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Conseguenze economiche della guerra

Sospensione del Gold Standard + liquidazione investimenti inglesi negli USA + dal 1924investimenti USA a breve termine in Germania + espansione industriale negli USA USA godonodi surplus strutturale sia nei commerci che nei pagamenti l’Europa mantiene tassi elevati per attirare capitali (i più alti sono in Inghilterra), mentre gli USA dal 1920 hanno tassi di interesse generalmente bassi (fissati per far fronte alla crisi di conversione dell’industria) = “indifferenza benevola” della FeD i bassi tassi provocano boom di borsa a Wall Street (1926) giugno 1929:la FeD alza i tassi per fermare la bolla speculativa Banche europee alzano a loro volta i tassi per evitare il deflusso di capitali (la Germania senza investimenti USA a breve non è capace di sostenere le riparazioni).

Spiegazione monetaria della crisi del 1929 La FeD alza i tassi, ma questo viene percepito prima all’estero che in patria, infatti

La borsa continua a crescere fino a metà del 1929, quando le esportazioni dagli USA all'Europa sono ormai crollate (industrie europee bloccate, aumento disoccupazione, diminuzione importazioni da USA) - perdite nei bilanci del terzo semestre pubblicati ad ottobre 1929 crisi finanziaria diventa reale.

Il crollo finanziario non si risolve nel breve periodo (si pensava sarebbe bastato stabilizzare i prezzi ad un livello più basso) problema della viscosità: ci sono contratti a lungo termine nei quali non varia il valore nominale + i salari non diminuiscono perché i sindacati li bloccano + i prezzi di beni di monopolio non diminuiscono i governi non riescono a affrontare crisi rispettando il Gold Standard (manca la cooperazione internazionale tra Banche) (se si attua una politica espansiva abbassando i tassi si rischia di far scappare capitali) si mantengono politiche restrittive: crollo consumi, fallimento imprese, rischio fallimento.

Banche unica soluzione: uscire dal GoldStandard (e stampare moneta). Spiegazione della depressione degli anni '30: 1) Spiegazione monetaria: FeD persevera nei suoi errori (pensava la crisi fosse di breve durata, perciò ha abbassato i tassi troppo tardi, nel 1930; nel 1935, a fronte di una leggera crescita dei prezzi, alza i tassi, quando avrebbe dovuto mantenerli bassi per favorire la ripresa). 2) spiegazione neoclassica: viscosità salari (l'abbassamento dei salari avrebbe evitato la disoccupazione, e quindi aumentato consumi e domanda). 3) spiegazione strutturale: fallimento transizione tra 2 fasi del capitalismo ("centro-periferia con esportazione di beni non durevoli" vs "mercato interno o tra paesi sviluppati di beni durevoli ad alto contenuto tecnologico") (transizione non graduale, ma crollo del vecchio prima che il nuovo fosse in grado di assorbirne la manodopera: "maggiore intensità di capitale" = a parità di

Investimento si creano 10 posti di lavoro vecchi vs 1 posto di lavoro nuovo) USA sia centro, produzione industriale, che periferia, produzione beni primari anni '20: alti consumi di automobili, elettrodomestici nonostante il calo dei redditi in agricoltura (grazie a credito al consumo e investimenti in borsa) crisi del 1929: fallimenti bancari, sequestri beni, distruzione risparmi. 1934 "New Deal": spesa pubblica nella costruzione di infrastrutture contro la disoccupazione che non produce l'aumento di domanda sperato (consiglieri keynesiani di Roosevelt) (il consumo è legato alle prospettive di reddito, che al tempo erano basse). Gli USA adesso godono però di infrastrutture, grazie alle quali si apre il mercato di massa per i beni durevoli. (Il problema della disoccupazione/crisi non è stato risolto semplicemente abbassando i tassi perché avrebbe significato la fuga di capitali in un sistema di Gold Standard)

(interpretazionekeynesiana delle crisi: sovraproduzione, deflazione, tesaurizzazione, bassi investimenti). Bretton Woods Autarchia in Europa Negli anni '30 riduzione scambi internazionali per proteggere le economie nazionali da shock esterni: USA maggiori dazi protezionistici, area del Marco nell'Europa centrale; integrazione commerciale Inghilterra-paesi del Commonwealth (le colonie hanno riserve in sterline non convertibili) (fine politica inglese di libero scambio, preferenza imperiale come reazione a: ritorno all'oro Francia - 1928, svalutazione dollaro contro oro - 1933, declino Gold Exchange Standardbasato su sterlina forte – settembre 1931) USA principali promotori del ripristino del libero scambio (esportazioni internazionali vitali, soprattutto per prodotti agricoli degli Stati del Sudelettori di Roosevelt) 1933 fallisce conferenza di Londra (USA chiedono a Inghilterra ritorno al libero scambio); 1936 patto Tripartito (Francia può svalutare senzaritorsioni); 1939-1942 USA offrono sostegno bellico (in cambio dell'abbandono del protezionismo del Commonwealth e della restaurazione del libero scambio); 1942 USA entrano in guerra (Pearl Harbour). Bretton Woods Prima della fine della guerra gli USA impongono all'Inghilterra la riorganizzazione del sistema monetario internazionale fondata su accordo scritto 1944 Conferenza di Bretton Woods: ministri del tesoro dei paesi alleati 3 diverse posizioni: 1) USA (White): tassi di cambio fissi basati sul dollaro + prestiti a Inghilterra per conversione in dollari delle riserve in sterline del Commonwealth + prestiti a paesi in deficit per evitare svalutazioni competitive + proibizione movimenti capitali a breve. 2) Inghilterra (Keynes): Camera di Compensazione Internazionale per tornare al commercio multilaterale + dato il problema del Gold Exchange Standard (metodo di pagamento = riserve) istituzione oro bancario Bancor (stampato da Banca Mondiale per sole Banche Centrali,così da differenziare metodo di pagamento e riserve) (sostituzione in Bancor di dollari e sterline detenuti -> come riserve) punti comuni 1) 2): prestiti a bassi tassi a paesi in deficit e proibizione prestiti internazionali a breve; minaccia per Banche USA che raccolgono prestiti internazionali a breve -> termine e fanno profitti con prestiti a paesi in deficit 3) FeD (Williams): critica a posizioni idealiste per effetti inflazionistici (finanziamento paesi in deficit, aumento esportazioni USA verso totali paesi, esportazioni pagate con gli stessi soldi ricevuti a prestito); proposta tasso di cambio fisso dollaro-sterlina (riapertura scambi internazionali senza perdere il vantaggio raggiunto grazie alle innovazioni dell'industria) e cambi fluttuanti per tutte le altre monete. Un nuovo Gold Exchange Standard Finanza USA supporta Williams, Democratici supportano White, contentino formale a Keynes: -> compromesso non vengono proibiti movimenti capitali a breve (solo i singoli paesi)

