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DAVID HARVEY
Gli investitori immobiliari creano le condizioni di segregazione delle minoranze e in particolare degli afro-americani.
La disuguaglianza socio-economica ed etnica si determina dalle differenziazioni spaziali tra i quartieri della città.
Non esiste riguardo alle città l'idea del "libero mercato" perché chi detiene il potere decide dove, come e quanto investire creando disuguaglianza.
Le forze del mercato (immobiliari, banche), agiscono in modo differente rispetto alla profittabilità degli investimenti.
Discriminazione rispetto ai quartieri più poveri del tessuto urbano a favore dell'intervento nelle aree/quartieri che rendono di più.
Gli investimenti vengono fatti dove ci sono persone che hanno più ricchezza, nei quartieri più ricchi dove si ha maggiore guadagno. Mentre la zona dei ghetti diventa sempre più degradata.
(GRATTACIELO FERRARA: nasce quando i ricchi della
città decidono di far nascere il“grattacielo” perché considerato simbolo della modernità, essendo stanchi dellavisione rinascimentale della città di Ferrara. Con gli anni viene lasciato al degrado,dove risiedono principalmente stranieri.)
MANUEL CASTELLS
Le forme spaziali della città sono determinate da forze esterne al controllo● delle persone.
Capitalismo del welfare: influisce sulla vita urbana e sui movimenti per il● diritto alla città. (Servizi, trasporti, alloggi)
Differenza tra modi di produzione (Marx) e modi di sviluppo, cioè● l’applicazione di fonti d'energia nel passato e delle nuove fonti informativenella contemporaneità. Diventa una città che si muove intorno a nuove fontiinformative e comunicative, si ha un mutamento antropologico della città, sipassa da produrre merci a produrre conoscenza.
Le città sono il prodotto delle forze capitalistiche e quindi sono influenzate
da● e sono parte di una rete politico-economico globale relativa al capitale finanziario. Diventa una città di flussi (comunicativi, informativi). ● La globalizzazione è un fenomeno sempre più "trovato" nelle città. ●ALLEN SCOTT Centralità dei potentati economici nel determinare i modelli di crescita urbana. Critica alla scuola di Chicago e al suo modello ecologico. ●Focalizzazione sui modelli di sviluppo industriale e impatto sulle società urbane: 1. Integrazione orizzontale: città fordista e "indotto produttivo" (fabbriche satellite che lavorano per la fabbrica principale). 2. Integrazione verticale: decentramento produttivo e rafforzamento della produzione globale. Al centro rimangono i servizi, le multinazionali hanno gli "uffici" che gestiscono la produzione a livello globale. Le grandi città diventano "centro di servizi". (Londra o New York decidono solitamente i prezzi dei servizi) 3.Effetti scomparsa di parte della struttura produttiva nelle aree metropolitane del Nord del pianeta e aumento del cosiddetto "terziario", ovvero attività dei servizi.
10LOGAN E MOLOTCH (Growth machine)
Identificazione dei processi decisionali e delle ragioni alla base dello sviluppo urbano. (Il riferimento empirico sono le città nordamericane)
Riferimento alla teoria di Lefebvre su spazio astratto e spazio sociale, ovvero il conflitto tra queste due visioni della città.
Elemento centrale è la costante produzione del profitto mediante interventi sulla struttura urbana (riqualificazione quartieri), incentivi fiscali, eventi culturali, centri creativi e di socialità.
Impatto della trasformazione globale dell'economia sull'azione della politica locale (processo di deindustrializzazione).
Le forze naturali della crescita urbana sono relative all'indirizzo delle forze del mercato e degli interessi della nuova divisione.
del lavoro a livello globale: ogni città si caratterizza per un proprio brand.ANNI '60 - ANNI '70
Crisi del modello fordista e passaggio alla città post-fordista/post-industriale.
Sistema economico e produttivo incentrato sulla fabbrica di grandi dimensioni entra in crisi.
Diminuzione della classe operaia come soggetto produttivo e soggetto del conflitto.
Crisi fiscale dello stato e crisi del sistema di welfare state.
Crescita del ceto medio impiegatizio (white collar) e della società dei servizi e dell'informazione.
Rivoluzione informatica: grandi mutamenti e sviluppi dal punto di vista informatico. (Primi PC)
Processo di de-urbanizzazione e crescita dei centri urbani medio-piccoli.
Avvento della globalizzazione economica (anni '80).
Il processo di globalizzazione economica ed effetti sulla città:
- Deindustrializzazione e ristrutturazione economica.
- Mutamento profondo dei caratteri della produzione e del mercato.
del lavoro (da operai a lavoratori nel terziario avanzato).
Rilevanza globale in termini di economia urbana.
Gerarchia tra paesi e tra le città: nucleo, semiperiferia e periferia (nuovo ordine economico internazionale).
Questa differenziazione tra città è disuguale in termini di qualità e di ricchezza ma, allo stesso tempo è strettamente connessa.
