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STABILITY OF STRUCTURES

La classica analisi strutturale è basata su 2 ipotesi fondamentali

  1. MATERIALE ELASTICO LINEARE
  2. "PICCOLI" SPOSTAMENTI

Con piccoli spostamenti si intudono spostamenti tali da non influire sul modo in cui la struttura trova il suo equilibrio. In questo caso è dunque possibile scrivere le equazioni di equilibrio con riferimento alla struttura indeformata.

In molti casi però, il trascurare l'effetto degli spostamenti può portare a notevoli errori.

  • Esempio:

1) EQUILIBRIO NELL'IPOTESI DI PICCOLI SPOSTAMENTI

A:\( \alpha P l + P \varTheta = K \varTheta \)

\( \varTheta = \frac{\alpha P l}{K} \)

θ = \( \alpha \frac{P}{K} \) => \( \varTheta = \alpha P \)

ipotesi di piccoli spostamenti: non varta la posizione della forza orizzontale P

2) EQUILIBRIO SENZA IPOTESI DI PICCOLI SPOSTAMENTI

A:\( \alpha P l cos \varTheta + P l sen \varTheta = K \varTheta \)

\( \beta = \alpha cos \varTheta + \frac{p}{k} \)

per valori di \( \beta = 0 \) le soluzioni coincidono

3) È possibile considerare una situazione INTERMEDIA ai due casi,

mediante un'APPROSSIMAZIONE di TAYLOR.

  • TAYLOR EXPANSION

sin θ ≈ θ -

cos θ ≈ 1 -

consideriamo solo i termini di PRIMO ORDINE

→ P ≈

Riportando i risultati ottenuti su un grafico abbiamo:

  • per θ ≪ θ1 → 2 ≈ 3
  • per ogni θ > θ1 → l'ipotesi di piccoli spostamenti delle aste rimossa
  • per θ ≈ θ1 < θ2 → 2 ≈ 3 per cui è possibile sfruttare il
  • uso ottenuto per mezzo dell'APPROSSIMAZIONE
  • per θ > θ2 → bisogna usare la soluzione 2

➃ tale approssimazione può essere fatta in quanto per la maggior parte

delle strutture la RIGIDEZZA è tale da garantire spostamenti

geometricamente piccoli.

1) FORZA PARALLELA:

L₂₁: P·2ℓ = L₂₂: P·ℓ + P·ℓ = 2Pℓ

2) FORZA CENTRALE

L’asse della forza è vincolato a passare sempre per il punto di applicazione

L₂₃ = 0

L₂₂: (2ℓ - 1,5ℓ)·P - (1,5ℓ·2)·P = 0

3) FOLLOWER FORCE

La forza è applicata sempre nello stesso punto e ruota con la struttura

Non conservativo

L₂₂: P·ℓ

Teoria del Secondo Ordine

- Assumendo l’ipotesi di piccoli spostamenti, è possibile approssimare la TPE per mezzo di una serie di Taylor nell’intorno della configurazione indeformata z0 = 0

z = z0 + zx + zx piccoli spostamenti

V1(z) ≈ V0(zx) - ∂V/∂z|0 z + 1/2 zT 2V/∂z2|0 z + O(||z3||)

→ esaurdo

∂V/∂z|0 = -FT

2V/∂z2|0 = K

⇒ |Vz(x) = 1/2 zT K z - FT x|

- imponendo stazionarietà

δVz = 0 → ∂Vz/∂x = 0

→ K x - F = 0

da cui è possibile determinare le configurazioni di equilibrio

- imponendo stazionarietà:

1/2 δVz > 0

| 1/2 δzT K δz > 0 ∀ δz

affinché tal condizione sia soddisfatta K deve essere definita positiva!

