Su questa scia, nel 1818 fu emanata la tari a prussiana; nel 1823 fu varato
l’accordo “centro-tedesco” e l’anno successivo quello tra Prussia, Baviera e
W rttemberg.
Per questioni di rivalit , l’Austria si oppose alla formazione di accordi di tipo
commerciale, ma la Prussia, che era lo stato pi potente ne fece a meno e
continu per la sua strada. Il principale timore dell’Austria era che la politica
doganale fosse solo un primo passo per l’uni cazione politica, fortemente voluta
dagli Junker prussiani.
Lo Zollverein
Il progetto prussiano prese corpo, almeno per l’aspetto economico, nel 1833 con
Zollverein, unione doganale.
l’istituzione dello che vuol dire
Con esso si pose ne alle gravi tensioni che l’esistenza di una pluralit di dazi,
talvolta anche all’interno di uno stesso stato, aveva provocato n dal 1815 nella
Confederazione germanica.
Lo Zollverein, considerato come un precedente storico dell’Unione europea, fu un
integrazione economica. l’unione
importante caso di In altre parole rappresent
economica del paese, ancor prima che si uni casse politicamente.
Tutti gli altri Paesi – per esempio l’Italia – si uni carono prima politicamente e
soltanto dopo cercarono di armonizzare l’economia interna
Liberismo è protezionismo
L’idea degli Junker partiva dalla constatazione che i paesi della Confederazione
disponevano di materie prime utili per l’industria metallurgica. Le dogane interne –
quelle tra paese e paese – rappresentavano un ostacolo per lo sfruttamento di
questo potenziale.
Abolire le dogane interne signi cava migliorare la mobilit di materie prime, merci e
uomini, ampliare il mercato interno, in una parola: creare integrazione.
Le principali regole dello Zollverein furono:
• Protezionismo verso l'estero per proteggersi dalla concorrenza;
• Liberismo all'interno per favorire l’integrazione
• Moneta unica per armonizzare gli scambi
• infrastrutture
Rete di per collegare le aree di approvvigionamento con quelle di
sbocco.
Lo sviluppo economico
Lo sviluppo economico
Tra il 1848 e il 1871 si comp un importante passo per la formazione di uno stato
industriale e moderno. I motivi furono diversi:
• Nel 1848 i moti rivoluzionari comportarono mutamenti economici e sociali
(l’abolizione della servit );
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• L’Europa centrale doveva necessariamente confrontarsi, anche a livello politico,
con il II Impero francese;
• La di usione e razionalizzazione delle ferrovie rese evidente che il sistema
tedesco era nevralgico per tutta l’ Europa
• Nella Confederazione si a erm de nitivamente la potenza prussiana su quella
austriaca .
La crescita industriale
fu una veloce crescita industriale,
Il risultato soprattutto nel settore meccanico,
in quello chimico e in quello elettrico.
I motivi della crescita furono:
• istruzione
Il livello di (20% analfabetismo al 1850), che era molto alto
considerando la media europea. Inoltre la Germania vantava la migliore
formazione tecnica al mondo;
• sottosuolo,
La ricchezza del soprattutto di ferro e carbone, che si concentrava
nell’area della Ruhr;
• tecnici stranieri,
La presenza di che serv ad accelerare il processo di
industrializzazione;
• dell’industria pesante,
Il ruolo stimolata dalla costruzione di ferrovie e dalla
fabbricazione di armi;
• Bismarck
La politica pragmatica di (realpolitik);
• banche
L’attivit bancaria, particolarmente favorevole all’industrializzazione. Le
miste, infatti, partecipavano con i loro capitali a quelli azionari di societ
impegnate soprattutto nella costruzione ferroviaria;
• circuiti commerciali,
I favoriti dalla posizione centrale all’interno dell’Europa.
La guerra franco-prussiana
Guglielmo I e Bismarck
La crescita economica fu sicuramente imponente e anche per questo
aumentarono in “Germania” i sentimenti nazionalistici che spingevano verso
l’uni cazione nazionale, fortemente voluta da Guglielmo I di Prussia.
