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Introduzione alla fenomenologia della religione
Gerdardus Van der Leeuw, autore di "Introduzione alla fenomenologia della religione", illustra la necessità e disegna una fenomenologia della religione in grado di ordinare l'oggetto religioso, utilizzando sistematicamente tutto il materiale accumulato al fine di un'oggettivazione della religione che superi il dato storico.
Il progetto è realizzato in un'opera divisa in:
- Oggetto della religione:
- Esempio di metodo analizzando il termine "mana":
- Attestazione di "mana" nella storia degli studi
- Riscontro di un fenomeno definibile "mana" in molte culture e comparazione
- Interpretazione delle teorie degli studiosi passati
- Analisi delle culture superiori che hanno elaborato l'idea di "mana"
- Dal punto di vista della sacralità, Van der Leeuw individua:
- Sacralità dell'ambiente
- Sacralità del cielo e dei corpi celesti
- Sacralità degli animali = totemismo
Soggetto della religione suddivisa in:
- Uomini che amministrano il sacro
- Comunità sacre
- Sacralità umana interiore = anima
Azione reciproca tra oggetto e soggetto
Cosmologia
Forme delle religioni e degli eventuali fondatori classifica le religioni:
- Della lontananza e della fuga = gli dei si allontanano il più possibile dalle vicende umane o sono negati (=ateismo)
- Della lotta = mazdeismo
- Della pace = mistica
- Dell'inquietudine = idea ossessiva di Dio (=teismo)
- Dell'impulso e della forma = religione greca interpretata alla maniera di Nietzsche (dialettica tra dionisiaco e apollineo)
- Dell'infinità e dell'ascesi = religioni dell'India
- Della negazione e della compassione = buddismo
- Della volontà e dell'ubbidienza = ebraismo
- Della maestà e dell'umiltà = islamismo
- Dell'amore = cristianesimo
Conclusioni = discorso sul metodo
fenomenologico.22.Vanificazione dell’oggetto religioso
Frase “c’era la storia delle religioni, ma non c’erano gli storici delle religioni” =2 significati:
- studio comparato e allo stesso tempo storico delle religioni comincia con Pettazzoni metodo = “comparativismo storico” obbiettivo =→ →rilevare la storicità dei fatti religiosi sia in quanto riducibili alla religione storica, sia in quanto irriducibili ai denominatori comuni suggeriti dalla ricerca comparata
- storia delle religioni doveva tutto ad antropologi ed etnologi.
Operazione fenomenologica = oggettivazione della religione critica storica→= vanificazione dell’oggetto religioso = vanificazione delle arbitrarie categorizzazioni concernenti la forma della religione, la produzione mitico-rituale la concezione di esseri o poteri extraumani, fino ad arrivare alla stessa categoria del religioso che si rivela fuorviante per l’approccio a culture diverse dalla nostra.
n sviluppo delle divinità e delle personificazioni18. Il problema della divinità è sempre stato risolto attraverso la personificazione, con l'interesse rivolto a ciò che una determinata divinità dovrebbe rappresentare (ad esempio, Nettuno rappresenta il mare). L'essere supremo è il risultato di una personificazione stimolata dagli studi etnologici sugli esseri supremi, inducendo gli indigeni a personificare. La comparsa dell'essere supremo rende centrale la figura di Dio. W. Schmidt sostiene che l'idea di Dio è l'evoluzione degli esseri supremi dei primitivi, con indizi del monoteismo primordiale. Il principale oppositore di questa teoria è Pettazzoni, che distingue funzionalmente l'essere supremo dal creatore ozioso e analizza la formazione e lo sviluppo delle divinità e delle personificazioni.sviluppo storico del monoteismo, che risulta essere un'evoluzione del politeismo, influenzata dell'essere supremo. religione dei primitivi pastori ebrei, imperniata dall'idea dell'essere supremo, si trasforma in monoteismo al contatto con il politeismo cananeo cui si opponeva. Queste specificazioni servono a: 1. distinguere oggettivamente l'essere supremo dal Dio 2. volgere in positivo la qualificazione negativa contenuta nell'attributo "predeistico". Anche secondo Brelich politeismo= termine medio tra essere supremo e Dio, che produce il concetto di divinità e promuve la trasformazione di esseri predeistici in dei. Origine degli esseri supremi diverse ipotesi: 1. fideistica = esseri supremi sono quanto resta della rivelazione primoridiale di Dio 2. A Lang = esseri supremi sono prodotti del principio logico della causalità rispondono alla domanda "chi ci ha creato?" 3. Pettazzoni = essere supremoè personificazione del cielo essere→supremo = prodotto del pensiero mitico, non del pensiero logico-causalistico. 2. Essere supremo: teoria Oggettivizzazione dell’essere supremo avvenuta in 3 fasi: → 1. scoperta degli esseri supremi in Australia 2. vengono riconosciuti esseri supremi in quasi tutte le religioni (attuali e grandi religioni del passato) sì teorizza l’essere supremo come→ concezione religiosa primordiale 3. si capisce che esseri supremi australiani = eroi culturali, ma altri esseri supremi non sono messi in discussione. V. Maconi definisce l’essere supremo come "autore del cosmo e delle regole che lo ordinano, cui attributi sono creatività, unicità, trascendenza e spiritualità, onnipotenza e onniveggenza, bontà. Essi non si trovano tutti insieme in tutte le figure di essere supremo e non tutti sono affermati allo stesso modo." Differenza definizione di Maconi e definizione di Brelich: 1. Maconiattribuisce “bontà” all’essere supremo, Brelich lo definisce“buono e cattivo come il mondo”2. Maconi attribuisce “trascendenza” Brelich dice “condivide troppicaratteri del mondo per essere trascendente”.