Differenze nella qualità della vita urbana.
L'impatto sui paesi periferici è negativo: aumento della ricchezza per una ristretta élite socio-economica, aumento delle povertà urbane, segregazione spaziale e crescita della cosiddetta "economia informale".
CITTÀ GLOBALI (Global Cities, SASKIA SASSEN, 1994)
Occupano una posizione strategica nell'economia globale (effetto della finanziarizzazione dell'economia globale).
Concentrazione di funzioni di comando e di imprese fornitrici di servizi di alto livello alla produzione: le città
globali gestiscono dove si investe, dove e cosasi produce.Orientamento verso i mercati mondiali.
● Città con alti livelli di internazionalizzazione sotto il profilo dell'economia e della struttura sociale complessiva.
Presenza di due distinti mercati del lavoro urbano dei servizi:
- Lavoratori altamente qualificati (Manager, grandi creativi).
- Lavoratori a bassa qualifica (Lavoratori migranti).
(CAPITALE UMANO: concentrazione di alte competenze, alta creatività)
Il pianeta è sempre di più un villaggio globale.
● I ricchi si concentrano principalmente nelle città globali.
● Le città globali devono investire in cultura. (Musei, eventi, festival)
● CITTÀ SANTUARIO: leggi legate ai rifugiati/migranti in cui la città si oppone a livello urbano che contrastano quelle leggi a livello nazionale; l'obiettivo è quello di supportare gli immigrati.
GLOBALIZZAZIONE: l'unificazione del mondo dal punto di vista economico,
sociale, culturale, politico e dei consumi. (Villaggio globale)
POSTMODERNISMO E LA SCUOLA DI LOS ANGELES (1980)
Post-moderna: condizione in cui la città muta la sua struttura da industriale (produzione) a servizi e consumo.
Los Angeles come paradigma della città postmoderna, "la città di quarzo" (Mike Davis).
Frammentazione della città e assenza di una centralità riconosciuta.
LA CITTÀ CONTEMPORANEA E PROSPETTIVE CRITICHE
Crescita delle città post-industriali innescano dinamiche di suburbanizzazione.
Svuotamento progressivo dei centri urbani.
Egemonia di un modello di "città diffusa": città che si espande anche nei comuni vicini, presenza di piccole e medie imprese. Espansione di una città in maniera rapida e disordinata.
L'aumento dei costi della vita nelle aree metropolitane è un fattore determinante.
Rete di piccolo e medie industrie sparse sul territorio.
suburbano si riferisce all'aumento della mobilità verso la città nucleo e all'impatto sull'ambiente. Il concetto di sprawl urbano indica la diffusione della città e la dispersione urbana, ovvero l'antropizzazione del territorio. Si definisce come "occupazione residenziale sparsa, a bassa densità oltre i limiti delle zone di servizi e del costruito proprio della città". Nel modello europeo, a partire dagli anni '80, emergono stili di vita abitativi e localizzazione delle attività produttive che favoriscono questo processo, insieme a una pratica che deregolamenta gli interventi a favore del locale. Nel modello nord-americano, invece, il fenomeno è più presente nella storia sociale e urbana. Si tratta di un modello di diffusione di quartieri suburbani simili a isole in cui si riflettono dinamiche industrialistiche per ceto e stile di vita.Sprawl urbano determina:Separazione tra luoghi di residenza, lavoro, consumo e socialità.● Utilizzo decisivo dell'automobile a scapito dei mezzi pubblici (consumo● dell'ambiente).Crescita urbana non pianificata e uso improprio del territorio.● Omogeneizzazione dei centri suburbani che annulla qualsiasi differenza nel● territorio.Dinamiche di urbanizzazione delle campagne e di inclusione di piccoli nuclei● abitativi.Frammentazione dello spazio urbano e soprattutto, eterogeneità delle● popolazioni che risiedono nella vasta regione suburbana.Lo sprawl urbana modifica radicalmente il concetto di città e evidenzia un● profondo cambiamento della società in generale.Effetto valanga del processo di diffusione urbana: residenza, servizi, spazi● commerciali e attività produttive.Frammentazione politica caratterizza tale processo poiché vi è una● molteplicità di attori politici locali che indebolisce laCapacità di gestione e controllo dell'espansione urbana. 13Casa in proprietà favorisce lo sprawl urbano ma non è un vettore di coesione sociale (modello della casetta unifamiliare).
Effetti dello Sprawl
- Dipendenza dall'uso privato dell'automobile.
- Inefficacia e svantaggio economico verso il trasporto pubblico.
- Dinamiche di discriminazione verso specifici gruppi (anziani, famiglie povere, giovani).
- Erosione dello spazio pubblico e, quindi, della vita pubblica in generale.
- La città diffusa come modalità contemporanea dei mutamenti sociali in ottica di "individualizzazione" degli stili di vita e dei consumi.
- Costruzione di nicchie ecologiche che necessitano di integrazione territoriale.