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COSTITUZIONALISMO INGLESE:
La costituzione inglese è un complesso di fonti normative scritte e consuetudinarie che si sono
accumulate nel corso dei secoli. Il primo testo fu la “MAGNA CHARTA LIBERTATUM” (giugno
1815)—> è la “grande carta delle libertà”; questa definizione può avere tre significati:
- si parla di libertà come insieme di diritti che costituivano la tradizione consuetudinaria di una
comunità
- si allude all’essenza di un certo ordinamento giuridico
- libertà come complesso di diritti che un soggetto vantava in quanto membro di una comunità.
Il primo significato è per noi essenziale: la libertà va intesa come diritto originario perché si è
creato spontaneamente, che matura come frutto della storia e non come qualcosa che deriva da
una concessione da un’autorità superiore.
Vengono positivizzati i diritti consuetudinari che si sono affermati spontaneamente—> patrimonio
giuridico di una comunità che assume la forma scritta che dà una forza maggiore rispetto alla
semplice tradizione orale.
Come si arriva a questa Magna Charta?
Enrico II e Riccardo I erano in forte conflitto con la Chiesa e i Baroni; nel 1199, quando Riccardo I
muore (Riccardo Cuor di Leone), Giovanni I diventa il nuovo sovrano (detto “senza terra” perché
era l’ultimo dei 5 figli di Enrico II).
I Baroni presentano al re Giovanni I delle proposte, gli “Articuli Baronum”, chiedendogli di
rispettare le antiche tradizioni e di non modificarle se non con il consenso degli uomini liberi del
regno; in pratica gli chiedevano di dichiararsi “sub legibus”.
La Magna Charta divenne quindi un trattato di pace tra il re e i baroni ribelli che poneva fine alle
contese e accolse tutte le richieste; nei 63 articoli di cui si compone la Magna Charta vengono
riconosciute tutte le pretese dei baroni. Non solo, Giovanni I concede anche la “carta in perpetum”
perché obbliga anche i suoi successori ad accogliere le richieste dei baroni.
ART 12—> il sovrano si obbliga a non imporre nuove tasse se non previo consenso (prima i
sovrani chiedevano spesso tasse e per questo motivo entravano in conflitto con i baroni)
ART 14—> per ottenere il consenso occorreva una convocazione generale degli uomini liberi del
regno.
Provvedimento di Edoardo I (1297) detto “De tallagio non concedendo”—> in quali casi è legittimo
non pagare le tasse? L’ART 1 dispone che nessuna imposta verrà richiesta senza la volontà del
comune senso dei destinatari.
Con Edoardo I è ormai presente il primo Parlamento moderno: era l’assemblea dei nobili e dei
feudatari (camera dei Lord) che doveva fornire il consenso per le tassazioni. Successivamente ciò
venne consentito anche agli uomini “comuni” (cavalieri e baroni) e in un secondo momento presero
a riunirsi separatamente rispetto ai nobili—> ecco che nasce il Parlamento inglese: la camera dei
Lord da una parte e la camera dei Comuni (borghesi) dall’altra.
ART 20—> nessun uomo libero non può essere punito per un piccolo reato se non con una pena
adeguata al reato, inoltre le accuse devono essere confermate da testimoni attendibili che devono
essere persone per bene del vicinato; si afferma il principio della “proporzionalità della
pena” (spesso l’offeso si lasciava andare alla vendetta).
ART 39—> nessun uomo sarà imprigionato se non per giudizio legale; si afferma il principio di
legalità, della libertà personale, di giustizia.
ART 61—> viene istitutivo un comitato di baroni che controllava l’operato del sovrano e nel caso
interveniva e lo sanzionava (ad esempio attraverso la confisca di terreni e castelli).
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NB: Tutte queste concessioni di Giovanni I sono per lui una sconfitta e decide quindi di violare
l’accordo con i Baroni rivolgendosi al Papa chiedendo di essere esonerato dall’obbligo di osservare
la Magna Charta; il Papa accetta la proposta di Giovanni e prevede che chiunque appoggi la
Magna Charta venga scomunicato. I baroni reagiscono dichiarando Giovanni “tiranno”.
Dopo la morte del Papa e di Giovanni I, il nuovo pontefice Onorio III cerca una mediazione con i
baroni e il nuovo sovrano, Enrico III, promulga un nuovo testo della Carta cancellando vari articoli
tra cui il 61.
La Magna Charta venne confermata più di 30 volte fino ad Enrico VI che con il passare del tempo
assume un valore sempre più grande.
Nel 1368 una legge del parlamento ha disposto che i giudici regi, in caso di contrasto tra una
norma della Magna Charta e una legge del Parlamento, si sarebbe dovuta applicare la Magna
Charta.
Nel 1217 si ebbe anche la “Charta de foresta”—> ART 44, 47, 48 dedicati alle foreste nelle quali si
mirava a restringere l’estensione delle foreste regie (per evitare un accaparramento dei sovrani). In
queste norme vengono fissati i diritti di utilizzazione delle risorse forestali da parte delle comunità
(es: l’uccisione di un cervo del sovrano non implicava più la condanna a morte ma prevedeva solo
una multa).
Nel XVII secolo in Inghilterra vi era una monarchia costituzionale (il re aveva il potere esecutivo), e
al seguito di vicende politiche e storiche si è affermò una parlamentarizzazione fino a che il re
divenne una presenza secondaria al Parlamento.
