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Storia del calcio femminile in Italia
In Italia, a Milano venne fondato il primo Gruppo Femminile Calcistico a metà febbraio del 1933 ma che durò solamente 9 mesi in quanto fu stoppato dal CONI. Dopo le sue fragili esperienze a Palermo e a Trieste, il calcio femminile riprese nuova linfa nel 1965 a Milano grazie a Valeria Rocchi che era una factotum, svolgeva il ruolo di Presidente, allenatrice, dirigente ed anche arbitro. Da qui il fenomeno si diffuse in tutto il paese.
L'11 aprile 1968 nasceva la Federazione Italiana Calcio Femminile (F.I.C.F.) a Viareggio dove si disputa il primo campionato italiano a due gironi (nord e sud) di cinque squadre ciascuno con partite della durata di 70 minuti.
Nel 1970 alcune società decisero di abbandonare la FICF e firmarono l'atto costitutivo della Federazione Italiana Giuoco Calcio Femminile (FFIGC) con Presidente l'Avv. Trabucco, poi sostituito da Franchi, che l'anno successivo prese anche i contatti con la Federazione.
ItalianaGiuoco Calcio (FIGC) chiedendo il riconoscimento quale entità sportiva oramai pronta all'ingresso nel CONI. Il calcio femminile italiano si frammentò così in più federazioni, ma la FFIGC, insediata a Roma, era molto meglio organizzata: per la prima volta si parlò di Serie A con un'unica giornata di 14 squadre, e di Serie B suddivisa in quattro gironi per un numero complessivo di 24 squadre; inoltre si fissarono norme sui trasferimenti e ci si pose il problema delle visite mediche. Nel 1972 venne creata la Federazione Femminile Italiana Unificata Autonoma Giuoco Calcio (FFIUAGC) che vide eletto Presidente l'Avv. Trabucco (Vice Presidente l'Avv. Patorno) che terrà tale incarico fino al 1986, anno d'ingresso nella FIGC. Inoltre avvenne l'elezione di un Consiglio Federale formato da un rappresentante per regione. Con la prima unificazione delle Federazioni venne indetto un campionato di qualificazione a 45 squadre.
suddiviso in quattro gironi (poi divenuti cinque su richiesta delle società del Sud per ridurre i costi delle trasferte), primo passo per una graduale definizione della scala di valori che nel 1973 avrebbe trasformato la serie B, unico livello regionale. Nel 1983 la Federazione Femminile verrà riconosciuta come aderente al CONI (ricevendo anche un contributo in termini economici) e si cominciarono ad organizzare e rimodulare le strutture dei comitati regionali e provinciali, ai quali verrà affidata l'attività promozionale. In quell'anno furono riformati i campionati che vennero così articolati: un girone unico di serie A formato da 14 squadre, due gironi di serie B da 10-12 squadre (costituito dalle retrocesse dalla massima divisione e dalle seconde, terze e quarte classificate dell'ultimo torneo cadette), sei gironi di serie C interregionale di 8-10 squadre l'uno, infine la serie D regionale (questa organizzazione durerà fino.Al 1985, anno in cui si disputeranno 2 campionati: il primo da gennaio ad agosto ed il secondo da settembre '85 a giugno '86 per adeguarsi alla FICG).
La stagione 1986/87 segnò un importante svolta per il calcio femminile perché passò sotto l'egida della FIGC. Inserita in ambito della Lega Nazionale Dilettanti, vennero costituite varie commissioni per studiare norme ad hoc per lo sviluppo del calcio femminile. Di rilievo è stato nel 1997 l'elezione del Presidente della prima Divisione Calcio Femminile nella persona di Natalina Ceraso Levati. Nei suoi dodici anni di gestione (tre mandati) ha raggiunto molti obiettivi:
- Le squadre partecipanti ai campionati nazionali sono aumentate;
- È stato creato il Campionato Primavera per spingere le società a puntare sul settore giovanile;
- È stata istituita la Italy Women's Cup (2003), una competizione internazionale ospitata a turno dalle varie regioni d'Italia.
disputatesi fino al 2008 conprima edizione che si giocò in Sicilia. Nello stesso anno è stata creata anche la Supercoppa.Sempre sotto l’ala di Levati, nei primi anni 2000 vennero predisposti i loghi della Divisione daapporre sulle maglie delle squadre e, addirittura nella stagione 2005/06 fu creato il primo palloneufficiale realizzato dalla ditta Errea.In sostituzione della Levati ci fu Padovan, ma la sua carica durò poco a causa della trasformazioneda Divisione a Dipartimento che rappresentò un momento politico federale di crisi. Con la DivisioneCalcio Femminile il suo Presidente era un membro del Consiglio Federale (Levati e successivamente Padovan) ed aveva una sua autonomia organizzativa e un budget dedicato,anche le singole società dei campionati nazionali, votando all’assemblea federale, avevano unpeso politico. Con la trasformazione tutto ciò va perduto, rappresentando un notevole passoindietro nell’importanza del
Il calcio femminile all'interno del sistema federale. L'anno 2015 è stato un anno ricco di minacce, dissensi e persuasioni varie nei confronti delle calciatrici, tanto che si rifiutano di farsi premiare nella finale di Coppa Italia del 26 maggio, dai rappresentanti della Figc presenti, con le perdenti che premiano le vincenti.
Viene creato il Comitato Esecutivo, organo operativo per le decisioni strategiche, promuovendo gli accordi economici pluriennali, fondo di solidarietà, tutela parziale della maternità, investimento annuale di 500.000 euro per lo sviluppo.
