La Belle Époque: Alla fine del secolo, vi fu una forte ripresa economica:
> L’industria crebbe nei settori tradizionali e nuovi.
> Il turismo si sviluppò, facendo della Francia il paese più visitato al mondo.
15 I paesi a forte crescita (Germania e Stati Uniti)
15.1 Lo sviluppo economico tedesco
Prima delle guerre napoleoniche la Germania era divisa in 360 Stati. Il Congresso di Vienna
(1815) ridusse il numero a 39, con Prussia e Austria predominanti. Economia nel 1820:
il Pil pro capite tedesco era metà di quello britannico.
- Prevaleva l'agricoltura:
> A ovest del fiume Elba, contadini liberi.
> A est, servi degli Junker, cioè i signori feudali discendenti dai conquistatori tedeschi
che, nel Medioevo, avevano colonizzato queste terre e avevano sottomesso le
popolazioni locali di origine slava.
- Industria: quasi inesistente, con lento utilizzo delle macchine a vapore importate
dall’Inghilterra.
Riforme principali:
> Emancipazione dei servi (1807-1811): abolita la servitù, redistribuzione delle terre.
> Unione doganale (Zollverein): creata nel 1833, eliminò le barriere doganali tra Stati
tedeschi.
> Mezzi di trasporto: sviluppo ferroviario, con 6.000 km di strade ferrate a metà ‘800.
> Unificazione tedesca (1871): sotto il cancelliere Otto von Bismarck, si formò l’Impero
Tedesco (Reich), guidato dal re di Prussia Guglielmo I come imperatore.
> Le difficoltà dei pagamenti furono risolte accordando una moneta comune:
- per gli Stati del Sud, il fiorino
- per quelli del Nord, il tallero.
Le banconote erano praticamente inesistenti (3% della moneta circolante)
Crescita economica: Tra XIX secolo e Prima guerra mondiale, la Germania diventò la
principale potenza economica dell’Europa continentale.
>Sul piano dell’industria:
- Siderurgia: centrata nella Ruhr, produzione di carbone e ferro aumentò grazie
all’annessione della Lorena. Famosa la Krupp per cannoni e navi corazzate.
- Industria chimica: moderna, leader nei fertilizzanti, coloranti e farmaci. Justus von
Liebig fu pioniere nei concimi chimici.
- Industria elettrica: rapida crescita con aziende come AEG (60.000 dipendenti) e
Siemens (81.000 dipendenti).
15.2 I fattori dello sviluppo
Lo sviluppo in Germania fu agevolato da:
- unificazione + annessione Alsazia e Lorena
1. Il sistema bancario: la Germania non possedeva i capitali necessari> sostegno dalle
banche, raccoglievano i risparmi dei cittadini per il finanziamento industriale. Al
vertice vi era la Reichsbank (Banca dell'Impero, 1875)> regolava l'emissione
cartacea del marco, la nuova moneta introdotta post unificazione> anche la
Germania adotta il gold standard. Tutte le altre erano banche miste (favorivano la
costituzione delle società industriali> favorirono rapporti> acquistando azioni> i rappr.
delle banche facevano parte di queste società. Le più importanti erano le "quattro
D", ad esse affiancate numerose banche provinciali (miste), banchieri privati e
banche cooperative, nate proprio lì. (CFR. 13.3)
2. Il ruolo dei trasporti: permisero la creazione di un grande mercato nazionale ed
estero. Ferrovie migliorate, flotta navale mercantile seconda solo alla Gran Bretagna.
Prima nazione a costruire transatlantici giganteschi (attraversavano l'Atlantico in 5/6
giorni e si battevano anche per la gara "nastro azzurro" con altri paesi).
3. I cartelli: per regolare la concorrenza, si potevano costituire temporaneamente e
sciogliersi quando necessario. Lo Stato inizialmente provò a contrastarli poiché
causavano oligopolio, poi a fine '800 vennero regolati.
4. Il dumping: politica di vendita con due listini di prezzi
- uno più alto per i mercati interni
- uno più basso per mercati esteri (x far conoscere il prodotto all'estero, ma provocò in
Germania proteste dei consumatori)
Gli industriali si trovarono di fronte ad un "dumping al rovescio"> le imprese straniere
facevano concorrenza ai tedeschi comprando semilavorati/materie prime a prezzo
dumping.
5. Il ruolo dello Stato: sostenne lo sviluppo economico attraverso
> lo Stato era un grande consumatore, quindi con la sua domanda sosteneva la produzione;
favorì cartelli e dumping
> politica protezionistica su industria e agricoltura; fissò le tariffe sulle reti ferroviarie
> sostenne le esportazioni con appositi funzionari addetti allo studio dei mercati, per favorire
il collocamento delle merci tedesche
> particolare interesse all'istruzione tecnica e scientifica (scienza applicata, professori e
ingegneri di prestigio). Istituite numerose scuole tecniche e professionali.
> Bismark (al potere per quasi 30 anni) istituì l'assicurazione obbligatoria dei lavoratori
contro malattie/invalidità/vecchiaia> prima forma di previdenza sociale.
15.3 Immigrazione e colonizzazione degli Stati Uniti
Se nel 1860 aveva preso il suo "take off" con 31 milioni di abitanti e una produzione
industriale uguale a quella francese, poco prima della WWI la popolazione si era triplicata e
la produzione industriale era un terzo di quella mondiale.
Fattori che determinarono lo sviluppo economico:
> incremento della popolazione sia per motivi naturali sia per via dell'immigrazione> inizio
XIX secolo solo Europa centro-settentrionale; dopo anche dell'Europa meridionale/orientale.