possonofarlo) + Fondo Monetario Internazionale (prestiti a paesi in deficit condizionati a politiche restrittivedegli stessi, che riducano importazioni) (solo i paesi industrializzati possono svalutare) + tassi dicambio fissi per tutti i paesi con riserve in dollari o sterline.

Perché solo a un paese industrializzato in deficit (Italia) è concesso svalutare, mentre ad un paesenon industrializzato in deficit (Malesia) viene proposto un prestito?

Perché il problema dell’Italia è interno, quello della Malesia è reale: anche se la Malesia svalutasseil costo di produrre la gomma rimarrebbe lo stesso, il prestito aiuta la diversificazione economica.

In Italia, invece, con la svalutazione si scoraggia l’importazione e si torna competitivi sviluppando ilmercato interno.

Fine della preferenza imperiale1945 Labour Party propone socialismo imperiale, opposizione USA che impongono apertura aimovimenti di capitale e stabilizzazione sterlina entro 1947

1949 sterlina stabilizzata svalutata del 30% le valute europee si allineano alla sterlina, svalutando

Scarsità di dollari 1945-1950 scarsità di dollari (moneta di riserva) in Europa occidentale, risolta con guerra in Vietnam e guerra fredda (investimenti militari USA all'estero) il flusso di dollari stabilizza il sistema monetario internazionale ("The Dollar Privilege", la FeD stampa dollari indipendentemente dall'oro disponibile per finanziare spese militari, importazioni)

Eccesso di dollari 1950-1960 USA necessitano di politica espansiva (riconversione industriale, politiche sociali); Europa e Giappone sono in surplus di dollari, arrivati grazie alle esportazioni, e attuano politiche restrittive per evitare inflazione; per sterilizzare surplus verso gli USA: creazione mercato finanziario Off-Shore + conversione dollari in oro + cambi fluttuanti.

Integrazione europea e crisi del dollaro

Il secolo americano

Nel secondo dopoguerra emerge una funzione

trinante della domanda privata (aumentopropensione al consumo + riduzione risparmio grazie a welfare pubblico, finanziato con debito pubblico) libero scambio + piena occupazione + barriere legali a esportazione di capitali = politiche espansive e bassi tassi in tutti i paesi europei domanda interna di beni durevoli(investimenti esteri tra paesi industrializzati); decolonizzazione (paesi della periferia in perenne deficit commerciale, si crede nello sottosviluppo permanente).

Circuito di investimento: Europa, USA, Giappone: sottovalutazione delle valute europee + tassi di interesse più bassi in USA; USA importa manufatti da Europa e Giappone e là esporta tecnologia.

Sistema di Bretton Woods

Nuovo Gold Exchange Standard: convertibilità aurea di dollaro e sterlina solo per Banche Centrali, tassi di cambio fissi per altre valute, riserve in oro e sterline nel Commonwealth, riserve di oro e dollari in Europa e Giappone.

Ricostruzione europea

Scarsità di dollari in

motivi economici e politici. Nel 1957 viene istituita la Comunità Economica Europea (CEE), che prevede la creazione di un'unione doganale tra i paesi membri, con l'obiettivo di eliminare gradualmente i dazi sulle merci scambiate tra di loro. Questo porta ad un aumento del commercio tra i paesi europei e ad una maggiore integrazione economica. Negli anni successivi, l'UEP viene ampliata e rafforzata con l'obiettivo di creare un mercato comune europeo. Nel 1993 viene istituita l'Unione Europea (UE), che sostituisce l'UEP e amplia i suoi obiettivi includendo anche la cooperazione politica e sociale tra i paesi membri. L'UE si impegna a promuovere la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali tra i paesi membri. Vengono adottate politiche comuni in vari settori, come l'agricoltura, la pesca, l'ambiente e la politica estera. Vengono inoltre istituite istituzioni comuni, come la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, per gestire e regolare l'UE. L'UE ha contribuito a promuovere la pace, la stabilità e la prosperità in Europa. Ha favorito lo sviluppo economico e sociale dei suoi paesi membri e ha facilitato la cooperazione tra di loro. Tuttavia, l'UE ha anche affrontato sfide e critiche, come la gestione della crisi economica e finanziaria del 2008 e le tensioni politiche tra i paesi membri. Nonostante le sfide, l'UE rimane un importante progetto di integrazione europea, che mira a promuovere la pace, la prosperità e i valori comuni tra i suoi paesi membri.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
20 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dbthecreator di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Favero Giovanni.