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OECE

12 luglio 1947 si apre la Conferenza di Parigi, che dura fino al 22 settembre di quell'anno e a cui partecipano 16 Paesi. Viene istituito un Comitato di cooperazione economica europea che, tra gli altri compiti, ha anche quello di predisporre una Convenzione, firmata a Parigi dagli Stati aderenti il 16 aprile 1948. Nasce l'Organizzazione europea di cooperazione economica (OECE) con sede a Parigi, aveva il compito di procedere all'allocazione degli aiuti e di coordinare le politiche economiche degli Stati aderenti. Nel 1961 l'OECE diventerà l'OCSE.

L'ERP iniziò a funzionare il 1° luglio 1948. OECE e Stati Uniti Nel 1948, negli USA, viene costituita l'Economic Cooperation Administration (ECA), con sede a Washington, diretta da Hoffman, per l'erogazione degli aiuti.

ERP Missions: missioni permanenti, una per ogni Paese, per consigliare i governi sul miglior uso dei fondi e per controllare il rispetto dei programmi.

concordati. Gli USA avrebbero voluto che l'OECE assumesse le caratteristiche di un grande mercato unificato, ma tale obiettivo non fu conseguito per l'opposizione della GB, spalleggiata dai Paesi scandinavi, che impedirono di creare un'unione doganale e ogni sviluppo sovranazionale. Francia e Italia, invece, sarebbero state favorevoli a una struttura più sovranazionale; lo stesso i Paesi del Benelux, anche se temevano un direttorio anglo-francese. L'OECE aveva una struttura puramente intergovernativa, con scarsi poteri di intervento, diretta da un Consiglio dei ministri (degli Esteri e dell'Economia) che deliberava all'unanimità. Segretariato con ruolo prevalentemente amministrativo (ma poteva presentare proposte al Consiglio). OECE non disponeva, quindi, dei poteri necessari a elaborare un piano comune e imporlo ai governi nazionali. Due tipi di azione: Un aiuto diretto composto di un mix di doni e prestiti, questi ultimi rimborsabili in 35 anni,

A partire dal 1956, al tasso del 2,5% annuo, decorrente dal giugno 1952

Un aiuto indiretto derivante dall'utilizzabilità x fini di investimento dagli USA del controvalore delle importazioni OECE, pur con i suoi limiti, favorì la liberalizzazione degli scambi, anche con lo smantellamento delle restrizioni quantitative (contingentamenti), ma non dei dazi.

L'OECE conseguì buoni risultati, ponendo le condizioni del boom economico degli anni 50 e 60.

L'OECE favorì, inoltre, il formarsi di funzionari ed economisti con una mentalità europea e abituò gli Stati a cooperare

IL CONGRESSO DELL'AJA (7-10 MAGGIO 1948)

800 partecipanti Macmillan, Spaak, Hallstein, Reynaud, Mitterrand. Esponenti federalisti, es Spinelli, de Rougemont.

Risultato: compromesso tra federalisti e unionisti (confederalisti)

Messaggio agli Europei, redatto da Denis de Rougemont, in cui erano espressi i seguenti obiettivi:

Unione o federazione;

Assemblea

composta da deputati eletti dai parlamenti nazionali;

➢ Carta europea dei diritti dell'uomo (→ sarà poi la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali - CEDU, firmata a Roma nel novembre 1950)

➢ Corte di Giustizia (→ sarà la Corte europea dei diritti dell'uomo, istituita nel 59 con sede Strasburgo).

Dal Congresso dell'Aja nascerà, nel 1949, il Consiglio d'Europa.

CONSIGLIO D'EUROPA (MAGGIO 1949)

5 maggio 1949 nacque→ organizzazione intergovernativa con sede a Strasburgo

Fondatori 10 Stati membri: F, GB, Ita, Benelux, Irlanda, Danimarca, Norvegia e Svezia (Germ occ entrò nel 50 come membro associato e a pieno titolo l'anno successivo). Struttura istituzionale:

➢ ASSEMBLEA CONSULTIVA, composta da rappresentanti degli Stati membri nominati secondo la procedura stabilita da ogni singolo Stato (nominati dai governi o dai parlamenti nazionali).

divenne

Il primo forum politico di confronto a dimensione continentale, con funzioni consultive, può trasmettere raccomandazioni al Comitato dei ministri (votate a maggioranza dei 2/3). All'inizio è prevista una sola sessione annuale, in base a un ordine del giorno fissato dal Comitato dei ministri, poi può riunirsi in sessioni straordinarie. La divisione dei parlamentari avviene per gruppi politici, non per nazionalità. Fino alla nascita dell'Assemblea parlamentare delle Comunità, costituisce la principale tribuna dell'europeismo. Il Comitato dei ministri degli Esteri, che vota all'unanimità (regola poi in parte attenuata con possibilità di ricorso), è l'organo deliberante voluto dal Regno Unito. La risoluzione non è esecutiva, ma deve essere recepita dai singoli Stati membri. Il Segretariato permanente è l'organo amministrativo dell'assemblea. Il 4 novembre 1950 è stata firmata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e della libertà fondamentali (CEDU), che ha portato alla creazione della Corte europea dei diritti dell'uomo.

diritti dell'uomo (1959), che ha sede a Strasburgo.

Prime ipotesi di riforma del Consiglio d'Europa

6/09/49: approvazione all'unanimità la mozione del deputato britannico Mackay che poneva il problema della riforma➔istituzionale del Consiglio d'Europa creare un'autorità politica europea con funzioni limitate, ma di poteri reali.