* a questo punto scriviamo la TPE rispetto allo spostamento u:

cosθ = √1 - sen²θ = √1 - u'²

V(u) = λ/2 uc/u0 EJ u'²/1 - u'² dx - P uc/u0 (λ - √1 - u'²) dx

= λ/2 uc/0 EJ u'²/1 - u'² dx - P uc/0 √1 - u'² dx

* Volendo utilizzare la TEORIA del SECONDO ORDINE è necessario introdurre una approssimazione per mezzo della SERIE di TAYLOR

√1 - x² ≃ 1 - x² / 2

cosθ ≃ 1 ⟹ dx ≃ 0'1

V₂(u) = λ/2 uc/0 EJ u'² dx - P uc/0 (λ - x + u'²/2) dx

= 1/2 uc/0 (EJu'² - Pu'²) dx

A + B - C

0 1

1 cos(α)

cos(α) 0

A = 0

D = 0

A + B2 + Dcos(α)2 = 0

Dcos(α)l = 0

A, D, B = 0 ∀C

parametro di governo

il modo critico

NON è possibile il modo critico in modo univoco ma

è possibile determinare la FORMA

ϕn = C sen (nπx/l)

  • n = 1
  • n = 2

* CURVA DI STABILITÀ

  • il CARICO CRITICO è stato definito come:

Pe = π2EI/l02

  • è anche possibile definire lo STRESS CRITICO EULERIANO come:

σE = Pe/A = π2EI/A l02

  • ritorniamo la definizione di RAGGIO GRAZORE D'INERZIA:

ρ2 = J/A → J = ρ2A

σE = π2E ρ2/Al02 = π2E/l02

  • rileviamo la definizione di SNELLEZZA:

λ = l0/ρ

σE = π2E/λ2

  • λ̄ è un proprietà del materiale

σE = σC + π2E/λ2

λ̄ ↔ 1/σC

lo stress massimo che la struttura può sostenere senza deformarsi è σC

σE

La soluzione generale è:

U(x) = A + Bx + Csen(ax) + Dcos(ax)

A + D = 0

D = -O

Csen(al) + Dcos(al) = 0

A + B (l - PE/k) + C sen(al) + Dcos(al) = 0

  • 0 1 0 1 [A]
  • 0 0 1 1 [B] = 0
  • 0 0 sen(al) cos(al) [C]
  • 1 L-PE/k sen(al) cos(al) [D]

det(M) = 0 ⇒ (l - PE/k) sen(al) = 0

2 casi in funzione di k:

  • k→∞ : molla = carrello ⇒ trave semplicemente appoggiata
  • sen(al) = 0 ⇒ Pcr1 = π2EI/l2
  • (l - PE/k) = 0 ⇒ Pcr2 = kL

Il carico critico euleriano è dunque

PE = min {π2EI/l2, kL}

L U(1)(β) + U"(β) + k/EI.∂(β) = 0

a2 = P/EI {δ + P/E [3] δ}

Timoshenko Beam - Effetti del taglio del 1st ordine

Nel caso di travi tozze l'ipotesi che la sezione rimanga ortogonale all'asse della sezione deformato non è più valida in quanto non è più possibile trascurare la deformazione a taglio.

Campo Cinematico

  • Sx = u - yφ
  • Sy = v

Ex = Sx,x = 0; Ey = Sy,y = 0

Ƴxy = Sxy = Syx = φ'y + v', t

Hp: Trave Inestensibile

⇒ mz = 0 ; N = 0

Energia potenziale totale:

Vz(υ, φ) = 1/2 ∫v0l(EIφ+GA(φ+υ)'x) dx - 4/2 Pυ2 dx

= - 1/2 ∫v0l(EIφ+GA(φ'+υ')'x) dx - 1/2 ∫v0l2 dx

Imponendo stazionarietà:

δVz = 0

= ∫v0l [ EIφ'δφ' + GAx (υ'-φ) δυ' - GA t (υ'-φ) δφ ] dx

0 = ∫v0l [ EIφ'δφ' + GAx (υ'-φ) δυ' - Pυt δΥ' - ∫etl Pυ ] dx

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
137 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/08 Scienza delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elebi1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Stability of Structures e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Capsoni Antonio.