Conclusioni:
- problema dell’origine dell’essere supremo = irriducibile all’alternativamitico/logico
- origine dell’essere supremo può essere solamente congetturata, a menoche per origine non ci si riferisca a quella solo inerente a un processo didiffusione
- vero problema storico = costituito dalla presenza eventuale dell’esseresupremo.
3.L’essere supremo e l’incontrollabile (Esempio di essere supremo nellacultura Lulua)
Per chiedere come controllare una crisi Lulua si rivolgono all’indovino →quando indovino = incapace di capire le cause e quindi di indicare i rimedi diceche la causa è Nvidi Mukulu indovino che ricorre a Nvidi Mukulu troppo→spesso =
considerato incapace. Casistica che orienta un indovino Lulua:- causa = morto muimpe (= benevolo = parente) irritato per qualcheinadempienza soluzione = integrazione del culto a lui dedicato
- causa = morto mubi (= malevolo = di uno non parente) soluzione = rito apotropaico (= per allontanarlo) 20
- causa = stregone che ha agito su commissione soluzione = contro-magia (= medicina superiore a quella usata dallo stregone)
- causa = Nvidi Mukulu soluzione = impossibile. Nvidi Mukulu non manda le disgrazie, ma "ha fatto sì che esistano" mito di spiegazione:
- un uomo, stando in un albero cavo, con un tamburo, richiama Nvidi Mukulu lamentando la mortalità umana
- Nvidi Mukulu, non trovandolo, manda la formica rossa, che divora tutto fino a trovarlo
- la formica porta l'uomo da Nvidi Mukulu che lascia tutto come prima e dice "la vita non è bella senza morte"
- conclusione = comunicare con Nvidi Mukulu è considerato incapace.
inutile e anche pericoloso (la formica divora tutto). Nvidi Mukulu non interviene nelle nascite, se non in senso negativo a lui si imputano infertilità e aborto = mali senza rimedio quando una donna rimane incinta è merito degli antenati. Differenza Nvidi Mukulu/antinati:
- Nvidi Mukulu crea
- antenati generano aborto e sterilità = non generazione = attribuiti all'ambito della creazione = attribuiti a Nvidi Mukulu.
Nvidi Mukulu non ha a che fare con pioggia e sterilità Nvidi Mukulu entra in campo quando si parla di fenomeni non controllabili, secondo molte culture indigene pioggia = controllabile (es. danze della pioggia). Nvidi Mukulu = fenomeni non controllabili perché Nvidi Mukulu = personaggio mitico e mito = passato e immutabile.
4. Pseudo-culto
Essere supremo creatore ozioso specialmente se si considera che (orientamento funzionale) scarsità di culto = assenza culto es. imprecazione = espressione delle
La negazione del culto dell'essere extraumano, non solo è inutile da invocare, ma tanto assente nel tempo attuale da non poter nemmeno intervenire contro chi lo impreca.
Watauinwa (popolazione Yamana) se uno Yamana, in mezzo a una tempesta, dice "dammi la giusta direzione Watauinawa" lo fa perché giudista direzione = concetto statico, come la creazione, viene perciò richiesta, in un contesto dinamico (la tempesta) a colui che rappresenta lo statico e il mito (=Watauinawa).
Eroe culturale
Eroe culturale = suddiviso in specializzazioni:
- primo uomo
- antenato mitico
- trickster
- dema
- eroe greco
Trickster, dema (ed eroe greco) = eroi culturali su cui si è più dibattuto.
Eroe culturale ≠ eroe greco, perché eroe greco ≠ puramente mitico, ha invece un suo culto in realtà, concezione per cui "eroe culturale = puramente mitico" = astrazione tipologica che non trova riscontro nei fatti concreti.
→convenzione per cui eroe culturale = puramente mitico (=assenza di culto) porta due conseguenze:
- eroi culturali diventano i protagonisti di miti che non si è capaci di chiamare in altri modi
- si creano problemi di fronte a personaggi che agiscono in tutto come eroi culturali, ma non sono puramente mitici.
Su alcune culture (es. Greca) si è ipotizzata una fusione tra eroi culturali e antenati, per giustificare il culto degli eroi culturali. Ciò porta a due ipotesi:
- eroe culturale = realtà culturale determinabile in modo specifico
- eroe culturale = assenza di culto