La prima società a sfruttare la possibilità è stata la Fiorentina, che nel luglio 2015 crea la Fiorentina Women's, acquisendo il titolo dell'A.C. Firenze precedentemente militante in Serie A, ed esistente dal 1979.
Nello stesso periodo anche la Lazio, con Presidente Lotito, per salvare dal fallimento la società biancazzurra oberata dai debiti causa la scellerata.
gestire e investire nel calcio femminile. La collaborazione tra la dirigenza del Sassuolo e la dirigenza della Reggiana femminile è stata annunciata durante una conferenza stampa tenutasi al Mapei Stadium. Questa collaborazione permetterà alla Reggiana di gestire le future attività nel calcio femminile. Nella stagione di serie B 2016/17, la squadra si presenta con una nuova maglia azzurra, abbandonando il tradizionale colore granata. A partire dalla quarta giornata, la squadra diventa ufficialmente Sassuolo C.F. Questo cambiamento non è stato ben accolto dai tifosi della Reggiana maschile, che hanno manifestato il loro disappunto durante una partita contro il Vittorio Veneto. Anche l'Empoli ladies è nato nello stesso periodo, con l'acquisizione del titolo sportivo del Castelfranco Calcio Femminile. Queste novità hanno iniziato a suscitare interesse nell'ambiente calcistico maschile, che sta iniziando a gestire e investire nel calcio femminile.Vedere come con passione, determinazione e volontà abbinata a coraggio si riesca a fare calcio di buon livello. Grazie alla Juventus nella stagione 2016/17 abbiamo un vero sconvolgimento ottenendo un interesse mediatico mai ottenuto in passato dal movimento del calcio Femminile italiano.
La Juventus Women, nasce ufficialmente il 1° luglio 2017 rilevando il titolo sportivo del Cuneo, che militava in Serie A, e da qui ripartiranno le ragazze bianconere. Nella prima stagione vince lo scudetto conquistandolo contro il Brescia ai rigori.
L'uniforme di gioco è identica a quella indossata dalla formazione maschile e, dopo il rifacimento del logo maschile anche le ragazze hanno creato un secondo logo dedicato a loro con il pittogramma "J" abbinato sul lato destro alla denominazione commerciale Juventus Women.
Dall'estate del 2018 utilizza le strutture del JTC di Vinovo, dove disputa anche le partite casalinghe sul "Campo Ale & Ricky" dello
Juventus Training Center. Nella stessa estate nascono anche le collaborazioni tra il Fimauto Valpolicella ed il Chievo e la società femminile del Mozzanica con l'Atalanta. Nel lato Veronese grazie al Presidente Luca Campedelli acquisisce il 51% delle quote diventando socio di maggioranza dopo la promozione in Serie A conquistata sul campo dalla ragazze. Il rapporto tra i due club si rafforza, e dalla stagione successiva 2018/19 cambia nome, diventando Società Sportiva dilettantistica ChievoVerona Valpo militante in serie A. Mentre a Bergamo, la FCF Mozzanica nata nel 2004, dopo la promozione in serie A nella stagione 2009/10, a Settembre 2017 annuncia l'apparentamento con l'Atalanta rimanendo iscritta al Campionato come A.S.D. Mozzanica, nonostante il cambio di denominazione in Atalanta Mozzanica Calcio Femminile dilettantistica. La stagione 2018/19 è di forte impatto mediatico e di interesse; nello Juventus College, progetto rivolto ai ragazzi del settore.giovanile che studiano al Liceo Sportivo, con lezioni calibrate sulle esigenze degli allenamenti, per la prima volta c'è anche la presenza di studentesse calciatrici: 83 sono iscritte in prima classe, 3 in seconda e 1 giocatrice della prima squadra in quinta (Sofia Cantore).
Nell'estate del 2018 altre due big maschili acquisiscono il titolo sportivo delle realtà femminili esistenti: AC Milan e AS Roma ed all'ultimo momento anche l'Hellas Verona.
La Roma nasce il 1 Luglio 18 non vantando nessun legame con il club maschile; rileva il titolo sportivo della Res Roma nel frattempo disimpegnatosi dall'attività, permettendo alle neonate giallorosse di iscriversi direttamente alla serie A. L'uniforme di gioco e lo stemma sono identici a quelli indossati dalla formazione maschile.
Anche la città di Milano ha avuto più di una squadra femminile che riprendesse il nome della società rossonera maschile e i colori, come
l'Associazione Calcio Femminile Milan 1965, l'Associazione Calcio Femminile Milan 82 o la Football Milan Ladies 2013, nessuna di queste società ha mai avuto alcun legame inerente al club maschile, che ha istituito la propria squadra femminile l'11 giugno 2018, acquistando il titolo sportivo dell' A.C.F. Brescia Calcio Femminile. Per l'acquisizione è stato rilevato solo il titolo sportivo, non l'intera società; così, l'ACF Brescia che terminando 2° aveva conquistata la partecipazione alla UEFA Women's Champion's League, ha continuato la sua attività iscrivendosi al campionato regionale di serie C in Lombardia mantenendo stessa denominazione e matricola. Ciò ha determinato l'impossibilità per le rossonere di giocare in Europa perché era stata depositata la matricola del Brescia, non quella del Milan; e per inserirsi in champions doveva acquisire la maggioranza stessa della.società bresciana (dal 51% in su). Sempre a Milano l'Associazione Sportiva Dilettantistica Femminile Inter Milano era una società calcistica italiana di Milano nata nel 2009 dalla fusione