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Spieghi l'importanza sociologica dello studio di W. Thomas "Gli immigrati e l'America. Tra il vecchio mondo e
il nuovo": Thomas propone un'interpretazione sociologica dell'integrazione sociale degli immigrati che
sottolinea l'importanza di conciliare i valori culturali, usi e costumi delle comunità di origine con quelli della
comunità di destinazione. Critica la politica degli Stati Uniti di quegli anni, evidenziando i fallimenti
potenziali delle politiche migratorie che non tengono conto degli sforzi degli immigrati nel ridefinire la
propria appartenenza sociale. Secondo Thomas, gli immigrati che non sono accettati dalla maggioranza
possono sentirsi isolati e privi di uno status nei due gruppi di appartenenza, il che può portare a un ritorno
ai legami originari o ad un nazionalismo surrogato. Questi processi derivano da un oblio più o meno
desiderato dei principi della comunità di origine, compromettendo profondamente la ridefinizione della
situazione biografica dell'individuo nel nuovo contesto. L'analisi di Thomas si focalizza sulla funzione del
controllo morale nell'integrazione sociale degli immigrati. Il controllo morale dipende dalla capacità di
controllare gli orientamenti naturali in relazione ai gruppi di appartenenza e contrastare la demoralizzazione
e la disorganizzazione sociale durante il processo di insediamento negli Stati Uniti. Il sociologo sottolinea
l'importanza della partecipazione alla realtà generale del paese di destinazione e delle organizzazioni delle
comunità di origine nel contrastare l'isolamento dovuto al pregiudizio razziale. Il suo metodo di analisi si
basa su studi di caso, osservazione personale e l'esame di documenti, con particolare attenzione alla
corrispondenza tra gli immigrati e i loro familiari nel paese di origine. Thomas consiglia di fornire esempi
concreti anziché descrizioni generali, citare le fonti letteralmente e privilegiare racconti scritti rispetto alle
interviste, indicando sempre le fonti e i riferimenti.
L'analisi che L. D'Antone propone della Cassa per il Mezzogiorno quale dei seguenti tratti identifica come
condizionanti il successo degli interventi? Le qualità personali dei politici
Quali tipi di città identifica Oberti? Le città di produttori, le città di consumatori e le città ibride
Quale tipo di città secondo la tipologia di Oberti è maggiormente diffusa in Francia? La città di consumatori
Come definisce Esping-Andersen il modello di welfare diffuso in Italia? Remunerativo
Cosa dobbiamo a Therborn? L'identificazione per ciascun Stato dei periodi di più intensa industrializzazione
A quale autore è attribuibile il concetto di "trappole del welfare"? M. Ferrara
Illustri i modelli di welfare state proposti da Esping-Andersen: Esping-Andersen, nel 1990, ha proposto una
tipologia di tre modelli di welfare state. Il primo, redistributivo, presente nei Paesi del Nord d'Europa, è
basato sull'universalismo e finanziato principalmente dalle imposte fiscali, offrendo servizi sociali a tutti i
cittadini. Il secondo, remunerativo, comune nei Paesi del centro-sud Europa, inclusa l'Italia, fornisce servizi
solo a cittadini che svolgono specifiche occupazioni e contribuiscono alle assicurazioni previdenziali. Il terzo
modello, residuale, prevalente nei Paesi Anglosassoni e in Australia, riserva i servizi sociali alla popolazione
a reddito più basso, con cittadini che si affidano ad assicurazioni personali per i principali servizi. L'analisi dei
sistemi di welfare-state è importante perché questi modelli hanno contribuito a sviluppare culture del
lavoro e della produzione diverse, influenzando la struttura sociale, le divisioni di classe e la formazione
della classe media. La classe media, a partire dagli anni '90 del Novecento, ha svolto un ruolo significativo
nella promozione di nuove forme di governance urbana e nella definizione di stili di consumo innovativi.
Secondo Bauman come può essere immaginato l'individuo ai tempi della globalizzazione: Come un
vagabondo
Quale di seguenti concetti è attribuibile a Caldarini? Comunità competente
Quali dei seguenti concetti è sviluppato da Cersosimo e Wolleb nell'articolo "Politiche pubbliche e contesti
istituzionali. Una ricerca sui Patti Territoriali"? Apprendimenti nella formazione delle governance
Cosa focalizzano Giaccardi e Magatti a proposito dell'analisi dei processi di globalizzazione: La ridefinizione
delle dimensioni spaziali e temporali nella vita degli individui
In quale periodo storico emergono i processi di globalizzazione? Inizi anni 90 del Novecento
Spieghi cosa si intende per governance multi-levels: La "governance multi-levels" si riferisce a un modello di
organizzazione e gestione in cui l'autorità e la presa di decisioni sono distribuite su più livelli di governo,
coinvolgendo diverse entità amministrative e organizzative. Questo approccio è particolarmente rilevante in
contesti complessi e decentralizzati, come quelli caratterizzati dalla presenza di vari livelli di governo,
organizzazioni non governative (ONG), istituzioni internazionali e altri attori.
