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Estratto del documento
Il restauro sarà applicato ai casi studio che andremo a studiare che ci illustreranno un poco una storia del
restauro nell’ambito dell’architettura, sebbene ci sia un’unità metodologia del restauro tra le diverse forme
d’arte architettura, scultura, pittura).
Quest’unità si fonda in quella che è la teoria italiana del restauro, che è stata fondata da Cesare Brandi, che
è uno storico dell'arte che ha fondato nel 1939 l’Istituto Centrale del Restauro, come struttura dello Stato
che si occupa di indirizzare il restauro in Italia.
È stato quindi un pensatore teorico e applicatore pratico nelle diverse attività di restauro che ci sono state.
Oltretutto, queste sono state ben importanti anche perché, se è fondato nel ‘39, ha vissuto anche i grandi
interventi di restauro del dopo guerra.
Il restauro è una materia che non esiste nella pratica se non c’è il pensiero teorico dietro.
La storia del restauro non è lineare, ma intreccia la storia e la cultura attraverso i secoli, è una linea
sinusoidale che dà a seconda dei momenti delle priorità rispetto a delle questioni.
Questo perché in una base concettuale / teorica fatta da Brandi riferisce che il restauro è dato da una
dialettica rispetto alle due istanze che l'opera ci chiede: istanza storica ed istanza estetica. Ci chiede di
conservare tutto ciò di cui essa in documento da un punto di vista storico che può essere anche di vario
tipo, ma anche di conservare la sua istanza estetica, la sua qualità in quanto opera d'arte e in quanto opera
di produzione dell’uomo, rispetto anche alla leggibilità della stessa.
Quindi la parola istanza estetica si riferisce alla leggibilità di essa stessa, ove se la sua qualità artistica è
dettata dall'analisi storica, cioè la storia come conoscenza di quel bene che definisce le qualità e quindi ne
individua i valori, diventa il braccio teorico che poi guida il braccio fisico del restauro.
Vedremo poi tutta la questione relativa al come riconoscere un’opera d’arte, se bisogna restaurarla o
meno. C’è tutta una questione teorica in relazione a ciò; la soluzione sta nel fatto che non c’è una legge
oggettiva che definisce quella cosa come un’opera d’arte, ma se c’è una storiografia, una critica che ne
riconosce un valore possiamo parlare di opera d’arte.
La storia del restauro si avvia agli inizi dell’Ottocento, quando ci sono stati degli interventi volutamente di
restauro. In questo periodo si è infatti riconosciuto che c’era un tale distacco dal passato per il quale la
sofferenza della perdita irreparabile di quel monumento, ha frenato un’attività di modifica di questo
oggetto rispetto agli usi quotidiani, ma ha cercato di attuare dei modi per la sua conservazione che ne
rispettassero il suo essere altro (un oggetto, si riusa, si cambia, si modifica, si trasforma, così com’è fatta la
storia della città, delle architetture, non è mai ferma al momento della realizzazione delle opere).
Gli oggetti, qu
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Ingegneria civile e Architettura
ICAR/19 Restauro
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara01gio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del restauro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Como Maria Teresa.