Inizialmente l'inserimento degli immigrati non fu semplice per le differenze culturali e
avevano 3 possibilità:
1. rinunciare alla loro cultura e adattarsi a quella americana> quello che fecero i Wasp
(White, Anglo Saxon, Protestant)
2. provare a far coesistere cultura e valori> idea del melting down
3. conservare i propri valori e le tradizioni> con mediterranei e slavi il melting down non
funzionava più; tra l'altro, si accontentavano di stipendi bassi provocando proteste
dei sindacati, che chiesero leggi restrittive dell'immigrazione.
La colonizzazione terminò alla fine del secolo. La coltivazione delle nuove terre, effettuata
con le nuove grandi macchine agricole portò un grande aumento della produzione, e il
prezzo della terra (rimasto molto basso nel corso dell'800), a seguito dell'aumento della
produzione iniziò a crescere. Importante la produzione del cotone> piantagioni del sud,
coltivata dagli schiavi neri> la guerra di secessione (1861-65) tra nord e sud fu causata
proprio dalla schiavitù, ma non solo: nord e sud erano completamente diversi, il sud voleva il
libero scambio che doveva esportare il cotone, il nord no perché si stava industrializzando.
Perse il sud, diventando uno dei paesi più poveri> con l'abolizione della schiavitù, i
proprietari non riuscirono a pagare la manodopera e chiesero agli ex schiavi di proseguire a
lavorare in cambio di un terzo del raccolto (mezzadria). Altri invece divisero le piantagioni e
le vendettero all'asta. Gli ex schiavi si resero conto che la situazione non era migliorata con
la libertà, la società non garantiva loro i diritti fondamentali, per i quali dovettero aspettare la
metà del '900.
Allevamento del bestiame: in Texas dopo la guerra di secessione> mandria di bovini
"longhorns", ottima carne.
15.4 Grandi imprese e mercato
- Industrie americane organizzate in società per azioni (corporations): occupavano
quasi 6 milioni di persone. I fondatori dei principali gruppi erano Henry Ford, John D.
Rockefeller (fondatore della Standard Oil), Andrew Carnegie (acciaio), Cornelius
Vanderbilt(ferrovie). Numerosi furono i trust e i cartelli/pools, riuscirono a controllare il
mercato dei prodotti> l'opinione pubblica protestò> Sherman Act 1890 + altri
provvedimenti antitrust, perché gli americani volevano eguali opportunità per tutti x
impedire la concorrenza e la difficoltà nell'entrare sul mercato.
- Gli Stati Uniti erano la patria del fordismo, anche tramite la catena di montaggio,
grande fattore di sviluppo.
- formazione di un mercato nazionale, migliorando anche l'efficienza del settore dei
trasporti tramite:
1. le grandi ferrovie transcontinentali, che collegavano la costa atlantica con quella del
Pacifico;
2. canali e grandi fiumi solcati dalle imbarcazioni, specialmente dopo l'apertura del
canale di Panama del 1914;
- commercio estero: il suo peso nel commercio mondiale in continua crescita; anche
se inizialmente vi era una relativamente scarsa partecipazione agli scambi
internazionali (questo spiega il motivo della politica protezionistica), avanzò
progressivamente entro la fine del XIX secolo e serviva a rimborsare i capitali
investiti dagli europei negli USA.
15.5 Un punto debole: il sistema bancario
Non era adeguato allo sviluppo, neanche dopo la riforma applicata in piena Guerra di
secessione, per regolare l'emissione dei biglietti. Caratteristiche del sistema bancario
americano:
- dual system: banche nazionali sottoposte a rigidi controlli federali, emettevano
biglietti con rigidi criteri, e banche statali, leggi più permissive dei singoli stati,
scoraggiate dall'emettere i propri biglietti;
- unit banking system: tutte le banche avevano un'unica sede, solo nello Stato di
appartenenza, al fine di limitare l'insorgere di banche di notevoli dimensioni e di
condizionare le grandi imprese.
Non si voleva la contrapposizione di poteri di banche e imprese: per questo nacquero le
aziende di credito, che nel 1913 erano più di 24 mila, di cui 7500 banche. Il difetto era
l'assenza di un istituto centrale di emissione che potesse fungere da prestatore di ultima
istanza, e ciò emerse durante la crisi finanziaria del 1907> alcune importanti banche di NY
furono salvate tramite l'aiuto di Morgan che fece mobilitare alcuni banchieri privati in
soccorso. La situazione era insostenibile> nasce il SISTEMA DELLA RISERVA FEDERALE
(Federal Reserve System), un sistema composto da 12 banche federali, che emetteva
biglietti a corso legale (banconote). Inoltre nel 1900 gli USA avevano aderito al gold
standard entrando nel sistema dei cambi fissi.
16 Due casi particolari (Russia e Giappone)
16.1 L’emancipazione dei servi in Russia
A metà ‘800, Russia e Giappone avevano ancora una struttura feudale, in ritardo rispetto
agli altri paesi. Due eventi che fecero prender loro consapevolezza della situazione:
- la sconfitta della Russia nella guerra di Crimea contro un esercito franco-britannico e
piemontese;
- l’apertura forzata del Giappone al commercio con l’occidente per via dell’arrivo di una
squadra navale americana.
Entrambi i paesi riconobbero l'importanza del ruolo dello Stato nelle riforme economiche e
sociali. In Russia, la popolazione crebbe significativamente nel XIX s