Nella governance multi-levels, i diversi livelli di governo (locale, regionale, nazionale, internazionale)
collaborano e interagiscono per affrontare sfide e problemi che superano i confini amministrativi
tradizionali. Questo modello mira a sfruttare le competenze, le risorse e le conoscenze di ciascun livello di
governo, consentendo una gestione più efficace e coordinata delle questioni complesse. Un esempio può
essere la gestione delle questioni ambientali a livello globale, dove diversi paesi devono collaborare per
affrontare le sfide legate al cambiamento climatico. In questo contesto, la governance multi-levels coinvolge
organizzazioni internazionali, governi nazionali, autorità locali e ONG, ciascuna contribuendo con il proprio
ruolo e le proprie risorse per affrontare la questione in modo più completo e coordinato. La governance
multi-levels promuove la partecipazione, la trasparenza e la cooperazione tra i diversi attori, cercando di
superare le limitazioni dei tradizionali modelli decisionali centralizzati.
Spieghi i caratteri dei processi di globalizzazione: Il processo di globalizzazione ha profondamente
trasformato l'organizzazione sociale, cambiando la logica delle relazioni spaziali. La competizione tra lo
spazio delle relazioni stabilizzate e ravvicinate e lo spazio delle reti, caratterizzato da relazioni a distanza e
mutevoli, è diventata evidente. Questo fenomeno coinvolge rapidi flussi finanziari, cambiamenti economici
e la diffusione di culture attraverso le nuove tecnologie della comunicazione. La crisi economica del 2008 è
un esempio dell'ampio impatto globale dell'economia. I diversi flussi globali sono interconnessi, ma
ciascuno segue logiche proprie, in parte organizzate e in parte spontanee. La globalizzazione influisce anche
sull'organizzazione politica della società, rendendo difficile l'azione politica degli stati nazionali nel regolare
gli assetti economici e sociali. Le istituzioni politiche transnazionali, nonostante la loro crescita, spesso
mancano di efficacia nell'azione politica. Lo stato nazionale continua a essere fondamentale per organizzare
la sfera politica delle società. Tuttavia, la debolezza di molte organizzazioni internazionali, come l'ONU e
l'Unione europea, contribuisce all'idea diffusa dell'incontrollabilità dei processi di globalizzazione. In questa
società globalizzata, caratterizzata da rischio, precarietà ed insicurezza, le città riflettono la condizione
contemporanea. Bauman descrive il cittadino contemporaneo come un "flaneur", un vagabondo o un
turista, evidenziando la distanza tra gli individui e la tendenza all'individualizzazione tipica della modernità.
Secondo l'economista Veltz il milieu territoriale cosa può offrire agli individui ed alle imprese
contemporanee: Semplici ancoraggi
Secondo De Matteis agli inizi del nuovo millennio la città: Si è frammentata costituendo nodi di una rete
territoriale
Secondo De Matteis la città contemporanea: Ѐ un sistema territoriale attivo e dinamico
Descriva le trasformazioni delle città europee avvenute dagli anni '90 del Novecento ad oggi: Le città
europee nel nuovo millennio hanno subito cambiamenti significativi nella loro morfologia. Si passa dalla
concezione della città come unità distinta adiacente ad altre città, a una visione di città come parte di un
sistema territoriale locale e di reti globali. Le forme di governance si estendono a modelli di azione politica
ed economica diversi dalle politiche comunitarie, portando alla ridefinizione della città in relazione alla sua
potenziale partecipazione ai sistemi territoriali locali. L'analisi del rapporto tra città e territorio diventa
cruciale in questa nuova realtà. Infrastrutture, collegamenti aeroportuali e la capacità di attrarre forza lavoro
diventano condizioni favorevoli non solo allo sviluppo delle città ma anche a quello di interi territori. Si
mescolano concetti di spazio fisico, legato alla prossimità territoriale, e spazio virtuale, associato a flussi di
relazioni tra città distanti. Sebbene la città contemporanea non possa essere più considerata come un'entità
organica stabile, le città europee continuano a comportarsi come soggetti collettivi forti negli spazi globali
della competizione e della cooperazione di rete. Le trasformazioni recenti hanno modificato la natura della
territorialità urbana, accentuandone il ruolo dinamico e globale, rendendola un capitale di rischio da
sfruttare nella competizione globale. La città moderna è caratterizzata da connessioni tra attori, fungendo
da nodo in reti locali e globali, mentre la territorialità diventa meno un radicamento e più un ancoraggio per
imprese, capitali e individui.
N. Smelser commentando la descrizione di Augé dei processi dei non luoghi cosa focalizza? La pervasività
dei non luoghi
Giddens quali dei seguenti tratti identifica come maggiormente distintivo della tarda modernità: la
radicalizzazione dell'individualismo
A quale dei seguenti autori è attribuibile la definizione dei città del rischio: U Beck
Secondo H. Arendt da cosa è caratterizzata la condizione dell'uomo moderno? dalla perdita della
dimensione pubblica come orizzonte di senso
Descriva i tratti distintivi della modernità contemporanea: Marc Augé sostiene che la modernità capitalistica
ha portato a un'esperienza diversa dei luoghi quotidiani, evidenziando i "non luoghi" come le sale d'aspetto
degli aeroporti, supermercati, autostrade e treni ad alta velocità. Questi sono distinti dai luoghi
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