Progetto Mackay: trasformare Comitato dei ministri in una sorta di Parlamento bicameralee Assemblea consultiva affiancato da un consiglio esecutivo

50 approvato da Assemblea consultiva, ma non dal Comitato dei ministri (→ opposizione britannica e scandinava).

Campagna per il Patto d'unione federale→Novembre 1950: su iniziativa dei federalisti. Essa consistette nel tentativo di trasformare l'Assemblea consultivanell'assemblea costituente della federazione europea.

Lo strumento fondamentale fu una petizione in cui si chiedeva all'Assemblea consultiva di redigere un testo di Patto federale e

di raccomandarne la ratifica agli Stati membri del Consiglio d'Europa. - Anche qui richiesta non accolta 11 dicembre 1951: il socialista belga Spaak si dimette dalla presidenza dell'Assemblea consultiva presa d'atto dell'impossibilità di riformare in senso sovranazionale il Consiglio d'Europa per opposizione britannica e scandinava. Un terzo approccio al processo di integrazione europea, distinto da quelli: Federalista e Confederale David mitrany: Funzionalismo economista rumeno che trascorse gran parte della sua vita in GB e USA A Working Peace System. An Argument for the Functional Development of International Organization (1943). ➔L'interdipendenza economica rende la guerra irrazionale necessario, però, istituire una rete di agenzie funzionali ►FUNZIONALISMO internazionali di carattere tecnico (→ tecnocrazia) Egli non auspicava federazioni regionali (continentali) in quanto avrebbero riprodotto il nazionalismo su larga scala e nonavrebbero garantito la pace. In comune con il federalismo, il funzionalismo ha l'obiettivo del superamento della sovranità statale assoluta, ritiene però che al fine di superare le resistenze nazionali, sia necessario scegliere la via dello sviluppo graduale della cooperazione internazionale in settori o funzioni limitate, ma via via più importanti dell'attività statale, così da svuotare in maniera progressiva e quasi indolore le sovranità nazionali (→ meccanismo dello SPILL OVER). Jean Monnet (1888-1979), vicesegretario generale della SdN, poi responsabile di attività economico-finanziarie di coordinamento degli Alleati nelle due guerre. Dopo partecipa al Comitato Francese di Liberazione Nazionale, venne nominato da de Gaulle alla guida del Commissariat Général au Plan (Piano di ricostruzione nazionale francese, collegato con Piano Marshall). Monnet, funzionalismo e integrazione europea: Dice: necessità dellariconciliazione e dell'integrazione franco-tedesca per rendere impossibile una nuova guerra. Giudicava inadeguata la dimensione dello Stato nazionale europeo e tradusse la formulazione teorica di Mitrany in strumenti di integrazione sovranazionale a livello europeo, differenziandosi in ciò dallo stesso Mitrany. ► Impossibilità, però, di unire d'un tratto i vari Paesi trasferendo la sovranità in settori essenziali. Necessità di un approccio graduale, ma che avesse come fine ultimo la federazione, iniziando: - a unificare settori limitati (soprattutto quelli che creano più rivalità, ad esempio carbone e acciaio) - e creando istituzioni comuni europee con poteri effettivi in quei settori e le cui competenze potessero col tempo essere allargate (solidarietà di interessi → SPILL OVER verso altri settori). Memorandum Monnet/ Piano Schuman redatto da Monnet, consegnato al ministro degli Esteri francese Schuman: progetto di

Comunità carbo-siderurgica. Monnet afferma la necessità di "un'azione concreta e risoluta su un punto limitato ma decisivo, che provochi un cambiamento fondamentale su questo punto e modifichi progressivamente i termini stessi dell'insieme del problema" - Carattere sovranazionale del progetto (novità/iniziative precedenti di carattere intergovernativo) - Un certo dirigismo (assicurare libera concorrenza vs il formarsi di cartelli, = accesso dei consumatori, orientare gli investimenti) sostegno USA, GB, Ita, Benelux Fr: pres consiglio Bidault poco convinto ma appoggio ministri giustizia e difesa - Dichiarazione Schuman (9 maggio 1950) ➔ Conferenza stampa, la sera del 9 maggio 1950, nel Salone dell'Orologio del Quai d'Orsay DICHIARAZIONE SCHUMANE' un doc fondamentale dell'unificazione europea perché rappresenta l'avvio dell'esperienza delle Comunità europee→1ª tappa di una federazione

europea (indicata come meta finale) x conseguirla: integrazione graduale a partire dal settore carbosiderurgico

Pur avendo inizialmente un contenuto economico, l'obiettivo finale era politico: la pacificazione del continente

Carbone (all'epoca "pane dell'industria") e acciaio vengono scelti perché costituiscono la base della vita economica del tempo e sono legati all'idea di guerra

Fr con sta iniziativa assumeva la leadership sul continente europeo al posto di GB-riluttante verso i processi di integrazione europea.

Adenauer e l'unità europea (1876-1967) cattolico renano, cancelliere dal settembre 1949 all'ottobre 1963. Tra i fondatori, nel 1945, dell'Unione cristiano-democratica (CDU)

Orienta la sua politica verso l'integrazione della Repubblica federale di Germania nell'Europa occidentale, accantonando temporaneamente la prospettiva della riunificazione con la Germania orientale.

Integrazione

europeo-occidentale:
  • per resistere alla eventuale minaccia sovietica
  • contro le spinte al neutralismo
  • strumento per creare fiducia nei riguardi della Germania e recuperare l&r
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A.A. 2023-2024
22 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nonsapreibo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e politica dell'integrazione europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Caraffini Paolo.