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Per analizzare i processi economici, la storia economica si avvale di diverse

categorie interpretative:

- **Economia-mondo**: concetto introdotto da Braudel e Wallerstein per

spiegare come le economie siano sempre state collegate tra loro e non abbiano

mai operato in isolamento. Questo significa che lo sviluppo economico di un

paese dipende non solo dalle proprie risorse interne, ma anche dagli scambi

commerciali, finanziari e tecnologici con altre nazioni. Alcuni paesi, nel corso

della storia, hanno assunto una posizione centrale nel sistema economico

globale, determinando le regole del commercio e influenzando il modello di

sviluppo delle altre economie.

- **Catching-up**: teoria di Alexander Gerschenkron, secondo cui i paesi che si

industrializzano più tardi possono recuperare il ritardo rispetto a quelli già

sviluppati seguendo strategie diverse. In pratica, queste nazioni possono

sfruttare le tecnologie e le esperienze già consolidate altrove, evitando errori e

accelerando la loro crescita. Spesso, il governo gioca un ruolo chiave con

investimenti mirati e politiche di sostegno all’industria. Un esempio è la

Germania nel 19° secolo, che ha adottato un forte intervento statale per

sviluppare la sua economia, oppure il Giappone e la Corea del Sud nel 20°

secolo, che hanno investito molto in innovazione e istruzione per diventare

potenze industriali.

- **Differenziale della contemporaneità**: elaborato da Sidney Pollard, questo

concetto spiega perché le innovazioni economiche non abbiano lo stesso

impatto in tutti i paesi (ad esempio, le ferrovie hanno avuto un ruolo propulsivo

negli Stati Uniti ma non in Italia, a causa delle diverse disponibilità di materie

prime, delle infrastrutture e delle condizioni geografiche).

- **Lotta per il primato**: la competizione economica tra stati o aree

geografiche per il dominio economico e politico. Ad esempio, la Prima Guerra

Mondiale può essere letta come il tentativo della Germania di superare la Gran

Bretagna come potenza egemone.

- **Dualismo tra tradizione e modernità**: la tensione tra innovazione e

resistenza al cambiamento all'interno di una società. Questo concetto aiuta a

spiegare perché alcuni settori o aree geografiche si sviluppano più rapidamente

di altre.

### La Storia Economica come Disciplina Autonoma

La storia economica ha faticato a emergere come disciplina autonoma,

trovandosi a metà strada tra la storia e l’economia. La sua nascita è legata alla

rivoluzione industriale, quando si è reso necessario analizzare l’evoluzione del

capitalismo e dei suoi effetti sulle società.

Nel 19° secolo, la scuola storica tedesca ha introdotto il metodo induttivo

nell’analisi economica, cioè uno studio basato sull’osservazione dei fatti

concreti anziché su teorie astratte. Questo ha superato l’approccio

dell’economia classica, che si basava su modelli teorici fissi e sull’idea che i

mercati si regolassero da soli. Karl Marx ha poi riletto i rapporti di produzione,

mettendo in evidenza come le condizioni sociali ed economiche influenzino lo

sviluppo del capitalismo.

Nel 20° secolo, Keynes e Schumpeter hanno contribuito con nuove teorie:

Keynes ha spiegato l’importanza della domanda e dell’intervento dello Stato

nell’economia, mentre Schumpeter ha analizzato i cicli economici e il ruolo

dell’innovazione nello sviluppo. Dagli anni ‘50 in poi, con le teorie dello

sviluppo, la storia economica ha ricevuto nuova attenzione, aiutando a

elaborare strategie per la crescita dei paesi meno sviluppati.

Negli anni 2000, dopo un periodo in cui sembrava che i mercati globali

potessero autoregolarsi senza intervento statale, le ripetute crisi economiche,

come quella del 2008, hanno riportato l’attenzione sull’importanza della storia

economica. Gran parte della pubblicistica ha rivalutato concetti come il

'sistema-paese' e lo 'sviluppo di lungo periodo', fondamentali per comprendere

le dinamiche economiche di ampio respiro. Questi concetti permettono di

analizzare le strategie adottate dalle nazioni per rafforzare la propria economia

e affrontare le sfide della globalizzazione. Lo studio delle crisi passate aiuta a

comprendere meglio i problemi attuali e a individuare possibili soluzioni. Oggi,

la storia economica è essenziale per capire le crisi economiche e le

trasformazioni globali, offrendo strumenti utili per interpretare il mondo di oggi.

Dettagli
A.A. 2024-2025
6 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher antonio.bottone99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Cringoli Gerardo.