Lo statista che guid il paese verso l’uni cazione fu Otto von Bismarck, prussiano,
glio di uno Junker. La sua carriera politica inizi nel 1851 con la nomina a
rappresentante della Prussia in seno alla Confederazione germanica e prosegu
pragmatismo.
all’insegna del
Persegu il suo obiettivo primario (l’uni cazione) anche a costo di diverse
guerre, che comunque poteva permettersi grazie alla crescita dell’industria
siderurgica.
La guerra come leva nazionale
L’idea di Bismarck era che non solo il paese dovesse uni carsi, ma anche che
dovesse emergere come potenza politica.
Per acquisire visibilit internazionale us la vittoria guadagnata a danno
La potenza militare prussiana si era manifestata in tutta
dell’Austria nel 1866.
evidenza, attirando le preoccupazioni della Francia di Napoleone III, che si
sentiva s dato per la supremazia sul Continente.
Bismarck, a questo punto, us proprio la rivalit con la Francia per scatenare una
guerra – “sangue e ferro” - e far leva sul sentimento nazionale per realizzare
l’uni cazione della Germania.
La guerra franco-prussiana
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La guerra franco-prussiana, combattuta nel 1870-71 tra Bismarck e Napoleone III,
fu davvero singolare. Entrambi volevano entrare in guerra per tornaconto
personale.
Bismarck, abbiamo visto, voleva un pretesto per spingere la popolazione ad
accettare l’unit politica.
Napoleone III era in calo di consensi e aveva di colt a gestire il malcontento
dei repubblicani. Riteneva che una guerra potesse ricompattare la nazione
all’insegna del nazionalismo reazionario.
Bismark tese una trappola e Napoleone III vi cadde.
casus belli
Il
Le guerre vengono sempre preparate in anticipo, e quando i tempi sono maturi
casus belli.
non si fa altro che aspettare un pretesto, o
casus belli
Il fu la successione al trono spagnolo, su cui accampava diritti un
principe tedesco. A questa nomina si opponeva la Francia, che temeva di essere
“accerchiata” dai tedeschi. La diplomazia francese, attraverso un dispaccio, chiese
al re di Prussia, Guglielmo I, di far ritirare la candidatura e di non accampare pi
pretese sulla Spagna. di Ems),
Bismarck rese pubblico il dispaccio (dispaccio alterandone i contenuti in
modo da far scattare un sentimento di rivalsa nei prussiani; Napoleone III si risent
e dichiar guerra.
La debolezza francese
I giudizi storici hanno attribuito la scon tta subita dai Francesi a Sedan alla
leggerezza di Napoleone III, che scelse la via con itto pur conoscendo la forza
militare prussiana e pur sapendo che il suo esercito non era pronto.
Tuttavia, come abbiamo detto, Napoleone III aveva di colt a tenere unito l’Impero
e probabilmente la scelta della guerra voleva essere un ultimo tentativo di
riottenere il favore dei Francesi.
Ad ogni modo, con la battaglia di Sedan la scon tta fu molto pesante per i
Francesi e infatti i Tedeschi ottennero: l’Alsazia e
1) l’uni cazione politica; 2) l’annessione di due regioni ricchissime, cio
la Lorena, considerate strategiche per lo sviluppo industriale; 3) il pagamento delle
spese di guerra (una sorta di indennizzo).
La proclamazione del Secondo Reich
La vittoria di Sedan fu una dimostrazione di grande forza militare e politica della
Germania. A rimarcare lo smacco, la proclamazione del Reich avvenne nella
Galleria degli Specchi al Palazzo di Versailles.
31. L’Italia
L’Uni cazione politica
Introduzione
Nelle precedenti lezioni abbiamo approfondito l’industrializzazione tedesca
evidenziandone una peculiarit : l’uni cazione economica precedette quella
politica. Italia: il paese si uni c politicamente,
L’evoluzione opposta si ebbe in nel 1861
ma ancora non aveva raggiunto l’integrazione economica.
Lo studio della rivoluzione industriale in Italia si presenza alquanto di cile in
quanto si tratta di un processo discontinuo e pieno di ostacoli di natura politica.
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Per una serie di motivi, dunque, l’Italia si colloca tra i