Due momenti della storia inglese:
- 1642-1651—> guerra civile inglese (prima rivoluzione inglese)= scontro tra realisti (chi stava
dalla parte del sovrano Carlo I) e parlamentaristi. Il sovrano si era impegnato a rispettare il
provvedimento di Edoardo I ma poi non lo aveva fatto, quindi a Carlo gli si chiede con le buone
di ottemperare a ciò per cui si era impegnato, ma la situazione degenera in violenza perché
Carlo firma il documento di petizione ma poi lo rinnega e scioglie il Parlamento governando
senza per 11 anni. Successivamente Carlo riconvoca il Parlamento che resterà in carica per 13
anni. Carlo I infine viene decapitato per aver offeso il popolo calpestando le sue libertà e le sue
richieste di giustizia.
Nel 1679 il popolo chiede a Carlo II l’ “habeas corpus” cioè delle garanzie che limitassero le
restrizioni alla libertà personale: si ha diritto a sapere il motivo della propria incarcerazione,
inoltre ogni suddito poteva essere soggetto di giurisdizioni locali, spesso veniva torturato, ma
con l’habeas corpus i giudici londinesi ordinano a quelli locali di consegnare il prigioniero
conservandolo così dall’arbitrio e dalle violenze. Il giudice aveva 48 ore di tempo per decidere
se convalidare l’arresto o liberare la persona.
Guglielmo III d’Orange viene chiamato a governare a patto che riconoscesse e rispettasse il
documento sulla “dichiarazione dei diritti” (1689) in cui si afferma il primato del diritto: era
fondamentale il consenso del Parlamento senza il quale le azioni del sovrano erano illegali (ad
esempio nel preteso potere del sovrano di sospendere le leggi o di dichiarare guerra), ci era il
diritto di presentare petizioni al re, le elezioni al parlamento dovevano essere libere, non erano
accettate pene crudeli, il Parlamento doveva essere frequentemente riunito!!!!
- 1688—> “Gloriosa Rivoluzione”
COSTITUZIONALISMO AMERICANO:
Negli anni 70 del 700 vi fu un movimento nelle colonie inglesi del Nord America che conosce delle
vicende importanti dal punto di vista storico-politico.
13 colonie inglesi che dipendevano dalla corona inglese e ciascuna colonia pagava i suoi tributi a
Londra. Dopo una serie di continui tributi si fa strada il principio “no tassazione senza
rappresentanza politica”—> chiedono al sovrano di essere presenti a Londra e di far parte del
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sistema inglese a nuove condizioni più vantaggiose. In risposta il sovrano chiede altri tributi e
riduce ulteriormente la libertà delle colonie (“atti intollerabili”).
Il congresso di Filadelfia invitò le 13 colonie ad adottare testi costituzionali e a dichiararsi
indipendenti dalla madrepatria inglese.
“Dichiarazione dei diritti della Virginia” (giugno 1776, di George Mason)= diritti di libertà tipici del
• giusnaturalismo cioè del meglio della giurisprudenza politica (es: tutti gli uomini hanno diritti
innati che precedono la società e ognuno ha il diritto di perseguire e ottenere felicità e sicurezza
e quindi di autoaffermarsi).
“Dichiarazione di indipendenza americana” (luglio 1776, di Thomas Jefferson).
• Nel 1777 la guerra contro gli inglesi finisce e con il tempo le colonie aumentano sempre di più
• fino a diventare Stati—> “Costituzione degli Stati Uniti d’America”; caratteristiche:
- breve (7 articoli)
- rigida
- garantisce i diritti fondamentali
- bicameralismo e congresso (Camera dei rappresentanti e Senato)—> due senatori per Stato
- Corte Suprema—> giudici che restano in carica tutta la vita e hanno enorme autorità e prestigio;
con le loro sentenze indirizzano la vita del popolo americano
COSTITUZIONALISMO FRANCESE:
Percorsi (fasi):
1) Fase rivoluzionaria (1789-1799)—> si avvia il percorso rivoluzionario riformistico. Nell’Antico
Regime non era presente una vera e propria Costituzione “formale” ma piuttosto una
Costituzione “sostanziale” cioè una serie di norme consuetudinarie considerate come
gerarchicamente sovra-ordinate rispetto alle leggi regie. Queste norme erano:
- “Legge Salica”= disciplinava la successione al trono riservandola al primogenito maschio
- “Inalienabilità del demanio regio”= terreni che appartenevano al sovrano ma una parte della
quale non rientrava neppure alla disponibilità del sovrano (“patrimonio dello Stato”)
- “Legge sulla funzione dei Parlamenti e degli Stati Generali”= come garanzia della tutela
dei diritti dei cittadini
L’ordinamento della monarchia francese era prevalentemente consuetudinario, il sovrano con
le sue leggi interveniva sporadicamente limitandosi alla materia processuale.
Nell’Antico Regime c’era una gerarchia delle fonti:
- leggi fondamentali dello stato (Costituzione sostanziale del regno)
- leggi regie
- giurisprudenza dei grandi tribunali
- consuetudini
Rapporto tra re e Parlamenti: il re è il supremo giudice e legislatore e i Parlamenti
amministravano la giustizia in nome del re. I grandi tribunali avevano il “diritto di interinazione”
e potevano interinare le norme del sovrano, cioè facevano effettuare un controllo su quell’atto e
se ritenevano che violasse le leggi fondamentali non lo registravano. Il re aveva la possibilità di
riproporre la